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Autore: B Rabbit    22/01/2013    0 recensioni
Sei fuggita senza voltarti, mossa dall'istinto o dalla codardia.
Ti senti strana, qualcosa dentro di te si muove, vuole uscire.
Ma tu la ignori e continui a scappare.
Da cosa, poi?
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Raindrop








Corri.
Corri per le vie, svoltando angoli e attraversando strade, incurante della gente che ti osserva.
Corri e ignori il mondo, ascoltando unicamente lo scroscio dell’acqua.
Ansimi in cerca di ossigeno, sei stanca e le gambe incominciano a cedere.
Ma tu continui a correre, ignorando la debolezza.
Ti porti dietro l’orecchio una ciocca fradicia, scostandola dalla guancia.
Respiri affannosamente, ti manca l’aria e i polmoni non si riempiono, rimangono vuoti.
Percepisci chiaramente il battito del cuore, risuona forte nella testa, ma appena ripensi a quel momento, si ferma, quasi il ricordo l’avesse inghiottito.
Ti senti male, lo stomaco ti duole, si contorce e a te viene da vomitare.
La gola ti brucia per le grida e i gemiti che trattieni orgogliosa.
Gli occhi ti fanno male per la pioggia e per le lacrime che non hai lasciato cadere.
Ridi sommessamente, pensando che, forse, quel momento sia stato unicamente un sogno.
E ti mordi il labbro, perché sai che prima è stata pura realtà.


Singhiozzi appena, rallentando il passo, abbassando il viso.
Socchiudi gli occhi, mentre le lacrime ti offuscano la vista.
Fai qualche passo incerto, le gambe ti tremano.
Ti avvicini ad una balaustra in cerca di sostegno.
E lì, osservando il fiume impetuoso, ricordi il giorno in cui l’hai incontrato.
I momenti passati con lui, da semplici amici, e poi, gli anni da innamorati.
Sorridi malinconica, mentre la pioggia ti riga il volto, mischiandosi alle lacrime salate.
Accarezzi la superficie ruvida del parapetto, dandoti della sciocca per aver immaginato un futuro insieme a lui.
Serri la mano e colpisci la protezione con forza, chiudendo gli occhi.
Singhiozzi ancora, ripensando a quell’istante in cui tutto si è incrinato, frantumandosi.
Colpisci, ancora e ancora, ignorando il dolore alla mano.
Stringi gli occhi con il tentativo di scacciare via i ricordi, ma è tutto inutile, loro ritornano vividi e ostinati.
Ti senti morire, perché quella vita ti ha abbandonato, rendendo odiosa la pioggia che amavi tanto.
E in quel momento, la salvezza ti giunge alle orecchie, melodiosa come non mai.
Apri gli occhi, attirata dalle grida del fiume.
Sorridi, e dandoti una spinta con le mani, sali sul parapetto, sbilanciandoti un po’.
Apri le braccia e alzi il viso, guardando il cielo coperto di nubi.
Lo saluti, chiedendogli di guardarti, fino all’ultimo.


Ma ti fermi, e lentamente, ti volti.
Sgrani gli occhi, udendo ancora una volta quella voce.
E in quel momento lo scorgi.
Corre, urlando il tuo nome.
E allora tu piangi, vuoi chiamarlo, ma la voce non vuole uscire, i singhiozzi la smorzano.
Vuoi raggiungerlo, abbracciarlo e dirgli “perdonami”, ma non riesci a muoverti, tremi indifesa.
E mentre tenti di scendere, la suola della scarpa scivola sulla superficie bagnata della balaustra.
Il vuoto ti trascina giù, lo scosciare dell’acqua ti avvolge e il cielo ti inghiottisce, esaudendo la tua ultima preghiera.
E tra le lacrime, scorgi la mano di lui che, invano, cerca di stringere la tua.
Chiudi gli occhi, sentendo le sue urla.



«Ti amo»


















Non mi ricordo neanche più come è nata questa fanfiction. Vogliate scusarmi.
Questa storia non è tanto drammatica, lo so, però... a me è piaciuta un po'.
Spero anche a voi.


  
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