Pairing: destiel
Rating: verde
Beta: me stessa :c
Genere: commedia, romantico, slice of life
Warning: //
Words: 449
Summary: Castiel regala a Dean un bigliettino di San Valentino che il cacciatore aveva visto in un'edicola e Winchester, grazie a questo, ripensa ai momenti trascorsi con l'angelo.
Note: La frase "Io ci amo" è una citazione del
Sì, ogni tanto Cas è un po' ooc, tipo quando dice di amarsi e roba del genere, ma un Castiel che si apprezza e che capisce quanto sia bello e bravo e tenerino serve un po' sempre ;w;
Okay che è un po' un delirio confuso e questa os non sta né in cielo né in terra, but everything in destiel and nothing hurts. Poi devo ammettere che unire destiel e "500 daus of Summer" mi ha divertita, soprattutto perché ho pensato alla scena di Sid e Nancy (x) e oddio l'ho trovata troppo adatta a quei begli omaccioni di Dean e Castiel (cit. mia nonna) -no, mia nonna shippa Destiel e pensa che Dean e Cas siano bellissimi e gosh, come darle torto?)
Dedica: //
~ Io
ci amo.
(
Dammit Cas )
“Io ci amo”, Dean
l’aveva trovato scritto
dentro uno stupido bigliettino pescato a caso nell’espositore
dell’edicola
vicino al motel. Era un semplice foglietto preconfezionato e
impersonale, uno
di quelli fatti in serie su scala mondiale e solo Dio poteva sapere
quanto il
biondo desiderasse non sapere leggere in momenti del genere.
Infatti,
a
detta del cacciatore, non era umanamente (o in quel caso, universalmente) possibile
“amarsi”, amare la dipendenza e il
bisogno che ci lega ad un’altra persona, bramare il legame
che ci rende deboli
e friabili e che non ci permette di respirare senza la completa
approvazione
del compagno.
“Io ci amo”. Dean
ridacchiò infastidito e
pensò che no, lui non amava l’idea di
sé stesso e dell’angelo insieme, lui
amava i loro piccoli gesti, quelli che rendevano la loro relazione
unica,
particolare e salda.
Il
biondo
amava il modo in cui, mentre si tirava indietro con la sedia per
leggere più
comodamente il giornale, Castiel si portava avanti per posare la
tazzina del caffè
facendo in modo, inconsciamente, di mantenere un’eguale
distanza tra i loro
corpi.
Winchester
amava quando non facevano la doccia insieme, quando Castiel si ripuliva
dal
sudore e dell’odore di cane dell’Impala mentre Dean
rimaneva seduto sul letto
con la prova dell’ultima uccisione addosso, sotto la unghie e
negli occhi.
Il
cacciatore andava in estasi quando l’angelo, mettendosi a
baciare le lentiggini
sul suo naso, sorrideva vedendone comparire di nuove ché
tanto «si sa, ogni
lentiggine corrisponde al bacio di un angelo, no?».
Dean
sospirava felice quando, la notte, i loro due corpi si univano
combaciando perfettamente:
le ginocchia dell’uno si plasmavano dietro quelle
dell’altro e il bacino del
biondo aderiva armoniosamente al sedere di Castiel.
L’angelo,
di
rimando, adorava le farfalle nello stomaco che il suo tramite, Jimmy,
percepiva
ogni volta che toccava il cacciatore. Sentiva il corpo di Novak reagire
piacevolmente ad ogni contatto fisico con il compagno e, alla fine,
Jimmy
pensava che quella di dire “sì”
all’Angelo
del Signore non fosse stata una così cattiva idea.
Castiel,
quindi, pensava di amarsi, pensava di amare Jimmy, amava Sam e Bobby
ma, più di
tutti, amava Dean e amava la loro
relazione.
L’angelo,
esitante, prese un bigliettino dall’edicola in fondo alla
strada del motel e,
improvvisamente, si trasportò nella camera di Sam
e Dean. Dopo pochi
secondi di attesa si distese accanto al cacciatore più vecchio,
lo baciò sulla
fronte e lasciò un regalo accanto a lui.
Al
suo
risveglio Dean trovò semplicemente un bigliettino decorato
con cuoricini e immagini
di cupidi grassocci e nudi che, aperto, mostrava la scritta “io ci amo”.
Il
ragazzo,
così, non poté far nulla se non ridacchiare
divertito e sussurrare a denti
stretti «Dannazione Catiel!»