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Autore: Sognatrice_Innamorata    26/01/2013    0 recensioni
-Colgo gelosia... sei geloso di me e Mia, sai che non è lei che amo, lo sai vero?- si stava avvicinando pericolosamente a me, dovevo fermarlo, lo spostai e continuai.
Dopo che Darren ha portato Mia alla premiere del film di Chris.. cosa succederà? Un Chris arrabbiato e un Darren cuccioloso, pronto per farsi perdonare...
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Triangolo
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*Questa è la prima fanfiction che pubblico.... sono emozionatissima! *_*




-Chris no, non è un sogno-, mia madre mi aveva abbracciato e me lo aveva ripetuto per quasi 10 minuti, ma sapeva che avevo bisogno di sentirmelo dire.

-Lo so mamma, e anche se è incredibile so che è la realtà- ero commosso, erano venuti i miei amici, colleghi e tutti per sostenermi.

-Signora e Signor Colfer buona sera-; un attimo, quella voce la conoscevo, mi staccai dalle calde e confortevoli braccia di mia mamma per vedere mia madre e Darren Everett Criss stringersi le mani e iniziare una conversazione come se si conoscessero da una vita.

-Ciao Darren, come va?-

-Bene Signora Colfer, sto bene, è una fantastica serata-

-Sì è vero, sei venuto con la tua ragazza l'ho vista prima...-

-Oh no non è la mia ragazza diciamo che è una mia amica, ci siamo lasciati da un po', Chris non gliel'hai detto??-

Mi sentii troppi sguardi addosso, malgrado il mio lavoro troppi occhi addosso è strano sopratutto se si trattava della tua famiglia del mio... Darren. Fortunatamente da lontano vidi Harry che si sbracciava iniziandomi a salutare, mi scusai con i miei genitori e mi diressi verso di lui, non accorgendomi di essere seguito da un Hobbit. Ma quando sentì Dare salutare il nostro collega mi voltai con una faccia abbastanza stupita. Parlammo per un po' poi mi allontanai per prendere un po' d'aria e ragionare su quello che stava succedendo.

-Chris sono così fiero di te...-, non ci credevo quella voce, ancora quella voce, ammetto che l'adoro ma quella sera dopo averlo visto entrare con Mia non era quello che volevo sentire.

-Darren è possibile che mi segui ovunque?- adoravo che mi seguisse, ma non potevo credere che avesse portato proprio lei alla mia sera.

-Volevo farti i complimenti, dirti che sono fiero di te e che sei bellissimo...- lo interruppi si dovevo, non potevo farlo continuare, mi dava sui nervi sembravano tutte enormi bugie, perché era venuto con lei?

-DC hai portato Mia? Bene va da lei-, non volevo far sentire la mia gelosia ma non ne potevo più fingere.

-Colgo gelosia... sei geloso di me e Mia, sai che non è lei che amo, lo sai vero?- si stava avvicinando pericolosamente a me, dovevo fermarlo, lo spostai e continuai.

-Non la chiamerei gelosia le chiamerei rabbia, ira e delusione. Mi dispiace DC so che magari tu no provi più nulla per lei, ma stento a crederci. Sei importante, e sono contento che tu sia fiero di me, ma ti prego ora lasciami da solo per un po'-, sì lo stavo supplicando, dovevo capire perché c'era lei, perché lui ora pensava che io non mi fossi accorto di nulla o che dovessi far finta di nulla.

-No no e no! Non amo Mia, lo sai, amo Christopher Paul Colfer, amo lui e solo lui.-, coglievo sicurezza, ma non mi bastava, Mia era lì a pochi metri da noi, lo sapevo e lo percepivo, mi dava fastidio...

-Mi dispiace, Dare è la mia serata, mi sarei aspettato che l'altro biglietto lo avessi dato a qualcuno come tuo fratello o tua madre, non a Mia, scusami se reagisco così, ti avevo detto a chi volevi e tu l'hai dato a Mia, bene.- era vero gli avevo detto di darlo a chi voleva e dovevo accettare chi lui avesse scelto proprio lei.

-Chris? Ti amo, e ti conosco so che quando finisci le frasi con “bene” non va bene nulla, sta sera c'è lei perché ci sarebbe stata più calma, se ti ho ferito mi dispiace, scusa, ma appunto perché è la tua sera possiamo godercela e basta, e se vuoi posso ignorare ancora di più Mia, non so come tipo pestandole i piedi facendo finta che sia un fantasma, lo farò, basta che tu sia felice.- era fottutamente adorabile, come facevo a rimanere incazzato. Mi sporsi verso di lui e lo abbracciai, mi beai di quel calore che mi era tanto familiare ma che non mi avrebbe mai stancato. Era Darren, Chris svegliati, ha scelto te nella vita sei tu la persona che ama!

-Oh Chris sono così fiero di te, non sai quanto vorrei salire su quel palco, prendere il microfono e urlare che il mio ragazzo ha fatto tutto questo- mi sarebbe piaciuto ma era meglio di no.

-Dare anch'io sono fiero di te, hai messo una giacca “normale”? Mi hai sconvolto- dovevo sdrammatizzare, avremmo chiarito ma più tardi.

-Non ho nemmeno lo smalto... mi sento un'altra persona, ma per te questo e altro- si esibì i un inchino abbastanza teatrale.

-Pour moi?- drammaticamente mi portai una mano al petto, e feci la faccia più shoccata che mi potevo immaginare. Mi sarei aspettato che ridesse e invece no mi prese per i fianchi e mi si avvicino lentamente, le nostre labbra erano a pochi centimetri, potevo sentire il suo respiro sulle mie.

-Oui Oui, non mi vuoi ringraziare?- eccola la bellissima faccia che mi faceva impazzire e a cui non avrei mai potuto negare nulla. Annuì convinto e eliminai la distanza tra i nostri volti. Era bellissimo baciarlo, penso che niente sia così perfetto. Mi iniziò ad allentare la cravatta e io tra un bacio e l'altro gli sbottonai la giacca. Ci staccammo, mi avvicinai al suo orecchio e sussurrai:

-Forse è meglio se torniamo.- era difficile, mi era costato autocontrollo e fatica, ma ce la feci.

-Sì, penso anch'io, ma rimane il fatto che sei bellissimo e che dopo, se vuoi, puoi venire a casa mia ho una sorpresa per te.- il sorriso soddisfatto che gli si era appena stampato in faccia mi fece tentennare, ma ovviamente risposi:

-Sì, verrò... ma Mia chi la riporta a casa?- non la sopportavo, ma non mi piaceva l'idea di lasciare a piedi qualcuno per stare col MIO stupendo e adorabile ragazzo.

-Caro Colfer, penso che il suo ragazzo la verrà a prendere, io l'ho solo accompagnata- ok, fermi tutti, l'aveva accompagnata lui?? L'ira che mi era appena scomparsa riapparve e la voglia di strangolare con essa. Ma mi rilassi in pochi secondi quando sentì la sua mano stringere la mia.

-Sei stupendo, talentuoso, bello, fantastico- adoravo quando mi faceva tutti quei complimenti, non me ne ero mai sentiti fare così tanti da una persona sola.

-Sì lo so, ma ora dobbiamo tornare da Harry al quale abbiamo proposto una foto, ricordi??-

-In realtà non è l'unico a cui io ho promesso una foto, i tuoi genitori e Hannah ne vogliono una con me.- tipico dai miei genitori, mia madre era letteralmente innamorata di Darren, a suo dire era il ragazzo perfetto, così anche Hannah, mio padre era abbastanza imparziale se ero felice io lo era anche lui.

-Ora andiamo perché se continui coi complimenti, a tenermi la mano e sorridermi in quel modo non mi muovo più di qui- lasciai la sua mano e mi diressi dove ero 30 minuti prima, vidi Harry e lo raggiunsi ma solo quando vidi Darren notai che aveva la giacca abbastanza sgualcita e ancora aperta e intuì che anche la mia cravatta non era meglio, io e DC ci scambiammo un sorriso. La serata era finita, avevo visto il mio film, avevo fatto le foto promesse, il mio discorso e ora ero nella macchina di Darren andando verso casa sua. D'istinto misi la mia mano su quella di Darren che era poggiata sul cambio, ci scambiammo uno sguardo dolce, e lui continuò a guardare la strada, mentre io ero ancora incantato nel guardare il mio ragazzo. Mi scappò un sospiro.

-Cos'hai fatto, amore?- come mi aveva chiamato? Stavamo insieme da un po', ma non mi aveva mai chiamato così.

-Cos'hai detto?-

-Ti ho chiesto cos'hai fatto.- No, non aveva capito la mia domanda.

-Mi hai chiamato amore?-

-Sì, ti amo e ti ho chiamato così, ma se non vuoi non lo faccio più- eravamo fermi a un semaforo e presi il suo viso tra le mie mani e lo baciai.

-Se ogni volta che ti chiamo così avrai questa reazione lo farò sempre- dopo una breve risata ripartimmo e finalmente arrivammo. Quando entrai nel suo appartamento ricordai quello che mi aveva promesso.

-Allora la mia sorpresa?- mi prese per mano e mi accompagnò fino al suo bagno notai uno spazzolino in più e vari prodotti nuovi.

-Così quando vorrai, puoi rimanere senza che te lo chieda prima, delle camice, quando vorrai, potrai venire qui- ero stupefatto, era bellissimo mi stava dicendo che io potevo stare lì quando volevo. Quando stavo per abbracciarlo mi mise una chiave in mano con un portachiavi, con una D e una C incrociate.

-Quando vorrai stare qui, puoi venire entrare e fare tutto quello che vuoi e comunque ho comprato delle Diet Coke che sono in frigo. C'è tutto quello che ti serve, ma io non ti voglio obbligare a venire...- lo abbracciai più forte che potevo.

-Sei stupendo, ti amo da impazzire!- era vero lo amavo con tutto il cuore, era il mio ragazzo e mi stava dando le chiavi di casa sua e mi stava dicendo che potevo stare da lui quando volevo.

-Anch'io ti amo- ci baciammo e passammo la sera sul divano stretti l'uno all'altro, e la mattina dopo mi sentii a casa.

  
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