GELO

Freddo.

È una sensazione orribile,devastante.

Non riesci a pensare ad altro,senti solamente l’energia che lascia il tuo corpo. Però tu continui a combattere e cerchi di vincere contro quella forza che ti impedisce di muoverti,di reagire.

Ma é impossibile: lei é troppo forte.

È inutile che raccontino che prima della fine rivedi i punti piú belli ed importanti che hai vissuto, perché Stiles sa che non è così.

Il sedicenne sa che prima di morire senti come degli spilli che ti perforano per via del freddo.

E lui sta congelado.

“Sei proprio uno sfigato…” Riesce a pensare mentre anche le palpebre iniziano a cedere contro la sua volontà.

Non sarebbe dovuta andare così, avrebbero dovuto vincere e sarebbero potuti tornare alla normalità, con gli Alpha solo come ricordo. Invece aveva voluto seguirli e combattere con loro ed adesso si ritrovava lì, steso su un manto di foglie e terra che caratterizzava la Riserva anche a dicembre.

Ormai era estraniato dal mondo al di fuori della sua mente e non percepiva neanche la disperazione della persona che da qualche mese occupava il suo cuore.

Non sentiva le parole che gli intimavano di svegliarsi e non percepiva le lacrime che riempivano quegli occhi in cui, solamente, si perdeva perché verdi e freddi come un prato in inverno. E lui amava l'inverno: gli piaceva come la vita della foresta si prendeva una pausa lasciando spazio a pace e tranquillità.

Ora iniziava ad odiare quella stagione perché ció che preferiva di essa lo stava portando lentamente al baratro.

Non sentiva più nulla, solo gelo e buio… Poi più niente.

Il buio e l'oppressione presero possesso del suo corpo, della sua mente, di lui.

Pochi secondi dopo, magari minuti o forse ore, non aveva avuto la percezione del tempo in quell’oblio, si ridestó da quella calma asfissiante che lo assillava insieme alla consapevolezza della fine.

Dopo tutto quel "dolore" finalmente si sentiva forte, come rinato.

Eppure aveva chiaramente percepito la morte prenderlo con sé e portarlo nel suo regno... Tra la confusione delle semplici parole, dette da una voce che particolarmente apprezzava, gli diedero il coraggio di riaprire gli occhi.

E quando si decise a riaprirli Derek pronunciò quella frase che aspettava da molto tempo:

-Ti amo e non potevo vivere senza di te...-

Era al settimo cielo ma qualcosa nel tono del licantropo non lo convinceva.

I suoi dubbi vennero accentuati dalla parte finale che il giovane Alpha aggiunse:

-Mi dispiace.-

Lí il sedicenne capí.

Non era morto ma quasi, aveva quasi lasciato quel mondo ma il mannaro dagli occhi verdi era intervenuto.

Ed ora Stiles Stilinski...

Era un lupo mannaro.

Era un Beta.

HEY!

Vi è piaciuta?

Spero di sì...

Questa OS l'ho scritta durante un'ora buca... In verità è una specie di prezzo che devo pagare per lo sfruttamento delle sue scolorine. XD

(Come farei senza di te Sole_TheDirectioner?!)

Comunque grazie per essere arrivati fin qui e se recensite mi renderete felicissima!!

Ciao! <3