L’aria era soffocante, non sapeva se era dovuto alla sensazione straziante che provava al cuore o semplicemente alla temperatura alta dell’acqua. Alla fine aveva indossato il costume nero. Non lo aveva fatto per subordinazione o altro, solo perché non voleva peggiorare la situazione che si era creata tra lei e il fratello. Lo osservava da lontano e non potè non notare quel suo fisico perfetto. Così lineare, i muscoli tesii, le spalle larghe e quelle braccia possenti. Quanto avrebbe voluto essere stretta tra quelle braccia in quel momento e sentire ancora il calore del suo corpo. Malediva ogni secondo il fatto di essere fratelli. Odiava questo legame di sangue che sopprimeva sul nascere quel suo sentimento. Anche se non aveva la certezza che Ash provasse le stesse emozioni, non le importava. Le bastava il suo di amore insensato a tormentarle l’esistenza.
< Questo sguardo triste non si addice proprio al tuo bel visino. Perché non mi fai un bel sorriso >
Lei sobbalzò a quelle parole. Era troppo immersa nei suoi pensieri che non si era accorta dell’avvicinamento del ragazzo
< Gary non sono in vena di sorridere >
< Eppure siamo in gita scolastica. Senza genitori opprimenti, liberi o quasi di fare ciò che più ci piace >
Quanto erano false le sue parole, pensò a denti stretti Misty. Lei voleva solo far pace con suo fratello in quel momento, tutto il resto non contava più nulla.
< Credo proprio che me ne tornerò in camera, sono un po’ stanca deve essere stato il viaggio a frastornarmi un po’ >
< Aspetta > la prese con tenacia per un braccio e la attirò a sé. Il suo sguardo si fece cupo e serio. E lei non aveva proprio voglia di ascoltare quei suoi monologhi pesanti.
< Possibile che tu non abbia ancora capito che mi piaci. Non ce la faccio più ad essere continuamente snobbato da te, mi fai del male. Perché non vuoi darmi una possibilità? >
La ragazzina dai capelli rossi si sbalordì dalla franchezza del ragazzo, non sapeva cosa rispondergli, non poteva dirgli la verità. Non poteva dirgli che era totalmente presa da suo fratello. In quello stesso momento le si avvicinò Ash. Scostò Gary con veemenza e lo strattonò.
< Gary ti ho già detto che mia sorella non contraccambia i tuoi sentimenti, mi faresti la cortesia, una buona volta, di lasciarla in pace. >
< Penso che la tua adorata sorellina abbia facoltà di rispondere da sola, senza avvalersi di un avvocato. Allora Misty mi concedi una possibilità? >
< Mi spiace > riuscì a pronunciare con un filo di voce tremante
< c’è un altro ragazzo? Dimmi la verità. Hai qualcuno nel tuo cuore? >
Acconsentì solo con il gesto della testa. Ash rimase di stucco a quella reazione della sorella. Lei aveva qualcuno nel cuore, provava qualcosa per un ragazzo. Quella notizia gli straziò l’anima. Mille dubbi e mille pensieri gli affiorirono in testa. Chi poteva mai essere chi aveva potuto attrarre la sua sorellina
< Dannazione dovevo immaginarlo. Ma chi meglio di me? Sono il ragazzo più ambito della scuola. Pensa che coppia perfetta formeremmo. Sei un caso disperato >
Gary andò via sbraitando, lasciando lì i due fratelli.
< Sei innamorata di un ragazzo Misty ? >
 < Penso che ci siano discorsi diversi da affrontare ora, non credi? > 
< Se ti riferisci a stamane ti ho già chiesto scusa. >
 < Però da allora non mi hai pi rivolto la parola >  le lacrime cominciarono  arigarle il volto
< Non era colpa tua. Ero solo arrabbiato con me stesso, ho avuto paura della mia reazione. Tutto qui >
    < Paura delle tue reazioni? E per questo devo andarci io di mezzo? Lo sai che ci sto male quando non mi parli. Se hai confusione in testa fai chiarezza con te stesso, ma non prendetela con me >
Le lacrime erano ormai sfociate in un piato deliberatorio
< Hai ragione, ti ho già chiesto scusa cos’altro devo fare? >
< Niente Ash, non c’è proprio nulla che tu o io possiamo fare. Non c’è nulla. >
Uscì dalla vasca senza fiatare. Lui non aveva mai fatto caso alla sua bellezza fino a quel momento. Lì dinazi le appariva come una dea. Bella, dannatamente bella. Così eterea. Ma maledettamente era sua sorella. Lui l’afferrò per un braccio l’attirò a sé e l’abbraccio con forza. Lei si lasciò andare a quell’abbraccio e finalmente risentì il suo calore, quel calore di cui aveva tanto sentito la mancanza.
< Non lasciarmi solo >
< Non lo farò mai >
Rimasero abbracciati per un po’ senza parlare. Poi qualcosa si mosse in Ash che fu il primo a staccarsi.
< è sbagliato, è tutto sbagliato. >
< Cosa è sbagliato Ash? Che due persone si vogliono bene? >
< Che due fratelli si vogliono bene come noi. Misty non può essere.il  nostro non è solo un bene fraterno, che credi che non mi sia accorto come mi guardi, come mi parli e di come ti imbarazzi quando solo ti sfioro. Non siamo più dei bambini, noi siamo cambiati i nostri corpi sono cambiati, per me è un peso anche dormire nel tuo stesso letto, non riesco più a starti vicino senza… senza. >
< Senza cosa? >
< Senza avera voglia di baciarti o toccarti. E questo non può accadere, perché maledettamente siamo fratelli >
Lei lo guardò col suo solito sguardo che farebbe sciogliere chiunque. Anche lui provava lo stesso verso lei. Non sapeva se esserne felice o disperata.  Per un amore che mai avrebbe potuto crescere.
< Perché non me ne hai parlato prima?  Avremmo potuto >
< Fare cosa? Speravo che era solo una cosa passeggera, dovuta agli ormoni o cose del genere. Ma negli ultimi tempi è diventata un’ossessione. Il mio pensiero fisso. Ti voglio, ti desidero e ti amo da impazzire >
< Ash… > le lacrime iniziarono nuovamente e rigarle il viso. Anche lei lo amava e lo desiderava con lo stesso fervore. Lui le asciugò gli occhi e prese il suo viso tra le mani. Si guardarono intensamente, il battito del cuore accelerò notevolmente e il desiderio prese il sopravvento sul raziocinio. Le loro labbra si unirono in un profondo bacio. Un bacio peccaminoso agli occhi del mondo, ma tanto carico di passione. Lui esplorò la sua bocca con fervore, l’aveva desiderata da tempo e lei si lasciò esplorae senza porre nessuna resistenza. Erano avvolti da una passione peccaminosa. Ma nulla avrebbe potuto rovinare quel momento.
 
 Nel frattempo dall’altro capo della città una donna era intenta nelle sue facende domestiche quando il telefonò squillo.
< L’ho vista stamattina, è diventata così bella. Quanto ti devo Delia >
< Anelka è identica a te, ma perché non provi a parlarle, questo peso ormai non riesco più a sopportarlo >
< Perché dici questo? Ha notato qualcosa? Ha qualche dubbio sul fatto che non sia tua figlia? >
< No niente di tutto ciò. Solo che noto che i due ragazzi ormai non provono solo un bene fraterno tra loro. Sta nascendo qualcosa di più profondo che tormenterà sia mio  figlio sia la tua. Avranno un sensazione di vivere nel peccato e nella vergogna. Invece se sapessero la verità, che in realtà non sono fratelli >
< Non dirlo, ti prego. Pensa come ne soffrirebbe Misty. Sapere di essere stata abbandonata dalla sua stupida madre, per motivi tanto futili. Pensa che trauma sarebbe per lei. Tutta la vita che si è creata crollerebbe in un istante. Solo finzione >
< L’amore che provo per lei non è una finzione, sai benissimo che mi sono affezionata a lei. E Ash come avrebbe fatto senza lei a superare la scomparsa del padre. Ma pensa al bene dei ragazzi >
< Ti prego Delia, dammi altro tempo >
La signora acconsentì con un morso al cuore. Sapeva che questa storia avrebbe allontanato i due ragazzi da lei, suo figlio l’avrebbe odiata per questa bugia durata anni, ma aveva fatto una promessa alla sua amica e non poteva deluderla.