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Autore: useless    28/01/2013    2 recensioni
“ I suoi occhi erano tristi. pieni di angoscia. c'è qualcosa in lui, qualcosa del suo passato che lo turba, lo rende così complicato, misterioso, affascinante.
quel suo modo cortese e pacato nasconde un cuore ferito, spezzato.
muore nel profondo ma non lo fa vedere. ”
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Anastasia Steele, Christian Grey
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“ I suoi occhi erano tristi. pieni di angoscia. c'è qualcosa in lui, qualcosa del suo passato che lo turba, lo rende così complicato, misterioso, affascinante.
quel  suo modo cortese e pacato nasconde un cuore ferito, spezzato. 
muore nel profondo ma non lo fa vedere. ”
 
 
 
 
- Alyson, tesoro, vieni qui.- dissi.- Alyson torna dentro che fa freddo.-
- Certo nonna, arrivo!- gridò lei.
- Piccola peste, appena entri ti faccio il solletico!-
- No nonna, ti prego, il solletico no! - mugugnò.
 
Finalmente ero riuscita a far entrare Alyson in casa e dopo averle dato una bella tazza di cioccolata calda, ci accomodammo davanti al camino. 
- Nonna, nonna! Sai ho fatto un pupazzo di neve!- mi disse lei, orgogliosa del suo lavoro.
- Si tesoro, l'ho visto. è davvero bello.- commentai. 
Guardai l'orologio, erano le 17:00, mia figlia sarebbe dovuta tornare da un momento all'altro, fuori nevicava e non accennava a smettere. 
''Diin-Doon'' il campanello suonò e Alyson si catapultò all'entrata, quasi sicuramente era mia figlia.
Infatti le mie previsioni si erano avverate, la mia ''bambina'' era davanti alla porta. In una mano aveva una grande borsa e nell'altra delle lettere. Era affaticata, ma aveva l'aria felice, come una di quelle persone che nonostante tutte le fatiche hanno sempre il sorriso stampato sulle labbra.
- Leah, come stai? - le corsi incontro per abbracciarla e per aiutarla, erano tre mesi che non la vedevo, si era allontanata per questioni lavorative, come capo di una delle più grandi aziende di tutta Seattle ha molte responsabilità e a volte, è costretta ad andare via proprio per sistemare queste 'questioni'.
- Ciao mamma, tutto bene, anche se sono un pò stanca. Preferirei andare a riposarmi se non ti dispiace, porto Alyson con me. Ah, ho trovato questa nella posta, credo sia per te. - Leah posò la sua borsa per terra , dopo avermi abbracciato e preso Alyson, si avviò di sopra.
- Mamma.- disse.
- Si, cara? -
- Sono davero felice di vederti. - concluse.
 
 
Mi sedetti davanti al camino intenta ad aprire quella busta; c'era scritto: ad Anastasia Steele, west Hempton, 11.
 
Appena lessi il nome del mittente di quella lettera mi venne un colpo, il suo nome era scritto in fondo alla lettera, in una bella calligrafia: Christian Grey.
 
Oh, Chrstian. Quanto tempo. Erano circa 10 anni che non avevo sue notizie.
Quel nome, era pieno di ricordi, di sofferenze, di gioie.
Mi si strinse il cuore leggendo quella lettera.. cosa voleva? perchè proprio adesso? Dopo tutto questo tempo. Le lacrime iniziarono a bagnarmi gli occhi.
nella lettera c'era scritto:
 
" Cara Anastasia,
 
quanto tempo è passato, 
dall'ultima volta che ci siamo visti non ho fatto altro che pensarti.
Se non ricordo male è stato circa 10 anni fa, quel 28 Ottobre. Ricordi?"
 
Certo che ricordo, come posso dimenticare. Quella scena è impressa nella mia mente, ogni dettaglio, ogni attimo è ancora chiaro nella mia testa.
Ricordo che faceva particolarmente freddo e c'era un' atmosfera triste, solenne.
Eravamo a New Castle, in Inghilterra. Mancavano poche ore al volo che ci avrebbe riportati a casa, in America. Lui era agitato, molto agitato, si poteva leggere nei suoi occhi grigi che era impaziente, il suo respiro era irregolare, si mordicchiava il labbro inferiore. Mi stava nascondendo qualcosa, ne ero certa.
 
- Anastasia, sai che ti amo e che ti amerò per sempre?- mi disse mentre mi faceva accomodare nella sua macchina. 
- Certo Christian, ed io amo te e ti amerò per sempre- ribattei.
- Bene, Ana, le parole che sto per dirti non avrei mai voluto pronunciarle.- portò una mano sugli occhi ed iniziò a singhiozzare. Vederlo così, era un tale choc per me. Doveva essere qualcosa di veramente grave ad averlo ridotto così. Instintivamente mi alzai e gli circondai il collo con le mie braccia. Lo amavo e non volevo vederlo così. 
- Christian, amore, cosa c'è che non va?- dissi con un filo di voce strozzato dalle lacrime.
- Ana.. io.. io.. - balbettò. - Devo dirti addio. L'aereo che prenderai porterà solo te in America, io andrò in Italia a lavorare ad un grande progetto. Non so per quanto resterò.. è una grande oppurtunità, comprendimi.- finì.
- Christian, mi mancherai. non voglio ostacolarti ma non ti nascondo che soffrirò..molto.. ci rivedremo un giorno?nel pronunciare quell'ultima frase scoppiai in lacrime e mi buttai fra le sue braccia. Volevo restare con lui il più possibile. Lui mi guardò negli occhi, poi mi baciò; un bacio lento, dolce. 
Quei 30 minuti di viaggio furono interminabili. Io passai tutto il tempo a fissarlo come a voler imprimere la sua figura nella mia mente. Volevo fermare il tempo per vivere quell'attimo in eterno.
 
- Addio Anastasia.-
- Addio Christian. -
 
Queste furono le ultime parole che pronunciai arrivati all'aereporto. 
Ci baciammo, di nuovo. Un bacio veloce ma passionale, volevamo 'sigillare' il nostro ultimo incontro con questo gesto. Non piansi più, volevo ricordare i momenti felici, volevo ricordare i suoi occhi, il suo sorriso. Come si dice? 'tutti i grandi amori sono impossibili' , bene, il nostro era un grande amore. 
 
 
" ho fatto consegnare la lettera a tua figlia, sai mi sono informato in questi anni.
Il progetto è terminato tornerò a Seattle dopo Natale. Voglio vederti. "
 
La lettera terminava con queste parole. No, non volevo vederlo. Christian era un capitolo chiuso, una bellissima parte del mio passato. Ma in quanto 'passato' sarebbe dovuto rimanere tale. Io ho sofferto tanto senza di lui e vederlo avrebbe riaperto quelle ferite. 
 
Buttai la lettera nel camino. Bruciò in pochi istanti.
 
'' Tutti i grandi amori sono impossibili, tutti i ricordi sono pezzi della nostra anima.
Dietro tutte le bugie c'è una verità nascosta, dietro tutti i sorrisi c'è sofferenza e lacrime. "
  
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