C'era odore di sangue. Di sangue e di morte.
Un capogiro.
'Va tutto bene?"
La voce di Sean era distante, quasi non si sentiva.
"Lyah?"
Faticavo a tenere gli occhi aperti.
"Resisti, ti prego, resisti!"
Mi appoggiai a qualcosa vicino a me. Non capivo piu nulla. Che fosse veleno? No, nemmeno i codardi come loro lo usavano..
Mi misi a sedere e sentii la sua mano calda sfiorarmi un fianco. Faceva male.
"Tra poco ti sentirai meglio"
Ma la testa mi girava sempre piu e la vista si offuscava.
"Sto morendo, vero?" Chiesi con voce debole
"No, va tutto bene. Hai solo perso molto sangue. Ecco, ho finito di bendarti. Torniamo a casa."
"Non puoi lasciare qui gente innocente. Porta in salvo loro, poi torna da me"
"Non ho intenzione di lasciarti.."
"È un ordine" lo interruppi "vai."
Mi guardò, preoccupato e contrariato, ma non poté far altro che ubbidire.
"Sissignora" e andò a soccorrere gli abitanti, salvandoli dalla morte.
Passarono pochi istanti prima che vedessi una figura davanti a me. Capii subito che non era Sean.
"Benvenuta nell'angolo della resa dei conti," mi disse ad un orecchio "Assassina."
Furono le ultime parole che sentii prima di perdere i sensi. Forse era davvero tutto finito.



QUELLA MATTINA

Aprii gli occhi, stanca di aspettare. Erano passate ore e non avevo chiuso occhio. Indossai la veste bianca e presi l'arco, le frecce e la spada. Incamminandomi verso la porta mi ricordai i pugnali da lancio.
Ne presi quindici: mi sarebbero serviti.
"Dove state andando, se posso sapere?" 
Non mi aspettavo che qualcuno fosse sveglio.
"Non riuscivo a stare ferma nella mia stanza. Stavo andando a fare un giro."
"Armata?"
"Può esserci chiunque.." mi guardai un attimo intorno. Troppa calma. "Sono tutti in attesa, non è così?"
Il ragazzo annuì.
"Bene" mormorai.
"Assassini," dissi poi a gran voce "prendete le vostre armi e scendete!"
Dopo, a voce piu bassa "andiamo a divertirci"
Aspettai nel grande atrio a pian terreno. Non attesi molto.
"Ci siete tutti?"
C'erano.
"E siete pronti a combattere?"
Erano pronti.
C'incamminammo verso il fronte. Era ad un giorno di marcia. Onestamente, questa volta sapevo che non sarebbe stato facile.
Era guerra aperta tra Nord e Sud e, questa volta, erano Nordisti e Assassini contro Sudisti e Templari.
Una causa per cui avevamo deciso di combattere. Una guerra contro la schiavitù.

---

Note dell'autrice
Salve a tutti :)
Spero davvero che questo primo capitolo (cortissimo, lo so, ma mi è sembrato giusto fermare il capitolo prima del viaggio) vi piaccia.
Per favore, recensite per lasciarmi un'opinione, accetto critiche e consigli: servono per migliorare..
Se qualcuno volesse aiutarmi a scrivere o avesse delle idee, ci si può benissimo mettere d'accordo.
Un bacio.
Eleonora