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Autore: Simo84    09/07/2003    0 recensioni
Renamon se n'è andata, e Rika si trova nuovamente da sola. La ragazza torna a chiudersi in se stessa e a isolarsi dagli altri; riusciranno i suoi amici a farle togliere la sua maschera di ragazza forte e determinata?
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jeri Katou, Rika Nonaka, Ryo Akiyama
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: Digimon non è mio, e mai lo sarà (purtroppo…). Tutti i personaggi appartengono ai rispettivi autori.

 

 

I’M A BELIEVER

 

CAPITOLO 1: SOLITUDINE

 

I see my memories in black and white
they are neglected by space and time
I store all my days in boxes
and left my whishes so far behind
I find my only salvation in playing hide and seek in this labyrinth
and my sense of connection
is lost like the sound of my steps
is lost like the sound of my steps.

(Elisa, "Labyrinth")

 

Manca poco. Sono quasi arrivata.

Resisti Rika.

"Sono a casa."

"Bentornata Rika! Com’è andata a scuola?"

"Come al solito. Io vado nella mia camera, nonna."

"Ma come? Oggi non ti vedi con i tuoi amici?"

"No, ho delle cose da fare."

Ecco. Ancora pochi passi.

Apro la porta della mia stanza.

La richiudo.

E anche oggi ce l’ho fatta.

Butto a terra la cartella, e mi siedo sul futon.

Come sempre. E aspetto.

Cosa?

Non lo so.

Sì che lo sai, Rika.

Lasciami in pace. Non sono così disperata al punto da mettermi a discutere con me stessa.

Bugiarda.

Smettila. Non voglio ascoltarti.

Non vuoi guardare in faccia la realtà, non è vero Rika?

Non voglio ascoltarti!

E’ per questo che tutti i giorni te ne stai chiusa qui, non è vero?

Non voglio ascoltarti!!!

Desideri fuggire dalla realtà. Eppure non puoi fare a meno di avere contatti con essa.

NON VOGLIO ASCOLTARTI!!!

E’ per questo che tutti i giorni indossi la maschera della ragazza felice?

BASTA!!!

Complimenti, fingere ti riesce davvero molto bene. Nessuno dei tuoi amici sospetta qualcosa. Solo tua nonna ha capito quello che nascondi.

SMETTILA!!!

Ma non puoi continuare a fingere per sempre. Prima o poi crollerai, e tutti sapranno la verità. Sapranno quanto sei debole.

Io non sono debole!

Fa male, vero, Rika? Guardare tutti i giorni i tuoi amici, sempre così allegri, sempre così felici. Senza una preoccupazione al mondo. Sì, si sono dimenticati dei loro amici, e adesso vivono serenamente. Sì, si sono dimenticati dei loro digimon.

Non è vero! Loro non potrebbero mai dimenticarsi dei loro digimon!!!

Però non ne parlano mai, non è vero? Come fanno a essere così felici? E’ questo che continui a chiederti mentre stai con loro. Perché tu non ci riesci a dimenticare il tuo digimon. Ma siccome tutti sono così tranquilli e sereni, metti anche tu la maschera della felicità. Mentre dentro soffri per la mancanza di Renamon.

Era vero. Questo Rika non poteva negarlo. Era per questo che ultimamente cercava di evitarli. Fingere di essere quello che non era le costava una fatica immensa. E la ripugnava dover mentire proprio a loro. Ma non poteva farci niente. Se loro avevano dimenticato, lei non ci riusciva. Non ci riusciva perché ogni oggetto, ogni luogo, ogni parola le facevano venire in mente Renamon. Quant’era difficile ogni mattina aprire gli occhi, per scoprire che lei non c’era più! Quante volte in quelle ultime settimane l’aveva chiamata, nell’oscurità della sua stanza, quante volte l’aveva supplicata di farsi vedere, ben sapendo che a risponderle sarebbe stato solo il vento tra gli alberi del suo giardino?

Ma ormai è finita. Sei sola, Rika.

Sola…

Sola con te stessa… come una volta.

No. Non come una volta. Un tempo, mi piaceva stare da sola. Adesso non riesco più a sopportare la solitudine, non più. Non ora che ho capito cosa voglia dire veramente vivere. Avere degli amici.

Odi la solitudine, eppure la ricerchi. Non ti sembra di essere un po’ contraddittoria?

E’ vero. Ma non voglio che gli altri mi vedano in questo stato. Loro hanno un’immagine diversa di me. La Rika che vedono loro è decisa, determinata, sa sempre cosa fare. La Rika che conoscono continua ad andare avanti, senza fermarsi a guardare indietro o a rimpiangere il passato.

‘Rika è un tipo freddo e solitario, e non si sa mai quello che pensa.’

Mi sento al sicuro quando la gente pensa questo di me.

Non vuoi che gli altri pensino che tu sia debole.

Sì. E’ così.

Per questo fuggi da loro, perché non vuoi che vedano la vera Rika che si cela dietro alla maschera di vetro. Una maschera talmente fragile che basterebbe poco per frantumarla.

Sì…

Pensi che se loro scoprissero il tuo vero carattere ti abbandonerebbero, disgustati dalla tua debolezza.

Sì. Per questo devo nascondere la vera me stessa.

Non puoi continuare per questa strada, Rika. Lo sai. Prima o poi crollerai.

Ti sei persa in un labirinto senza via d’uscita.

Rika…

Cosa farai, adesso?

 

 

Continua…

 

 

Note dell’autrice: lo so, lo so, è un capitolo tristissimo (****: cominciamo bene…), a scriverlo è venuta la depressione perfino a me… però volevo che capiste qual è lo stato d’animo di Rika in questo momento, e soprattutto quale sia il suo vero carattere. Ho sempre pensato che lei non sia così forte e determinata come vuole far credere, e che anche lei abbia i suoi dubbi e i suoi momenti di insicurezza… beh, almeno io la vedo così. Nel prossimo capitolo comincerà la storia vera e propria! (A proposito… siccome questa diventerà una fanfic romantica verso la fine, si accettano scommesse su CHI sarà ad aiutare Rika!^^)

Ciao da Simo84

  
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