Jade
Non
ne indovinai mai il motivo, ma quella notte sognai di volare sulla
groppa a
scaglie verdi di un drago, tra le stelle
nell’oscurità della notte, le enormi
ali reggevano il peso di quella splendida creatura mentre planava su un
mare profondamente
blu.
Sembrava
talmente reale, il vento gelido mi sferzava il viso, ero vestita da
guerriera,
come la protagonista della mia saga fantasy preferita.
Da
un momento all’altro Harry era dietro di me, le sue mani mi
cingevano i
fianchi. Il drago volava velocissimo e vicino all’acqua, ogni
qualvolta
spuntando potenti fiammate dalle narici sbuffanti, illuminando per
qualche
secondo di rosso la superficie calma sottostante.
Era
una sensazione meravigliosa, mi sentivo libera, e Harry era con me,
eravamo insieme
e lo saremmo stati per sempre. Era una certezza, il nostro destino.
Niente ci
avrebbe separati.
Urlai
di gioia con tutta la voce che mi stava nei polmoni, Harry mi
imitò e le stelle
brillarono più intensamente come se ci rispondessero.
Ma
ecco che il drago virò in alto, verso l’ignoto e
il buio, verso le
costellazioni sopra di noi. Cercai di resistere alla forza di
gravità che mi
risucchiava giù, ma dopo poco mi arresi, abbandonandomi al
corpo di Harry
dietro di me, che si teneva saldamente alle redini, apparse
all’improvviso.
Volammo
in alto, talmente tanto che non osai immaginare a che quota eravamo
arrivati.
La
testa del drago puntò in basso senza preavviso, ci
ritrovammo sospesi in aria, ancora
aggrappati alla creatura. Poi il vuoto.
Sobbalzai
emettendo un gemito e tornando bruscamente alla realtà.
Realizzai in un attimo
che tutto era stato solo un sogno, sentivo le soffici lenzuola intorno
a me. Ma
a svegliarmi erano state le labbra di qualcuno sul mio collo. Harry. Il
mio
cuore sobbalzò nuovamente. Troppi colpi in un secondo.
“Shh,
va tutto bene.” Udii la sua voce rauca sussurrare al mio
orecchio. Respirai a
fondo il suo profumo, mentre lasciava piccoli baci sul collo, sul
mento, sulla
guancia e infine sulla bocca.
“Buongiorno.”
Sorrisi sulle sue labbra.
“’Giorno,
Biancaneve.” Ridacchiai e mi costrinsi a sedere.
“No,
no. Non è ancora ora di svegliarsi.” Disse a bassa
voce Harry, riadagiandomi la
testa sul cuscino.
“Perché?
Che c’è?” chiesi fissandolo negli occhi
con aria preoccupata. Volevo tornare a
baciarlo, la sua presenza mi riempiva di eccitazione.
“Io
devo andare, se i tuoi si alzano… Scusa, non avrei dovuto
svegliarti, volevo
solo salutarti ma forse era meglio se…”
Premetti
le mie labbra sulle sue senza lasciarlo finire, e con la mano tra i
suoi
riccioli lo tirai verso di me, così che mi fu sopra.
“Jade,
ho sentito dei rumori…” riuscì a dire
prima che ricominciassi a baciarlo, senza
dare importanza a quel che stava dicendo. Durante quel lungo e
piuttosto
appassionato bacio lui scoppiò a ridere, e per soffocare il
rumore affondò il
viso nel cuscino, mentre io sospirai riprendendo fiato.
“Scusa…”
mormorai. Lui scosse il capo e poi sorrise.
“No,
niente… è che mi hai fatto un po’
ridere, cioè, la scena…” si
riavvicinò “Ora
sei completamente sveglia, vero?”
Annuii,
e lui sbuffò.
“Mi
dispiace, io…”
“Smettila.”
Scandii fulminandolo con lo sguardo. Cercai ancora le sue labbra ma lui
si
staccò quasi subito “Piantala di provocarmi,
voglio fare una buona impressione
ai tuoi e se tu continui a baciarmi… Credimi, non ti
conviene, sennò dopo
neanche con una sega elettrica tuo padre riuscirebbe a farmi
allontanare da
te.”
Scoppiammo
all’unisono in una risata soffocata, guardandoci negli occhi.
“D’accordo,
vattene.” Brontolai e mi girai verso la finestra, dandogli le
spalle. Mi diede
un bacio sui capelli e poi lo sentii uscire dalla stanza.
La
nostra ultima notte insieme era passata. Sorrisi mentre nella mia mente
si
facevano vivi i ricordi della serata precedente.
Liz
Niall
mi portò in un hotel e mi offrì la colazione
inglese, la mattina seguente. La vera colazione
inglese, quella con le
uova strapazzate, la salsiccia, il bacon, i fagioli e il pane tostato.
“Io…
ti amo Niall!” esultai con l’acquolina in bocca
davanti a quel cibo invitante.
“Dovevi
pur mangiarla… A casa di Harry suppongo che ti facevi
bastare un bicchiere di
latte al volo.” Rispose lui, indovinandoci.
Avevamo
l’aereo all’una e mezza, così quella
mattinata gironzolammo nei Kensington
Gardens e poi alle undici ci avviammo verso l’aeroporto, con
in programma di
pranzare direttamente lì.
Jade
La
colazione fu senza dubbio un momento imbarazzante.
Mentre
mia madre si affrettava da una parte all’altra della cucina
per imbandire una
colazione soddisfacente, mio padre, in giacca e cravatta seduto al
tavolo,
premette il tasto dolente, quello che pensavo di avere già
scampato.
Iniziò
in perfetto inglese “Allora, dormito bene, Harry?”
chiese con un tono
amichevole.
Harry
dopo aver mandato giù il boccone di brioche al cioccolato
rispose “Certo,
grazie ancora per l’ospitalità.” Mia
madre a quel punto, dal lavello si voltò
verso di lui, sorridendogli apertamente “E’ stato
un piacere, caro. Sono
proprio contenta che Jade ti abbia conosciuto, nonostante la fama mi
sembri un
ragazzo per bene, Harry.”
Mio
padre la contraddisse subito con il dito “Aspetta, tesoro,
non è ancora detto…”
mia madre lo incenerì letteralmente con lo sguardo.
“James,
ti prego, non credo che…”
“Ieri
sera, dopo poco mi sono alzato per andare
in bagno e ho sentito un distinto chiacchiericcio
proveniente da camera
tua, Jade.” Si fermò un attimo e alzò
un sopracciglio “Parlavi da sola?”
Bloccai
la tazza a mezz’aria. Stavo iniziando a sudare, esattamente
cosa avrei dovuto
rispondere? Non ero mai stata brava a mentire, ma quella notte non era
successo
nulla di sconveniente nel mio letto e non mi sentivo minimamente in
colpa. Io e
Harry ci scambiammo un’occhiata seria, dopodiché
rivolsi a mio padre un sorriso
luminoso.
Sfoggiai
il mio tono più sincero e solidale, quello che uso sempre
quando mi apro con
lui.
“Che
vuoi che ti dica?” mi lasciai sfuggire una risata
“Ieri sera Harry mi ha
semplicemente dato la buonanotte, abbiamo scherzato solo un minuto. Non
so cosa
tu abbia sentito, può darsi anche che stavi
sognando.” Dissi come se stessi
parlando del più e del meno.
Harry
annuì sorridendo anche lui. Mio padre mi guardò
un po’ spaesato, e non fece in
tempo ad aprire bocca che mia madre lo riproverò
“Che ti avevo detto?” per poi
ridacchiare anche lei.
Prima
che si rischiasse di riprendere l’argomento io e Harry
uscimmo in giardino,
iniziando subito a ridere come i pazzi.
Imboccammo
la stradina di montagna per poi giungere nella piccola radura tra gli
abeti. La
mia vecchia radura. Ritornarci dopo
essere rimasta diverso tempo a Londra mi faceva uno strano effetto.
Niente
macchine, né gente. Silenzio assoluto, rotto solamente dal
cinguettio dei
pettirossi.
Io
e Harry ci stendemmo sull’erba morbida come la prima volta
che ci eravamo
venuti insieme.
Stavamo
ancora ridacchiando ripensando alla faccia buffa di mio padre.
“Sei
fantastica a rigirare le cose a tuo favore, piccola.” Mi
disse ammiccando, e
stringendo la mia mano nella sua.
“Lo
so.” Sorrisi al tocco fresco delle sue dita affusolate e
morbide intrecciate
nelle mie. Sollevai la sua mano portandola in alto, di fronte ai nostri
occhi
rivolti al cielo, rigirandola nella mia.
Mi
sedetti, incrociando le gambe, e Harry mi imitò, di fianco a
me.
“Sei
la cosa migliore che mi sia mai capitata.” Mormorai fissando
un filo d’erba e
sentendomi avvampare.
“Buffo.”
Si avvicinò improvvisamente al mio viso. Fissai le sue
labbra perfette,
continuando a sorridere “Stavo per dire la stessa cosa di
te.” Continuò infine,
eliminando la distanza che separava le nostre labbra.
Io
e Harry osservammo la lunga fila che attendeva il suo stesso volo, ma
prima di
avvicinarci si fermò di colpo, mordendosi un labbro.
Il
volo che avrebbe preso Niall tra pochi
minuti era scritto chiaramente sullo schermo orizzontale, al disopra
del via
vai di gente indaffarata dell’aeroporto. Guardavo fisso il
pavimento,
concentrando i miei pensieri sulle lacrime, alle quali non mi sarei
permessa di
cedere quel giorno, non davanti a lui.
Ci
guardammo per un tempo che non riuscii a definire, troppa era
l’emozione e la
tensione. Le cose che dovevamo dirci ce le eravamo già dette
quella mattina. Mi
persi in quelle iridi verde mare, il suo sguardo profondo mi
inchiodava, mi
sentii incapace di muovere un muscolo.
Mi
alzò delicatamente il viso, così che mi
trovai davanti i suoi occhi azzurri e intensi.
“Liz.”
Pronunciò il mio nome dolcemente, e
io mi sentii nuovamente sciogliere dal tono irresistibile della sua
voce “Non
so esattamente quando ci rivedremo.”
“Infatti.”
Risposi sfiorando il suo naso con
il mio.
“Qualsiasi
cosa farò, o farai, o succederà,
sappi che ti amo. Okay?”annuii “Tu sei
meravigliosa, non ho intenzione di
perderti.”
“Nemmeno
io.” Sospirai e Niall sorrise
sentendo il mio respiro sulle sue labbra.
Non
avevamo bisogno di parlare, Harry mi aveva già ripetuto
mille volte che avremmo
mantenuto la relazione a distanza, scrivendoci e chiamandoci il
più spesso
possibile. Ci saremmo impegnati a stare insieme per Natale e per il suo
compleanno, le volte in cui sarebbe riuscito a fare un salto in Italia.
Avrei
atteso l’anno imminente aspettando che il tour mondiale
terminasse, continuando
i miei studi.
Ma
ora che dovevo dirgli addio non ne avevo proprio il fegato. La paura
della fama
mi invadeva. La paura che stando in mezzo alla gente famosa, sommerso
dai suoi
impegni e i concerti, avrebbe potuto dimenticarmi, non volevo essere
solo il
suo amore estivo.
Mi
torturai le labbra aspettando che dicesse
qualcosa, ma non disse niente. Prese con uno scatto il mio capo tra le
mani,
imprimendo un bacio sulle mie labbra, stringendomi a se come se quel
bacio
fosse dovuto essere indelebile, come un tatuaggio.
Dopotutto
Niall era sicuramente stato un
tatuaggio dalle discrete dimensioni sul mio cuore. Non avrei mai
più potuto
cancellarlo. I sentimenti prepotenti e forti che mi invadevano a ogni
suo bacio
esplosero dentro di me, e mi aggrappai a lui presa da una specie di
disperazione.
Niall
mi baciò con foga e passione, ma fu
breve. Troppo breve.
“Vai,
goditi il viaggio e vedrai che andrà tutto bene.
Riprenderemo le nostre vite ma
ci rincontreremo. Siamo già all’inizio di
settembre, Natale non è poi così
lontano.” Mi sforzai di dire. Da dove tiravo fuori quelle
parole? Non potevo
semplicemente stare zitta invece di rovinare il momento con delle
affermazioni
in cui non credevo minimamente?
“A
me sembra tra millenni, invece.” Sorrise debolmente Harry.
“Anche
a me!” gli gettai le braccia al collo. Okay. Fantastico.
Perfetto. Lo amavo, lo
amavo veramente, e sapere che dopo quell’abbraccio sarei
dovuta cadere
bruscamente e tornare alla mia vita com’era senza di lui, il
cuore mi si
strinse nel petto, come un fazzoletto consumato.
“Puoi
farmi solo una minuscola promessa?” sussurrai al suo
orecchio. Lui mi guardò
negli occhi e rispose “Jade Alice Johns, non ti
dimenticherò. Te lo prometto.”
Sorrisi
spontaneamente, e lui mi seguì a ruota.
Deglutì
e mormorò “Devo andare Liz…”
entrambi lanciammo occhiate nervose all’orologio digitale
sopra di noi.
Niall
sorrise mostrando la sua dentatura
ormai perfetta, e io ricambiai, dandogli un ultimo, lungo bacio.
Ci
baciammo a lungo, praticamente senza respirare, e alla fine ci
scambiammo un
semplice ma sincero “Ti amo.”
Attendemmo
tenendoci per mano il suo turno
durante la fila snervante, e quando alla fine arrivò dissi
“Io ti amo, Niall.”
“Lo
sai che ti amo, Liz.”
Dopo
pochi minuti dalla sua partenza, Harry già mi mancava. Ma
invece di starci male
camminai a testa alta, pensando che la vita non va come vuoi tu, non si
fa
comandare a bacchetta.
Ma
io non avevo intenzione di rinunciare a chi amavo, perciò
sorrisi prendendo la
situazione come una sorta di sfida. Avrei accettato di buon grado le
complicazioni, ma alla fine avrei vinto io.
Perché il destino, certo, influisce su una buona parte della tua vita, ma poi devi essere tu a darle qualche spinta per farla andare avanti.
Hello! Come vi butta? A me abbastanza bene, dai, si tira avanti...
Primisssssimissima
cosa: GRAZIE perché siamo giunti al PENULTIMO capitolo SOLO
GRAZIE A VOI. Mi avete incoraggiato con le vostre recensioni e mettendo
questa storia tra le preferite o le seguite o ricordate, o anche
semplicemente leggendola, cosa che noto avete fatto con costanza
:)
Avete permesso che i personaggi di Liz e Jade assumessero una
personalità che si è fusa con la vostra (o almeno
spero vi siate sentite un pelino in loro) cosa che non sarebbe mai
potuta accadere senza di voi (ovviamente u.u)
Lo so, questo è l'addio tanto temuto da me quato da voi,
avevo una paura che mi venisse da schifo! Ho voluto "buttarmi" e fare
questa cosa della scena di Jade e Harry intrecciata con quella di Liz e
Niall, spero vi sia piaciuta , ci tengo molto a sapere cosa ne pensate
:)
perciò se fino ad adesso vi siete tenute tutto dentro vi esorto a recensire e a comunicarmi, anche solo con una critica cosa ne pensate, in modo che io possa proseguire COME VOLETE VOI, con i vostri consigli, e migliorare con le vostre critiche.
ANNUNCIO! IMPORTANTE! WARNING! Nel prossimo capitolo si svelerò ufficialmente il destino delle nostre due coppie. Come andrà a finire? Potete deciderlo VOI semplicemente facendomelo sapere!!! (mi sembra di annunciare una pubblicità, ahahah ma dicevo seriamente o__o)
Un bacio, un abbraccio a tutti, e SCUSATE se mi sono dilungata troppo, sarò stata noiosa forse, boh *spallucce*
CCCIAO!
-Ally-