Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: AllyDreamer    31/01/2013    4 recensioni
"Come avrei potuto dimenticare quella pelle candida come la neve e quei boccoli così perfettamente neri?"
Ciao a tutti! Questa è la mia primissima ff, spero vi piaccia. Dateci un'occhiata!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

I just don't wanna be your summer love.

 

Jade

 

Non ne indovinai mai il motivo, ma quella notte sognai di volare sulla groppa a scaglie verdi di un drago, tra le stelle nell’oscurità della notte, le enormi ali reggevano il peso di quella splendida creatura mentre planava su un mare profondamente blu.

Sembrava talmente reale, il vento gelido mi sferzava il viso, ero vestita da guerriera, come la protagonista della mia saga fantasy preferita.

Da un momento all’altro Harry era dietro di me, le sue mani mi cingevano i fianchi. Il drago volava velocissimo e vicino all’acqua, ogni qualvolta spuntando potenti fiammate dalle narici sbuffanti, illuminando per qualche secondo di rosso la superficie calma sottostante.

Era una sensazione meravigliosa, mi sentivo libera, e Harry era con me, eravamo insieme e lo saremmo stati per sempre. Era una certezza, il nostro destino. Niente ci avrebbe separati.

Urlai di gioia con tutta la voce che mi stava nei polmoni, Harry mi imitò e le stelle brillarono più intensamente come se ci rispondessero.

Ma ecco che il drago virò in alto, verso l’ignoto e il buio, verso le costellazioni sopra di noi. Cercai di resistere alla forza di gravità che mi risucchiava giù, ma dopo poco mi arresi, abbandonandomi al corpo di Harry dietro di me, che si teneva saldamente alle redini, apparse all’improvviso.

Volammo in alto, talmente tanto che non osai immaginare a che quota eravamo arrivati.

La testa del drago puntò in basso senza preavviso, ci ritrovammo sospesi in aria, ancora aggrappati alla creatura. Poi il vuoto.

Sobbalzai emettendo un gemito e tornando bruscamente alla realtà. Realizzai in un attimo che tutto era stato solo un sogno, sentivo le soffici lenzuola intorno a me. Ma a svegliarmi erano state le labbra di qualcuno sul mio collo. Harry. Il mio cuore sobbalzò nuovamente. Troppi colpi in un secondo.

“Shh, va tutto bene.” Udii la sua voce rauca sussurrare al mio orecchio. Respirai a fondo il suo profumo, mentre lasciava piccoli baci sul collo, sul mento, sulla guancia e infine sulla bocca.

“Buongiorno.” Sorrisi sulle sue labbra.

“’Giorno, Biancaneve.” Ridacchiai e mi costrinsi a sedere.

“No, no. Non è ancora ora di svegliarsi.” Disse a bassa voce Harry, riadagiandomi la testa sul cuscino.

“Perché? Che c’è?” chiesi fissandolo negli occhi con aria preoccupata. Volevo tornare a baciarlo, la sua presenza mi riempiva di eccitazione.

“Io devo andare, se i tuoi si alzano… Scusa, non avrei dovuto svegliarti, volevo solo salutarti ma forse era meglio se…”

Premetti le mie labbra sulle sue senza lasciarlo finire, e con la mano tra i suoi riccioli lo tirai verso di me, così che mi fu sopra.

“Jade, ho sentito dei rumori…” riuscì a dire prima che ricominciassi a baciarlo, senza dare importanza a quel che stava dicendo. Durante quel lungo e piuttosto appassionato bacio lui scoppiò a ridere, e per soffocare il rumore affondò il viso nel cuscino, mentre io sospirai riprendendo fiato.

“Scusa…” mormorai. Lui scosse il capo e poi sorrise.

“No, niente… è che mi hai fatto un po’ ridere, cioè, la scena…” si riavvicinò “Ora sei completamente sveglia, vero?”

Annuii, e lui sbuffò.

“Mi dispiace, io…”

“Smettila.” Scandii fulminandolo con lo sguardo. Cercai ancora le sue labbra ma lui si staccò quasi subito “Piantala di provocarmi, voglio fare una buona impressione ai tuoi e se tu continui a baciarmi… Credimi, non ti conviene, sennò dopo neanche con una sega elettrica tuo padre riuscirebbe a farmi allontanare da te.”

Scoppiammo all’unisono in una risata soffocata, guardandoci negli occhi.

“D’accordo, vattene.” Brontolai e mi girai verso la finestra, dandogli le spalle. Mi diede un bacio sui capelli e poi lo sentii uscire dalla stanza.

La nostra ultima notte insieme era passata. Sorrisi mentre nella mia mente si facevano vivi i ricordi della serata precedente.

 

Liz

Niall mi portò in un hotel e mi offrì la colazione inglese, la mattina seguente. La vera colazione inglese, quella con le uova strapazzate, la salsiccia, il bacon, i fagioli e il pane tostato.

“Io… ti amo Niall!” esultai con l’acquolina in bocca davanti a quel cibo invitante.

“Dovevi pur mangiarla… A casa di Harry suppongo che ti facevi bastare un bicchiere di latte al volo.” Rispose lui, indovinandoci.

Avevamo l’aereo all’una e mezza, così quella mattinata gironzolammo nei Kensington Gardens e poi alle undici ci avviammo verso l’aeroporto, con in programma di pranzare direttamente lì.

 

Jade

La colazione fu senza dubbio un momento imbarazzante.

Mentre mia madre si affrettava da una parte all’altra della cucina per imbandire una colazione soddisfacente, mio padre, in giacca e cravatta seduto al tavolo, premette il tasto dolente, quello che pensavo di avere già scampato.

Iniziò in perfetto inglese “Allora, dormito bene, Harry?” chiese con un tono amichevole.

Harry dopo aver mandato giù il boccone di brioche al cioccolato rispose “Certo, grazie ancora per l’ospitalità.” Mia madre a quel punto, dal lavello si voltò verso di lui, sorridendogli apertamente “E’ stato un piacere, caro. Sono proprio contenta che Jade ti abbia conosciuto, nonostante la fama mi sembri un ragazzo per bene, Harry.”

Mio padre la contraddisse subito con il dito “Aspetta, tesoro, non è ancora detto…” mia madre lo incenerì letteralmente con lo sguardo.

“James, ti prego, non credo che…”

“Ieri sera, dopo poco mi sono alzato per andare  in bagno e ho sentito un distinto chiacchiericcio proveniente da camera tua, Jade.” Si fermò un attimo e alzò un sopracciglio “Parlavi da sola?”

Bloccai la tazza a mezz’aria. Stavo iniziando a sudare, esattamente cosa avrei dovuto rispondere? Non ero mai stata brava a mentire, ma quella notte non era successo nulla di sconveniente nel mio letto e non mi sentivo minimamente in colpa. Io e Harry ci scambiammo un’occhiata seria, dopodiché rivolsi a mio padre un sorriso luminoso.

Sfoggiai il mio tono più sincero e solidale, quello che uso sempre quando mi apro con lui.

“Che vuoi che ti dica?” mi lasciai sfuggire una risata “Ieri sera Harry mi ha semplicemente dato la buonanotte, abbiamo scherzato solo un minuto. Non so cosa tu abbia sentito, può darsi anche che stavi sognando.” Dissi come se stessi parlando del più e del meno.

Harry annuì sorridendo anche lui. Mio padre mi guardò un po’ spaesato, e non fece in tempo ad aprire bocca che mia madre lo riproverò “Che ti avevo detto?” per poi ridacchiare anche lei.

Prima che si rischiasse di riprendere l’argomento io e Harry uscimmo in giardino, iniziando subito a ridere come i pazzi.

Imboccammo la stradina di montagna per poi giungere nella piccola radura tra gli abeti. La mia vecchia radura. Ritornarci dopo essere rimasta diverso tempo a Londra mi faceva uno strano effetto. Niente macchine, né gente. Silenzio assoluto, rotto solamente dal cinguettio dei pettirossi.

Io e Harry ci stendemmo sull’erba morbida come la prima volta che ci eravamo venuti insieme.

Stavamo ancora ridacchiando ripensando alla faccia buffa di mio padre.

“Sei fantastica a rigirare le cose a tuo favore, piccola.” Mi disse ammiccando, e stringendo la mia mano nella sua.

“Lo so.” Sorrisi al tocco fresco delle sue dita affusolate e morbide intrecciate nelle mie. Sollevai la sua mano portandola in alto, di fronte ai nostri occhi rivolti al cielo, rigirandola nella mia.

Mi sedetti, incrociando le gambe, e Harry mi imitò, di fianco a me.

“Sei la cosa migliore che mi sia mai capitata.” Mormorai fissando un filo d’erba e sentendomi avvampare.

“Buffo.” Si avvicinò improvvisamente al mio viso. Fissai le sue labbra perfette, continuando a sorridere “Stavo per dire la stessa cosa di te.” Continuò infine, eliminando la distanza che separava le nostre labbra.

 

 

Io e Harry osservammo la lunga fila che attendeva il suo stesso volo, ma prima di avvicinarci si fermò di colpo, mordendosi un labbro.

Il volo che avrebbe preso Niall tra pochi minuti era scritto chiaramente sullo schermo orizzontale, al disopra del via vai di gente indaffarata dell’aeroporto. Guardavo fisso il pavimento, concentrando i miei pensieri sulle lacrime, alle quali non mi sarei permessa di cedere quel giorno, non davanti a lui.

Ci guardammo per un tempo che non riuscii a definire, troppa era l’emozione e la tensione. Le cose che dovevamo dirci ce le eravamo già dette quella mattina. Mi persi in quelle iridi verde mare, il suo sguardo profondo mi inchiodava, mi sentii incapace di muovere un muscolo. 

Mi alzò delicatamente il viso, così che mi trovai davanti i suoi occhi azzurri e intensi.

“Liz.” Pronunciò il mio nome dolcemente, e io mi sentii nuovamente sciogliere dal tono irresistibile della sua voce “Non so esattamente quando ci rivedremo.”

“Infatti.” Risposi sfiorando il suo naso con il mio.

“Qualsiasi cosa farò, o farai, o succederà, sappi che ti amo. Okay?”annuii “Tu sei meravigliosa, non ho intenzione di perderti.”

“Nemmeno io.” Sospirai e Niall sorrise sentendo il mio respiro sulle sue labbra.

Non avevamo bisogno di parlare, Harry mi aveva già ripetuto mille volte che avremmo mantenuto la relazione a distanza, scrivendoci e chiamandoci il più spesso possibile. Ci saremmo impegnati a stare insieme per Natale e per il suo compleanno, le volte in cui sarebbe riuscito a fare un salto in Italia. Avrei atteso l’anno imminente aspettando che il tour mondiale terminasse, continuando i miei studi.

Ma ora che dovevo dirgli addio non ne avevo proprio il fegato. La paura della fama mi invadeva. La paura che stando in mezzo alla gente famosa, sommerso dai suoi impegni e i concerti, avrebbe potuto dimenticarmi, non volevo essere solo il suo amore estivo.

Mi torturai le labbra aspettando che dicesse qualcosa, ma non disse niente. Prese con uno scatto il mio capo tra le mani, imprimendo un bacio sulle mie labbra, stringendomi a se come se quel bacio fosse dovuto essere indelebile, come un tatuaggio.

Dopotutto Niall era sicuramente stato un tatuaggio dalle discrete dimensioni sul mio cuore. Non avrei mai più potuto cancellarlo. I sentimenti prepotenti e forti che mi invadevano a ogni suo bacio esplosero dentro di me, e mi aggrappai a lui presa da una specie di disperazione.

Niall mi baciò con foga e passione, ma fu breve. Troppo breve.

“Vai, goditi il viaggio e vedrai che andrà tutto bene. Riprenderemo le nostre vite ma ci rincontreremo. Siamo già all’inizio di settembre, Natale non è poi così lontano.” Mi sforzai di dire. Da dove tiravo fuori quelle parole? Non potevo semplicemente stare zitta invece di rovinare il momento con delle affermazioni in cui non credevo minimamente?

“A me sembra tra millenni, invece.” Sorrise debolmente Harry.

“Anche a me!” gli gettai le braccia al collo. Okay. Fantastico. Perfetto. Lo amavo, lo amavo veramente, e sapere che dopo quell’abbraccio sarei dovuta cadere bruscamente e tornare alla mia vita com’era senza di lui, il cuore mi si strinse nel petto, come un fazzoletto consumato.

“Puoi farmi solo una minuscola promessa?” sussurrai al suo orecchio. Lui mi guardò negli occhi e rispose “Jade Alice Johns, non ti dimenticherò. Te lo prometto.”

Sorrisi spontaneamente, e lui mi seguì a ruota.

Deglutì e mormorò “Devo andare Liz…” entrambi lanciammo occhiate nervose all’orologio digitale sopra di noi.

Niall sorrise mostrando la sua dentatura ormai perfetta, e io ricambiai, dandogli un ultimo, lungo bacio.

Ci baciammo a lungo, praticamente senza respirare, e alla fine ci scambiammo un semplice ma sincero “Ti amo.”

Attendemmo tenendoci per mano il suo turno durante la fila snervante, e quando alla fine arrivò dissi “Io ti amo, Niall.”

“Lo sai che ti amo, Liz.”

Dopo pochi minuti dalla sua partenza, Harry già mi mancava. Ma invece di starci male camminai a testa alta, pensando che la vita non va come vuoi tu, non si fa comandare a bacchetta.

Ma io non avevo intenzione di rinunciare a chi amavo, perciò sorrisi prendendo la situazione come una sorta di sfida. Avrei accettato di buon grado le complicazioni, ma alla fine avrei vinto io.

Perché il destino, certo, influisce su una buona parte della tua vita, ma poi devi essere tu a darle qualche spinta per farla andare avanti.

Hello! Come vi butta? A me abbastanza bene, dai, si tira avanti...

Primisssssimissima cosa: GRAZIE perché siamo giunti al PENULTIMO capitolo SOLO GRAZIE A VOI. Mi avete incoraggiato con le vostre recensioni e mettendo questa storia tra le preferite o le seguite o ricordate, o anche semplicemente leggendola, cosa che noto avete fatto con costanza :) 
Avete permesso che i personaggi di Liz e Jade assumessero una personalità che si è fusa con la vostra (o almeno spero vi siate sentite un pelino in loro) cosa che non sarebbe mai potuta accadere senza di voi (ovviamente u.u)
Lo so, questo è l'addio tanto temuto da me quato da voi, avevo una paura che mi venisse da schifo! Ho voluto "buttarmi" e fare questa cosa della scena di Jade e Harry intrecciata con quella di Liz e Niall, spero vi sia piaciuta , ci tengo molto a sapere cosa ne pensate :)

perciò se fino ad adesso vi siete tenute tutto dentro vi esorto a recensire e a comunicarmi, anche solo con una critica cosa ne pensate, in modo che io possa proseguire COME VOLETE VOI, con i vostri consigli, e migliorare con le vostre critiche.

ANNUNCIO! IMPORTANTE! WARNING! Nel prossimo capitolo si svelerò ufficialmente il destino delle nostre due coppie. Come andrà a finire? Potete deciderlo VOI semplicemente facendomelo sapere!!! (mi sembra di annunciare una pubblicità, ahahah ma dicevo seriamente o__o)

Un bacio, un abbraccio a tutti, e SCUSATE se mi sono dilungata troppo, sarò stata noiosa forse, boh *spallucce*

CCCIAO!

-Ally-

 

 

 

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: AllyDreamer