ad Harold Edward Styles, l'unico ragazzo di cui mi sia mai seriamente innamorata.

Oggi è il nostro cinquantesimo anniversario. Di solito si dovrebbe passare insieme tra moglie marito, in memoria dei vecchi tempi, o insieme ai nostri figli, i nostri bellissimi e brillanti figli, per ammirare lo splendido lavoro che abbiamo fatto. E invece sono qui, continuo a ripetermi 'non doveva andare così, dovevamo essere come tutte le famiglie felici', ma è troppo tardi.

Continuo a trascorrere i pomeriggi, le sere, davanti la sua foto e pensare a tutti i giorni indimenticabili che mi ha fatto trascorrere.

Le giornate in cui passavamo tutto il tempo a baciarci sotto il salice dell' Austin Park, il nostro salice, dove si può ancora intravedere la scritta 'A+H= endlessly love', l’ha incise lui il giorno del mio diciassettesimo compleanno.

Le giornate in cui ci nascondevamo dai nostri genitori, che non hanno mai approvato la nostra relazione così spontanea.

Le giornate in cui esisteva solo l'uno per l'altra, due sedicenni innamorati a tal punto da dimenticarsi del resto. 

Eravamo così innamorati, e sempre lo siamo stati, dal primo momento in cui ci siamo incontrati, fino all'ultimo in cui ci siamo contrariamente salutati; dal primo 'piacere, Aurora' all'ultimo 'ti amerò per sempre.'

Quando non riesco a dormire, giro la testa sul suo cuscino, ancora così tremendamente avvolto dal suo profumo, tanto da far sembrare quasi che sia ancora qui con me.

Le lacrime affiorano senza tregua ormai per abitudine, ogni sera da quattro anni la stessa storia, la sua mancanza mi uccide.

Quando piango, posso ancora sentire la sua grande e calda mano poggiarsi dolcemente sulla mia spalla e sussurrare 'tranquilla, io sono con te, tutto andrà bene', ma non è così.

Lui era l'unico con cui potevo sentirmi protetta, con cui tutto e tutti non avevano più importanza, ciò che era davvero indispensabile eravamo io e lui, nessun altro.

Era l'unico che, nonostante il trucco sciolto sulle pallide guance, mi faceva sentire la ragazza più bella del mondo.

Lui era l'unico che con uno dei suoi contagiosi sorrisi, rallegrava la mia giornata.

Era l'unico che, nonostante i pregiudizi di tutti, andava avanti a testa alta.

Capii che sarebbe stato lui il ragazzo per cui avrei perso la ragione fin da quando i suoi occhi verdi smeraldo ed i miei nocciola si incontrarono. Forse lo capì prima il mio cuore, che appena sentì la sua voce rauca impazzì, e successivamente lo stomaco, che alla sua visione si svuotava per lasciare lo spazio alle farfalle. 

L'unica ragione per cui posso sentirmi ancora 'viva' è lui, il solo pensiero del suo sorriso, del suo 'ciao principessa' di ogni mattina, del suo 'ti amo' sincero.

Posso ancora vedere il suo sguardo in quello di Eveline, nostra figlia maggiore, ed i suoi atteggiamenti da vero gentleman in quelli di nostro figlio Mattew, il minore. 

Sono il mio orgoglio, sono la nostra vittoria contro il mondo intero.
Chiudo delicatamente gli occhi e poggio la testa sul cuscino, mentre stringo una nostra foto nella mano.

-principessa, sono tornato per te.- lo vedo nitidamente dinanzi a me, nuovamente con il suo fresco sorriso, tutto sembrerebbe essere tornato indietro. Mi porge una mano e sfoggia quel sorriso di cui mi sono innamorata. 

-vieni con me, tutto sarà come prima.- echeggia la sua calda voce in quello spazio vuoto e luminoso, mentre mi porge una mano. La afferro e tutti questi anni volano improvvisamente via, siamo tornati i giovani sedicenni innamorati.

Sono ritornata a vivere, la favola ricomincia. Ti amo Harry.

vedete questo ragazzo?

questo è il ragazzo che con il solo sguardo mi ha praticamente rapita.

questo è il ragazzo che con un solo sorriso mi rende un’esistenza migliore.

questo è l’unico ragazzo che con la sua voce mi trasmette sicurezza.

questo è l’unico ragazzo che, nonostante non sappia della mia esistenza, mi fa sentire amata.

questo è, e sarà, l’unico ragazzo che mi procurerà un certo effetto.

ti amo.

''grazie a chiunque abbia letto, spero vi sia piaciuta la storia :)
un bacio, wishingharreh c: