<< Non ti amo >>

<< M - ma avevi d - detto di si! Ieri mi hai detto chiaro e tondo che mi amavi !!!  >>  

lo cercò con lo sguardo ma vide che lui era distante , il suo corpo era li' accanto a lei mentre il cervello era da un'altra parte.

<<  Ho mentito  >>

Emma si tenne al tavolo per non cadere , ogni sua parola gli faceva malissimo come se qualcuno prendesse il suo cuore e più volte lo pugnalasse senza badare al sangue che scendeva senza controllo dalle mani

<<  M - mi hai detto che mi amavi ! Mi hai guardato dritta negli occhi e me l'hai detto !  >> disse a denti stretti  << Non erano bugie , lo so' al cento per cento che non erano bugie !  >>

lui la guardò ,i suoi occhi erano velati come se fossero finti 

<<  Lo sai. Non funziona con me il tuo dono cara  >>

Perché ,perché si comportava così con lei ? Perché la trattava in quel modo ? Perché era gelido con lei? Il giorno prima stavano ridendo come matti nel letto scambiandosi coccole ,baci e qualche parola d'amore e ora era li' in piedi accanto a lei che la fissava come se fosse una sconosciuta che non lo lasciava andare.

Una sconosciuta

Ecco cos'era diventata per lui, una sconosciuta.

Emma si tenne di nuovo al tavolo con tutto il suo peso.

Sentiva il sangue scorrere nelle orecchie e allo stesso tempo il suo battito.

<<  E ora perdonami, ma devo andare.  Vedrai ..Regina non ti darà più fastidio ,cara.  >>

si voltò e andò verso la porta, ma lei lo bloccò prendendoli il braccio , solo in quel momento si accorse che gli tremavano le mani in modo terribile, cercò di fermare tale tremolio ma non ci riuscii.

Più verità delle cose si faceva vicino più lei tremava.

Tirò sù con il naso, una volta, tanto tempo fa lui si sarebbe voltato e l'avrebbe stretta a se' dicendole che le cose si sarebbero aggiustate, che colui che l'aveva fatta piangere non meritava una donna come lei e altre balle ,ma lei ,lei ci credeva quando quelle balle uscivano dalla bocca di lui.

E ora che lui se ne andava si vedeva tutto il mondo cascarle addosso.

<< G- gol , ti prego non andartene. Io ti amo, ti ho sempre amato, non andartene, ti prego Gold. Ti amo  >>

ormai la sua vista era oscurata , si sentii vacillare ma non cadde. 

<<   Lasciami ti prego  >>

disse con il suo tono freddo

<<   No.  >> disse decisa , il tremolio non si era fermato ,anzi ..ora si era diffuso in tutto il corpo e il trucco era tutto sbavato.

<< Lasciami , Emma lasciami!  >>  si voltò e finalmente lo poté guardare in faccia, perdersi nuovamente nei suoi occhi tristi. 

Tirò di nuovo sù con il naso

<< Gold, ti amo , e n - non voglio che tu mi abbandoni. Ho passato tutta la vita ad essere abbandonata , non voglio che tu ..tu .. mi abbandoni ,anche tu , potrei morire , e tu sai cosa vuol dire essere soli.  >>

<< Io non sono solo …non più  >> distolse lo sguardo

Codardo

<< Cazzo! Belle non ti amerà mai! Ti vuole diverso ,non lo capisci? Non ama te! Ama il Gold che vuole! Cazzo apri gli occhi! Ti vuole cambiato! Non ci sarà mai storia tra voi due !  >> lo gridò con tutto il cuore

<< Non è vero! Non lo dire!  >> gridò facendola tacere 

Emma Swann e il Signor Gold si fissarono a lungo poi lei lo lasciò andare e fu per sempre.

Lui non la guardò per l'ultima volta, non ci furono parole d'addio, e se ci fossero state non avrebbero portato onore a lei, Gold si sistemò la giacca e con passo deciso andò verso la porta, la spalancò e si perse nella notte.