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Autore: KuromiAkira    04/02/2013    6 recensioni
- C-che diavolo hai fatto? - gracchiò poi, incredulo.
Fudou roteò gli occhi. - Oh, ti prego. Non dirmi che c'è bisogno pure di spiegartelo - lo prese in giro.
- M-ma... mi stavi insultando fino a due secondi fa! - obbiettò Ryuuji, sempre più confuso.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Crack Pairing | Personaggi: Caleb/Akio, Jordan/Ryuuji
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Che bell'atmosfera c'è qui... -
Midorikawa, già furioso per i fatti suoi, si voltò verso la saccente voce, scoprendo che apparteneva all'ultima persona con cui aveva voglia di parlare in quel momento: Fudou Akio.
Il ragazzino dal ciuffo colorato, col suo solito ghigno provocatorio e le mani infilate nelle tasche dei pantaloni, gli si avvicinò.
- Cos'è? Il tappo ha di nuovo fatto uno dei suoi scherzi? - ipotizzò, azzeccando senza saperlo (o, chissà, magari ne era perfettamente a conoscenza, pensò l’ex-capitano della Gemini Storm). Kogure, infatti, aveva designato, per qualche strana ragione, il numero 13 della Inazuma Eleven come vittima del giorno e aveva continuato a perseguitarlo con le sue sciocchezze per tutta la mattina, a cominciare dal risveglio.
- Lasciami perdere, Fudou! - ringhiò Ryuuji, nervosissimo, voltandosi dall'altra parte. Aveva tutta l'aria di chi avrebbe, da lì a poco, ucciso qualcuno.
- È dura ignorare un'aura sinistra così appariscente - lo prese in giro l'altro, scorrendo l'intera figura del compagno di squadra.
Era tanto che Midorikawa non sfoderava la sua aura oscura. Praticamente dal giorno della convocazione per rappresentare il Giappone.
Benché fosse totalmente disinteressato a chiunque, quel giorno, nemmeno Akio aveva potuto evitare di essere attratto da un particolare del genere. Doveva ammettere che, in un certo senso, Midorikawa lo incuriosiva.
Ghignò. - In effetti ho sentito dire che non sei esattamente un angioletto. Non è che, in realtà, hai una doppia personalità? -
Ryuuji si girò di scatto, il volto contorto in una smorfia poco rassicurante. - Da che pulpito! Non sei esattamente la persona più indicata per dirmi certe cose, sai? - puntualizzò, piccato, mettendosi le mani sui fianchi.
Fudou incrociò le braccia al petto, per nulla turbato. - Io, almeno, non sono mai andato in giro ad abbattere scuole - ribadì, ridacchiando.
In quel momento, dall'angolo del corridoio, apparve, alquanto trafelato, Kiyama Hiroto. Quel ragazzo, a detta di Akio, possedeva una specie di radar quando si trattava di qualcosa che poteva turbare Midorikawa.
L'ex-capitano della Genesis si irrigidì appena vide i due compagni di squadra e sembrò preparato a intervenire ma Fudou, sbuffando scocciato, afferrò il collega dai capelli verdi e lo trascinò verso l'angolo opposto del corridoio, spingendolo poi in una stanza a caso. Casualmente vuota.
- Ma che fai? - si lamentò Ryuuji, sbigottito.
- Non sopporto che la gente si metta in mezzo alle discussioni - si giustificò con noncuranza l'altro, scollando le spalle.
- Anche se fosse, non intend- -
Non riuscì a concludere la frase che Akio, senza preavviso, gli si avvicinò, baciandolo.
L'azione fu talmente inaspettata che Midorikawa, una volta che l'altro si fu allontanato, si scordò di respirare per qualche secondo.
Dopodichè divenne paonazzo, un brivido gli percorse la schiena e iniziò a balbettare.
- C-che diavolo hai fatto? - gracchiò poi, incredulo.
Fudou roteò gli occhi. - Oh, ti prego. Non dirmi che c'è bisogno pure di spiegartelo - lo prese in giro.
- M-ma... mi stavi insultando fino a due secondi fa! - obbiettò Ryuuji, sempre più confuso.
- Sì? - rise l'altro, senza togliersi dal viso l'espressione canzonatoria.
- Mi hai praticamente dato del bipolare e del sadico! -
Akio rise. Non aveva esattamente affermato certe cose, evidentemente il collega aveva la coda di paglia. Si piegò appena col busto, avvicinando nuovamente il viso a quello dell'altro e godendosi la sua espressione imbarazzata.
- Eh. Mi ero scordato di dirti che a me, le persone bipolari e sadiche, piacciono - dichiarò, con tono poco serio. Poi fece spostare Midorikawa da davanti la porta e afferrò la maniglia. - Ci vediamo a pranzo, Raperonzolo - lo salutò, sfiorandogli i capelli mentre gli passava accanto, uscendo.
Ryuuji rimase con la bocca spalancata e lo sguardo vacuo. Non riusciva assolutamente a ragionare su ciò che era appena successo.
Infine avvampò ancora di più si inginocchiò a terra, nascondendosi il volto tra le mani, imbarazzatissimo.
- Ma che cavolo.... tutte a me, oggi? - mormorò, rendendosi conto che l'accaduto non gli era dispiaciuto come avrebbe dovuto e vergognandosi per quella consapevolezza.





Ok, non shippo la FudouMido. Ma quando mi è venuta l'ispirazione ho pensato che fosse una coppia talmente particolare che era un peccato non scrivere questa shot. XD
Niente, scrivo decisamente troppo ultimamente XD
  
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