Sto tornando al
Tardis.
Cammino lungo la strada con la
giacca sottobraccio e le mani in tasca.
È inizio giugno e comincia a
fare caldo.
No, per sta sera niente alieni,
psicopatici e criminali.
Sto solo tornando al Tardis, immerso
nei miei ricordi.
Due giorni fa, beh, a dire il vero
sono passate tre ore per me, è suonato il telefono nel
Tardis:
- “Pronto?”
- “Dottore!”
- “Martha?”
- “Sì, sono io! Come te la passi?”
- “Martha, c'è qualche problema? Siete in pericolo? State bene? La Terra...”
- “No, Dottore, è tutto a posto. Ti ho solo chiamato perchè...beh, perchè ci mancavi un po'. A me e Mikey intendo, anche se lui non lo ammetterebbe mai, ovviamente. È passato un po' di tempo dall'ultima volta. Mi chiedevo se ti andava di venire a cena da noi.”
- “A...cena?”
- “Lo so che sei occupato a salvare mondi e galassie lontanissime, però magari un buco nell'agenda per dei vecchi amici lo trovi, no?”
- “Io...eh beh...mmh...sì, immagino di sì...”
- “Ok, allora mercoledì 6 giugno alle 19:30. Puntuale! Ok?”
- “Sì, ma...dove?”
- “Oh, scusa! Ti mando l'indirizzo per sms. A mercoledì. Ciao Dottore!”
- “C...ciao...Martha...”
Durante la cena avevano ripensato ai vecchi tempi, alle avventure vissute insieme.
Entrambi lavoravano alla Unit.
Martha come capo medico, Mikey come soldato.
Gli avevano chiesto cosa facesse e lui aveva risposto che continuava a fare quello che faceva sempre: esplorava il tempo e lo spazio.
Non gli avevano chiesto, invece, se viaggiava con una nuova compagna e lui non vi aveva accennato.
Ora sto tornando al Tardis, posteggiato in una strada periferica senza luci.
Mentre cammino gioco con un sassolino, gli do' un colpetto con la scarpa e poi lo riprendo dopo aver fatto un passo...è finito in un tombino.
Mi fermo e sospiro.
Alzo gli occhi e guardo.
Il cielo.
La Luna crescente.
La Via Lattea.
Le stelle.
Le stelle sono bellissime questa sera.
Orione, L'Orsa Maggiore e...oh! Ecco la stella Polare e l'Orsa Minore.
Loro sono sempre insieme, non sono mai sole.
Una stella cadente.
Una sola.
Esiste un pianeta in cui si vedono solo stelle cadenti. Gli abitanti pensano che se riesci ad individuare una stella che non cade ed esprimi un desiderio, quello si avvera.
Com'è strano l'Universo!
Ma le stelle sono bellissime, qui, sulla Terra, ora.
Mi sento riscaldato dentro, di un calore dolce che non sentivo da tanto, tanto tempo.
Perchè questa sera, dagli Smiths, non avevo capito.
Ma adesso, dopo aver guardato le stelle, dopo aver visto la stella cadente, ho capito.
Ho capito che anche io non sono mai solo.
E adesso sorrido.