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Autore: itsdemivoice    10/02/2013    2 recensioni
Jennifer Marie Dawson è inglese,ha sedici anni e porta il nome della nonna,ma per tutti è solo Jè.
Durante il suo viaggio in Canada con la scuola,Jè si ritroverà in molte situazioni che non erano state programmate per il suo viaggio e sarà una storia straordinaria che vi porterà molto più lontano di quanto possiate immaginare.Scoprirete che la storia si potrà dividere in altre mille storia,ma alcune sono più storie di altre.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
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Le mie giornate mi lasciavano sempre triste e depressa.
Dal lunedì al venerdì andavo a scuola,mangiavo,dormivo e le solite cose.Mentre il sabato e la domenica stavo sempre a casa,senza far nulla,stesa su quel letto a guardare il soffitto pensando a cose impossibili.
Alcune volte mi chiedevo da sola perchè pensassi quelle cose.Quali cose?Pensavo di avere tanti amici , un fidanzato,una famiglia non dico perfetta ma almeno felice,insomma pensavo tante cose che molte persone della mia scuola avevano.Proprio per questo,ero la mira di tutti a scuola.I ragazzi mi prendevano in giro mentre le ragazze mi facevano scherzi tremendi e arrivavano a picchiarmi in gruppo.
Nessuno era lì in quei momenti..Nessuno mi difendeva.C'era chi guardava senza dire niente,chi urlava e fischiava battendo le mani e chi guardava l'amico e rideva.
Non sapevo cos'era più deprimente tra essere la mira di tutti o non avere persone al proprio fianco,pronte a tutto per difenderti.
La mia famiglia non mi aiutava.Mio padre veniva una volta ogni tre mesi e quella volta che veniva era ubriaco e picchiava sia me che mia madre.
Mia madre,da quando mio padre ci ha abbandonato ha iniziato a vivere in bianco e nero,senza più colori,insomma.. non era la donna felice e spensierata che conoscevo.Ma la cosa peggiore era che la sua vista senza colori ,non le permetteva di vedere me nel modo giusto.. Non le permetteva di capire i miei problemi e forse,era anche colpa mia perchè non volevo nemmeno mettergliene tanti sulle spalle.
Ed ecco qui,che si ritorna sempre allo stesso punto..Io stesa sul letto a pensare,pensare e pensare..
Un giorno il preside convoncò nella sala riunioni un gruppetto di studenti,eravamo circa cinque studenti per ogni classe terza quindi eravamo circa 50 studenti.Dopo una lunga attesa,il preside si avvicinò vicino al microfono: ' Prova..prova..Si sente?Ok iniziamo..Allora io e i professori abbiamo selezionato i cinque studenti più bravi di ogni terza e abbiamo selezionato voi..Con il consenso dei vostri genitori ,abbiamo organizzato un viaggio di 2 mesi in Canada per tutti voi .Non è obbligatorio ,ma è un'opportunità molto importante,per imparare di più'.

  
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