Dunhill
All I ever wanted
All I ever needed
Is here in my arms
Words are very unnecessary
They can only do harm
Depeche Mode - Enjoy The Silence.
Guardavo il fumo dissolversi piano, piano nell’aria.
Era la sesta sigaretta consecutiva e rischiavo di finire il pacchetto,
se continuavo così, quindi lo riposi nella tasca interiore dell’enorme giacchetto di jeans che stavo indossando. Ripercorsi con la mente la mia giornata.
Risveglio brusco, di conseguenza radiosveglia rotta, fantastico.
Ora ne dovevo comprare una nuova.
Ingresso a scuola disastroso, ho mandato a quel paese almeno un decina di persone tra casa e scuola.
Per di più ho anche da scontare un pomeriggio in aula detenzione a causa del mio ‘ritardo’,
solo perché la Robinson è perennemente mestruata non è detto che debba sfogare la sua frustrazione su di me. Stronza.
Andiamo avanti.
Compito di fisica a sorpresa.
Premettendo che io sono una schiappa in fisica la nostra ‘cara’ professoressa Stewart,
ha voluto testare le nostre capacità, così presa da un colpo di genio, a detta sua, colpo di testa, a detta mia,
ha inserito nel compito delle domande di teoria su argomenti che noi non avevamo neanche fatto.
– Se ci ragionerete bene, vi sembrerà un gioco da ragazzi!- diceva.
Si certo, e io avrei duvuto crederci? Ovviamente il compito è stata una strage.
Diciamo che ho consegnato in bianco, ecco.
A pausa pranzo ero uscita nel cortile a fumarmi una sigaretta dopo di che mi ero diretta verso la mensa
e una volta arrivata ebbi modo di constatare che l’unica cosa commestibile, ovvero i muffin,
non c’era anzi li avevano proprio finiti, non c’era neanche una traccia,
neanche una briciola a provare che in precedenza, prima che quelle ingorde bestie
li divorassero o ingurgitassero, fossero mai esistiti dei muffin.
Quindi mi sono dovuta accontentare di un grande limone con il sale, accontentare poi, io amavo il limone.
Almeno una cosa buona.
Proseguiamo.
Le ultime due ore le ho passate a dormicchiare.
Emozionante.
Ed ora è da una buona mezzora che sono appoggiata al muretto di mattoni rossi, quello che sta davanti scuola, a fumare.
Così, assorta nei miei pensieri e convinta di essere sola,
non mi accorsi del ragazzo che si era appoggiato al muretto accanto a me.
- Ce l'hai una sigaretta?-mi chiese.
''Ho per caso scritto in fronte 'regalo sigarette' ?'' gli avrei risposto.
Però io a quello non lo conoscevo se non di vista quindi..
tirai fuori il pacchetto dalla mia tasca ''segreta'' e gliene porsi una per poi pescarne una anche per me.
Mi fece un cenno con la testa a mo' di grazie accompagnato da una smorfia.
Suppono fosse un sorriso.
Wow, non troppo entusiasmo potresti uccidermi.
Fumammo uno accanto all'altra. Così.
Senza parlare.
Amavo il silenzio, certi tipi di silenzi non tutti.
Alcuni mi facevano sentire sola.
Questo invece era rilassante.
Così dopo che finii la sigaretta mi lascia sfuggire un sospiro di rassegnazione.
L'aula di detenzione mi aspettava.
Così lentamente feci retro front mi avviai verso l'ingresso della Bradford High School.
Le parole non servono davvero, possono solo ferire.
Ciolofan's corner
genteeeh
per vostra sfortuna sono tornataaah
AHAHAHAHAAHAHA occhei no. lol
bene, allora inanzitutto LO SO, LO SO sono completamente pazza
ad iniziare una VERA e propria long quando non ho ancora finito la mini long.
Vi assicuro che c'è una spiegazione ragionevole -più o meno-, ecco questa storia mi piaceva
così tanto che non potevo non pubblicarla fgsdajbvdsb
capitemi c:
Il banner fa schifo come sempre, mi vergogno jdhg il capitolo è corto ma è il prologo quindi..frwef
Pooooi volevo premettere che questa storia non sarà il prototipo di storia dolce, anzi, il contrario, decisamente.
è che era così fyuavgf che non sono riuscita a resistere gbfsj
proseguiamo
Riguardo agli aggiornamenti aggiornerò un po' quando mi capita
mhh eeh niente
spero vi piaccia e se mi lasciate anche una recensione meglio ancora
bacibaci
#pisellov -lo so, è squallido lol-
ciolofan