La compagnia di Thorin aveva finalmente ripreso il cammino verso Erebor, fortunatamente si erano imbattuti in una fiorente cittadina e avevano potuto acquistare dei pony visto che i loro erano scappati ormai da giorni, non ne trovarono molti, ma meglio che proseguire per tutto il resto del viaggio a piedi.

Gandalf viaggiava su l'unico cavallo della compagnia, mentre gli altri quattordici elementi avevano dovuto organizzarsi al meglio sugli otto pony disponibili. Thorin aveva insistito perché lo scassinatore viaggiasse con lui, tutti credevano che il principe volesse viaggiare solo ed invece aveva stupefatto tutti con quella decisione; Bombur e Dwalin erano gli unici a viaggiare soli, mentre gli altri a coppie proseguirono il cammino sullo stesso pony: Nori e Dori non staccavano gli occhi da Bofur e Ori, Balin e Bifur erano taciturni, cosė come Oin e Gloin e infine Fėli e Kėli chiudevano il gruppo.

Thorin aveva deciso di viaggiare anche di notte, per recuperare il tempo perso al paese alla ricerca delle cavalcature, quel tratto di strada pareva essere privo di pericoli, cosė anche Gandalf si trovō concorde e aggiunse che chi avesse voluto avrebbe potuto riposare, alternandosi col compagno di viaggio.

I pony proseguivano al passo ormai da due orette buone, molti dei nani si erano addormentati come suggerito da Gandalf, soprattutto Bilbo che dopo essere caduto dal pony un paio di volte ed aver rischiato per la terza, venne spostato da Thorin stesso davanti a lui, cosė che durante la marcia si potesse assicurare che non cadesse nuovamente tenendolo ben saldo a se. Questo, oltre all'imbarazzo dello hobbit, suscitō l'ilaritā generale, ben celata ovviamente, ma fece sorridere molti dei nani e soprattutto due che se ne stavano in fondo al gruppo…

"Ahahah! Hai visto Fėli? Be' alla fine sono… sono teneri no?" Kėli non riusciva a trattenersi dal soffocare delle risa un po' troppo alte contro la schiena del fratello.

"Be' non definirei zio Thorin 'tenero', ma sicuramente Bilbo lo č molto conciato cosė… Sembra pių che altro una bambola di pezza." ribattč Fėli cercando di non essere contagiato da quelle risate che vibravano contro la sua schiena da ormai cinque minuti buoni.

"Secondo te…" Kėli iniziō l'ennesima elucubrazione ad alta voce.

"No, shht, per favore Kėli." lo zittė il maggiore, risoluto e deciso a non farsi trascinare in quel tipo di discorso, ormai conosceva alla perfezione il fratello e sapeva dove voleva andare a parare.

"Ma č cosė… palese!" Soffiō quasi in un sussurro strozzato per trattenere le risate.

"E tu non ti vedi 'cosė palese'? Se lo sono loro ai nostri occhi per cosė poco… chissā come risultiamo noi agli occhi altrui, ci hai mai pensato?"  e Fėli non aveva poi tutti i torti per pensare una cosa del genere, ultimamente Kėli si lasciava sfuggire un po' troppe ambiguitā. 

"Ma… noi siamo fratelli, ci vogliamo fratellicamente bene… č un amore fraterno il nostro ihihih~" Kėli potrō entrambe le braccia per cingere i fianchi del fratello.

"A parte che dubito che 'fretellicamente' rientri nel dizionario… ma, ah! Kėli smettila!" Fėli cercava vanamente di bloccare le mani del fratello che stavano correndo oltre la cintura.

"Kėli! Non mi pare proprio il caso ne il momento migliore per-! Kėli!!!" soffiō a denti stretti per cercare di non attirare l'attenzione su di loro, ma ormai quelle mani malefiche stavano carezzando il suo sesso sopito e ne stavano risvegliando l'attenzione.

"Su dai… lo so che ti piace~" Kėli ormai aderiva completamente al fratello e aveva anche preso a strusciarsi  lascivamente con ben poca inibizione. 

"Ngh. P-per quanto mi possa piacere… ah. Non č il momento a-adatto… Kėli! Ma se qualcuno ci vedesse!?" la vista di Fėli si stava velocemente annebbiando, un po' per il sonno arretrato, un po' perchč quella maledetta puttana di suo fratello lo stava mandando in estasi con pochissimi tocchi… Fėli non era decisamente tipo da astinenza e questo il moro lo sapeva bene, benissimo.

"Su dai… siamo in fondo al gruppo… Molti dei nostri compagni dormono e anche se ci fossero degli occhi attenti non pensi che ci sia qualcosa di pių interessante di noi in cima al gruppo? Credimi se ci devono essere delle attenzioni quelle sono rivolte allo zio e a Bilbo… E poi fratellone… non abbiamo pių avuto un attimo per noi da cosė tanto tempo…" le parole di Kėli cullarono il biondo verso l'oblio, non che avesse tutti i torti effettivamente… e quelle mani esperte erano cosė invitanti…

"Ok ma… cerca di non dare nell'occhio…" lo ammonė il maggiore.

"Penso che dovrai essere tu a non dare nell'occhio <3" e quella sembrava pių che altro una minaccia, piuttosto che una risposta.

Le mani di Kėli armeggiarono per qualche istante con l'allacciatura dei pantaloni di Fėli, superato l'ostacolo si tuffarono sotto la stoffa dove raggiunsero il proprio obbiettivo.

"Hnn…Ah." Fėli boccheggiō appena, portandosi una mano alla bocca per costringersi a non emettere un altro suono, Kėli allargō un sorrisetto soddisfatto.

"Oh come vorrei poter usare la lingua…~" il moro soffiō queste parole direttamente nell'orecchio dell'altro, scandendole bene e calcando l'attenzione sull'ultima parola.

"Ahh… K-kėli smet-… smettila č giā Ahn… difficile cosė…" fu la risposta a denti stretti del biondo.

Un'altra cosa che Fėli non sapeva proprio reggere era quando il fratello gli sussurrava zozzerie all'orecchio e sapeva perfettamente che non erano solo parole, anzi, ma che avrebbe volentieri messo in atto quello che gli stava soffiando all'orecchio anche li in quel momento, se solo avesse potuto.

Nonostante Fėli gli stesse ripetendo di smetterla una, due, cento volte con quel gioco perverso, il moro continuava imperterrito, forse maggiormente soddisfatto e invogliato a continuare dall'evidente imbarazzo che si faceva strada nella voce del fratello.

Kėli andō avanti per dei minuti a sussurrare e far impazzire il proprio fratello con promesse e affermazioni a dir poco provocatorie, costringendo Fėli a doversi trattenere dall'emettere qualsivoglia suono o sospiro, quasi non riusciva pių a tenere le redini della cavalcatura, ogni muscolo era teso per Kėli, ogni pensiero rivolto a lui, ogni respiro tremante sotto i suoi tocchi…

Fėli era al limite e il moro poteva chiaramente percepirlo, decise dunque di terminare quel gioco andando a lambire con le labbra il lobo del biondo, sussurrandogli un fatale "Sei mio…" che lo condusse all'apice, verso un piacere quasi pių mentale che fisico.

Frastornato e completamente appagato Fėli sentė le forze abbandonarlo, e il desiderio di chiudere gli occhi lo condusse nell'oblio dei sensi.

"Oh ma c'č anche qualcun altro che ha dormito comodo stanotte!"

Una voce troppo vicina e inaspettata fece sobbalzare Fėli.

"Uh! C-che? Cosa?" ancora mezzo addormentato Fėli aprė gli occhi, trovandosi appoggiato al petto di Kėli che lo cingeva ancora con un braccio, mentre con l'altro guidava il pony. Volse lo sguardo alla loro sinistra e vide un sorridente Dwalin affiancato a loro, il sole era giā alto e tutto il gruppo era ben sveglio, persino Bilbo era tornato al suo posto consentendo a Thorin di guidare il pony.

"Non hai riposato un po' anche tu, Kėli?" domandō il nano al pių giovane dei fratelli.

"No, no non ce n'era bisogno, riposerō stanotte" concluse con un solare sorriso, mentre Dwalin con un cenno aumentava il passo e raggiungeva gli altri.

"Esattamente come ho fatto riposare te, fratellone~"