Serie TV > I Cesaroni
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Autore: Rory19    11/02/2013    6 recensioni
Facciamo un salto indietro nel tempo: vi ricordate quando Alice bacia Rudi in discoteca? Ho provato ad immaginare un finale alternativo per quella serata... Forse i personaggi sono un pò OOC, ma spero non troppo ;) Fatemi sapere cosa ne pensate :D
P.S. Ho usato un narratore in seconda persona; spero che non risulti troppo "strano" e che la lettura sia comunque scorrevole! Buona lettura :)
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cudicini, Rodolfo Cesaroni
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Sei in piedi nella tua stanza, appena rientrata da una serata che definire “particolare” è poco. Non immaginavi che il tuo travestimento in discoteca avrebbe avuto un successo così clamoroso; tutti ti guardavano ammirati e finalmente non ti sentivi più la ragazzina sfigata che a scuola tutti prendono in giro. Eri così elettrizzata che, prima di uscire, hai voluto far morire d’invidia quello stronzo di Umberto baciando sotto al suo naso un altro ragazzo; ma, per qualche motivo inspiegabile, non hai baciato uno a caso… no, hai baciato Rudi, il tuo odiato fratellastro che da qualche tempo hai iniziato a rivalutare. Ok, quel bacio non voleva dire niente, glielo hai dato un po’ per gioco, era solo un modo per fargli guadagnare un po’ di punti con gli altri, però devi ammettere che non è stato niente male. E ti viene ancora da ridere mentre ripensi alla sua reazione nel momento in cui ha scoperto chi eri, apparentemente schifato ma in fondo neanche poi così tanto. Lo hai visto quando ti guardava mentre te ne andavi! E, anche se è difficile da ammettere, la cosa ti ha fatto piacere. Ma ora è tempo di tornare alla realtà e di andare a letto, domani ti aspetta un altro giorno orribile a scuola.

Mentre inizi a toglierti i braccialetti e poi la parrucca bionda, senti qualcuno che sale le scale. La porta della tua stanza è ancora aperta, ma non ti preoccupi di chiuderla per non farti vedere vestita in quel modo: hai riconosciuto il passo di chi sta arrivando e, quando ti volti, lo trovi fermo davanti alla porta del bagno ma con lo sguardo fisso su di te. Non appena si accorge che lo stai guardando, si gira immediatamente dall’altra parte ed entra in bagno senza dirti niente. Ed è a questo punto che dentro di te scatta qualcosa, forse è ancora l’euforia della discoteca che non ti fa ragionare. Pensi che hai voglia di divertirti ancora un po’ e con pochi passi veloci raggiungi la porta del bagno in un attimo, bloccandola con la mano appena prima che si chiuda del tutto. Rudi si gira per vedere cosa succede e ti vede a meno di mezzo metro da lui, rimanendo sorpreso e anche un po’ imbarazzato. “Ma… cosa stai facendo?” ti chiede con tono insicuro. “Quello che vuoi fare anche tu” gli rispondi decisa e lo spingi indietro di qualche passo mentre entri anche tu nella stanza e richiudi la porta alle tue spalle, dando un colpo di chiave. Lui non ti ferma e dentro di te sei contenta, quasi orgogliosa di quanto ti senti bella con quell’abito da pin up. Ti avvicini ancora di più, fino a sentire il suo respiro agitato sul tuo viso. Prendi coraggio e, socchiudendo gli occhi, lo baci con trasporto. “Cavolo Cesaroni,” pensi, “sei proprio fortunato stasera! Due baci nel giro di mezz’ora!” Senti che lo hai colto decisamente di sorpresa, perché quasi non reagisce al tuo bacio, ma il solo fatto che non abbia nemmeno tentato di respingerti dice tutto. Sei soddisfatta di te stessa e pensi che ora puoi anche fargli prendere fiato. Ti stacchi da lui e, con un mezzo sorriso, ti giri e fai per andartene.

Ma è a quel punto che accade ciò che non avevi previsto. La sua mano con un movimento deciso passa sopra la tua spalla e blocca la porta, lasciandoti intrappolata nei pochi centimetri che separano il muro dal suo corpo. Paralizzata. I ruoli capovolti, ora sei tu ad essere colta di sorpresa e a non sapere più cosa fare. Senti il suo respiro caldo sul collo, la sua mano che ti accarezza la schiena nuda e che ti fa voltare, obbligandoti a guardarlo negli occhi. Non vedi più l’insicurezza di poco fa, ma una decisione che ti spaventa e ti eccita allo stesso tempo. Le sue dita strette sui tuoi fianchi ti spostano ancora più vicino a lui, che senza indugiare un attimo in più ti bacia così appassionatamente da toglierti il fiato e farti dimenticare perfino come ti chiami. Senti che devi fermarlo, perché la cosa ti è sfuggita di mano e si sta facendo troppo seria, ma in fondo non vuoi che si fermi, la tua forza di volontà si è sgretolata nel momento esatto in cui hai sentito il contatto tra la tua pelle e la sua. Ti senti bruciare dentro, non hai mai provato una cosa neanche lontanamente simile in vita tua. Ad un tratto, mentre continuate a baciarvi senza interruzione, senti la sua mano che cerca di slacciare un laccetto del tuo vestito. Spalanchi gli occhi, ben consapevole di quello che sta per succedere. Non avresti mai immaginato che sareste arrivati fino a quel punto e ti ritrovi completamente spiazzata. Non sai se ti senti pronta e, soprattutto, non hai mai pensato che sarebbe successo proprio con lui. Glielo devi dire che per te è la prima volta, non puoi far finta di niente, ma la cosa è decisamente imbarazzante e non sai come reagirà, perché forse è nella tua stessa situazione, o forse invece no, chi lo sa? Sarà molto difficile fermarlo, e non vorresti davvero farlo, ma senti che devi essere sincera con lui. Stai ancora cercando di pensare alle parole più giuste, anche se concentrarsi non è certo facile in questo momento, quando all’improvviso un rumore ti fa sobbalzare. TOC TOC TOC! Qualcuno bussa alla porta. Vi staccate di colpo. Sei decisamente infastidita per questa interruzione, ma in fondo ti senti anche un po’ sollevata.

 

Stasera ci hai messo il doppio del tempo per tornare a casa. Continui a pensare a quel bacio che ti ha dato, senza capire che significato potergli dare. Ti scoccia ammetterlo, perché anche se era travestita, alla fine era sempre la Sardina, ma è stato davvero bello; e, anzi, avresti voluto che durasse un po’ di più! Non l’avevi mai guardata in quel modo e ti chiedi come hai potuto essere così cieco nei tre anni precedenti. Ma adesso che è ora di tornare a casa non sai come comportarti, non puoi certo farle vedere che ti è piaciuto! Entri in casa e sali le scale cercando di non farti sentire, perché se te la trovassi davanti non sapresti proprio cosa dirle. Ma quando arrivi di sopra, tutto il tuo piano va beatamente in frantumi. La vedi in camera sua, di spalle, mentre si sta sciogliendo i lunghi capelli scuri appena liberati dalla parrucca che indossava in discoteca. Non riesci a fare a meno di fissarla, quasi come incantato, ma all’improvviso lei si gira e ti vede. Sei completamente colto alla sprovvista e apri la prima porta che ti capita a tiro, senza renderti conto che stai entrando in bagno invece che in camera tua. Senti solo che devi scappare da quella visione, perché non riusciresti a reggere la sua presenza senza dire o fare qualcosa di cui poi sei sicuro ti pentiresti.

Devi essere completamente fuso, perché non riesci più nemmeno a chiudere una porta senza farla incastrare. Ti giri per vedere cos’è che la blocca e resti di sasso quando vedi che è lei. “Ma… cosa stai facendo?” le chiedi con un tono che più inebetito non potrebbe essere. Ecco, ora ti prenderà anche per uno stupido! Invece no, ti dà una risposta che non ti saresti mai e poi mai aspettato: “Quello che vuoi fare anche tu” e la sua voce è così sicura che hai quasi paura. Paura di quello che potrebbe succedere, paura perché lei è la Sardina e tu dovresti odiarla, ma per qualche strano motivo non ne sei più capace. Ti spinge indietro di qualche passo e chiude la porta, la chiude a chiave. In quell’istante capisci che fa sul serio e che non ti sta tirando un brutto scherzo. Ancora incapace di muoverti, la vedi avvicinarsi a te, socchiudere gli occhi e posare le sue labbra sulle tue. Credi di morire. Ti sta baciando in un modo tale che ti sembra di scioglierti come… come… ecco, come un gelato nel deserto! Ok, non sei mai stato bravo nei paragoni e di certo il momento non ti aiuta a ragionare. Ma quando finalmente decidi che non è più tempo di pensare ma di “partecipare più attivamente”, ecco che lei si stacca da te e si gira verso la porta. Ma come?! Prima ti illude in quel modo e poi sul più bello se ne va?

“No, Sardina, non funzionano così le cose” pensi, e senza neanche avere il tempo di capire bene quello che stai facendo, blocchi la porta con un braccio, non lasciandole più nessuna via di fuga. La sua schiena nuda è una calamita per la tua mano, che, ormai indipendente da qualsiasi decisione del cervello, inizia ad accarezzarla facendoti sentire un brivido come non avevi mai provato. La fai voltare delicatamente verso di te e il suo viso prima così sicuro è ora quasi spaventato. Non riesci più a controllarti e la baci con un impeto che mai avresti immaginato possibile. Non te ne frega più niente di quello che lei potrebbe pensare di te, che sei un deficiente o che sei il suo fratellastro insensibile o chissà che altro, sai solo che anche lei in questo momento vuole esattamente quello che vuoi tu e la cosa ti manda su di giri. Ancora preso dall’eccitazione, cerchi con le dita il laccio del suo vestito e dentro di te gioisci perché lei non ti ferma. Purtroppo per te, però, è qualcos’altro a fermarti. TOC TOC TOC! Panico totale. Vi hanno beccato.

 

Vedi negli occhi di lui il terrore e gli fai cenno di rimanere in silenzio. Sai che non può essere Eva, dal momento che è ancora al suo nuovo lavoro al giornale, e di sicuro non possono essere tua madre o Giulio, che dormivano già profondamente quando sei rientrata. Restano solo due opzioni, ma la voce al di là dalla porta risolve presto ogni dubbio. “Rudi libera il bagno! Sono più di dieci minuti che stai chiuso là dentro, datti una mossa!” intima Marco piuttosto seccamente. Lasci passare qualche istante e poi gli rispondi: “Marco sono io, Alice. Scusa, hai ragione; dammi ancora un paio di minuti e ho finito!” Con un tono imbarazzato si scusa per averti disturbata e dopo un attimo senti che se ne torna nella sua stanza. Un sospiro di sollievo fa sciogliere la tensione alle stelle che si era creata, ma sai che c’è ancora un “problema” da risolvere. Avete rischiato veramente grosso e tutto per uno stupido “gioco” che ti è sfuggito di mano; bello, d’accordo, ma che non puoi permetterti che si ripeta. Sai che metterebbe a repentaglio l’amicizia che si è appena creata tra voi e quella è l’ultima cosa che vorresti, perché è proprio la vostra amicizia ciò che più conta per te: ha troppa importanza per rischiare di perderla così. Ancora con il cuore che batte a mille, guardi Rudi dritto negli occhi e fai uno sforzo enorme per sembrare fredda e decisa. “Ascoltami bene Cesaroni” gli dici, “quello che è successo in questa stanza non esce da qua dentro. Guai a te se ne fai parola con qualcuno, hai capito?” E, senza nemmeno lasciarli il tempo di rispondere, aggiungi: “Ah, e non illuderti che possa succedere di nuovo!” L’espressione dei suoi occhi è qualcosa che non riesci a sopportare, un misto di sorpresa e dolore. Abbassi lo sguardo, sperando che non si accorga che avresti voluto dirgli l’esatto contrario. “Complimenti” pensi in tono sarcastico, “sei riuscita a ferirlo per bene stasera!” Con questi pensieri per la testa, apri piano la porta e, dopo esserti assicurata che non ci sia in giro nessuno, torni nella tua stanza più confusa di come ne sei uscita, chiedendoti se l’ultima frase che hai detto non fosse rivolta più a te che a lui.

Non ti hanno insegnato, Alice, che non si fanno promesse che poi non si possono mantenere?

 

Ecco, te lo senti, ne sei sicuro: è tuo padre! Il suo maledetto sesto senso per le situazioni in cui fai qualcosa di sbagliato lo hanno portato qui, davanti alla porta della stanza in cui ne stai combinando un’altra delle tue. Ma stavolta non è come al solito, no, è molto peggio: stai baciando tua sorella! E stavolta non te la caverai con un semplice scopettino puntato in faccia: come minimo ti ucciderà, ma molto probabilmente ti farà soffrire anche le pene dell’inferno prima di farlo! “Ma come fa Alice a stare così calma?” ti domandi mentre la vostra fine si avvicina. Quando lei ti fa segno di stare zitto, preghi e speri che abbia in mente un piano per salvarvi la pelle. Ma quando finalmente una voce si fa sentire al di là della porta, ecco che di colpo torni a respirare: è Marco! Certo, non che volessi che venisse ad interrompervi, però piuttosto di tuo padre, sempre meglio che sia lui! E’ piuttosto spazientito, ma quel genio della Sardina riesce a risolvere la situazione con una frase perfetta e tuo fratello se ne torna da dove è venuto. “Bene, ora si può proseguire!” pensi esultante, ma non appena i tuoi occhi tornano ad incrociare i suoi, inizi a temere che forse non è poi tutto così facile. “Ascoltami bene Cesaroni, quello che è successo in questa stanza non esce da qua dentro. Guai a te se ne fai parola con qualcuno, hai capito?” ti dice; questo potresti pure capirlo, se non fosse però per quello che aggiunge dopo, il vero pugno nello stomaco che ti mette al tappeto: “Ah, e non illuderti che possa succedere di nuovo!” E’ la fine, la fine di qualcosa che non è neanche iniziato ma che già ti piaceva. Che strano, nel corso di una sola giornata siete passati da fratellastri, ad amici, a “molto più che amici” e adesso non sai più nemmeno cosa siete; sai solo che una tristezza simile non l’avevi mai provata e, mentre la guardi allontanarsi, ti chiedi se non era meglio che fosse stato tutto solo un sogno.

Non disperare, Rudi, presto arriverà il tuo momento e allora nessuno verrà a disturbarvi.

  
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