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Autore: dream23    13/02/2013    1 recensioni
Una storia di amicizia e di amore che riesce a sconfiggere ogni male.
Un’avventura.
Una ragazza intrappolata per più di cent’anni in uno spazio temporale.
Una guerra.
E un nuovo male.
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kairi, Nuovo personaggio, Sora, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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“Dovete sapere cari amici che un tempo l’oscurità dominava tutti i mondi dell’Universo. Le persone di quell’epoca perdevano giorno dopo giorno i loro cuori e si trasformavano in quelle creature che voi oggi conoscete molto bene. Il caos era incontrollabile. Molti mondi morirono a causa della sua forza e potenza mentre la speranza incominciava pian piano a svanire. Silas, il Signore delle Tenebre, aveva creato dei potenti Guardiani della Morte e, insieme a loro, seminò terrore in tutto l’Universo. Nessuno ebbe il coraggio di contrastarlo. Perché chi ci provava andava incontro alla morte. Si entrò così nell’Era del Buio. Dove tutti avevano paura di tutto. Ma un giorno accadde qualcosa di inaspettato. Una giovane ragazza, dai capelli biondi e dal cuore puro, sfidò, con tutta la sua forza, il potere di Silas e distrusse i suoi fedeli Guardiani. Il suo potere era immenso perché all’interno del suo cuore risiedeva la luce. La guerra era dura e lunga ma nonostante ciò, Destiny, questo era il suo nome, riuscì a sconfiggere il male. Distrusse il Signore Oscuro con due Keyblade Leggendari e lo imprigionò in uno spazio temporale senza fine, riportando così la pace nell’Universo. Ma sfortunatamente non poté assaporare quel dolce gusto di vittoria che il Signore delle Tenebre la afferrò e la trascinò assieme a lui in un posto in cui non vi era alcuna via di fuga. Destiny si trovò così a camminare in mezzo alle tenebre. Gli anni passarono inesorabilmente veloci mentre per lei andava tutto a rallentatore. Il suo nome diventò ben presto leggenda e così anche la sua storia. Ma io so per certo che un giorno lei ritornerà da noi e insieme al prescelto del Keyblade ristabilirà tutti i mondi dell’Universo”.
 
 
Era mattina nelle Isole del Destino e Sora camminava lungo la spiaggia, osservando il vasto e azzurro mare di quel mondo.
Nella sua mente comparivano, pian piano, tutte le avventure che aveva intrapreso con i suoi amici e sembrava che i suoi occhi stessero per lacrimare.
Salvare i mondi, riportare la pace e conoscere il vero significato dell’ amore e dell’amicizia… Questo aveva imparato durante i suoi viaggi e a dirla tutta desiderava ripercorrere, ancora una volta, tutte le sue esperienze da capo.
Ma probabilmente non poteva.
I mondi non erano più collegati tra loro e, di conseguenza, l’oscurità non poteva più passare.
Si fermò e una lacrima di gioia, mischiata con la tristezza, scivolò sulla sua guancia.
“Chissà come se la stanno cavando gli altri…” si disse fra sé e sé il Prescelto del Keyblade.
Dentro il suo cuore sentiva un forte peso di malinconia.
Voleva tantissimo rincontrargli e ridere insieme a loro, ma sapeva che tutto questo sarebbe successo in un lontano futuro.
Questo, almeno, era quello che pensava.
Ma si sbagliava di grosso.
Fissò ancora per qualche istante il vasto oceano blu e, quando sentì Kairi chiamare il suo nome, si asciugò presto le lacrime e corse verso di lei.
-Hei… - fece dopo averla raggiunta – Cos’è successo?-.
Kairi sorrise: - Questa sera si vedranno moltissime stelle cadenti sulla nostra isola. Accade una volta ogni due anni e quindi vedi di non far tardi a venire! – lo minacciò, scherzosamente, lei.
Sora si mise a ridere e si portò le mani dietro la nuca: - Avanti, Kairi. Lo sai che io sono il Re dei Ritardi!-.
Risero tutti e due.
Alla fine a Sora gli piaceva rimanere lì, non soltanto perché quella era la sua casa, ma soprattutto perché lì c’erano la sua amica, Kairi, e Riku, e non avrebbe permesso mai a nessuno di separargli un’altra volta.
 
Quando fu sera, i tre amici fissarono il vasto cielo stellato e, appena vedevano una stella cadente, esprimevano subito un desiderio ad alta voce.
-Eccone una! – esclamò Kairi contenta, indicando il cielo.
-Che cosa hai desiderato? – chiese Sora, curioso.
La ragazza rimase per qualche istante in silenzio e, dopo aver riosservato il cielo, rispose: - Che non ci separassimo mai più-.
Il Prescelto del Keyblade sorrise :“Già… Lo è anche il mio”.
-Il mio, invece, è quello di diventare ricco- rispose Riku, intromettendosi nella loro conversazione.
Sora alzò un sopracciglio: “ Da quand’è che vuole diventare ricco?!” si disse fra sé e sé.
- Un po’ strano come desiderio… - rispose in fine – Ma… Buona fortuna – fece poi sorridendogli a trentadue denti – Te ne servirà!-.
Il ragazzo dai capelli argentei sorrise e passò oltre al sarcasmo dell’amico.
 Si alzò in piedi e vide che in lontananza stavano arrivando delle nuvole nere verso di loro.
Il suo sguardo diventò serio e, spontaneamente, ripensò al desiderio di Kairi: -… Se dovesse succedere, noi ritorneremo a casa a ogni costo…-.
Kairi lo guardò e, subito dopo, rifissò il cielo: - Pensate che succederà come quell’ultima volta?-.
Il ragazzo alzò le spalle: -Può darsi… - rispose– So che lì fuori sta succedendo qualcosa di strano e di molto pericoloso… Ma … Non dobbiamo preoccuparci di nulla… Alla fine il bene vince sempre -.
La rossa annuì.
Si, Riku aveva ragione.
-Noi tre…- fece poi Sora, toccato da quel discorso – Rimarremo per sempre insieme … -.
Queste erano parole di amicizia che mai nessuno potrà distruggere.
 
 
Ma qualcosa, nelle profondità delle tenebre, stava accadendo.
Lì, in mezzo a quel posto di solitudine e di sofferenza, camminava, a malapena, una giovane ragazza dai capelli biondi.
Il suo respiro era lento e lo sguardo chiedeva a volte  pietà e a volte amore.
“Non ce la faccio più… Quanto manca ancora…?”.
Destiny aveva perso ormai quasi tutte le sue forze.
Il suo cuore si era indebolito e se non uscirà il più presto possibile da quell’incubo, allora andrà incontro alla morte certa.
Camminò per altri cinque minuti e, ad un tratto, cadde in ginocchio sfinita.
Il cuore le doleva molto.
“Forse… è meglio che scompaia così…”.
I suoi occhi si appannavano.
“Nessuno… può salvarmi…”.
Gli chiuse.
Era la sua fine.
Ma, all’improvviso, una luce abbagliante comparì davanti a lei e la ragazza si sentì sciogliere come un gelato.
Troppo dolore ha sopportato, riuscirà a tenere duro ancora per molto?
  
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