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Autore: SasuLOveNaru    14/02/2013    1 recensioni
Mi scuso per non saper scrivere una trama. BUON S.VALENTINO A TUTTI
*********Tratto dal racconto***********
Come tutti gli anni e sopratutto per volere di suo padre Inverno, la piccola principessa Neve, scese sulla terra.
Con molta attenzione, iniziò a spargere le sue bellissime, candide e fredde piume bianche.
La piccola principessa era tanto amata quanto odiata.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto, Contesto generale/vago
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Auguro a tutti BUON S.VALENTINO e buona lettura. sperando che vi piaccia.


I giorni passano, così come le settimane, i mesi e gli anni.

Così come anche le stagioni che si susseguivano uno dopo l'altro.

 

L'Autunno era già finito da molto e l'Inverno ormai regnava in tutto il mondo.

 

Come tutti gli anni e sopratutto per volere di suo padre Inverno, la piccola principessa Neve, scese sulla terra.

Con molta attenzione, iniziò a spargere le sue bellissime, candide e fredde piume bianche.

 

La piccola principessa era tanto amata quanto odiata.

 

Amata dai piccoli cuccioli degli esseri umani, perchè ogni volta che lei andava a trovarli, le scuole venivano chiuse, permettendo a loro di divertirsi con le sue bellissime piume.

Odiata però dai più grandi. Perchè impediva a loro di fare il loro lavoro.

 

Oltre alle moltitudine piume che faceva cadere dalle sue splendide ed enormi ali, lei portava con se anche suo fratello Freddo che si divertiva ad alzare ed abbassare la temperatura del pianeta.

 

Ed è per questo che la principessa Neve era sempre infelice.

Nessuna espressione di felicità e mai stata vista sul suo splendido viso.

Avvolte durante il suo lavoro piangeva è questo era un male per padre Inverno.

Perchè se lei piangeva, assieme alle sue piume, cospargeva anche piccoli cristalli trasparenti che scioglieva le prime.

Se la piccola principessa iniziava a piangere, padre Inverno, sapeva che non molto tardi avrebbe rivisto la sorella Primavera e tutte le volte cercava di far ridere la figlia ma invano.

 

Mentre iniziava a prepararsi per andare a dormire, la piccola Neve senti le sorelle chiacchierare.

Sorelle: ma ve lo immaginate! fra qualche giorno zia Primavera si sveglierà definitivamente e con lei, ci sarà lui! Non ci posso ancora credere.

S2: neanche io. Come mi piacerebbe vederlo, dicono che sia stupendo.

S3: per forza, è il primo genito del sommo dio Sole.

S4: chissa se è vero!

S2/S3: che cosa?

S4: dicono che con uno dei suoi stupendi sorrisi possa riscaldare anche il cuore più freddo che ci sia nel mondo.

S: davveroooo!

E mentre degli urletti felici si diffondevano per tutta la stanza, la piccola Neve erà già nel mondo dei sogni. Non gli interessavano quei discorsi, ma sopratutto non gli piaceva parlare di ragazzi. Così mentre navigava sul fiume dei sogni, il destino decise di fargli un regalo.

 

Intanto

 

La Primavera iniziava piano piano a destarsi e le sue fedeli figlie pure.

Solo il primo genito del Dio Sole era ancora bello addormentato.

Pr:Campanula!

Cam: Madre!

Pr: chiama le tue sorelle e poi andate a svegliarlo.

Cam: come volete madre.

Così, Campanula assieme alle sorelle che si erano svegliate anche loro, andarono a svegliare Piccolo Raggio di Sole.

Il principino incurante che il suo tempo stava per iniziare, continuo a dormire.

Era immerso in uno strano sogno quando fu bruscamente svegliato.

PRS: Cosa succede? Chi sono? Dove sono? - urlo senza accorgersi che le ragazze stavano ridendo di lui.

Ancora spesato, dopo aver sbraitato un po' verso le sue cugine, decise finalmente di alsarsi.

Pochi minuti dopo, si presentò davanti a Primavera, pronto a lavorare.

Il suo era un lavoro molto duro. Rispetto alle sue cugine, lui rimaneva sveglio per più tempo. Faceva risplendere tutto quello che gli stava attorno.

A differenza della principessa Neve, lui non era mai neanche una sola volta odiato. Tutti lo amavano, anche se avvolte, in certi periodi si divertiva a fare gli scherzi al fratello Caldo. Il quale arrabbiandosi per gli stupidi scherzi del fratello, surriscaldava il pianeta.

 

Però, anche lui, anche se amato da tutti, era infelice.

Rideva e scherzava con tutti, ma sentiva che dentro si se gli mancava qualcosa.

 

Così, un giorno decise di scoprire cosa mai fosse. Decise di andare dai suoi fratelli Raggi e chiedere a loro aiuto.

Era ormai vicino alle loro stanze, quando senti degli strani discorsi.

Forse non ci aveva mai fatto caso, forse era ancora troppo piccolo per certi argomenti, ma sentirli parlare di ragazze, lo incuriosì parecchio.

 

Ra1: sapete una cosa!

Ra2: cosa?

Ra1: mi piacerebbe tanto incontrare la principessa Neve.

Ra3: davvero!

Ra1: Si. Dicono che sia diventata ancora più bella.

Ra3: davvero!

Ra1: Si. Però sembra che neanche quest'anno abbia mai sorriso.

Ra4: scommetto che se sorridesse di più, sarebbe ancora più bella.

Ra2: hai ragione. Ma noi non potremo mai incontrarla. Lo sapete anche voi che ci è proibito. Però, nessuno mi impedirà di volerle bene.

RaTutti: Hai perfettamente ragione. Anche se non potremo averla, niente e nessuno ci impedirà di amarla.

 

Il piccolo Primo Raggio di Sole, non aveva mai conosciuto l'amore e sentire parlare così di una ragazza, decise che sarebbe stato l'unico a vederla. Chissà, forse sarebbe persino riuscito a rubarle un sorriso.

Così, con dei teneri pensieri nella testa, se ne ritornò in camera.

Per quell'anno non avrebbe fatto niente, ma si ripromise che per il nuovo anno vicino alla fine del regno dello Zio Inverno, avrebbe attuato il suo piano.

 

Passato un anno...

 

L'Inverno stava per finire e la Primavera era vicina.

La principessa Neve, vedendo che il tempo a sua disposizione stava finendo, decise di ritornare a casa. Però, qualcosa la colpi.

Non sapendo bene cosa fosse, ritornò indietro. Si affacciò sulla terrà e vide che tutti erano più felici del solito.

Vide uomini e donne baciarsi e scambiarsi doni. Erano tutti felici.

Vederli sorridenti, fece nascere in lei l'invidia.

Non capiva come mai, lei era l'unica infelice. Mai, neanche una volta aveva provato il calore di un dolce sorriso, nessuno l'aveva mai amata realmente.

Così, presa da un forte dolore, ritornò sulla terra e con le lacrime che stavano per scendergli, iniziò a spargere le sue bellissime e fredde piume.

Solo che non si era accorta che c'era già qualcuno.

 

Il Piccolo Raggio di Sole, stanamente quel giorno si era svegliato presto e sperando si fare cosa giusta, era subito andato a fare il suo dovere.

Aveva appena iniziato a riscaldare il pianeta, quando qualcosa di inaspettato gli passo davanti. Immediatamente non capì cosa fosse successo, ma quando la vide spargere le sue piume, si ricordò chi fosse.

Era la principessa Neve.

Non poteva crederci. Era la prima volta che la vedeva. E mentre svolgeva il suo compito, la guardo incantato.

Aveva la pelle più chiara della sua. Un lungo abito bianco come le sue splendide ali, le coprivano lo splendido corpo. E lunghi capelli neri le scivolavano sulle spalle.

Era di una bellezza infinita.

Però non era ancora riuscito a vedergli il viso.

Così, determinato, gli si avvicinò.

 

Ormai era ad un passo dalla ragazza, quando si accorse che lei stava piangendo.

 

PrS: Tutto bene!

Chiese, ma non ebbe risposta. Così allungo un braccio e la tocco su una spalla.

 

Neve, sentitasi toccare si girò impaurita. Stava per urlare ma qualcosa le blocco la bocca.

 

PrS: Scusa, non volevo spaventarti.

 

Vedendo che Neve iniziava a tranquillizzarsi, levo la mano, anche se con dispiacere.

 

PrS: come mai ancora sveglià?

N: …

PrS: non vorrei essere indiscreto, ma perchè piangevi?

 

Ma neanche questa domanda ebbe risposta.

 

Prs: So che ti ho spaventato, ma potresti smetterla di far cadere le tue piume? Ormai zio Inverno è andato a casa e se la zia Primavera mi vede che non ho ancora riscaldato niente, se la prenderà con me.

 

E imbarazzato, si porto un braccio dietro la testa e si scompiglio i capelli.

 

Per la prima volta, Neve, mostro un delicato sorriso.

Vedendo quanto il ragazzo davanti a lui cercava la sua attenzione. Sapeva che era maleducato non rispondere alle domande che gli facevano ma era rimasta incantata dalla sua bellezza.

Mai aveva visto, in tutta la sua esistenza, un ragazzo dalla carnagione dorata, dagli occhi più azzurri del cielo e dai capelli dorati come il Dio Sole. Così, senza sapere come, fece lei una domanda.

 

N: ma tu! Chi sei?

PrS: Eh!

N: Chi sei?

PrS: Io … ma davvero non sai chi sono?... Strano!...Comunque sono Piccolo Raggio di Sole. Il primo genito del Dio Sole... So che sono piccolo rispetto ai miei fratelli, ma nessuno riscalda come me!

E mostrò un gran sorriso che stranamente riscaldo per la prima volta il cuore della piccola Neve.

 

Dopo quel primo incontro, ne susseguirono molti altri. Andarono avanti ad incontrarsi fino a quando, per forza maggiore i due si dovettero separare.

 

Così passo un altro anno.

 

Il piccolo Raggio di Sole, decise che per quell'anno non sarebbe andato a letto. Voleva essere il primo ad incontrare di nuovo la sua Neve.

Sapeva che andava contro le regole, ma lui si era innamorato della piccola principessa. Passare ogni giorno senza vederla, aveva portato in lui tanta tristezza, così, anche se andava contro il volere di suo padre Sole, il piccolo Raggio decise di far visita alla sua Neve.

 

Senza farsi scorgere da nessuno, arrivo davanti alla camera della sua amata.

Stava per aprire la porta, quando questa si apri all'improvviso.

Immediatamente cercò di allontanarsi ma un braccio freddo lo fermò.

A impedirgli la fuga non era altri che lo zio Inverno.

 

In: so che sei venuto qui per vedere Neve.

E senza far parlare il piccolo, lo zio lo fece entrare nella stanza.

 

Immediatamente corse affianco al letto della sua Neve, aspettando che lei si svegliasse. Ma non era preparato alla notizia che da li a poco avrebbe ricevuto.

 

In: mi dispiace tanto nipote mio, ma la nostra Neve tra poco ci lascerà.

PrS: Perchè? Che cosa le è successo?

In: purtroppo, la tua vicinanza la stà facendo morire.

Prs: Cosa! Ma perchè non me lo avete detto prima.

In: Conosci le nostri leggi?

Prs: Si. Ma non pensavo che avrebbe portato a questo.

E delle piccole lacrime iniziarono a cadere.

Prs: se sapevo che andava a finire così, non l'avrei mai incontrata.

In: e vero. Ma io sono contento.

Prs: p..perchè?

Chiese con la voce rotta dal pianto.

In: devi sapere che da tempo sapevo dei vostri incontri, però non ho voluto intervenire. Molte volte ho visto la tristezza sul viso di mia figlia e vederla per la prima volta felice e contenta, ha reso felice anche me. Avrei potuto intervenire in tempo ma non l'ho fatto.

Prs: p...posso ri..rimanere da s..solo con lei?

Sapeva che forse non poteva, ma lo sperò con tutto il cuore.

In: si.

E usci fuori, lasciando i due ragazzi da soli.

 

Avvicinatosi di più al letto, con un tocco delicato, andò ad accarezzare la testa della ragazza. La quale sentendo un dolce tepore, apri gli occhi.

Immediatamente i suoi occhi, una volta scoperto chi aveva davanti, iniziarono a brillare per la felicità.

Ma diventarono tristi una volta che vide il ragazzo piangere per lei.

 

PrS: m..mi dispiace tanto. Non volevo che succedesse questo.

N: non è colpa tua. Anch'io potevo impedirlo, decidendo di non vederti più, ma non ce l'ho fatta.

 

I due ragazzi si abbracciarono e piansero amare lacrime.

 

PrS: c...c'è una cosa che voglio che tu sappia.

N: c..cosa?

Prs: io...ti...ti Amo. Non so com'è successo ma sono innamorato di te.

N: d..davvero!

Prs: Si.

E con il rossore sulle guance la piccola Neve...

N: a...anch'io. Ti amo anch'io. E credo di averti amato dalla prima volta che ti ho visto.

Prs: posso baciarti?

Chiese il principino. Non voleva spaventarla ma da troppo tempo l'amava. E quando la vide annuire, il suo amore scoppio come i fuori d'artificio.

Delicatamente si abbasso sul viso della sua amata e con dolcezza e devozione poggio le sue labbra su quelle di lei. Sancendo così il loro amore.

 

Purtroppo, però, anche se il destino li aveva uniti, ora fu costretto a separarli.

 

Da molto tempo aveva atteso l'amore ed ora che finalmente lo poteva abbracciare, non poteva più farlo.

La sua fine era vicina.

Il tempo passo e i due giovani rimasero abbracciati fino a quando la signora Morte non busso alla loro porta.

M: ora, piccola mia, dobbiamo andare. Dispiace anche a me, ma non si può tornare indietro.

La piccola Neve si rassegnò al suo destino. Così diede un ultimo bacio al suo amore.

N: prima che mi portino via, voglio solo sapere una cosa.

Chiese al suo innamorato.

Prs: cosa vuoi sapere tesoro!

N: che giorno era quando ci siamo conosciuti?

Prs: era il 14 Febbraio. Sulla terra lo festeggiano come S. Valentino, la festa degli innamorati.

N: davvero!

Prs: si. E prima che tu vada, voglio darti il mio regalo di S.Valentino. Qui non si festeggia ma siccome mi sono innamorato di te, ho voluto fartelo a tutti i costi.

 

Una volta che ricevette una piccola scatolina, la piccola Neve la aprì. Dentro, vi trovo una catenella con una pietra azzurra come gli occhi del suo fidanzato.

Per la felicità pianse. Nessuno aveva mai fatto tanto per lei e l'unico ad aver avuto un pensiero dolce era l'unico che ora doveva abbandonare.

 

La Morte, anche se sapeva che dovevano andare, vedendo quella scena, decise di rimandare di poco.

 

Prs: anche se non ci rivedremo più, ricordati che ti amerò per tutta la vita. E sarai l'unica ad avere un posto nel mio cuore.

N: anche tu. Non ti dimenticherò mai. Ti amerò per sempre.

 

E dopo un altro bacio, i due si dovettero dire addio.

 

Passarono gli anni e il Piccolo Raggio di Sole, dopo aver sofferto per l'amore perduto, si spense.

Il Destino, che aveva fatto si che i due si incontrassero e si innamorassero, rendendoli felici, decise di esaudire il desiderio che i fratelli e le sorelle dei due innamorati avevano espresso.

 

1000 anni dopo, sulla terra.

 

13 Febbraio XXXX

 

: Fratellino!

: Che vuoi Itachi?

Ita: mi accompagni a comprare un regalo per Sakura!

: No!

Ita: perchè?

: Perchè Sakura è la TUA fidanzata, non la mia.

E il ragazzo, ritornò alla sua lettura.

Ita: sai una cosa Sasuke?

Sas:..!

Ita: siccome ti farebbe bene uscire ogni tanto, ora, anche se dici di no, verrai fuori con me!

Così senza dare possibilità all'altro di ribattere, lo portò fuori di casa a forza.

 

Era da un po' che camminavano.

Il regalo per la fidanzata del fratello l'avevano già preso, ma sembrava che Itachi stesse cercando ancora qualcosa.

Sas: cos'è che stai ancora cercando?

Ita: un negozio di fiori.

Sas: perchè?

Ita: perchè alle ragazze fa sempre piacere ricevere un fiore, e quel che cerco io, nelle varie fioriere che abbiamo passato non c'era, e fino a quando non l'avrò trovato, non si ritorna a casa. Quindi dammi una mano.

 

Così, per sbrigarsi, per una volta dette una mano anche lui. Guardò da tutte le parti, fino quando i suoi occhi non videro un piccolo negozietto.

Sulla targa cera scritto “ Fiori dal Piccolo Raggio di Sole”.

Senza dire niente al fratello, entrò dentro alla piccola bottega.

Non appena entrò gli parve di essere in primavera. Ogni angolo di quel posto era adornato da fiori. E piccoli mazzi facevano bella mostra.

Guardandoti attorno, si senti in pace con se stesso. Come non lo era da tanto.

Attento com'era ad ammirare le meraviglie che lo circondavano, non si accorse che qualcuno era entrato dentro.

: Posso fare qualcosa per lei?

 

Spaventato, fece un passo indietro e stava per rompere un piccolo vaso di “Non ti scordar di me” quando un braccio color biscotto non prese il suo tirandolo poi verso il suo proprietario.

 

Sas: g..grazie e s..scusa.

: Non si preoccupi. L'importante e che lei non si sia fatto male.

E ad affermare le sue parole, un sorrise nacque sulle labbra del proprietario.

 

Una volta che si staccarono, i due si guardarono e qualcosa, una volta che i loro sguardi si agganciarono tra di loro, scoppio come un petardo.

Ricordi lontani, fatto di neve, sole, tristezza e immensa felicità, li colpi come un fulmine.

Le pupille del proprietario si dilatarono di più una volta che vide che qualcosa d'azzurro pendeva dal collo del nuovo cliente.

Come in trans allungo una mano e con delicatezza, passo le punte delle dita sulla pietra.

 

:Neve

Solo questo gli usci dalle labbra una volta che riporto lo sguardo sul ragazzo davanti a lui.

Sasuke invece non disse niente. Sapeva di conoscere la figura davanti a lui, però non riusciva ancora a capire chi fosse e perchè il ragazzo lo avesse chiamato Neve!

Stava per chiedergli il perchè quando entro suo fratello.

 

Ita: hei fratellino, non sparire più così. Sai che mi hai fatto preoccupare.

Sas: scusa. Ma credo di aver trovato quel che cercavi.

Infatti durante l'esame al negozio, aveva dato anche un'occhiata ai fiori.

 

Itachi non appena vide dei piccoli ramoscelli di ciliegio ne fu molto felice.

Ita: e tu chi sei?

Chiese il maggiore dopo aver preso di ramoscelli.

Na: Naruto, e sono il proprietario del negozio.

 

Dopo aver comprato quello che gli interessava, assieme a Sasuke ritorno a casa.

 

Quella sera, uno strano sogno fece visita a Sasuke.

Sogno di essere una principessa di nome Neve, che passava la sua vita ad imbiancare la terra fino a quando non incontro un ragazzo.

 

14 Febbraio XXXX

 

Svegliandosi, senti il cuore battere all'impazzata. Durante la notte aveva finalmente capito chi fosse lui ma sopratutto chi gli ricordava il proprietario del negozio del giorno prima.

Così, dopo aver lasciato un biglietto e senza far colazione, usci di volata da casa.

Mentre correva verso il piccolo negozio di fiori, non si accorse che le strade erano piene di coppiette.

L'unico cosa davvero importante per lui era arrivare al negozio.

 

Dopo una lunga corsa, in fine giunse davanti al negozio ma vide che questo era chiuso.

Amareggiato si lascio scivolare vicino alla porta e porto le gambe al petto e ci poggio la testa.

Stava per piangere per il dolore di non essersi ricordato tutto il giorno prima quando una mano non gli si poggio sulla spalla.

Stava per mandarla via, quando questa non gli alzò il viso.

Davanti a lui stava il proprietario del negozio che lo guardava con un dolce sorriso.

Immediatamente si alzo e gli butto le braccia al collo.

Non sapeva ancora il suo nome, ma sapeva che lo avrebbe amata fino alla fine dell'eternità.

 

Dopo che si furono staccati.

N/S: Ti Amo

Dichiarano assieme.

Si guardarono negli occhi e dopo essersi sorrisi, avvicinarono i loro volti.

Il bacio che ne nacque li porto in paradiso. Facendo battere ancora una volta i loro cuore.

 

  
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