Notte
Corro sotto un cielo magnifico e dolce con
Le stelle che mi guardano da lontano
La luna č li dolce vicina
Corro, scapo
Da una creatura vecchia di secoli
Corro solo sul dirupo
Da una parte uno strapiombo
dall’altra la nuda e fredda roccia
dietro una creatura
artigli affilati come il dolore
sete di sangue inestinguibile
denti avvelenati da mille cadaveri in putrefazione
alito di morte
i suoi sensi sono affilati come rasoi
le sue membra possenti come quello di un orso
impossibile sfuggirli
sono un cadavere
che si ostina a non morire