-i tuoi voti sono disgustosi Hope.-

-si mamma,ho notato.-

-fai pure la sarcastica?-

-non sto facendo la sarcastica ho solo detto di essermene accorta!-

-stasera con tuo padre vedrai.-

-si ok ciao.-

Salii in camera mia e mi tolsi la giacca,buttando la mia cartella sul pavimento,affianco a libri e vestiti.
Mi guardai allo specchio,che orrore.
Ero tutta bagnata,odiavo Londra e la sua umidità,volevo solo giorni di sole.
La mia pelle era candida,i miei capelli marroni,molto scuri e arrivavano fin sotto le spalle...i miei occhi erano grigi,l'unica cosa che adoravo di me,erano misteriosi e intensi.
Asciugai i capelli con il phon e mi buttai sul letto,addormentandomi.
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Sentii il mio cellulare vibrare,mi svegliai di colpo.
Era un messaggio da Aurora,la mia migliore amica che mi chiedeva i compiti...ci conosciamo da otto anni e questa ancora non ha capito che non ho mai fatto compiti in vita mia.
Guardai l'orario dall'iphone,le otto...uh,si mangia.
NO,un momento...cena uguale...MIO PADRE.
Sbuffando scesi in cucina e mi sedetti a tavola.

-Hope.-

Mi disse mio padre mentre stavo per dare il primo morso al mio hot-dog,lo poggiai nel piatto e alzai lo sguardo verso di lui.

-dimmi papà...-

-io e tua madre abbiamo preso una decisione.-

Lo guardai dritto negli occhi,che avevano intenzione di fare?chiudermi in un collegio per suore? Farmi arruolare nell'esercito? 

-vogliamo mandarti in un college.-

Bhe,non era tra i miei programmi ma poteva capitarmi di peggio.

-dove?-

-New Castle,é a tre ore da Londra.-

-bene...- dissi continuando a mangiare il mio panino.

-parti domani.-

-ma che problemi avete? Devo prepararmi e salutare Aurora.-

-oh,non preoccuparti Aurora verrà con te.-

-cosa?- 

-abbiamo parlato con i suo genitori,glielo avrebbero comunicato a cena,anche i suoi voti devono migliorare.-

Mi alzai da tavola e tornai nella mia stanza...secondo me non hanno capito che nei college si fa tutto tranne che studiare,che i college sono pieni di ragazzi molto mlmlml e che io non avrei studiato mai e poi mai,potevano anche mandarmi Justin Bieber nudo in camera mia che mi implorava di studiare e non l'avrei fatto lo stesso...oddio bhe...forse si,ma massimo una pagina.
Preparai la valigia,misi i miei jeans e tutte le felpe che avevo e dei vestiti per la sera,i trucchi e il mio pc,poi andai a dormire.
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-aurora,secondo me sarà una figata assurda un anno in questo college.-

-hope,non lo so...non conosciamo nessuno,sarà strano.-

-andiamo sorella,faremo nuove conoscenze!-

Dissi spettinandole i suoi capelli biondo scuro.
Arrivammo verso le undici,prima di andare nella stanza ci fermammo ad un bar,lei prese il tavolo e io feci la fila.
Finalmente era arrivato il mio turno,poggiai il mio iphone sul bancone della cassa per prendere i soldi dalla borsa
-due cappuccin...-

-scusami potresti far andare prima me? Ho lezione tra dieci minuti.-

Mi disse un ragazzo moro,si intravedevano solo gli occhi verdi e dei riccioli spuntare dal cappello,era coperto da una sciarpa fin sopra il naso.

-certo fa pure...-
mi abbassai per allacciarmi le scarpe,il ragazzo andó via,presi i cappuccini e il telefono e tornai da Zoe.
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-siamo le nuove arrivate...-

-ah sisi,la vostra camera é la 173,terzo piano.-

-va bene grazie.-

Salimmo le scale,quel college era enorme,avevamo già visto moltissimi figoni e questo era un buon inizio.
Entrammo nella stanza,c'era un letto a castello,due armadi e un bagno...non era poi cosí brutta.
Mi stesi sul letto e sbloccai il telefono.
Un momento...perché ho un calciatore come sfondo? Andai tra le immagini,calciatori,calciatori,modelle,donne nude,calciatori e ancora calciatori...no,quello non era decisamente il mio telefono.
Mentre cercavo un modo per rintracciare il propietario il telefono iniziò a squillare,un numero sconosciuto.