Serie TV > Glee
Ricorda la storia  |      
Autore: Rette_Bubu    17/02/2013    3 recensioni
“Papàààààà!!! Vado bene vestito così?”.
David spunta dalla stanza con addosso la tuta da sci.
“Dove l'hai presa?”, Sebastian indaga.
Ahia! Qui sono guai grossi.
“Ricordati che hai promesso, Seb!”, faccio sedere il bambino per mettergli gli scarponcini.
“Non ho promesso!”
David ci guarda senza capire.
“Dal letto”, risponde ovvio.
Quando si dice “i bambini sono la bocca della verità” e ti fregano quando cerchi di nascondere qualcosa.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Papà, papà... Splash!

 

15 Dicembre.

Mancavano soli dieci giorni a Natale e il freddo, quest'anno, si era fatto attendere.

Ogni Tg nazionale aveva preannunciato che il vero gelo si sarebbe avvicinato dalla fine di Novembre, ma, una volta arrivato, sarebbe stato degno di nota per nostra somma gioia, soprattutto per somma gioia del mio compagno.

Sebastian è sempre stato una persona che preferiva il freddo al caldo, l'inverno all'estate.

 

“Sebastian, non ha senso quello che dici”, mi diverto ogni anno a prenderlo in giro.

“Invece sì, Blaine. Il freddo è meglio perché ti puoi sempre coprire. Puoi metterti mille maglioni e sciarpe molto molto pesanti. Ma la neve proprio la odio! Non ha senso! Si insinua nelle maglie, poi blocca la città! È totalmente inutile! È quasi meglio la pioggia!”.

“Sebastian, sei il solito esagerato!”, rido di gusto.
 

È la prima nevicata dell'anno e il mio consorte già non ne può più.

La parte migliore e più divertente, forse, è proprio il fatto che sia io che nostro figlio adoriamo in modo smisurato quei leggiadri fiocchi che scendono dal cielo, quasi come se fossero pezzi di zucchero filato.

“Papà, papà, papà! Zucchero filato dal cielo!”.

Appunto.

“David Richard Anderson Smythe! Sono fiocchi di fastidiosissima NEVE, non zucchero filato!”.

Come ogni cosa, in momenti di rabbia di Sebastian, l'ordine dei nomi e dei cognomi di nostro figlio variava e, puntualmente in concordanza con il suo ego, prima veniva posto il nome scelto da lui e il suo cognome, a meno che nostro figlio non avesse appena combinato un guaio, allora passavano prima i miei.

Rido inevitabilmente.

“Blaine Devon Anderson, posso sapere cosa ci trovi di divertente in tutto ciò?!”.

Ahia, la furia si sta ribaltando anche verso di me! Meglio fare i bravi.

“Niente, Amore mio, solo che è semplicemente... Neve”.

Mi sembrava ovvia la risposta, scollo leggermente le spalle con sguardo innocente.

Cosa ci può essere di tanto malvagio, dai! Solo perché è bianca è pura!

“Appunto, è NEVE! E non venirmi a dire che perché è bianca è pura! Perché macchia!”.

Ops!

“Sì, okay, hai ragione, però non puoi neanche prendertela così! Non si possono pianificare le azioni delle nuvole, Sebastian”, cerco di farlo ragionare.

“Non puoi neanche obbligarmi a uscire con 'sto tempo!”.

“Uscire?”, David Richard Anderson Smythe – per la precisione e non Richard David Smythe Anderson, come è solito chiamarlo lui-, raddrizza le orecchie proprio come fa un cagnolino appena sente il suo nome.

“David vai un attimo in camera e dopo ne riparliamo”, cerco di eliminare momentaneamente un problema accompagnandolo per le spalle verso la stanza.

“Ma poi andiamo a giocare fuori, vero papà? Vero, vero, vero?”.

“David, dentro!” e chiudo la porta prima che possa ribattere.

“Papà!!!! non puoi trattarmi così! Chiamo il WWF, la protezione bambini e la protezione civile!!!”.

Guardo mio marito di sottecchi.

“Poi tu ti domandi cosa avete in comune!”, gli faccio presente.

“Per così poco!”, fa spallucce e si gira dall'altra parte sbuffando.

“Sebastian, dai”, mi avvicino a lui.

“Cosa vuoi?”.

“Mi piace quando fai lo scorbutico”, gli sussurro in un orecchio, abbracciandolo.

“Non sono scorbutico”.

Sollevo gli occhi al cielo trattenendomi dalle risate. Avrei peggiorato solo la situazione e non mi sembrava il caso. O meglio, non era il momento!

“Okay Amore, allora diciamo... Non fare il Brontolo”.

A quella frase la mia dolce metà scoppia a ridere.

 

Un Natale gli avevo regalato un peluche fatto a forma di Brontolo, il nano di Biancaneve, e da lì era nata una discussione sul fatto che lui non era uno che si lamentava per tutto, ma, SEMPLICEMENTE, è una persona molto precisa che pretende la perfezione. E poi... Non era neanche vero che era facilmente irritabile, semplicemente era parecchio sensile e poco predisposto ai cambiamenti e, parte migliore!, proprio in virtù del nostro amore e il fatto che io sapevo che era fatto così, allora, IO, avrei dovuto evitare tutte quelle cose.

Ovvio, no?!

E i casi successivi erano due.

Giornata sì: la prendi con filosofia, ti fai del ridere e la lasci correre.

Giornata no: ti incazzi e inizia una litigata colossale; una di quelle che prendi David, lo porti dai tuoi genitori, o dai suoceri, e dici loro: “se non divorzio prima, appena vostro genero” (o vostro figlio, a seconda dei casi) “si calmerà, vengo a riprenderlo”.

Come se fosse un pacco postale. Povero figlio mio!

 

Sta di fatto che in questo momento Sebastian ride, quindi è il momento per stenderlo.

“Ascolta, Amore”, inizio a sfiorargli il corpo al di sopra della sua camicia bianca impeccabile, “potremmo portare David un po' a giocare nel parco...”.

“Richard! Non David”, puntualizza.

“Richard David... David Richard... Lui, nostro figlio! Lo portiamo un po' a giocare nel parco...”.

“Ci giochi tu, non io!”.

“Certo, Amore. E poi lo possiamo lasciare dai nonni e prenderci una seratina tutta per noi, come la vedi?”.

“E io mi dovrei sacrificare delle ore per una cenetta pseudo romantica e una notte di sesso?”, mi guarda dritto negli occhi con le sue iridi accese.

Di solito funziona. Non può odiare così tanto la neve da dirmi di no a un programma del genere!

Attendo un suo continuo alla sua domanda retorica.

“E va bene! Tu dimmi cosa non si fa per astinenza sessuale!”.

“E per amore dei figli, ricorda!”, vittorioso sorrido e lo bacio.

Un bacio dolce e... passionale, parecchio spinto, se non fosse che...

“Papàààààà!!! Vado bene vestito così?”.

David spunta dalla stanza con addosso la tuta da sci.

“Dove l'hai presa?”, Sebastian indaga.

Ahia! Qui sono guai grossi.

“Ricordati che hai promesso, Seb!”, faccio sedere il bambino per mettergli gli scarponcini.

“Non ho promesso!”

David ci guarda senza capire.

“Dal letto”, risponde ovvio.

Quando si dice “i bambini sono la bocca della verità” e ti fregano quando cerchi di nascondere qualcosa.

“Blaine De...”.

“Devon Anderson, dimmi pure, ma nel mentre vestiti o faremo tardi!”.

Sebastian esce di scena impettito e il nostro piccolo di chiede:

“Ho fatto qualcosa che non va, papà?”.

“No, Amore, vai a prendere il berretto e la sciarpa”.

Nel mentre, a mia volta, mi copro ben bene e una volta arrivati i miei uomini usciamo.

Sembrano le maschere di teatro: una felice come una pasqua, quella di David Richard blablabla; l'altra disperata, quella di Sebastian.

“Dai, Amore, cerca di divertirti un po'. Non è poi così male!”.

“E' neve! È bagnata e fredda! Richard, attento a non bagnarti e prenderti la febbre”.

“Sebastian, ha la tuta da sci!”.

“Non si sa mai!”.

“Dai, Papà, vieni a giocare!”.

“Tuo figlio ti chiama”, Seb mi riprende.

“A dire il vero sta chiamando te”.

“Dai, Papàààààà!”.

Inizia la cantilena. Qui arrivano guai!

“Papà, papà!”.

“Richarda David Sm...”.

Splash!

Dritto in faccia.

Si salvi chi può!

“BLAINE!!!!!!”.

“David, ci conviene scappare!”.

Prendo in braccio mio figlio e iniziamo a correre per i giardini, inseguiti da Sebastian Furia Smythe.

 

Fine.



__________________________________
Happy Seblain!Sunday :D
Non solo solita a partecipare a queste.... come si definiscono?! Queste... Seblaine sunday xD ma visto che ho scritto questa mini shot, prima che sia presa di nuovo dallo tsunami settimanale è il caso che posti!
Si ringrazia la mia fonte di ispirazione: la mia dolce metà, C e il suo odio sfrenato per la neve (infatti questa cavolata è nata nel giro di un'ora in una giornata di bufera di neve con le bestemmie della suddetta :3)... I love you so!
E la mia Seblaine preferita Marti per averla letta in anteprima ieri e averla promossa!

Lov iu all!!
Spero vi diverta un minimo :D

NdA: I nomi del bambino sono accuratamente ragionati inbase a due ossessioni, una mia e una di Carly: David= David Gilmour (i miei sensi muoiono solo che sentirlo nominare, figurarsi cantare e suonare!) e Richard= Richard Wright (amore di Carly).
Il banner è invia di partorimento (?) da carly....
Baci!

   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: Rette_Bubu