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Autore: Dreamer_98    17/02/2013    5 recensioni
[La profezia annunciava che dopo duecento anni dal suo sacrificio, la dea Grace si sarebbe reincarnata su una ragazza di sangue reale.. chi sarà la prescelta? Quale sarà il suo compito?]
Ciao! Sono ritornata con una nuova long, ma questa volta è una ReinxShade.
Spero di avervi incuriosito almeno un poco!
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Fine, Nuovo Personaggio, Rein, Shade
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Brutte notizie

 

Continuavo a dimenarmi tra le braccia del mio assalitore, che però non accennava a mollarmi ma, al contrario, stringeva la presa.
-Stai calma- Mi sussurrò nelle orecchie; ma come potevo stare calma? Avevo appena sentito mia sorella urlare, non potevo rimanere lì sapendola in pericolo.
Volevo parlargli e dirgli di andare a salvare Fine, ma purtroppo il suo palmo continuava a premere con forza sulle mie labbra, impendendomi di pronunciare qualsiasi parola in modo comprensibile.
Dopo pochi minuti, che mi parvero infiniti, il misterioso rapitore lasciò la presa e mi posò a terra.
Senza pensarci due volte corsi in direzione dello spiazzo in cui c’era stata quella specie di battaglia.
-Resisti Fine- Dissi ad alta voce aumentando la velocità e arrivando nel posto da cui proveniva l'urlo di Fine, ma con mia grande sorpresa non c’era niente se non un grande caos.
L’erba, i fiori e i cespugli lì vicino erano tutti bruciacchiati, probabilmente per colpa degli anelli di fuoco che erano stati lanciati dalla donna, ma né di lei né di Fine c’era traccia.
-Magari è tornata al castello per avvisare mamma e papà di quanto accaduto- Mi dissi con un tono piuttosto agitato cercando di convincermi di una cosa che, sapevo, era falsa.
-È tutto inutile- Affermò sicura una voce alle mie spalle. Mi voltai di scatto e vidi un ragazzo dai capelli cobalto e gli occhi del medesimo colore.
Abbassai la testa nascondendo i miei occhi acquamarina sotto la frangetta: in fondo sapevo che aveva ragione.
-Perché…- Iniziai a dire all’improvviso rialzando il capo e guardandolo negli occhi. I miei occhi intanto si facevano umidi -Perché lo hai fatto?- Gli chiesi. -Perché mi hai impedito di salvarla?- Continuai caricandolo di uno sguardo di odio.
Lui mi fissò per un momento, non sembrava lo toccasse molto quello che gli stavo dicendo.
-È inutile che te la prendi con me… lo sai- Mi rispose lui tornando a guardare lo spiazzo della battaglia. -Anzi, ti ho salvato. Non dovresti ringraziarmi?- Mi chiese tornando a guardarmi.
-N-non avresti dovuto farlo- Asserii iniziando a sentire pizzicare gli angoli degli occhi. -Dovevo salvarla- Continuai serrando i pugni. In quel momento una goccia di pioggia cadde dal cielo, seguita copiosa dalle sue numerose gemelle.
-Non ce l’avresti mai fatta- Quelle parole mi fecero sobbalzare, che ne poteva sapere lui di me? Neanche sapeva il mio nome!
-Chi sei? E cosa vuoi da me?- Gli chiesi a quel punto. Quel ragazzo era spuntato fuori dal nulla mi aveva intrappolata impedendomi anche solo di parlare e adesso si permetteva anche di dire quello. Però avevo l’impressione di averlo già visto da qualche altra parte.
-Sono Shade, e ti ho solo salvato la vita- Mi rispose rimanendo impassibile, intanto le goccioline di pioggia cadevano dal cielo sempre più impetuose.
-E perché mi hai salvato la vita?- Gli domandai sempre più confusa.
-Perché…- Dopo aver pronunciato quella semplice parola si bloccò. Forse non lo sapeva nemmeno lui il motivo che lo aveva spinto a quel gesto.
-Perché…?- Lo incoraggiai.
-Non lo so, semplicemente sentivo che dovevo farlo-  Quella frase, in un certo senso, mi colpì. Perché sentiva che doveva salvarmi se neanche mi conosceva?
-Dov’è Fine?- Gli domandai. Magari lui lo sapeva ed il pensiero che le potesse essere successo qualcosa di brutto mi stava uccidendo.
-Penso che loro l’abbiano rapita- L’avevano… rapita?
Appena saputa la brutta notizia sentii una morsa al cuore e nello stesso momento un tuono squarciò il cielo, adesso coperto da nuvoloni grigi come il mio umore.
Chinai il capo e lasciai uscire tutte le lacrime che ero riuscita a trattenere fino a quel momento. Perché avevano salvato me e non lei? Perché il destino aveva voluto giocarci questo brutto tiro?
-Rein, Shade- Una nuova voce ci sorprese alle spalle. Ci voltammo entrambi e guardammo la figura che aveva parlato. Era una ragazza; una ragazza dai lunghi capelli biondi e gli occhi blu, come l’oceano più profondo. -Vi devo parlare-.
 

 * * *

 
Intanto nel castello di Malicia tre ragazze stavano aspettando impazienti il ritorno di Malica e delle compagne.
-Non riuscirò ad aspettare ancora per molto- Era stata Yuki a parlare mentre continuava ad andare avanti ed indietro per il corridoio.
-Chissà cosa staranno facendo a quella povera ragazza- Sussurrò Onyx con la schiena appoggiata contro il muro, mentre fissava la punta delle scarpe.
-Perché non proviamo ad andare anche noi nel Regno Solare? Magari arriviamo tardi ma è sempre meglio che stare qui a girarci i pollici!- Giada si alzò in piedi e guardò negli occhi le amiche.
-Io ci sto!- Acconsentì Yuki fermandosi davanti alla porta in cui Malicia aprì il portale per recarsi nel Regno Solare. Appoggiò la mano sulla maniglia e lentamente aprì la porta. -Possiamo entrare!- Yuki diede il via libera alle altre che, contente della buona notizia, si lasciarono scappare un sorriso.
-Dove credete di andare?- Le tre si fermarono subito dinanzi al ragazzo che aveva parlato, che rispondeva al nome di Jordan.
-Se pensi di fermarci, ti sbagli di grosso!- Dopo averlo urlato Yuki si scagliò contro Jordan, ma venne immediatamente bloccata da Giada.
-Non dobbiamo perdere tempo, è questo il loro gioco!- Affermò la castana. -Ci penso io a lui, voi due andate subito dalla Prescelta!- Ordinò ancora. Onyx e Yuki annuirono con un gesto del capo e si avviarono dentro la stanza.
-Non vi lascerò passare così facilmente- Asserì il verdino scagliando delle scaglie di ghiaccio verso le tre, ma queste ultime riuscirono a schivarle senza molte difficoltà. Il fatto curioso, però, era che Giada non si era mossa nemmeno di un millimetro e non aveva nemmeno un graffio.
-È tutto qui quello che sai fare? Ragazze, andate pure ora. Vi raggiungerò tra poco, non preoccupatevi.
Le due non se lo fecero ripetere due volte, e con una notevole corsa riuscirono a sorpassare Jordan, il quale era ancora sorpreso dal fatto che la sua avversaria, al contrario delle altre, non aveva battuto ciglio durante il suo attacco.
-Come hai fatto?- Iniziò il ragazzo. -Come diavolo hai fatto a non essere colpita?- Era rimasto senza parole.
-Beh… il tempo è a mio favore- La manica della ragazza cominciò a prendere una strana forma. -Ora però lascia attaccare me!- Dopo aver sfoderato uno strano sorriso, lo sguardo della ragazza divenne serio, e dalla manica uscì un fucile.
Jordan capì subito che quella ragazza era un po’ fuori dal comune, e che in quella battaglia avrebbe dovuto stare molto attento se ci teneva ad uscirne vivo.
La castana cominciò a sparare verso il suo avversario mentre quest’ultimo si difendeva con uno scudo di ghiaccio, creato all’ultimo momento prima dell’attacco della ragazza.
Giada, invece, continuava a sparare, facendo apparire fucili da ogni angolo della stanza. La battaglia non sarebbe durata molto: Giada, continuando a sparare verso Jordan, prima o poi avrebbe rotto il suo scudo ed il ragazzo, a quel punto, non avrebbe avuto il tempo di ricrearne un altro in tempo; sarebbe inevitabilmente morto, colpito dalle pallottole dei fucili dell’avversaria.
Tutto questo sarebbe successo, se Giada non avesse avuto pietà. Infatti, appena lo scudo si ruppe, proprio come la speranza di Jordan di sopravvivere, la ragazza si fermò.
Si avvicinò al ragazzo e, dopo averlo scrutato negli occhi, gli domandò: -Perché ti sei unito a Malicia?
A Jordan bruciò il petto. Non lo aveva detto a nessuno, nemmeno a Nevil, il suo migliore amico. Non voleva che quest’ultimo avesse un altro motivo per odiare la madre, già di per sé abbastanza antipatica, ma sentiva che di quella ragazza si poteva fidare.
-Una settimana fa Malicia venne da me e la mia famiglia- Iniziò il ragazzo con un sospiro. -Prima di allora usavo i miei poteri per aiutare i miei amici, ma Malicia voleva farmeli usare per altri scopo, e di certo non buoni- Il verdino si fermò un momento per vedere se Giada avesse capito. –Mi rifiutai all’istante ma, per tutta risposta, rapì i miei genitori. Non so dove li abbia portati, ma sicuramente non in un bel posto. Mi ha detto che se non l’avessi seguita li avrebbe uccisi. Ho dovuto accettare.
Spiegata la sua storia, Jordan abbassò il capo e cominciò a piangere, non riuscendo più a trattenere quelle lacrime che da tempo lottavano per uscire.
Ora che non era riuscito a fermare il nemico che ne sarebbe stato della sua famiglia?
-Quell'arpia...-Giada serrò i pugni -Lo ha fatto di nuovo... ancora una volta...-
A quel punto la ragazza si mise in ginocchio davanti al ragazzo, ormai esausto e indebolito sia dalla lotta che dal pianto, e mise la sua mano davanti a lui, in segno di aiuto.
-Io non posso sapere quello che hai provato in quel momento ma anche io non ho avuto molti momenti felici nella mia vita a causa di Malicia- cominciò a sorridere amichevolmente -Ma ho sempre saputo che prima o poi qualcuno l'avrebbe sconfitta!
Jordan alzò la testa, e dopo qualche secondo prese la mano dall'amica.
Sì, ora poteva chiamarla così.
Dopo averlo aiutato ad alzarsi, Giada continuò a parlare:
-Prometto sulla santa Grace che ti aiuterò a salvare i tuoi cari, anche se dovessi rischiare la mia vita!
Il ragazzo la guardò. Solo ora notava i suoi occhi: uno verde come l'erba su cui giocava allegro nel suo villaggio, prima dell'arrivo di Malicia; l'altro invece era rosso, come il sangue con cui si era peccato in quei giorno per colpa di Malicia.
 

 * * *


Dopo la conversazione tra Giada e Jordan, uno strana luce proveniente dalla stanza della donna dagli occhi color sangue abbagliò i quattro ragazzi lì presenti. Dopo qualche secondo la luce si spense e al suo posto comparvero Miku, Altair e Malicia insieme ad una ragazza dai capelli rossi e gli occhi del medesimo colore, ancora tremante e con le lacrime agli occhi.
Era davvero lei la Prescelta?
 
 
 
L’angolo di Dream
 
Eccomi qui con il quinto capitolo che spero vi sia piaciuto!
Dedico il capitolo a Cri-Cri, la mia birbona preferita. Guarisci presto cucciolotta!
Inoltre ringrazio GiadaJoestar per avermi aiutato con il capitolo!

Allora come al solito se ci sono errori avvertitemi e se non è chiaro qualcosa chiedete pure!
 
Un bacio all’ananas
Sarah
 
 
 
 
 
  
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