NICOTINA
“dunque ho bisogno di alcuni
documenti relativi alle missioni dello scorso anno” sta dicendo la quinta Hokage.. ma sinceramente sono con la testa per aria e la sto
ascoltando relativamente…
che vergogna se mi vedessero i miei allievi ora.. proprio
io che stavo sempre a rimproverarli perché non ascoltavano mai e non stavano
mai attenti, adesso sto davanti all’Hokage in persona che ci sta istruendo
sulle nostre mansioni del giorno e sto meravigliosamente pensando ai fatti
miei…
è strano…. È da un po’ che ho perso interesse…. Un po’
per tutto….
Poi alcune parole di Tsunade
giungono alle mie orecchie riportandomi molto bruscamente alla realtà “mi pare
che quelle lettere erano custodite da Asuma Sarutobi….
Quindi dovrebbero essere ancora a casa sua…”
Sussulto molto visibilmente e
un po’ me ne vergogno anche.
Ma quel nome mi scuote
sempre… non riesco a farne a meno. Tsunade mi guarda un attimo intensamente
“andresti a prenderle per piacere, Kurenai?” mi dice.
Mi si gela il sangue nelle
vene.
Lo fa apposta. Lo so che lo
fa apposta perché lei adora mettere alla prova le persone..
so che lo fa per spronarci ad affrontare le nostre debolezze… ma io…. Entrare
in quella casa… non so se…
Poi la voce di Gai interrompe
i miei pensieri “Hokage-sama ci andrò io… non c’è problema” mi dice poggiandomi
una mano sulla spalla.
Lo guardo un po’ stravolta… anche se non sono girata dalla sua parte sento
Tsunade guardami male… e avverto lo sguardo di Kakashi che è dietro di me sulla
schiena.
Sorrido a Gai dolcemente.. la sua premura è davvero adorabile… ma “no non c’è problema” affermo con decisone “ci vado io” aggiungo
drizzandomi bene sulla schiena.
Tsunade sorride
mentre Gai mi guarda un po’ stranito… e stavolta mi fa male leggere un
velo di compassione nei suoi occhi.
La seduta prosegue.
E sento ancora lo sguardo di
Kakashi. Avverto il suo occhio magico premere contro la mia schiena da sotto la
maschera.
Smettila. Lasciami in pace.
Cosa pensi di poter fare tu? Cosa pensi di dirmi con la pressione di quel tuo
occhio disgustoso???
Non voglio che scavi dentro
di me… ora basta.
Finalmente la riunione
finisce e io vado ad espletare il mio logorante compito.
Sarebbe una cosa da niente
recuperare delle lettere in una appartamento deserto..
Se non fosse che quel appartamento
è il tuo…. Asuma…
Anche solo pensare il tuo
nome mi fa male…
Sono davanti alla porta da 5
minuti buoni ma ancora non ce la faccio ad entrare… mi
sento un idiota…mi sento debole… e io odio sentirmi così…
Già da bambina ho dovuto fare
i salti mortali per farmi rispettare in un mondo di uomini… come tutte le
ragazze che decidono di diventare ninja.
Ora basta… entro.
Appena apro la porta vengo investita dal solito odore: nicotina.
Da quando ho memoria questa casa
odora di sigarette. Sento un groppo che mi si forma in gola solo a sentire
questo odore che mi ricorda così tanto te. Mi pizzicano gli occhi… soltanto perché
ho sentito odore di fumo. Una reazione tutt’altro che degna di un ninja del mio
livello….
Mi guardo intorno.
Ero partita con l’idea di
fare il tutto il più velocemente possibile… ma ora
questo odore mi trattiene… sa così tanto di te…. Il groppo in gola aumenta..
E pensare che detestavo vederti
fumare.. mi scappa un sorriso smorzato nel vedere il
posacenere sul tavolo.
È la prima volta che lo vedo
vuoto…. Quante volte ne avevo rovesciato il contenuto nel cestino, sbuffando sonoramente
per farmi sentire da te.
Quante volte ti avevo detto “smettila!!! Fumi troppo, ti rovinerai la
salute!!”
Mi volto e vedo la poltrona
nell’angolo sotto la finestra. La tua preferita.
Quante volte ti ho visto
seduto su quella poltrona sdrucita… che fumavi una sigaretta dopo l’altra.
E io che ti dicevo “ora basta sarà la trentesima da stamattina! Se uno
dei tuoi allievi inizierà a fumare per imitarti non ti perdonerò!” e tu ridacchiavi
con la tua solita aria tranquilla “è impossibile! Quelli mica mi stimano! non mi imiterebbero mai!”
Quanto ti sbagliavi…. Neanche
lo puoi sapere… penso a Shikamaru che ora gira sempre con la sigaretta tra le
labbra….. ti sbagliavi veramente tanto…
Mi avvicinavo a quella
poltrona cercando di risultare minacciosa “smettila” intimavo incrociando le
braccia al petto. E tu mi tiravi sulle tue gambe stringendomi intorno alla vita
e aspirando un grande boccata di fumo “no” mi dicevi
con voce insolente un attimo prima di
baciarmi.
E non te l’ho mai detto
quanto in fondo mi piacevano quei baci al sapore di nicotina.
Sento che il mio groppo in
gola si sta facendo insostenibile, così scuoto la testa e respiro
profondamente.
Sarà meglio che cerchi quelle
lettere…e me ne
vada subito da qui…. Prima di fare qualcosa per cui il
mio orgoglio potrebbe pentirsi.
Non ci sono… non le trovo
maledizione…. Questo odore mi sta dando un po’ alla testa adesso…
Poi mi ricordo del piccolo
mobile nella tua camera… quello con i cassetti ai piedi del letto. Era li che conservavi le cose importanti…
Entro in camera e a vedere
quel letto mi si mozza il fiato… la sensazione alla gola ritorna di nuovo… mi
avvicino piano e sfioro con le dita quelle lenzuola che tante volte si sono
impregnate di noi.. qui l’odore di nicotina è ancora
più forte…
Apro la cassettiera e trovo le
lettere che mi ha chiesto la quinta Hokage.
Nel guardarle noto che le
mani mi tremano un po’…
Senza riflettere mi sdraio su
quel letto. L’odore di sigarette mi avvolge completamente… e per un attimo mi sento
tranquilla…
Quando mi abbracciavi sentivo
lo stesso odore…. Stesi su questo letto… ogni mattina ti osservavo accenderti
la prima sigaretta della giornata, e io sbuffando ti dicevo “quand’è che
smetterai?” e tu come sempre rispondevi tranquillamente
“quando morirò”
Mi scende una piccola,
piccola lacrima sulla guancia. Anche adesso so che mi maledirò per averlo fatto,
tra un paio d’ore, ma non riesco a fermarla stavolta quella lacrima..
Tu…..
sei sempre stato terribilmente schietto….
Infatti…. Ora hai smesso….
Ora che non ci sei più…… ora che un uomo di cui non conosco neanche il volto ti
ha strappato via da me….
Mi hanno detto… che sei
riuscito a portarlo con te… prima di andartene… non hai mai lasciato le cose a
metà o conti in sospeso tu…
Inspiro a fondo l’odore forte
di nicotina che impregna questa stanza e questo letto… e sorrido….
Forse…in fondo…. Non è vero
che hai smesso….. perché tu non ci sei più….
Ma questa casa ancora profuma
di te…