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Autore: Sam_Rox88    10/08/2004    11 recensioni
Serenity ed Endimion prima di diventare i sovrani di Crystal City. Come si sono conosciuti? Come si sono risvegliate le guerriere Sailor? E come hanno affrontato i nostri amici l'imminente glaciazione che coinvolse la Terra?
Genere: Generale, Romantico, Azione, Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Endymion, Serenity
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dopo mille anni di nuovo insieme

 

Note

Rieccomi, sono ancora io, Sam_Rox88. Se qualcuno vuole picchiarmi per questo titolo orribile o per come sono andate a finire le cose ne “Le redini del destino” posso semplicemente scusarmi e dirvi che per questa storia non ho saputo trovare titolo più efficace di questo, l’alternativa era “La glaciazione” ma l’ho trovato freddo, distaccato e poco interessante. Ora vi starete chiedendo come mai sto scrivendo all’inizio e non alla fine della FanFic, come ho fatto per le precedenti, ma posso solo dirvi che se non leggevate queste note prima di leggere la storia non ci capivate davvero niente! Non che io stia insinuando qualcosa, sto solo dicendo che questa storia è semplicissima ma ha bisogno di un’introduzione per rendere a tutti chiare le cose.

Allora… perché è sempre giusto cominciare così… (mi sto divulgando ^_^) Ci troviamo mille anni nel futuro, tutti vi chiederete “E allora che c’è di strano? Siamo a Crystal City e la Regina Serenity è sposata con Endimion, sono i genitori di Bunny (la piccola Lady chiamata Chibiusa nel presente per non confondersi con la Bunny più grande) e le guerriere Sailor difendono la città” ma non è così perché ci troviamo un po’ prima che accada tutto questo. O meglio… Serenity non è stata ancora incoronata regina ed è ancora una semplice principessa (semplice?), non ha ancora sposato Endimion anzi direi che non si conoscono nemmeno… e le guerriere Sailor vivono come sempre nei corpi delle nostre quattro adolescenti preferite ma non si sono ancora risvegliate così come in Serenity ed Endimion non si sono risvegliati i ricordi delle loro vite precedenti! (mio Dio, che casino… ma sono davvero sicura di scrivere questa storia?). Comunque per una qualche strana ragione la sovrana di Crystal City (non ancora capitale del mondo) che non è altri che la regina Selene, madre di Serenity, ha fatto qualche piccolo accordo con i sovrani del regno più vicino… i genitori di Endimion. I tre sovrani, quando Serenity aveva solo pochi mesi ed Endimion poco più di quattro anni, hanno deciso (ovviamente senza l’approvazione dei loro figli) il loro fidanzamento e sembra che sia arrivata proprio l’ora per fare l’annuncio all’intera popolazione ma… il resto non è più introduzione ma è storia quindi… a voi il piacere di leggere!

 

Dopo mille anni di nuovo insieme

Sam_Rox88

 

La regina sembrava andare davvero molto di fretta e camminava a passo svelto lungo i corridoi del palazzo seguita da un giovane ragazzo molto carino (va bene… troppo carino… bellissimo!), si trattava di suo figlio, il principe Endimion che sembrava voler discutere di qualcosa che riteneva molto importante e che invece sua madre sminuiva…

 

“Io non intendo sposarmi madre… o almeno, non adesso, non così.”

 

“Così come figliolo? E’ da una settimana che ti lamenti di questa storia, non capisco cos’abbia Serenity che non va… se tu la vedessi… dicono che è diventata davvero bellissima!”

 

“Sarà anche la ragazza più bella del pianeta ma io non la conosco, non l’ho mai vista. Oh no, mi correggo, l’ho vista una volta, avrò avuto quattro anni e mezzo e tutto quello che mi ricordo è di una neonata bionda avvolta in una coperta.”

 

“E’ già abbastanza no?”

 

“Madre… io non riesco a capirvi… non potete dirmi solo adesso che mi avete combinato quattordici anni fa un fidanzamento con una ragazza che nemmeno conosco. Non posso sposare una donna di cui non sono innamorato. Lo capite?”

 

“L’amore… è adesso che c’entra l’amore figliolo? Vediamo di sbrigarci, tuo padre è già in macchina!”

 

“Come che c’entra l’amore? Credo che sia per quello che si sposino le persone.”

 

“Endimion… sai che ti voglio bene più di me stessa ma… devi capire che il popolo si sposa per amore… tu sei un nobile, sei un principe e devi attenerti a ciò che è meglio per il tuo regno. Se tu e Serenity vi sposate, allora il nostro regno si unirà con Crystal City e sarà uno degli imperi più potenti che siano mai esistiti. Potremmo risolvere tutti i nostri problemi. Perché non lo vuoi capire?”

 

Madre e figlio arrivarono davanti alla vettura e l’autista aprì la portiera alla sua regina inchinandosi. Il re era già all’interno dell’auto.

 

“Allora? Hai intenzione di salire?” fece la regina voltandosi verso Endimion prima di salire in macchina.

 

“A fare che?”

 

“Non vuoi incontrare la tua futura sposa?”

 

“Madre… facciamo così… cerco di calmarmi, di trovare una spiegazione a questa assurdità e quando avrò quasi accettato l’idea di sposare una sconosciuta allora vi raggiungerò…”

 

“E va bene testardo che non sei altro ma che figura ci farò con la regina Selene e la principessina?” fece la regina sospirando e poi s’avvicinò a suo figlio e gli diede un bacio sulla fronte “Mi raccomando, il viaggio dura quattro ore, non farti venire in mente di andare a Crystal City da solo su quella specie di mostro a due ruote… fatti accompagnare in macchina da qualcuno, chiaro? Ti voglio bene figliolo, vedrai che non è poi così male come sembra!” e dopo queste ultime parole la regina salì in macchina salutando suo figlio. L’auto partì ed il giovane principe rimase da solo ad osservarla da lontano.

 

**

 

Selene era di fronte a sua figlia Serenity e si stava preparando per salire in macchina…

 

“Come se non bastasse… dovete anche andarli a prendere…” fece contrariata la giovane principessa.

 

“Serenity… non ti riconosco più da qualche giorno a questa parte. Non credevo che tu potessi essere così scortese.”

 

“Io scortese? Non sono io quella che vi ha organizzato un fidanzamento alle vostre spalle.”

 

“Cerca di capire, l’ho fatto solo per il nostro bene. Endimion è un bravo ragazzo.”

 

“E a voi chi lo dice? L’ultima volta che l’avete visto aveva poco più di quattro anni e poi io sono ancora troppo giovane per sposarmi.”

 

“Perché mi fai questo Serenity?”

 

“Io sognavo di sposare l’uomo di cui mi sarei innamorata e non uno sconosciuto.”

 

“Beh… oggi lui verrà… chi può dire che non ti innamori proprio di lui?!”

 

“C’è una probabilità su un milione che ciò accada.”

 

“Senti… adesso io devo andare… sono già in ritardo. Tu, mi raccomando, fatti trovare pronta per ricevere il principe Endimion.”

 

Selene salì sulla sua auto ed allungò la mano dal finestrino per prendere quella di sua figlia.

 

“Vedrai che andrà tutto bene. Sai che dispiace più a me che a te.”

 

“E allora non farlo.”

 

La regina Selene scosse la testa “Devo andare.”

 

E così l’auto della regina Selene partì…

 

**

 

Una giovane ragazza dai capelli castani raccolti in una coda passeggiava per le strade di Crystal City tenendo tra le mani un contenitore di cartone quando si soffermò a leggere un gigantesco manifesto che vedeva spadroneggiare un’altrettanto grande foto della principessa Serenity. Era l’annunciò del ricevimento che si sarebbe tenuto per il suo fidanzamento, ricevimento che per l’occasione era aperto a tutti a meno che fossero presentati dei documenti di riconoscimento…

 

“Ma tu guarda… la principessa Serenity ha la mia stessa età e già pensa a sposarsi. Lui dovrà essere sicuramente bellissimo, lo credo, è un principe anche lui. Uffa… perché lei è così fortunata? Ha tutto mentre io per guadagnare qualcosa devo accontentarmi di vendere dolci e torte nelle pasticcerie” fece la ragazza sospirando e subito dopo entrò in una pasticceria. Dopo qualche minuto uscì e sembrava essere felice e soddisfatta rispetto a poco prima “Ho deciso! Vorrà dire che tu cara Morea ti metterai il vestito più bello che hai ed andrai a quel ricevimento!”

 

**

 

Rea stava spazzando le scale all’entrata del santuario quando le arrivò di fronte suo nonno che se ne restò immobile a fissarla per un po’…

 

“Nonno… si può sapere cosa vuoi?”

 

“Io? Niente… volevo solo parlarti del più e del meno!”

 

“Perché non del per e del diviso? Non sono altrettanto interessanti?”

 

“Non mi piace quando mi prendi in giro.”

 

Rea sorrise e poi sospese il suo lavoro per prestare attenzione a suo nonno “Se mi hai trovato un nuovo fidanzato non so cosa ti faccio.”

 

“Volevo solo dirti che, se hai letto qualche giornale o sei semplicemente uscita di casa, saprai sicuramente che la principessa Serenity si fidanzerà tra poco e questo fidanzamento diventerà presto un matrimonio!”

 

“Lo so e allora? Beata lei, che devo dire?”

 

“La principessina ha la tua età!”

 

“Ancora più fortunata allora ma… lei è una principessa, sarà sempre stata circondata da principi belli ed affascinanti, non stupisce che alla fine ne abbia scelto uno.”

 

“Ecco perché tu andrai al ricevimento del fidanzamento… per conoscere anche tu qualche principe carino.”

 

“Nonno… io non posso andare ad un ricevimento simile, non sono all’altezza, non ho nemmeno un vestito.”

 

“Proprio per questo te ne ho comprato uno.”

 

**

 

I genitori del principe Endimion erano ancora a bordo della loro auto e non erano arrivati nemmeno a metà percorso visto che avevano viaggiato per poco più di un’ora…

 

“Quel ragazzo è un ribelle” fece il re rimproverando sua moglie perché era stata troppo flessibile “Doveva essere anche lui su questa macchina e lo sai meglio di me.”

 

“Lo so ma da una parte lo capisco. Sposarsi senza amore… deve essere la cosa più terribile che esista!”

 

“Lui ha degli obblighi e anche se gli voglio un bene dell’anima e mi dispiace che soffra non posso far a meno di essere quello che sono: un re e devo pensare anche al bene del mio regno, prima del bene di mio figlio.”

 

“Tuo figlio dovrebbe venire prima di tutto.”

 

“Sarei un’irresponsabile se agissi in questo modo.”

 

In quel momento l’auto saltò lasciando perplessi i sovrani che non si aspettavano quello scossone…

 

“Ehi… come va là avanti? Tutto a posto?” chiese il re all’autista.

 

“Sì, nessun problema, sire… la strada è un po’ malconcia.”

 

“Com’è possibile? Ricordo di aver fatto asfaltare tutte la strade e stradine del mio regno.”

 

“Evidentemente questa è venuta male, sire.”

 

La macchina ebbe un altro strattone.

 

“Senti… ferma quest’auto prima che ci ribaltiamo.” ordinò il re ma il suo ordine non fu eseguito “Ehi? Hai sentito quello che ho detto?”

 

“Mi dispiace ma… non riesco a frenare.”

 

“Come?” chiese la regina paralizzata.

 

“I freni non vanno.” rispose l’autista.

 

“Dannazione… fermi quest’auto” gridò ancora il re.

 

“Non ci riesco, non ci riesco.”

 

Proprio in quel momento, un’auto veniva dalla direzione opposta e visto che i freni ormai non funzionavano, l’autista non poteva far altro che evitarla e per farlo l’automobile finì fuori strada, ruppe la palizzata di metallo e finì per precipitare in un burrone. L’auto che era stata evitata si fermò di colpo e ne scese un uomo che si affacciò per vedere che fine avesse fatto l’auto precipitata ma non riuscì a vederla quindi prese il suo cellulare…

 

“Pronto? Sì… volevo informarvi che c’è stato un incidente. Un’auto è precipitata.”

 

**

 

Anche la regina Selene era in viaggio a bordo della sua auto quando questa si fermò di colpo…

 

“Cosa c’è?” chiese la regina al suo autista.

 

“Niente… c’è un gruppo di persone che blocca la strada mia regina.”

 

“Puoi farle togliere da lì?”

 

“Ci proverò.”

 

L’autista scese dall’auto ed iniziò a parlare con quegli uomini quando uno di loro, senza nemmeno averlo fatto parlare a sufficienza, l’afferrò ed estrasse un coltello con cui gli tagliò la gola. Selene all’interno dell’auto aveva assistito a tutta la scena e scese terrorizzata…

 

“Bene… ecco la nostra bella regina” fece uno di quelli.

 

“Cosa volete da me?”

 

“Il cristallo d’argento” rispose un altro.

 

“Cosa?” chiese Selene incredula ma non poté dir altro perché quegli uomini la circondarono ed uno di loro si avvinghiò a lei e le puntò il coltello alla gola.

 

“Allora? Dov’è?” le chiese ma Selene non parlò.

 

“Non vi lascerò prenderlo.”

 

Selene, che aveva il cristallo d’argento in una tasca nascosta del suo vestito, non poteva prenderlo ma riuscì ad usarlo con la sola forza della mente… “Piuttosto… preferisco morire per impedirvelo.” disse la regina e poco dopo si emanò una fortissima luce. La banda che voleva rubare il solenne oggetto fu interamente sterminata ma anche Selene rimase coinvolta e cadde al suolo senza vita.

 

**

 

If I smile and don´t believe
Soon I know I´ll wake from this dream
Don´t try to fix me, I´m not broken
Hello, I'm the lie living for you so you can hide
Don´t cry

 

“Hello” Evanescence

 

**

 

Due settimane dopo

 

Alexandra era sempre stata la prima dama di compagnia della regina ed adesso quello che doveva fare come tale era pensare al principe Endimion e convincerlo ad andare avanti anche se era dura, lui doveva continuare quello che i suoi genitori avevano già iniziato e visto che entrambi i regni erano ormai senza i rispettivi sovrani, lui e Serenity dovevano sposarsi al più presto ed essere incoronati per ristabilire l’ordine.

 

“Principe Endimion? Si è fatta ora di andare, l’auto è pronta”

 

Endimion, che era seduto, con la testa bassa, si voltò verso quella voce e vide Alexandra sulla soglia della porta “Perché?” chiese con uno sguardo che quasi la implorava.

 

“Come perché? Era una decisione che già era stata presa ed adesso che entrambi i regni non hanno più né un re che una regina, il suo matrimonio e la sua incoronazione mi sembrano le uniche soluzioni a questo scompiglio che si sta creando.”

 

“No, non hai capito… io ti ho chiesto perché! Perché sono morti così? Dovevo esserci anch’io su quell’auto, lo sai?”

 

“Non so il perché… si vede che il destino così ha voluto!”

 

Endimion si alzò in piedi alquanto nervoso e scagliò a terra un piccolo orologio a pendolo che si trovava sul camino, ovviamente si distrusse “Il destino è una cazzata!” esclamò con tutta la sua rabbia.

 

“Giovane principe, mi duole vederla in questo stato ma dobbiamo partire.”

 

Endimion si concesse il tempo di calmarsi prima di parlare “Forza… andiamo a conoscere questa Serenity.”

 

**

 

Marta era nella sua cucina e parlava con sua madre che stava preparando il pranzo ed era tutta indaffarata ai fornelli quindi ascoltava sua figlia quasi indifferentemente senza neanche guardarla…

 

“Mamma… ti prego… ti sto chiedendo per piacere… prestami il tuo vestito… ti scongiuro!”

 

“Sei proprio sicura che ti faranno entrare a palazzo Marta?”

 

“Io devo andare a quel ricevimento e per piacere, potresti smettere di condire i tuoi manicaretti per prestarmi attenzione?”

 

“No, Marta… ci vuole troppo tempo per cuocerlo e non voglio pranzare alle quattro del pomeriggio.”

 

“Mamma… andiamo… è il mio sogno, io non posso non andare ad un ricevimento simile. Ti prego… mi presterai il vestito?”

 

“Invece di pensare che quella povera ragazza è diventata orfana.”

 

“Sta per sposarsi con il più classico prototipo di quello che io definisco principe azzurro e devo compatirla solo perché è orfana? Io la invidio a differenza!”

 

La madre di Marta sospirò “Ah, che delusione, credevo di aver cresciuto una figlia saggia e con dei principi ma noto tristemente che non è così.”

 

“Stavo scherzando mamma, sai che il mio umorismo mi segue ovunque…”

 

“Tu scherzi sempre nei momenti meno opportuni, figlia mia.”

 

“Lo so, non è colpa mia! Sono fatta così! Comunque è vero, le è capitata una cosa terribile ma il ricevimento non è stato annullato quindi…” e Marta fece un sorriso smagliante “…io devo andarci a tutti i costi. Non posso non andarci. E’ la mia grande occasione, ti prego mamma, prestami il tuo vestito.”

 

“E va bene, te lo presto, se ci tieni tanto ma… dovrai guadagnartelo!”

 

Marta abbassò il capo “Laverò i piatti e pulirò la casa per una settimana.”

 

“Un mese!”

 

“COSA?!”

 

“Lo vuoi quel vestito? Guadagnatelo! Perché non inizi già da adesso e vai a comprare il cibo per il gatto, d’altronde è tuo, sei tu che dovresti occupartene.”

 

“Ma se Artemis mangia le schifezze che trova per strada!”

 

“Appunto, non è mica un randagio quindi… fa che non sia tale… avanti… ricordati il vestito!”

 

“Non dovresti farli questi ricatti mamma!”

 

**

 

Amy era in camera sua sommersa da montagne e montagne di libri ed evidentemente stava facendo una ricerca visto che aveva parecchi volumi aperti che sfogliava freneticamente e poi passava alla ricerca sul computer. Si vedeva che era molto indaffarata…

 

“Io lo trovo molto strano… molto ma molto strano” disse tra sé e poi attese l’apertura di una pagina web che finalmente le svelò un articolo interessante che prese a leggere una riga sì ed una riga no “L’auto dei due sovrani precipita per mal funzionamento dei freni… Pochi minuti dopo la regina Selene viene aggredita da una banda di mal viventi.”

 

In quel momento, proprio quando Amy era completa immersa nella sua lettura, bussò alla porta della sua camera sua madre “Avanti” rispose Amy e sua madre entrò.

 

“Ciao Amy, come va lo studio?”

 

“Ah… non stavo studiando, facevo una ricerca.”

 

“Comunque… riguardo al ricevimento di questa sera…”

 

“Sì, mamma lo so, lascerò lo studio a casa, te l’avevo già promesso.”

 

“Oh, non volevo dire questo. Volevo dirti che stasera ho il turno, devo lavorare, non posso proprio mi dispiace.”

 

“Oh, va bene, non fa niente. Non ci andremo.”

 

“No, io voglio che tu ci vada Amy. E’ una bella esperienza e capita una volta nella vita. Ti prego, promettimi che ci andrai anche senza di me.”

 

“In verità… se devo andarci da sola preferisco studiare.” fece Amy ma sua madre piegò il capo su una spalla e la guardò con un’espressione supplichevole ma amareggiata che convinse la giovane ragazza “E va bene, ci andrò anche senza di te. Mi divertirò per tutte e due.”

 

**

 

Ilean era anch’essa una dama di compagnia e lavorava a palazzo per la regina Selene. La sua morte aveva sconvolto tutti ed anche lei non poteva far a meno di pensarci ma quella che stava peggio era la giovane Serenity… pensare che si erano salutate in modo così brusco e sbrigativo, nessuno aveva capito cosa fosse accaduto alla regina… certo, quello che era chiaro era che l’avevano aggredita e lei si è difesa, ma come aveva fatto a distruggere un’intera banda quanti erano quelli là? Doveva essere stata una cosa troppo forte per coinvolgere anche lei ma cosa? Comunque, Serenity era in camera sua e stava accarezzando la sua gattina, Luna, quando Ilean bussò alla porta ed entrò senza attendere una risposta.

 

“Principessina Serenity… sono arrivati gli oggetti personali della regina Selene. Vuole…?”

 

Serenity alzò lo sguardo verso Ilean e poi s’avvicinò a questa e prese il sacchettino che aveva tra le mani aprendolo e vedendo cosa ci fosse all’interno: erano gli oggetti personali di sua madre tra cui spiccava anche quello strano gioiello. Serenity fu attirata in particolar modo da questo e lo prese tra le mani…

 

“Che cos’è quest’oggetto?” sospirò quasi tra sé “Ricordo che mia madre l’aveva sempre con sé, diceva che era qualcosa di speciale… qualcosa di molto importante. Se solo qualcuno, che non appartenesse alla nostra famiglia, avesse preso quest’oggetto allora sarebbe accaduto qualcosa di spiacevole.”

 

“Ora non potrà accadere visto che il gioiello è in mano sua.”

 

“No, portalo via, chiudilo in cassaforte. Io non voglio tenerlo. Era di mia madre, non merito di tenerlo, per lei era una cosa troppo importante.”

 

“Farò come desidera. Lo chiuderà in cassaforte insieme agli altri oggetti personali della regina Selene.” fece Ilean che raccolse il sacchettino dalle mani di Serenity quando tornò poi a rivolgersi a lei “Stasera arriverà Endimion… suppongo che lei già sappia che…” ma Serenity non lo fece parlare “Sapere cosa? Cosa?” fece la principessina alzando la voce “Io non voglio avere niente a che fare con lui, non volevo sposarmi prima, figurarsi adesso che mia madre è morta. Ditegli pure che resti nel suo regno. Io non sposerò mai un uomo che non amo!” e dopo la sfuriata Serenity corse via in lacrime scappando dal palazzo.

 

“Principessa… principessa… si fermi! Non avrà intenzione di scappare dal palazzo?” urlò Ilean cercando di raggiungerla ma fu tutto vano… Serenity era già andata via.

 

**

 

L’auto del principe Endimion si fermò proprio alle porte di Crystal City…

 

“Ma… principe Endimion, come mai ci fermiamo qui?” chiese Alexandra sorpresa.

 

“Tu Alexandra vai fino a palazzo ed annuncia il nostro arrivo. Io scendo qui, voglio farmi un giretto per questa famigerata Crystal City. Tanto già so che una volta entrato in quel palazzo non avrò più molte occasioni per girare per la città da solo e senza preoccupazioni. Ti raggiungerò prima dell’inizio del ricevimento.”

 

“Come desidera principe Endimion.”

 

Endimion scese dall’auto che ripartì subito dopo e si ritrovò solo dinanzi a quella smisurata città interamente di cristallo.

 

“Eccoci qua!”

 

**

 

Erano ormai ore che Endimion camminava per Crystal City e non si era ancora stancato, non poteva far a meno di notare quanto fosse eccezionalmente suggestiva quella città. Il suo regno a confronto non era niente di speciale, tutto si annullava messo a confronto con la città di cristallo. Di cose, comunque, ne aveva viste, ma voleva vederne ancora prima di essere relegato a palazzo al fianco di una ragazza che non amava. Proprio mentre stava camminando tranquillamente per le stradine della città notò una fanciulla graziosa. Questa aveva uno sguardo assente e malinconico e se ne stava ferma ed immobile dinanzi ad un gigantesco manifesto fino a quando, dopo averlo osservato per qualche secondo, lo strappò con rabbia via dal muro. Endimion che aveva assistito alla scena decise di avvicinarsi alla ragazza… era una giovane adolescente dai capelli biondi che teneva legati in due buffi codini, non aveva mai visto qualcuno pettinarsi a quel modo ma la cosa gli piacque…

 

“Doveva essere proprio brutto per la fine che gli hai fatto fare…” esordì Endimion una volta che fu arrivato alle spalle della ragazza.

 

Ovviamente la giovane era Serenity ma entrambi non potevano sapere chi fosse l’altro. La principessina ad ogni modo si voltò ed entrambi furono come colpiti. Fu una reazione che durò solo un secondo ma fu così intensa… “Non credo che ci conosciamo” si limitò a dire Serenity scrutando il volto di quel ragazzo che le sembrava essere il più carino che avesse mai visto “No, purtroppo temo di no” rispose Endimion sorridendo, ovviamente la stessa impressione valeva per lui, mai vista ragazza più carina.

 

Improvvisamente lo sguardo malinconico di Serenity svanì e comparve un insolito sorriso che da settimane ormai era scomparso sul suo volto “Perché mi stai fissando?”

 

“Non ti sto fissando.”

 

“Ci sarà allora un motivo che ti ha spinto a rivolgermi la parola.”

 

“In verità mi ha colpito la forza con cui hai disintegrato quel manifesto. Cos’era? Politica o semplicemente qualcuno che odi?”

 

Ovviamente era il manifesto del ricevimento.

 

“Peggio. Ma tu non puoi capire… comunque credo di non averti mai visto da queste parti. Sei un turista!”

 

“In un certo senso. Sono qui per… degli affari di famiglia.”

 

“A chi lo dici. Io sono appena scappata dai miei affari di famiglia.”

 

Endimion spalancò gli occhi sorridendo “Sei scappata di casa?”

 

“Non ce la facevo più a restarmene lì. La situazione era insopportabile ed io non voglio che qualcuno mi dica cosa devo o non devo fare.”

 

“Ti capisco. Immagino cosa provi.”

 

“No, non credo e… comunque… visto che ti ho raccontato i fatti miei potrei almeno sapere con chi sto avendo l’onore di parlare?”

 

Endimion fu quasi spiazzato in un primo momento, non voleva svelare la sua identità, voleva godersi quella gita a Crystal City come una persona normale, voleva che tutti lo vedessero come era in realtà e non solo come il principe Endimion quindi doveva trovare un altro nome e all’improvviso gli venne come un’illuminazione, non seppe spiegarsela, ma la colse al volo “Mi chiamo Marzio!” disse con decisione, non sapeva perché fece proprio quel nome, era strano, non l’aveva mai sentito prima eppure gli era venuto in mente. “E tu invece sei?” chiese poi rigirando la domanda.

 

Anche Serenity si trovò improvvisamente nella stessa situazione, non poteva dire di essere la principessa dopo che aveva ammesso di essere scappata e non sapeva come quel ragazzo potesse reagire quindi dovette dire il primo nome che le venne in mente “Bunny! Mi chiamo Bunny!”. Dove diavolo le era uscito, non lo sapeva ma quel che sapeva era che le era venuto naturale.

 

“Bene Bunny, perché, visto che ci siamo, e visto che è anche ora di pranzo, non mangiamo qualcosa insieme? Io non conosco nessun posto qui, magari tu potresti farmi da guida…”

 

“Accetto volentieri.”

 

Ma dove portare Marzio? In città la conoscevano tutti. Decise di andare nel miglior locale della città e quando il proprietario le andò in contro facendole le migliori reverenze, Serenity gli ordinò di trattarla come una comune cittadina e… fino a prova contraria gli ordini della propria sovrana non si discutono, quindi tutto filò liscio e lui non si accorse di niente, anzi, passarono un bel pomeriggio insieme… Qualche ora dopo il pranzo erano al lago, e passeggiavano lungo la staccionata…

 

“Secondo me dovresti ripensare a quello che hai fatto e perché l’hai fatto e vedrai che alla fine troverai le risposte che cerchi… capirai che è stato sbagliato scappare così di casa e vedrai che tutto si risolverà.” fece Endimion cercando di consigliarle di tornare a casa.

 

“No, non si risolverà niente. Oggi è il giorno che segnerà la mia vita e niente sarà più come prima.”

 

“A chi lo dici…” fece Endimion sottovoce “Come?” gli chiese Serenity a cui parve di sentirlo parlare “Niente… mi chiedevo come mai tu ti confidassi così apertamente con me. Sono pur sempre uno sconosciuto.” le disse Endimion sempre con un fantastico sorriso stampato sulle labbra.

 

“Beh…” prese a dire Serenity guardandolo con aria seria ma felice “…credo che tu sia uno sconosciuto di cui ci si possa fidare.”

 

“Mmh, grazie!”

 

“Avanti, adesso tocca a te parlare.”

 

“Ho già parlato abbastanza, praticamente ti ho detto tutto quello che c’è da sapere su di me.”

 

“Non è vero… per esempio qual è l’affare di famiglia di cui devi occuparti?”

 

“Credo che anche se non te lo dico, lo scoprirai da sola prima o poi, in un modo o in un altro.”

 

“Sei un ragazzo misterioso Marzio.”

 

“E tu sei una ragazza buffa Bunny.”

 

Entrambi si fermarono e si guardarono intensamente. Era strano come si fossero piaciuti dal primo momento, era come se qualcosa li legasse, come se fossero destinati a stare insieme ma purtroppo per loro il destino era crudele e proprio quando stavano per baciarsi Marzio aprì gli occhi ed interruppe l’atmosfera che si era creata.

 

“Non posso farlo Bunny, mi dispiace.”

 

“Non puoi fare cosa?”

 

“Questo! Non fraintendermi, mi piaci molto ma già so che io e te non avremo più l’occasione di incontrarci quindi non posso farlo.”

 

“Hai ragione. Evidentemente non ci rincontreremo mai più.”

 

“Ora… si è fatto tardi, ho un impegno.”

 

Endimion stava per andarsene ma lei lo trattenne “Promettimi che non mi dimenticherai Marzio” a queste parole lui si voltò a guardarla e le diede un bacio sulla guancia “Non potrò mai dimenticarti. Sei stata la prima che mi ha fatto sentire così, non so se capisci cosa intendo dire…”

 

“Lo capisco benissimo!” lo interruppe Serenity senza dargli l’opportunità di continuare la frase “Anch’io sento quello che senti tu. Ma perché il destino dev’essere così crudele?”

 

Lui le accarezzò il viso dolcemente “Purtroppo nessun uomo è padrone di sé” e dopo averle detto queste parole in tono solenne sorrise “E grazie per avermi fatto da guida. Te ne sarò per sempre riconoscente. Adesso devo andare. Addio Bunny.”

 

“Addio.”

 

E così i due si separarono…

 

**

 

I'll be your dream
I'll be your wish I'll be your fantasy
I'll be your hope I'll be your love
Be everything that you need.
I'll love you more with every breath
Truly, madly, deeply do
I will be strong I will be faithful
'cause I'm counting on…

 

“Truly Madly Deeply” Savage Garden

 

**

 

Era tutto decorato a festa a palazzo e sala da ballo era già ricolma di gente… all’esterno c’erano un mucchio di curiosi e molti altri ospiti che dovevano ancora entrare tra cui c’era anche Marta che discuteva con la security perché voleva portare Artemis con lei…

 

“Signorina… le ho già detto che il gatto non può entrare!”

 

“Senta agente, Artemis non è un gatto comune, è tranquillissimo, fa tutto quello che gli dici quindi non darà alcun fastidio.”

 

“E’ comunque un animale”

 

Marta iniziò ad innervosirsi “Senta… io dovrò sgobbare in casa per un mese e solo per poter essere qui stasera quindi lei mi farà entrare ed il gatto viene con me.”

 

In quel momento si avvicinò Ilean che era uscita per controllare come procedessero le cose all’entrata e fu colpita di vedere che Artemis aveva la stessa macchia a forma di mezza luna che aveva anche la gattina della principessa.

 

“Oh ma guarda… questo gatto è uguale a Luna… è grazioso, può entrare” fece Ilean e così Marta dopo aver fatto una smorfia all’agente entrò trionfante a palazzo…

 

**

 

Morea aveva sistemato sulla lunga tavolata dei dessert anche un dolce fatto da lei…

 

“E così possiamo dire che anch’io ho collaborato a rendere speciale questa serata, eh già Morea, devi affidarti alle tue doti se vuoi arrivare davvero da qualche parte. Adesso comunque non vedo l’ora di vedere questo principe Endimion.”

 

**

 

Poco distante da lei Rea se ne stava accostata ad un muro e cercava di nascondersi dietro alle altre persone per mettersi al posto il vestito…

 

“Nonno… è sempre colpa tua… sì, mi hai comprato il vestito ma di una taglia più piccola. Ahi, mi punge da tutte le parti…”

 

**

 

In un angolo della sala poi c’era Amy che osservava tutti i minimi particolari con la massima attenzione…

 

“Certo che devono aver speso parecchio per mettere su un ricevimento del genere, comunque credo che il ricevimento non sia stato annullato per non far cadere i due regni nel caos ora che i sovrani di entrambe le parti sono scomparsi. Anzi, direi che a maggior ragione il matrimonio di Serenity ed Endimion verrà anticipato.”

 

**

 

Dietro ad una delle due tende della sala da ballo, Ilean era accanto a Serenity e le stava aggiustando il vestito, era felice di vedere che la principessa era tornata a casa serena ed era anche di buon umore. Quella passeggiata le aveva fatto proprio bene anche se non si era ancora capito cosa le fosse capitato di così bello ma la dama lo apprese proprio mentre aggiustava il corpetto della ragazza…

 

“Sono felice stasera e nemmeno Endimion potrà guastarmi l’umore. Ho deciso di non rovinarmi la giornata solo per lui e per le stupide decisioni che sono state prese anni fa.”

 

“Cosa la rende così felice principessina?”

 

“Sapessi Ilean, oggi, in città, durante le mie ore di svago, ho incontrato un ragazzo…” e qui Ilean smise di aggiustare il vestito e si interessò maggiormente “…ragazzo?” chiese la cortese dama. “…avresti dovuto vederlo. Dio, era così carino…”

 

“E… è successo forse qualcosa con questo ragazzo?”

 

“Ilean… guarda che io sono una ragazza responsabile… cosa poteva mai accadere con un ragazzo che già sapevo di non poter mai più rivedere?”

 

“Si è per caso innamorata?”

 

Serenity sospirò “Non lo so… non credo, l’ho visto solo per qualche ora ma… mi ha colpito! Sembrava che ci conoscessimo da una vita ma, parliamoci seriamente Ilean, posso innamorarmi di un ragazzo che non rivedrò mai più?”

 

“Credo di no, adesso lei deve concentrarsi solo sul principe Endimion. Vedrà… anche lui è piuttosto carino”

 

“Ah, Endimion. Ormai mi sono abituata al suono del suo nome tanto è che ne stiamo parlando… dov’è adesso?”

 

“E’ dietro l’altra tenda, uscirete insieme e finalmente vi vedrete.”

 

“Ma non potevo incontrarlo prima? Almeno risparmiavamo sorprese in pubblico…”

 

“Non è certo colpa mia se lei è scappata ed è tornata giusto in tempo per prepararsi. Non c’era più il tempo per presentarvi e poi, se ci tiene a saperlo, il principe è arrivato dopo di lei.”

 

**

 

Dietro l’altra tenda, Endimion era con Alexandra che gli stava sistemando le spalline della giacca…

 

“Indubbiamente lei non è adatto per gli abiti eleganti, giovane principe.”

 

“Diciamo pure che li odio gli abiti eleganti.”

 

“E’ emozionato?”

 

“Sono emozionato al pensiero di una giovane ragazza che ho conosciuto oggi”

 

“Principe Endimion, lei non può andare in giro a fare conquiste il giorno stesso dell’ufficializzazione del suo fidanzamento con la principessa Serenity”

 

“Alexandra… ma di cosa stai parlando? Non ho fatto nessuna conquista. Ho solo incontrato una ragazza che mi ha colpito.”

 

“Oddio, una sciagura! Si è innamorato di una civile.”

 

“Ma cosa ti viene in mente? Innamorato è una parola grossa, diciamo che c’era una certa sintonia tra di noi, era come se già l’avessi conosciuta da qualche parte ma non so dire dove…”

 

“Magari era la sua ragazza in qualche sua vita precedente…” fece Alexandra distrattamente ma non si aspettava che il principe la prendesse sul serio “Già… lo sai che può essere. Io sentivo di conoscere già quella ragazza.”

 

“Adesso deve esserci solo una ragazza nella sua mente ed è la principessa Serenity.”

 

“Serenity… Serenity… Ormai mi sono abituato al suono del suo nome tanto è che ne stiamo parlando”

 

“Ecco… è arrivato il momento di uscire, è pronto?”

 

“Non lo so.”

 

**

 

“E’ pronta principessa Serenity?”

 

Serenity fece un lungo sospiro “E va bene, si va…”

 

**

 

La sala era gremita e gli annunci erano stati fatti, tutti si aspettavano di vedere questo principe Endimion ma le più intenzionate a vederlo erano di sicuro Marta, Rea, Amy e Morea. Le tende si aprirono, Serenity ed Endimion uscirono a testa bassa per non incontrarsi subito e quando furono uno dinanzi all’altra alzarono lo sguardo e…

 

“Oh mio Dio!” esclamarono entrambi e poi rimasero in silenzio a guardarsi, nessuno dei due sapeva cosa dire una volta scoperta quella verità sconvolgente. L’affascinante Marzio che aveva tanto colpito Serenity era proprio Endimion e la dolce Bunny che aveva catturato Endimion era proprio Serenity. Come se non bastasse, ad aumentare la tensione ci si mise anche tutta la sala intera che rimase in silenzio per poter ascoltarli fino a quando Endimion non fece uno dei sorrisi sgargianti…

 

“Mmh, direi che è una situazione interessante”

 

“Già, mi trovi pienamente d’accordo.”

 

La serata era lunga ed Ilean ed Alexandra, le rispettive dame, per evitare che i due stettero impalati per tutta la serata li indussero ad inaugurare le danze e quindi Serenity ed Endimion si lanciarono in un lento walzer seguiti da molti altri dei presenti…

 

“Allora Bunny sei la prima principessa che incontro che non sta composta a tavola…”

 

Serenity sorrise “Non dovevo dare nell’occhio altrimenti si sarebbe capito tutto. Dovevo comportami come una comune ragazza di città”

 

“E ci sei riuscita visto che hai ingannato anche me.”

 

“Quindi… ti sbagliavi quando dicevi che non ci saremmo più incontrati.”

 

“A quanto pare…” fece Endimion sorridendo ed ammettendo il suo errore e poi aggiunse “Non so tu ma a me fa immensamente piacere di essermi sbagliato”

 

“Stai forse cercando di dirmi qualcosa?”

 

“Beh, vedi, oggi, vicino al lago…” esordì Endimion ma Serenity non lo lasciò proseguire “Hai fatto la cosa giusta.”

 

“Cosa?”

 

“Sì, hai fatto la cosa giusta, l’ho apprezzato. Sei stato leale verso una ragazza che nemmeno conoscevi fino a questo momento e solo perché qualcuno ti ha incastrato e ti ha detto che dovevi sposarla…”

 

“Potevo saperlo prima che eri tu… così almeno non avrei perso tempo a baciarti…”

 

“Puoi rifarti ora”

 

Stavano proprio per baciarsi quando la musica del walzer finì e ruppe l’atmosfera anche perché tutte le persone che smisero di ballare si concentrarono su di loro. Fortunatamente riuscirono ad allontanarsi prima che qualcuno si accorgesse di qualcosa ma erano un tantino imbarazzati…

 

“Odio questi balli, finisco sempre nel momento meno opportuno” ammise Endimion naturalmente, lei gli sorrise e poi stava per allontanarsi ma lui la trattenne per il polso e dopo le prese la mano proprio come se fossero stati due fidanzati, lei lo guardò stupita ma non disse niente e restò lì a fissarlo mentre lui, evidentemente per sfuggire all’imbarazzo del suo gesto, continuava a sorridere e a guardare altrove.

 

**

 

Morea era uscita dalla sala da ballo e si era ritrovata sulla terrazza, era una bellissima sera ma il suo divertimento non era poi così evidente, anzi, diciamo che era inesistente. S’avviò lentamente verso il bordo della terrazza ed alzò gli occhi al cielo, la luna era splendida e le stelle lo erano ancor di più…

 

“Ah…” sospirò Morea guardando le stelle “…la principessa Serenity ha tutte le fortune, ha un ragazzo che per giunta è anche stupendo. Si vede da un miglio lontano che sono innamorati.”

 

“L’hai notato anche tu?”

 

Morea si voltò per scoprire a chi appartenesse quella voce femminile e si ritrovò davanti una ragazza bionda che portava un fiocco rosso tra i capelli ed aveva in braccio un gattino bianco: era Marta.

 

“Come non notarlo!” concluse Morea.

 

“A dire il vero non è che questo ricevimento sia stato poi il massimo delle mie esperienze.” fece Marta avvicinandosi a Morea ed iniziando anche lei a guardare la luna e le stelle.

 

“Scusate se m’intrometto ma non mi è parso così noioso e monotono anzi, l’ho trovato interessante eppure io non m’interesso di queste cose.” a parlare era stata un’altra ragazza e questa volta Morea e Marta si voltarono entrambe. La giovane che stava a qualche metro di distanza da loro aveva dei capelli corti blu. “Mi chiamo Amy.” fece questa alle due.

 

“Io sono Morea.”

 

“Ed io sono Marta.”

 

In quel momento dalla sala uscì una quarta ragazza abbastanza nervosa che continuava a rigirarsi nel suo vestito senza darsi pace e continuando a borbottare qualcosa… “Il nonno… ma chi gliel’ha detto che volevo partecipare a questo ricevimento? Ha fatto tutto lui. Mi ha fatto passare una serata tremenda, tutto il tempo a sopportare questo vestito che…” Rea non poté continuare perché quando andò ad alzare lo sguardo si ritrovò di fronte le tre ragazze… “Oops! Scusate, di solito non sono così ma… ma stasera, stasera è stata una serataccia.”

 

“Lo dici a me?” le chiese Morea.

 

“Quindi anche voi siete qui fuori perché non vi state affatto divertendo!” concluse Rea.

 

“Esatto, proprio per questo.” le fece Marta.

 

“Ad ogni modo io sono Rea.”

 

Le quattro fecero dunque conoscenza anche se ognuna di loro aveva come la sensazione di conoscere già quelle ragazze, come se un tempo fossero state delle grandi amiche ma nessuna di loro riuscì a spiegarselo. Eppure dopo essersi presentate iniziarono a parlare apertamente confessando cose che di solito si raccontano solo alle più care e fedeli amiche…

 

“Sentite…” esordì ad un certo punto Morea “…vi sembrerà strano ma io ho come la sensazione di conoscervi già. Ora mi direte che è perché non abbiamo fatto altro che parlare per tutta la sera ma non è per questo. Già da prima sentivo come se già vi avessi conosciute, come se una volta fossimo state amiche…”

 

“Lo sai Morea?” le fece Rea “Non volevo dirlo perché mi sembrava un’assurdità ma io ho avuto la stessa ed identica sensazione, come te lo spieghi?”

 

“Magari in qualche vita passata voi eravate le mie migliori amiche!” fece Marta scherzando e senza dare troppa importanza a quello che aveva appena detto. “Comunque ho avuto la stessa sensazione anch’io!”

 

“Non vorrei sembrare quella che lo dice solo per non restare fuori ma… è successo anche a me!” aggiunse alla fine Amy “E questo è davvero molto strano.”

 

Artemis che aveva ascoltato prima tutte le loro conversazioni adolescenziali, adesso si era fatto tutto orecchi ed il fatto che le ragazze avvertissero di conoscersi già lo rese immensamente felice “Conserveranno sempre i ricordi del loro passato, è inevitabile. E spero tanto che non dovranno mai risvegliarsi perché questo significherebbe tornare ad essere guerriere Sailor e quindi rischiare molte volte anche la loro vita… se le cose potessero restare così per sempre sarebbe fantastico, sono diventate amiche ma senza essere guerriere. Purtroppo però ho un brutto presentimento, dovrei parlarne con Luna ma non posso avvicinarla… Spero che sia solo una sensazione.” pensò Artemis mentre se ne stava sul davanzale della terrazza ad osservare le quattro ragazze, purtroppo per lui, però, il suo brutto presentimento divenne una certezza quando alle spalle delle quattro ragazze comparve una ragazza bionda, con un completino alla marinara ed un paio di ali: Artemis la conosceva benissimo, era Sailor Moon… o meglio lo spirito di Sailor Moon “Salve amiche mie.” esordì questa e le quattro si voltarono.

 

Com’è possibile una cosa simile?” pensò Artemis e nel frattempo attendeva che Sailor Moon gli rendesse chiara la situazione.

 

“E tu chi sei?” chiesero quasi in coro le quattro ragazze “E perché sei trasparente?” aggiunse poi Marta.

 

“Sono trasparente perché sono uno spirito Marta!”

 

“Oh mio Dio, conosce il tuo nome.” le fece preoccupata Morea.

 

Lo spirito di Sailor Moon a questo punto vide qualcuno che la riconosceva e sapeva già tutto… Artemis “Ehi, ciao Artemis, come va?”

 

Il gattino bianco finalmente poteva parlare di nuovo “Per il momento va bene ma forse quando ci dirai perché sei qui andrà un po’ meno bene.”

 

Le quattro ragazze erano ancora più sconvolte “OK, forse avrò bevuto troppo punch!” fece Rea sbattendo più volte gli occhi per essere certa di non avere le allucinazioni…

 

“Non preoccupatevi ragazze, è tutto a posto. Sono qui per darvi un compito molto importante.” le quattro non capirono ma lo spirito della guerriera non permise loro di fare domande “Dovete tornare ad essere delle guerriere per difendere la Terra perché presto… la Terra avrà bisogno di voi e se voi non ci sarete allora nessuno potrà proteggerla.”

 

“Cosa?” chiesero in coro le quattro ragazze “Che cosa dovrebbe accadere di così terribile?” chiese Amy curiosa di conoscere il seguito.”

 

“Non vi sembra un po’ strano che debba essere uno spirito del passato a svelarvi il futuro?” fece lo spirito di Sailor Moon e poi aprì la sua spilla “E’ arrivato il momento di ricordarvi delle vostre vite precedenti…”

 

Le quattro ancora non ci capivano niente ma qualche istante dopo dalla spilla dello spirito si emanò una forte luce che andò ad avvolgere completamente Amy, Morea, Rea e Marta. La luce era così forte che quasi le accecò ma quando chiusero gli occhi ebbero davanti tutta la loro vita (quella precedente ovviamente) e si ricordarono ogni cosa… la luce svanì e quando riaprirono gli occhi…

 

“Sailor Moon!”

 

Ma lo spirito era ormai scomparso…

 

“Che bello, posso finalmente parlare adesso?” fece Artemis e le ragazze si strinsero attorno a lui…

 

“Artemis… da quanto tempo non ci vediamo, ti rendi conto?” fece Marta.

 

“Direi da qualche secondo!” rispose Artemis e sulla testa di Marta e le altre comparve la famosa gocciolina bianca.

 

“Ehi, ragazze! Siamo tornate” fece notare Morea.

 

“E’ incredibile, siamo di nuovo guerriere…” disse Rea.

 

“E già sappiamo cosa ci aspetta!” fece in noto solenne Amy.

 

“Cosa?” chiesero le altre tre.

 

“Come? Avete dimenticato? L’imminente glaciazione!” rispose il genietto del gruppo.

 

**

 

Tre giorni dopo

 

Le campane suonavano a festa, Crystal City era lucente ed armoniosa. Le persone erano tutte in strada e finalmente il regno aveva un nuovo re ed una nuova regina… Serenity ed Endimion si erano innamorati dalla prima volta in cui si erano visti ed adesso erano marito e moglie… re e regina… la cerimonia del matrimonio e dell’incoronazione fu trasmessa in tutto il mondo in diretta TV, per tutti era un giorno importante ma lo era specialmente per i due sposi… La festa sarebbe durata tutto il giorno e sarebbe andata avanti anche per tutta la notte, fuochi d’artificio e canzoni gioiose si sarebbero udite per circa ventiquattro ore ma Serenity ed Endimion decisero di fare uno strappo alla regola e si sottrassero alla festa andandosi a nascondere tra i giardini del palazzo… inutile descriversi quanto erano felici…

 

“Allora?” chiese Endimion alla sua sposa sorridendo…

 

“Allora che?”

 

“Sono più carino con la corona o senza?”

 

“Tu sei carino comunque.”

 

Endimion quindi baciò Serenity e poi si mise ad osservarla dalla testa ai piedi “Invece a te la corona dà un tocco di eleganza, davvero, sembri quasi un’altra!”

 

“Cosa vorresti dire?” fece lei cercando di fare una faccia minacciosa ma non poteva fare a meno di ridere…

 

“Beh…” esordì lui e poi scoppiò a ridere “…che prima sembravi un angelo sgraziato!”

 

Serenity non poté contenersi e gli diede un colpo sul braccio “Dovremmo parlare di te allora?”

 

“Io non ho difetti mia regina… comunque mi hai fatto male.”

 

“Ma tu guarda che tipo! Non so proprio come ho fatto ad innamorarmi di te.”

 

E qui cadde il silenzio, Serenity volse immediatamente lo sguardo per non incontrare quello di Endimion: non si era nemmeno resa conto di quello che aveva detto, le era uscito naturale. Lui, ovviamente, era incuriosito da quella frase e non poté far a meno di chiederle “Mi ami?”. La neoregina era ancor più imbarazza davanti a quella domanda fino a quando Endimion non le voltò delicatamente il viso e la costrinse a guardarlo negli occhi…

 

“Io…” stava per dire qualcosa Serenity ma Endimion non la fece parlare e la spiazzò completamente “Anch’io ti amo!”

 

Stettero in silenzio e si guardarono teneramente negli occhi fino a quando si baciarono…

 

“Re Endimion… Regina Serenity! Dove siete?” erano le voci di Ilean e di Alexandra che gli stavano cercando…

 

“Ci troveranno!” fece Serenity.

 

“Non devono trovarci… presto, togliamoci di qua!” e così dicendo Endimion prese per mano Serenity ed i due scapparono per non farsi trovare dalle due dame di compagnia… non volevano proprio assumersi le loro responsabilità quei due, il protocollo era una tale barba e le feste di corte non erano poi così divertenti, preferivano starsene da soli e passare la giornata del loro matrimonio a modo loro.

 

**

 

Amy, Rea, Marta e Morea erano in strada in compagnia di Artemis ed osservavano i festeggiamenti dei cittadini che inneggiavano ai loro nuovi sovrani…

 

“Dobbiamo trovare il modo di entrare a palazzo! Presto ci sarà la glaciazione e qualcuno deve avvertire la regina Serenity, dubito che si sia ricordata della sua vita precedente altrimenti ci avrebbe già cercato, non trovate?” fece Morea mentre lei e le altre osservavano il palazzo di cristallo.

 

“Sì, Morea ha ragione ragazze” la sostenne Artemis “e poi io devo parlare assolutamente con Luna…”

 

“Cos’hai in mente Artemis?” chiese maliziosamente Marta.

 

“Niente, che cos’ho in mente? Non farti strane idee, guarda che devo parlare con Luna a proposito del cristallo d’argento. Sapevo che era in possesso di Selene ma dopo che è morta, beh… non so che fine abbia fatto e dobbiamo fare in modo che finisca nelle mani di Serenity.”

 

“Ok, ma come facciamo ad entrare a palazzo ed avvisare Serenity?” chiese Rea che iniziava a spazientirsi visto che nessuno aveva un piano decente.

 

“Ad ogni modo… anche quando saremo riuscite ad avvertirla, cosa molto improbabile, dubito che crederà a quello che le diremo. Vite precedenti, reincarnazioni, glaciazione globale… non è una storia molto credibile!” fece Amy convincendo anche tutte le altre.

 

“Ma fino a prova contraria Serenity ha fiducia in voi…” fece Artemis.

 

“Aveva… Artemis… aveva… finché in lei non si risveglierà il ricordo di Bunny dubito che potremmo fare qualcosa.” concluse Amy.

 

“E quindi che facciamo?” le chiese Morea.

 

“Per il momento godiamoci la festa” rispose Amy “Per il resto… aspettiamo!”

 

**

 

Something just isn't right
I can feel it inside
The truth isn't far behind me
You can't deny
When I turn the lights out
When I close my eyes
Reality overcomes me
I'm living a lie

 

“Together” Avril Lavigne

 

**

 

Una settimana dopo

 

Era accaduto tutto così improvvisamente che nessuno aveva avuto il tempo nemmeno per chiedersi come fosse stato possibile. Nel giro di una settimana la Terra si ritrovò ad affrontare un improvviso ed impressionante calo delle temperature che portò con sé anche l’avanzamento dei ghiacciai e l’abbassamento del livello del mare. Le prime persone a soffrirne furono quelle dei paesi caldi che si trovarono improvvisamente a vivere in temperature a loro poco compatibili mentre gli abitanti dei paesi freddi rischiavano quasi il congelamento. Ed era proprio quello ciò che stava accadendo: il pianeta si stava congelando e presto ci sarebbero state le prime vittime visto che il termometro non si fermava, continuava a scendere giorno dopo giorno. Gli esperti giunsero finalmente ad una conclusione: una nuova glaciazione aveva coinvolto la Terra dopo milioni di anni dalla famigerata Würm. La notizia si diffuse presto e a Crystal City, che fortunatamente era una delle città dove il fenomeno si manifestava più lentamente, la gioia per l’incoronazione dei nuovi sovrani divenne immediatamente paura per le sorti del pianeta.

 

**

 

“Si può sapere che sta succedendo?” era la voce di Endimion che correva velocemente per i corridoi del palazzo quando giunse nella sua grande sala comandi dove già erano schierati gli uomini del suo esercito affiancati da Serenity.

 

“Endimion…” esordì Serenity preoccupata appena lo vide entrare “…ci sono notizie?”

 

“Sì…” fece lui una volta giunto al posto di comando, affiancando sua moglie “…ma purtroppo non sono rassicuranti. Sembra che la Terra inizi a congelarsi nel vero e proprio senso della parola dai due poli… per il momento si stanno ricoprendo di ghiaccio il Canada, la Russia, la Groenlandia, il nord Europa e dall’altra parte l’Australia, la Nuova Zelanda, il sud America ed il sud Africa… sul resto del pianeta, non si è ancora arrivati a questo stato ma le temperature sono scese sotto lo zero in paesi che mantengono una media stagionale, in inverno, di uno due gradi. Il ghiaccio comunque sta avanzando dai poli verso l’equatore e presto l’intera popolazione del pianeta dormirà eternamente sotto uno strato di ghiaccio.”

 

“Com’è potuto accadere?” chiese Serenity.

 

“Non lo so…” le rispose il re “…so solo che i migliori esperti con cui ho parlato mi hanno saputo dire solamente Mio Dio, è una catastrofe! e nient’altro!”

 

“La soluzione? Dobbiamo pur cercare di fermarla, ci deve essere un modo. Siamo un tantino più avanzati rispetto alla civiltà della preistoria quindi… qualcosa potremo pur fare!” aggiunse Serenity.

 

Nothing, nichts, niente! Millenni e millenni di progresso ed oggi come allora non siamo in grado di fare niente!” concluse Endimion.

 

**

 

Amy, Rea, Morea e Marta sempre in compagnia di Artemis giravano come una settimana fa per le strade di Crystal City, era impressionante osservare come le cose fossero cambiate rispetto a sette giorni prima. Il freddo era atroce e costringeva a stare in casa tutta la cittadinanza rilegata attorno ai camini, alle stufe ed ai riscaldamenti per cercare un po’ di calore ma neanche quelli potevano attenuare quel freddo agghiacciante. Morire dal freddo era l’espressione più appropriata…

 

“Un velo invisibile di ghiaccio si è posato su Crystal City, è quasi impossibile da vedere perché è simile al cristallo ma è così” fece Amy che passò un dito sul cristallo di un edificio e fece notare alle compagne che aveva completamente tolto un velo di cristalli di ghiaccio dalla parete “Forse è giunta l’ora d’intervenire altrimenti…”

 

“Altrimenti?” chiesero allarmate le altre.

 

“Altrimenti forse Serenity non fermerà mai quest’inferno di ghiaccio!”

 

“Cosa proponi di fare Amy?” chiese Artemis.

 

“Forse è giunta l’ora di andare da lei…”

 

“Sì, ma facciamo presto o ci congeleremo per strada” concluse Marta. Dopodiché lei e le altre erano già in cammino verso il palazzo di cristallo.

 

**

 

L’imminente glaciazione che aveva colpito la Terra aveva portato Serenity a pensare a sua madre… si era così rattristata alla luce delle ultime notizie che il solo pensiero di persone morte congelate la faceva rabbrividire. Endimion la tranquillizzava, questo sì, ma in quel momento l’unica persona che poteva farla stare davvero meglio era la regina Selene. Per questo motivo, andò da lei, nel senso che andò nella sua stanza, non era stato toccato niente ed il suo enorme ritratto sul camino era più bello che mai, non era più entrata in quella stanza dal giorno che era morta e credeva che non ci sarebbe più entrata ma evidentemente non era così. Era di nuovo là, davanti a sua madre…

 

“Ciao mamma…” esordì iniziando a parlare con il ritratto “…sai… la Terra presto verrà completamente ricoperta dal ghiaccio, per il momento già è stato completato un buon 17% della crosta terrestre, procediamo a grandi passi!” ma evidentemente non era un argomento su cui scherzare e Serenity tornò quindi seria “Proprio pochi minuti fa è arrivata la notizia delle prime vittime e non sono statistiche rassicuranti, tutt’altro! Il mondo sta morendo, mamma o vi dovrei chiamare madre? No, ormai non serve più a niente questa formalità.” Serenity smise di parlare ed abbassò il capo, quando lo rialzò i suoi occhi erano gonfi di lacrime “Sai… mi sono sposata con Endimion, mi hai organizzato proprio un bel fidanzamento, un ragazzo perfetto, ma dove l’hai trovato? E la cosa bella sai qual è? Che non volevo proprio saperne di sposarlo ed alla fine mi sono innamorata di lui. Forse quando l’ho incontrato per la prima volta, se avessi saputo che era Endimion lo avrei mandato al diavolo, oppure mi sarebbe piaciuto comunque. Fatto sta che ci siamo incontrati per caso, senza sapere chi fossimo in realtà e… è stato il destino mamma, semplicemente il destino.”

 

In quel momento da dietro il ritratto di Selene si sprigionò una luna luce bianca che prese Serenity alla sprovvista “Che cos’è questa luce? Dietro al ritratto c’è solo… c’è solo… la cassaforte! Non sarà…?”

 

Serenity s’avvicinò al ritratto e lo fece scivolare alla sua destra sulla parete mostrando così la cassaforte che vi era nascosta dietro. Digitò la combinazione che solo tre persone sulla faccia della Terra conoscevano: lei, la defunta regina ed Ilean. Appena aperta la cassaforte, la giovane regina fu come abbagliata per qualche istante ma quando si abituò a quella luce poté vedere che era quel misterioso cristallo ad emanarla.

 

“Proprio così! Il famigerato cristallo d’argento. Perché luccica in questo modo?”

 

A questa domanda Serenity ebbe come un flash e si ricordò di quando era molto piccola, in particolare una giornata in cui lei e sua madre Selene passeggiavano per i giardini del palazzo…

 

Sai Serenity… quando diventerai regina, quel gioiello sarà tuo! Sei destinata ad averlo e sono sicura che lo userai al meglio.fece la madre alla piccola che teneva per mano.

 

Ma… è un oggetto magico?chiese la piccola in tutta la sua ingenuità.

 

Proprio così… ha un grande potere ma fa attenzione, non permettere mai che finisca nelle mani di qualcuno che non appartenga alla nostra famiglia. Custodiscilo con cura.

 

…Serenity si era sempre ricordata dell’ultima parte ovvero di quella in cui sua madre le ordinava di non fare cadere quell’oggetto tra le mani di qualcuno che non appartenesse alla loro famiglia ma la prima parte le si era completamente cancellata dalla mente, si era quasi dimenticata che quel cristallo possedesse un potere. A dire il vero quando divenne un po’ più grande pensò che fosse una bugia innocente come quelle che si raccontano spesso ai bambini e forse era per questo che non ci pensò più ma adesso che vedeva quella luce abbagliante capì che era la verità. Ripensando ancora alle parole di sua madre che le diceva di custodirlo con cura, Serenity capì che forse non era abbastanza sicuro lasciare quell’oggetto in cassaforte e decise di prenderlo ma appena lo sfiorò…

 

**

 

“Serenity… finalmente ti ho trovata, che stai facendo?” era la voce di Endimion che era appena entrato nella stanza ma un attimo dopo le pareti caddero ed entrambi si trovarono in un altro mondo… la Tokyo del ventesimo secolo. Vedevano davanti ai loro occhi un altro mondo ma non potevano parteciparvi, erano solo spettatori e così non potevano far altro che guardarsi intorno in quella città a loro sconosciuta ma dall’aria familiare. Era come vedere uno di quei film ambientati nel passato ma quando sullo schermo compaiono i loro due perfetti sosia la cosa effettivamente è strana…

 

“Endimion! Ma che sta succedendo?” chiese Serenity stringendosi a suo marito e tenendo stretto tra le mani il cristallo d’argento che brillava di una forte luce.

 

“Credo che tutto sia causato da questo gioiello. Che cos’è?”

 

“Era di mia madre. Ma… questo mondo che cos’è e quei due identici a noi chi sono?”

 

“Credo che siamo noi… noi nel passato!”

 

Serenity fu sconvolta da queste parole ma poi lei ed Endimion tacquero per ascoltare quello che dicevano i loro due sosia, ovviamente i nostri Bunny e Marzio.

 

Che brutto voto! Dovresti impegnarti un po’ di più a scuola.” fece Marzio osservando il bellissimo 30 di Bunny, lei ovviamente, non sopportò quei commenti da uno sconosciuto e gli strappò il foglio di mano “Ridammelo!” e dopo gli fece una boccaccia “Ma chi si crede di essere quello?” aggiunse poi tra sé andandosene.

 

---cambio scena---

 

Bunny e Marzio erano entrambi in ascensore ed osservavano shockati la scia di fuoco lanciata da Zackar contro di loro…

 

Che faccio? Se mi trasformo rivelerò la mia vera identità a Marzio ma se non lo faccio moriremo entrambi…” pensava Bunny che si trovava di fronte ad un bivio quando prese la sua decisione “Attento Marzio” ed iniziò la sua trasformazione, lui era sconvolto, non credeva ai suoi occhi “Cosa? Sailor Moon?

 

---cambio scena---

 

…Milord? Lui non è qui.” fece Sailor Moon una volta che Zackar fece il nome dell’uomo col cilindro e la mascherina.

 

E invece sì” era la voce di Marzio che subito dopo tirò fuori dalla sua giacca una rosa e si trasformò in Milord sotto gli occhi increduli di Sailor Moon…

 

E’ lui” fu l’unico commento della guerriera.

 

---cambio scena---

 

Milord era stato ferito alle spalle da Zackar e da una lacrima di Sailor Moon si era originato il cristallo d’argento che si andò a posare sul suo scettro. Bunny ebbe un’ennesima trasformazione e da Sailor Moon assunse le sembianze di Serenity, dopodiché con il potere del cristallo d’argento si liberò di Zackar e si occupò di Milord, lui aprì gli occhi e riuscì a parlare nonostante che non ce la facesse…

 

Serenity io… io sono… Endimion.

 

Cosa? Tu sei Endimion?

 

**

 

Serenity ed Endimion erano ancora abbracciati e lei stringeva ancora tra le mani il cristallo d’argento. Tutte quelle scene si erano proposte dinanzi ai loro occhi ed improvvisamente ricordavano ogni cosa. Conservano ogni ricordo delle loro vite precedenti e così ogni domanda ebbe la sua risposta e tutto fu chiaro, finalmente…

 

“Endimion… io sono Bunny.”

 

“Ed io sono Marzio.”

 

“Siamo tornati finalmente e siamo di nuovo insieme…”

 

“…com’è giusto che sia.”

 

**

 

When the day is long and the night, the night is yours alone,
When you're sure you've had enough of this life, well hang on
Don't let yourself go, 'cause everybody cries and everybody hurts sometimes

 

“Everybody hurts” R.E.M.

 

**

 

Ilean si era precipitata nella stanza della regina Selene dove trovò i due neosovrani abbracciati teneramente…

 

“Sire…”

 

I due sciolsero il loro abbraccio e si voltarono verso di lei.

 

“Ilean… cosa c’è?” le chiese Endimion.

 

“La situazione sta peggiorando. I morti continuano ad aumentare ed il ghiaccio avanza. La temperatura è scesa anche qui di altri due gradi. Come se non bastasse alla porta ci sono quattro ragazze, una di loro la vidi al ricevimento, me la ricordo per il gatto… era identico alla nostra Luna… comunque credevo che fossero solo delle mendicanti, che avessero bisogno di un riparo dal freddo ma loro mi hanno smentita e poi una di loro ha parlato del cristallo d’argento! Mi ricordavo che era il nome di uno dei gioielli della regina quindi ho pensato che fossero delle ladre ma quando mi hanno parlato di strani poteri e del fatto che soltanto la neoregina Serenity potesse sconfiggere questa glaciazione, allora ho pensato che la situazione era piuttosto strana e sono corsa ad avvertirvi.”

 

Endimion e Serenity si guardarono un attimo negli occhi e capirono ogni cosa. Immediatamente si precipitarono fuori dalla stanza lasciando imbambolata Ilean che non ebbe il tempo di dire niente.

 

**

 

I due si erano letteralmente precipitati lungo il corridoio e quando Luna li vide correre in quel modo capì che stava accadendo qualcosa e li seguì. Arrivarono alle porte del grande palazzo e le quattro non ebbero nemmeno il tempo di parlare che Serenity le assalì completamente abbracciandole tutte contemporaneamente…

 

“Amiche mie…”

 

“A quanto il difficile è già stato fatto.” notò Rea.

 

“Non riesco ancora a capire come ma…” fece Amy ma si fermò perché non aveva importanza. Serenity si era risvegliata anche senza il loro aiuto e quindi si doveva subito passare alla fase due: fermare la glaciazione!

 

“Ciao ragazze.” fece Endimion esibendo uno dei suoi sorrisi sgargianti.

 

“Mmh… la corona ti dona.” gli fece Marta scherzando.

 

“Però…” questa volta fu Morea a parlare “Non è che potremmo entrare perché ci stiamo un tantino congelando. Sapete… di questi tempi…”

 

“Ah, certo… che sbadata che sono, sono una regina e poi dimentico le buone maniere.” fece Serenity facendo entrare le ragazze ed Artemis.

 

“Regina?” le fece Rea guardandola dalla testa ai piedi “Ma con quale coraggio ti hanno trasformata in una regina? Certo che il mondo sta proprio cadendo a pezzi! E comunque dubito che tu abbia mai conosciuto le buone maniere.”

 

“Risparmiami il tuo umorismo Rea… ora non possiamo sprecare il nostro tempo a litigare. Abbiamo altro a cui pensare!”

 

“Finalmente!” era stata una voce che proveniva alle loro spalle… quando si voltarono il gruppo poté vedere che si trattava di Luna “Adesso che anche Bunny e Marzio si sono risvegliati non abbiamo più tempo da perdere. Dobbiamo riuscire a far funzionare il cristallo d’argento al meglio per salvare l’intero pianeta. E’ inutile dirvi che se per mettere K.O. una banda di mal vivente è bastata la sola forza di Selene, per scongelare il pianeta ovviamente non basterà la sola forza di Serenity.”

 

“Luna… sei tornata anche tu a quanto pare!” gli fece Artemis saltando giù dalle braccia di Marta.

 

“Guarda che io sono sempre stata qui.” rispose la gatta.

 

“Allora?” chiese dunque Endimion “Salviamo la Terra o aspettiamo che si congeli ancora un po’?”

 

Alle spalle del gruppo comparve Alexandra allarmata che teneva tra le mani un mucchio di fogli contenenti tutti i dati relativi a quell’improvvisa glaciazione…

 

“Siamo scesi di altri quattro gradi! Il ghiaccio ha raggiunto il nord del Giappone. Sta procedendo ad una velocità sconcertante, il bilancio delle vittime è impressionante. Ormai solo i paesi sull’equatore non sono stati seppelliti dal ghiaccio ma anche lì si registrano temperature impensabili. Presto il ghiaccio arriverà anche lì ed allora la Terra sarà completamente congelata.”

 

“Hai avuto la risposta alla tua domanda Endimion. Non abbiamo tempo da perdere” concluse Serenity.

 

**

 

Serenity e gli altri si erano portati sul punto più alto della città, la neoregina stringeva tra le mani il cristallo d’argento e gli implorava di funzionare proprio come accadde in occasione del combattimento contro Metallia. Tutto era pronto: Marta, Rea, Amy e Morea si erano trasformate in Sailor Venus, Sailor Mars, Sailor Mercury e Sailor Jupiter. Finalmente erano tornate ad essere le guerriere di una volta… erano ancora loro, le quattro guardiane, coloro che avrebbero protetto Crystal City ed i suoi sovrani a costo della loro stessa vita. Circondata dalle sue fedeli compagne, Serenity alzò dunque il cristallo d’argento al cielo…

 

“Potere di Mercurio…”

 

“Potere di Marte…”

 

“Potere di Giove…”

 

“Potere di Venere…”

 

“Potere del cristallo d’argento…”

 

Erano tutte e cinque concentratissime e stavano raccogliendo tutto il loro potere sotto gli occhi di Endimion, Luna ed Artemis…

 

Avanti Serenity, so che puoi farcela!” pensò Endimion.

 

Sarai la regina che salverà il mondo. Finalmente ce l’hai fatta piccola Bunny. Sono così fiera di te.” pensò invece Luna.

 

Ci riusciranno. Sono di nuovo tutte insieme e non possono fallire…” pensò Artemis.

 

Finalmente le cinque raccolsero tutto il loro potere ed attorno a loro si emanò una forte energia…

 

“AZIONE!” fu il grido comune che si alzò da tutte e cinque. Il cristallo sprigionò tutta la sua potenza, si creò un’enorme luce che pian piano andò ad avvolgere tutta la Terra. Il raggio del cristallo d’argento, dove incontrava ghiaccio lo scioglieva… il pianeta stava vendendo scongelato. Il mondo era salvo, grazie all’intervento di cinque comuni ragazze (comuni?).

 

**

 

Quattro giorni dopo

 

“Odio queste formalità!” commentò Morea mentre si aggiustava il diadema allo specchio.

 

“Io le adoro invece, sarà un’occasione per mostrarmi davanti a tutta la popolazione terrestre. Vi rendete conto del successo?” disse Marta che era tutta euforica all’idea di apparire in televisione.

 

“Marta… certo che tu non cambierai proprio mai…” le fece Amy in tono di rimprovero mentre era tranquillamente seduta a leggere un libro “…e comunque hai il fiocco sfatto.”

 

Rea, invece, si stava sistemando i guanti “Ancora non capisco perché non possiamo presentarci per quelle che siamo.”

 

“Perché saremmo elette le guardiane di Crystal City e le guerriere Sailor sono le guardiane di Crystal City” le rispose con la sua solita tranquillità Amy, senza mai togliere gli occhi dal libro ovviamente.

 

“Quando gliel’ho detto a mia madre le è presto un colpo!” fece Marta ridendo “Ha detto Come! Che cos’è questa storia che diventi la guardiana di Crystal City? E riguardo alle pulizie? Non dovevi farle per un mese? Devo dire che è stata una scena comica.”

 

“Io non ci trovo niente di così divertente.” le fece Morea che si appuntò entrambi gli orecchini.

 

In quel momento bussarono alla porta “Avanti” risposero tutte in coro e nella stanza entrò la neoregina Serenity “Ciao ragazze.”

 

“Ehi, altezza. Vedo che hai imparato a bussare!” le fece Rea che aveva sempre voglia di stuzzicarla.

 

“Sempre gentile tu…” le fece Serenity “Allora…” continuò “…emozionate?”

 

“Guarda che sei tu quella che diventerà la regina del mondo, non noi” le fece Morea.

 

“E voi diventerete le guardiane di Crystal City. Trovo che sia altrettanto emozionante.”

 

“Non sono esattamente la stessa cosa ma…” fece sempre Amy in tono tranquillo ma non era intenzionata a finire la frase.

 

**

 

Il discorso era stato lungo ed il presidente continuava a parlare senza fermarsi. Serenity ed Endimion era seduti l’uno accanto all’altra in mezzo alle quattro guerriere. Al fianco del palco poi c’erano Luna ed Artemis con alle spalle Alexandra ed Ilean. Molti dei presenti sbadigliavano, altri si rigiravano i pollici, era tutto di una simile noia…

 

“…e così che abbiamo deciso di proclamare Crystal City capitale del mondo!”

 

Finalmente a queste parole qualcuno sembrò interessarsi e tutto il pubblico applaudì…

 

“Finalmente dopo giri e giri di parole ci è arrivato al punto…” fece Endimion sottovoce a Serenity nascondendosi dietro agli applausi ma il discorso del presidente non era ancora finito…

 

“E… ricordando che a salvarci tutti è stata la neoincoronata regina Serenity non poteva che essere altrimenti. Di sicuro lei ed il re Endimion saranno degli ottimi sovrani che sapranno adempiere a tutti i doveri del titolo che hanno ricevuto…” il pubblico stava per fare un altro applauso credendo che fosse giunta la fine ma il presidente non diede loro quella soddisfazione e continuò a parlare “…ORA… infine… voglio consegnare di pieno diritto, il titolo di guardiane di Crystal City a coloro che hanno aiutato la regina Serenity a salvare la Terra. Si tratta di quattro formidabili guerriere a cui verrà affidato il compito di proteggere la nostra capitale. Loro sono Sailor Mercury, Sailor Mars, Sailor Jupiter e Sailor Venus.” il presidente smise di parlare e si aspettava l’applauso ma il pubblico, credendo che si trattasse di un nuovo trabocchetto, non applaudì. “Grazie.” aggiunse quindi il presidente e si scatenò un applauso globale.

 

Quando il pubblico ebbe finito di applaudire, il presidente scese dal palco e Serenity ed Endimion s’alzarono tenendosi per mano ed avvicinandosi al microfono, ovviamente, circondati dalle guerriere Sailor…

 

“Sai Luna…” fece Artemis dal bordo del palco “…è bello vederli dopo mille anni di nuovo insieme!”

 

“Infatti. Non vedevo l’ora che arrivasse questo giorno e finalmente è arrivato. Guardali, sembrano diversi, ma in fondo, sono sempre loro.”

 

“Già, sono sempre loro.”

 

**

 

E così Crystal City era stata proclamata capitale del mondo, Serenity ed Endimion si amavano come in passato e ricordavano le loro vite precedenti, così come, allo stesso modo, Amy, Rea, Morea e Marta erano tornate ad essere guerriere Sailor. Il resto… beh… il resto lo sapete…

 

Fine

  
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