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Autore: silvia93    19/02/2013    1 recensioni
Kurt e Blaine si sono lasciati (si, odiamo tutti RM per questo).
Blaine è a Lima a struggersi per Kurt (o per Sam o flirtare inconsciamente con Tina, a seconda di cosa ha mangiato Il Pelatone la sera prima).
Kurt è a NY, divide l’appartamento con Rachel e Brody, frequenta la Nyada e lavora a Vogue.com.
Tutto come ogni giovedì, insomma.
Ma se arrivasse una nuova dirigente a Vogue, e nella vita di Kurt? E se diventasse un’amica fidata?
E se si aggiungessero la vita frenetica di NY, Adam, l’invito al Diploma di Blaine?
Questa nuova amica spronerà Kurt a provarci con Adam oppure lo porterà a riflettere su quello che prova ancora per Blaine?
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Blaine Anderson, Kurt Hummel, Nuovo personaggio | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-Mi sbagliavo, sai?-
Kurt e Angie stavano passeggiando per i corridoi deserti del WMHS.
-Su cosa?- chiese curiosa la ragazza.
-Questa sarà sempre casa mia-
-Sono felice di sentirtelo dire- Angie lo strinse a sé continuando a camminare.
Entrati in palestra raggiunsero Burt e Carole che avevano tenuto loro due posti in fondo.
Finita la cerimonia Kurt trascinò la sua nuova amica da tutti i neo diplomati del Glee per presentarglieli.
Ma il momento che Angie aspettava di più arrivò quando furono raggiunti da un moretto niente male con quintali di gel in testa.
Senza nessuna precisazione la manager capì di essere di fronte al famosissimo Blaine e comprese in pieno la difficoltà che il suo amico aveva nel dimenticare quegl’occhi meravigliosi.
-Kurt..- lo chiamò il nuovo arrivato in un tono così estasiato che Angie si sentì improvvisamente di troppo.
-Blaine..- ricambiò il soprano altrettanto coinvolto.
-Angie- sbottò la mora per evitare di venir soffocata dalla tensione che aleggiava fra i due.
-Giusto..- fece Kurt riscuotendosi -..Blaine lei è Angie una mia cara amica. Angie lui è Blaine..è..- si bloccò un attimo in cerca di una definizione che calzasse.
-Tranquillo Kurtie..ho capito- gli sussurrò lei facendolo arrossire.
-Bene..ci vediamo in giro- sbottò Kurt trascinandosi dietro Angie.
-Ma dico, sei scemo?- gli sibilò quella una volta riuscita a fermarlo.
-Non ce la faccio, ok?! Non posso andare da lui e dirgli -Mi manchi. Ti amo. Andiamo a casa mia- -
Kurt si portò le mani a coprire il viso.
-Magari non così diretto..una cena prima sarebbe meglio- considerò Angie tra il serio e il faceto.
-Non sei d’aiuto, davvero- si lamentò il cantante.
-Siamo appena arrivati, Kurt..datti qualche ora..magari la prossima volta non scappare subito..invitalo per un caffè- suggerì la ragazza.
-Giusto..un caffè. Semplice e amichevole-
-Bene..ora io dovrei andare a trovare delle vecchie compagne di scuola. Posso lasciarti da solo?-
-Si, mamma..puoi andare- Kurt abbracciò l’amica -Io invece andrò a casa-
 
La mattina dopo erano rimasti a casa perché Kurt aspettava la visita di Tina, mentre il pomeriggio venne dedicato a Westerville.
-Capisco perfettamente cosa intendevi ieri- cominciò la manager mentre passeggiavano per il centro della città.
-Che non posso saltare addosso a  Blaine come niente fosse?- chiese Kurt completamente distratto.
-Beh anche..ma,Dio quel ragazzo è fantastico- rispose lei beccandosi un’occhiataccia.
-Ma intendevo il fatto che nonostante tutto quel liceo rimane casa tua. Io ho vissuto in molte città, sai?
Ma questa qui..beh questa è l’unica che sento davvero casa. Vorrei tornarci un giorno- concluse con un tono malinconico.
-Siamo sentimentali eh?- tentò di prenderla in giro il più giovane.
-Ah..che vuoi saperne tu, Mr Andiamo a casa mia?- rilanciò la mora.
-Ehi..- mormorò Kurt piccato -..c’era un -Mi Manchi. Ti Amo- prima-
-Forse, ma il vero senso della frase è l’ultima parte- rise Angie tornando alla macchina.
 
Dopo tre giorni la situazione fra Kurt e Blaine non si era ancora risolta, anzi non accennava a cambiare
di una virgola, visto che uno dei due protagonisti passava le sue giornate a fissare lo schermo del cellulare scrivendo, cancellando e riscrivendo messaggi che puntualmente non venivano inviati.
-Sei un caso disperato- lo insultò Angie a metà mattinata.
La ragazza era in piedi appoggiata allo stipite della porta e lo guardava con cipiglio severo.
-Dove vai?- si limito a chiedere Kurt notando che l’amica era vestita e truccata, pronta per uscire.
-Faccio un giro al centro commerciale, ma prima do uno strappo a Finn in officina da tuo padre. Vuoi venire?-
-No..-
-Kurt..quel messaggio non si invierà magicamente da solo. Approfittane finchè sei da solo a casa..potrete parlare senza che nessuno si metta ad origliare alla porta- lo incoraggiò la ragazza.
-Ora gli scrivo- decise il soprano afferrando il cellulare. Lo fissò per un paio di secondi, poi lo riappoggiò sul tavolo -Magari più tardi..non mi viene niente di carino-
-L’altro giorno avevi la frase perfetta- ironizzò Angie per poi dargli le spalle e raggiungere Finn in giardino.
 
Una volta in macchina Finn chiese alla manager di fare una deviazione fino al liceo perché doveva  parlare con il preside per un eventuale impiego definitivo.
 Arrivati all’ingresso dell’istituto anche Angie smontò dalla macchina.
-Kurt non ha avuto tempo di farmi vedere il trofeo delle Nazionali, ma mi ha detto che è esposto in aula canto..posso vederlo?- chiese a Finn che la guardava incuriosito.
-Certo..è l’ultima aula a destra del secondo corridoio. Io però devo andare in presidenza. Ci metto poco-
-Ok..e tranquillo che non mi perdo- gli assicurò lei con un sorriso.
Quando si separarono Angie andò nella direzione indicatale.
Entrata in aula si fermò a guardare il piano e gli altri strumenti che occupavano la stanza.
Accarezzò i tasti bianchi e neri rimpiangendo di aver messo fine alle sue lezione di piano quand’era piccola.
Poi si avvicinò alla vetrinetta che conteneva il trofeo e, più in basso, una foto delle Nuove Direzioni al completo.
Un rumore la fece voltare di scatto.
-Dannazione- imprecò una figura abbastanza familiare.
Angie riconobbe perfettamente Blaine che le dava le spalle raccogliendo da terra un mucchio di fogli che evidentemente aveva fatto cadere.
-Tutto ok?- chiese dopo essersi concessa un attimo per ammirare il lato B del ragazzo.
-Oh mio Dio- Blaine si portò una mano al petto sentendo una voce dietro di lui.
-Scusami..- iniziò la mora sorridendo -..non volevo spaventarti-
-No, no..tranquilla. Apetta..tu sei Angie, giusto?-
-Wow..mi sorprende che ti ricordi..la nostra presentazione è stata un po’..affrettata- considerò la più grande chinandosi ad aiutare Blaine.
-Già..si beh..le cose sono un po’ complicate- rispose il cantante.
-Complicate..si..- Angie si sedette su una delle sedie abbandonate lì per nascondere il capogiro che la colpì quando si rialzò.
-Posso chiederti..- iniziò Blaine titubante.
-No, Kurt non è qui con me- lo precedette Angie.
-No..beh..era solo per sapere- tentò di spiegarsi l’altro.
-Certo. Tu che ci fai qui?- chiese la ragazza.
-Avevo lasciato degli spartiti a cui tengo particolarmente. Sono venuto per riprenderli- spiegò Blaine.
-Perché non mi accompagni verso la Presidenza? Finn mi aspetta lì- propose Angie sperando che le gambe la reggessero.
-Volentieri- accettò Blaine.
Dopo la svolta nell’ennesimo corridoio Angie dovette arrendersi all’evidenza che forse la sua brillante idea di parlare con l’altra metà della coppia le si stava rivoltando contro visto il prolungato silenzio del ragazzo e il sempre maggiore mal di testa.
Ad un certo punto, complice un improvviso annebbiamento della vista, si appoggiò alla fila di armadietti attirando l’attenzione del ragazzo.
-Va tutto bene?- le chiese, infatti lui.
-No, non va bene!- sbottò Angie scuotendo la testa per scacciare il senso di nausea.
-Senti..- riprese più dolcemente la ragazza cercando di prendere due piccioni con una fava -..sarò completamente onesta con te, ok?- si offrì cogliendo l’occasione di aprire gli occhi al bel moretto e riposarsi un po’.
Il ragazzo annuì avvicinandosi.
-Kurt in questo preciso istante sta cercando il coraggio di ricominciare..di lasciarsi andare di nuovo. Ma siamo sinceri..tu l’hai ferito davvero molto, Blaine. E non credo riuscirà a dimenticarlo mai-
-Lo so. Credimi, lo so..- rispose il ragazzo con gli occhi lucidi -..e neanche io sono riuscito a perdonarmi-
-Lasciami finire..- lo rimproverò Angie -..Kurt è tornato qui perché prova ancora qualcosa per te. E io non so cosa succederà fra di voi, però sono sicura che quello lui prova e quello che leggo nei tuoi occhi ora sia amore. Ma so anche che lui non avrà mai il coraggio di fare il primo passo perché teme che facendolo tu lo darai sempre per scontato, che avrai la certezza di poter fare ogni cosa perché tanto lui sarà pronto a perdonarti-
-Ho scoperto cosa si prova a vivere senza di lui..non potrei mai darlo per scontato- intervenne di nuovo Blaine.
-E allora fallo tu il primo passo. Vai da lui e digli queste cose. Digli come ti sei sentito senza di lui e di come ti sei sentito quando lo hai rivisto il giorno del Diploma- lo spronò Angie indicandogli la porta alla fine del corridoio.
Blaine non se lo fece ripetere due volte ed inforcò la porta.
-Grazie, Angie- risuonò nella scuola deserta.
-Non c’è di che, Blaine- sussurrò lei lasciandosi scivolare lungo le ante metalliche fino a sedersi per terra.
 
Kurt scese di corsa le scale pronto a riempire di parole chiunque  stesse maltrattando il suo campanello.
Ma ogni lamentela gli si bloccò in gola quando, aperta la porta, si trovò di fronte la ragione del suo ritorno a Lima.
-Blaine..- esalò quasi senza fiato -..che ci fai qui?-
-Ho appena parlato con un angelo- rispose Blaine con un sorriso enorme.
-Un angelo? Sei sicuro di stare bene?- Kurt non sapeva se essere più agitato per la visita di Blaine o preoccupato per la sua sanità mentale, ma nel dubbio gli fece cenno di entrare.
-Mai stato meglio..- gli assicurò il più giovane.
Una volta in soggiorno Blaine cercò le parole giuste per seguire il consiglio di Angie.
 -Kurt..io..devo dirti qualcosa..ok..Kurt..io..voglio..io ti amo, Kurt e lo so che ci vorrà del tempo, ma..io aspetterò..insomma quello che sto cercando di dirti..io sto cercando..-
-Mi hai trovato- lo interruppe Kurt abbracciandolo.
 
Oh, eccoti. E’ tutta la vita che ti cerco.
 
-Mi hai trovato- ripete il soprano congiungendo le loro labbra.



Piccole Note:
Eccoci..siamo arrivati al'ultimo capitolo. Ovviamente ci sarà un epilogo, ma poi questa mia piccola avventura sarà finita.
Quindi lascio tutti i ringraziamenti e le varie altre cose per la prossima volta.
Fatemi sapere che ne pensate.
Silvia
  
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