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Autore: Shayla_the_angel    19/02/2013    1 recensioni
Buon giorno care lettrici e cari lettori di EFP...che dire su questa mia nuova fic senza rivelare troppo? Non lo so. Ovviamente i protagonisti indiscussi sono sempre e solo loro (^^) e la loro storia si intreccia con quella di Clare, una ragazza particolare, con un passato difficile da dimenticare, soprattutto perché ci sono evidenti testimonianze di quel passato, che tornano a tormentarla ogni volta che guarda gli occhi azzurrissimi del bambino che dorme nel lettino accanto al suo. I titoli dei capitoli sono strettamente legati alla musica. Che so...potrebbero essere titoli di canzoni oppure frasi che magari mi hanno colpita o che semplicemente ci stanno bene...in ogni caso alla fine di ogni cap vi avviserò riguardo autore e canzone (almeno se non le conoscete le andate a sentire poi mi fate sapere =D)...poi che altro rivelarvi? Non saprei...vi chiedo perdono se verrà fuori una schifezza (il che mi sembra abbastanza probabile visto il mio umore da topo morto =D) e se, come al solito, Gustav avrà un ruolo piuttosto marginale. Mi impegnerò tantissimo per tenerlo in mezzo alla storia, ma ho letto pochissima roba sul suo conto e non so proprio come gestire il personaggio...vabbè...in ogni caso vi auguro buona lettura.
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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Rieccomi! Dunque, Memy non mi hai fatto sapere cosa ne pensi dei look ^_^
Per il resto tutto sotto controllo. Bravo Tom che fai impazzire le fan con i video :D :D :D ahahah
Dunque, dove siamo rimasti?

Ah sì, è tutto pronto, Tom ha un conto in sospeso con un’agenzia non bene identificata.

Un paio di note, poi mi ritiro a scrivere.

Nel capitolo 46 ho apportato una piccola modifica. L’età del bambino. Essendo nato a  settembre è impossibile che a maggio abbia solo 6 mesi. In realtà sono 8. Non so come mai ho sbagliato i conti, comunque ho corretto. Mi scuso :)

E ora…Let’s go!

 

51.Your guardian angel

 

«Sì, perfetto. Grazie mille» disse attaccando il telefono.

«Tom, Clare ora è veramente tutto apposto per il matrimonio» disse David Jost con sguardo trionfante.

Le nozze avevano scatenato un boom di notizie degno di un matrimonio coronato e la gravidanza aveva scatenato i paparazzi di mezzo mondo. Era il 29 maggio 2009 e tutti si chiedevano dove avremmo pranzato, dove saremmo andati in viaggio di nozze e quale sarebbe stato il sesso del nascituro.

Mi faceva strano essere così tanto al centro dell’attenzione, ma col passare dei giorni mi stavo abituando sempre di più ad incontrare fotografi ovunque andassi.

Le partecipazioni erano ritornate tutte con la conferma della presenza degli invitati.

Da parte mia non avevo chiamato nessuno, oltre ai genitori di Lydia e a David, il mio collega, ovviamente.

Anche Tom alla fine si era limitato a pochi inviti. Giusto un paio d’amici d’infanzia, Saki e David Jost. Con famiglie annesse, ovviamente.

«Con chi eri al telefono Dave?» chiese Tom.

«La sicurezza. Ho contattato dei vecchi amici che mi devono un paio di favori. Il vostro matrimonio sarà sicuro come quello della regina Elisabetta!» esclamò trionfante.

Ero comunque tesa.

«Bene, uomini voi non avete da fare per stasera? Perché non ve ne andate da qui?» chiese Lydia entrando nella stanza.

«Beh, tecnicamente sì, ma sono solo le cinque di pomeriggio» disse Tom controllando l’orologio.

«Perfetto, cominciate a prepararvi allora, perché una volta terminata la cena, lo sposo e la sposa si salutano e si rivedranno domattina all’altare» disse mimando un saluto con la mano.

«E dove dormiremo stasera?» chiesi.

«Oh tu non ti preoccupare, abbiamo già pensato a tutto» rispose, terrorizzandomi.

La cena trascorse tranquillamente. Pensavamo che David si sarebbe fermato con noi, ma era il compleanno di sua figlia e non poteva assolutamente mancare.

«A domani ragazzi» disse, uscendo dalla porta.

Man mano che s’avvicinava la sera io ero sempre più nervosa. Non riuscivo a stare seduta per più di dieci minuti e anche durante la cena continuavo muovermi sulla sedia.

Tom mi prese per mano.

«Stai tranquilla, andrà tutto bene, ok?».

Annuii, sospirando.

Alle 20.00 i ragazzi sparirono nelle loro stanze e un’ora dopo uscirono.

Tom mi baciò a lungo.

«Ti amo e non vedo l’ora di domani» sussurrò.

«Ti amo anche io» sorrisi.

Si stava allontanando verso la porta, ma lo fermai.

«Tom…io sarò quella in bianco» dissi, ridendo.

«Ok, cercherò di ricordarmelo» rispose, poi venne trascinato fuori da Georg e Gustav.

 

---

 

«Bene, ora dove andiamo?» domandai. Non amavo essere all’oscuro di ciò che mi sarebbe successo.

«Stai tranquillo Kaulitz, non ti portiamo in mezzo alle spogliarelliste se è questo che ti preoccupa» disse Georg facendomi salire in macchina.

 

---

 

Avevamo appena finito di bere un caffè che arrivò la madre di Lydia.

Finalmente avrebbe conosciuto Simone.

«Molto piacere, io sono Dora Morris» disse, tendendole la mano.

«Simone Kaulitz, piacere mio» rispose sorridendole.

«Ok, ora siediti qui che abbiamo un paio di sorprese» disse Lydia riportando l’attenzione su di me.

«Perché avete delle sorprese?» domandai, guardando Michail.

«È il tuo addio al nubilato signorina e siccome sei la mia unica amica non m’interessa che tu non voglia o che non ti piacciano cose del genere. Festeggeremo come si deve e non ammetto discussioni! Ora siediti qui e aspetta!».

Rimasi sul divano da sola, mentre Simone, Lydia e sua madre sparirono per qualche minuto.

«Mamma…».

Mi voltai verso Michail.

«Che c’è amore? Domani sarà una giornata bellissima» gli dissi prendendolo in braccio.

In quel momento tornarono tutte e tre, cariche di pacchetti.

«Cosa sono quei cosi?» domandai. Odiavo ricevere regali inaspettati.

«Dei pensierini che abbiamo deciso di farti» rispose Simone.

Si sedettero sul divano con me e mi obbligarono ad aprirli tutti.

 

---

 

«Tre birre scure da litro, una piccola chiara e tu cosa bevi Gordon?» chiesi.

«Una piccola anche io, visto che devo guidare» rispose.

Qualche minuto dopo ecco tornare la cameriera con le nostre birre.

Avevamo scelto un locale in zona, abbastanza tranquillo, giusto per evitare urla, schiamazzi e ragazze in lacrime, anche perché era venerdì e in giro c’erano una marea di ragazzi.

«Bene, Tom goditi questa serata perché sarà l’ultima che passerai da uomo single!» esclamò Gustav.

«Lo so lo so…ma sono contento di questa cosa. Alla bellezza della vita da sposati» disse alzando il bicchiere verso Gordon.

«E alla bellezza della vita da single» aggiunse brindando verso di noi.

«Alla bellezza della vita in generale» disse Bill toccando il bicchiere di Tom con il suo.

La serata era cominciata proprio bene, finché…

 

---

 

«Un vestitino per Michail, ma è meraviglioso!» esclamai osservando quello smoking in miniatura.

«Abbiamo pensato di regalarglielo, visto che per il matrimonio della sua mamma non ha un vestitino così tanto elegante» spiegò la madre di Lydia.

«Mamma» borbottò lui osservando quel regalo.

Simone mi regalò un album in cui mettere tutte le nostre foto, poi prese qualcosa dalla borsa.

«Questo è un album super segretissimo, che Bill e Tom hanno cercato di far sparire per anni, finché non l’ho nascosto in soffitta» disse, poggiando il voluminoso album sul tavolino del salotto.

Era pieno di foto dei due gemelli da bambini.

«Ma tu guarda, allora una volta erano veramente identici» dissi, sorridendo.

Vedere le foto di Tom e Bill da bambini mi scaldò il cuore.

Lydia si alzò e andò in cucina e tornò con quattro flute.

«Siccome qui c’è una signorina in dolce attesa, questo è per te. Rigorosamente analcolico, mentre noi berremo alla tua salute» disse porgendoci da bere.

Brindammo. Al matrimonio, al bambino che doveva nascere, alla vita e alla fortuna che avevano trionfato. Brindammo e ridemmo come amiche di vecchissima data.

 

---

 

«Bene bene, i Tokio Hotel che si ubriacano in un pub di dubbio gusto» sussurrai.

Misi a fuoco ruotando l’obiettivo, poi scattai.

«Sarah, sai cosa fare vero?» dissi, voltandomi verso la mia collega.

«Certamente Jerome, certamente» rispose lei con voce melliflua.

Si allontanò ancheggiando come la migliore delle modelle. Indossava un abito aderente rosso fuoco, intonato alle sue labbra carnose e ai suoi tacchi a spillo.

Passò vicina al tavolo di quei quattro teppisti e non mi lasciai sfuggire le occhiate che le lanciarono.

Il pesce aveva abboccato all’amo.

Con un ghigno mi preparai a scattare le foto che avrebbero rovinato il matrimonio di Tom Kaulitz.

 

---

 

Mai vista una così gnocca. Giuro sulla mia testa che non ne ho mai vista una così.

Stavamo ridendo tra di noi quando l’ho vista passare. Non so se è stata colpa della birra, o del suo profumo o della sua camminata o del suo sguardo da porca, ma non ho potuto fare a meno di seguirla con lo sguardo.

Eravamo già al terzo giro e io ero già alla fine del mio terzo boccale da litro. Era da capodanno che non bevevo e la sbronza cominciava a farsi sentire.

Mi alzai di scatto. Dovevo andare in bagno.

Il movimento brusco mi fece girare la testa, ma ignorai il senso di nausea e mi diressi a passo sicuro verso la toilette.

«Dove vai bel biondino?» mi sentii chiedere, mentre qualcuno mi tirava un rasta.

Mi voltai e la vidi. Era veramente una bomba sexy.

«Io mi chiamo Desy e vorrei conoscerti meglio. Sai sono una tua grande fan» disse avvicinandosi e poggiandomi una mano sul petto.

Ero con le spalle al muro e facevo fatica a ragionare.

Lei era sempre più vicina, riuscivo a sentire il suo respiro sulle mie labbra…

 

---

 

«Guarda questa! Oddio ma sono buffissimi!» esclamai ridendo e guardando una foto di Tom e Bill che probabilmente avevano tre o quattro anni.

Ormai era mezzanotte passata. Michail si era addormentato in braccio alla madre di Lydia che lo aveva messo nel suo lettino mentre noi eravamo andate avanti a vedere fotografie e a brindare felicemente.

Nascosi uno sbadiglio.

«Alt, la sposa ha sonno! Direi che è il caso di andare a dormire. Non sia mai che domani andiamo in giro con le occhiaie!» esclamò Simone.

Sistemammo tutto, poi andammo a dormire.

Occupammo la stanza di Tom e quella di Bill.

Io dormii con Lydia, mentre Dora e Simone divisero il letto in camera di Bill.

«Sono contenta che la tua vita stia andando per il verso giusto» sussurrò Lydia.

«Anche io. Non avrei mai pensato che sarebbe successo questo e soprattutto così in fretta. Otto mesi fa ero una ragazzina disperata che non sapeva nemmeno dove andare, poi degli angeli meravigliosi hanno deciso di entrare nella mia vita» risposi.

«Siamo i tuoi angeli custodi piccola Clare» aggiunse la mia amica.

La sua voce mi arrivò lontana.

Mi stavo già addormentando.

Non so perché, ma versai una lacrima.

 

 

Ok lo so, sono una stronza a lasciarvi così, ma visto che manca poco pochino al matrimonio mi sembra giusto regalarvi un po’ di suspance :D

La canzone è dei Red Jumpsuit Apparatus ed è la canzone che mi ha dedicato il mio ragazzo quando ci siamo messi insieme ^_^

Il titolo significa “il tuo angelo custode” ed è carino questo paragone con Lydia e Tom. Alla fine è merito loro se la vita di Clare ha avuto questa svolta drastica.

Ok ora vi lascio e inizio a scrivere un pezzetto del prossimo capitolo.

Un abbraccio grande a tutti coloro che leggono.

   
 
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