Emma stava in cucina per preparare la colazione quando sentì un urlo proveniente dalla camera da letto.

"Regina, amore che, che succede, cos... tutto bene?" Chiese non poco preoccupata la bionda precipitandosi nella stanza dove stava la moglie. Regina seduta sul letto, ansimava, aveva le lacrime agli occhi.

"Che è successo?" Le domandò Emma sul letto di fronte all'amata e prendendole le mani.

"Era solo un incubo..." Regina si passò una mano sulla fronte "C'era le bimba, fuoco, io non..." la mora iniziò allora ad agitarsi nuovamente mentre cercava di ricordare quel sogno orribile.

"Era solo un brutto sogno" tentò di rassicurarla Emma abbracciandola  "solo un incubo; tu e la piccola state bene, vero?" Disse così e le poggiò una mano sulla pancia che ormai iniziava a farsi notare sotto la camicia da notte. "Andrà tutto bene, vedrai, staremo bene io, tu, la piccola ed Henry. Te lo prometto.Siamo una famiglia." Continuò Emma tenendo la compagna tra le sue braccia.

In quel momento Regina sentì come un colpo al ventre, di scatto abbassò la testa per guardare lì dove aveva sentito quello strano movimento.

"Che c'è?" chiese Emma tentando invano di mascherare la preoccupazione

"Credo che abbia scalciato." Regina sorrise ,alzò lo sguardo incontrando gli occhi verdi dell'amata.

Emma presa dall'emozione scoppiò a piangere di gioia e con un super sorriso sulle lebbra riuscì soltanto a dire: "Davvero? Nostra figlia? Lei ha... Oddio! Ti prego posso sentirla?"  Regina annuì e prese la mano delle moglie andando alla ricerca del punto dove poco prima la bimba l'aveva "colpita". Non passorono molti secondi che Emma potè sentire il il piccolo piede della figlia premere contro la sua mano.

Con un'espressione meravigliata osservò gli occhi scuri e profondi di Regina che si limitò a dire sottovoce:" Ti amo!"

Si aprì la porta.

"Henry" esclamarono entrambe voltandosi verso il bambino. 

"Qualcosa non va con la sorellina?" chiese lui fissando la mano di Emma ancora sulla pancia di Regina.

"No, niente,tutto bene, anzi molto bene. Vieni qui!" Disse la bruna, facendo cenno al figlio di sedersi accanto a lei; "Dammi la mano" continuò quella , poi dopo posizionò la mano di Henry dove si era posata poco prima quella di Emma.

"Sentito?" chiese al figlio poco dopo.

"Si!!! Quello era..." Rispose entusiasta Henry

"Un calcio!" Concluse la frase Emma

"Già un calcio!" Le fece eco il bimbo.

E' la prima storia su OUAT che scrivo, non so se continuarla o lasciarla come flashfic quindi fatemi sapere i vostri pareri e deciderò cosa fare ;)