Anime & Manga > Pretty Cure
Segui la storia  |       
Autore: drawandwrite    21/02/2013    2 recensioni
Protagoniste di questa storia saranno Nagisa e Honoka, una buona parte sarà assegnata a Shogo Fujimura e farà la sua apparizione anche Hikari.
Dopo un lungo tempo di pace, le amiche sono ormai convinte di aver chiuso con l'esercito del male. Ma un avvenimento inaspettato le costringerà a sfoderare le loro armi migliori per contrastare l'ormai imminente ritorno del male. Per una sfortunata coincidenza Shogo verrà coinvolto e spetterà alle Pretty Cure trarlo in salvo senza farsi smascherare.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Cure Black rimase stesa, gli occhi fissi sul limpido cielo che andava tingendosi in un tiepido rosa, sfumato da qualche nuvola passeggera. Il respiro debole e ritmico le spingeva fiaccamente il petto.
Non ricordava per quanto tempo fosse rimasta in quella posizione, distesa a terra, il volto rivolto verso l’alto, un lieve sorriso stanco e soddisfatto aperto in volto.
Dopo che Il Vortice aveva spazzato via, con una potenza del tutto inattesa dalle Pretty Cure stesse, Viblis e Regine ,svigorite dallo scontro, le due amiche erano crollate sul morbido terreno sradicato, mostrante i segni dell’arduo combattimento.
Lì erano rimaste a fissare il globo del sole compiere il suo arco, fino a prepararsi al tuffo in un mare rosso acceso.
Non si rese veramente conto di quante ore passò lì, stringendo mollemente le tremanti dita di Cure White, giacente al suo fianco.
Cure Black sospirò, così stanca da non riuscire nemmeno a muoversi. Lasciò che le pesanti palpebre le calassero sulla vista per un momento. Forse cadde preda di un leggero sonno. Ma fu questione di minuti, se non secondi. O almeno credeva.
Ricordò solo il risveglio. Imbarazzante quanto inaspettato:
Percepì un piacevole tepore abbracciarle le spalle. Ancora stordita, non tentò nemmeno di aprire gli occhi. La sensazione si fece, però, più curiosa. I suoi sensi ripresero gradualmente a destarsi con pigrizia, finché non avvertì chiaramente qualcosa cingerle delicatamente collo e dorso. Contrasse il viso e tentò di strapparsi al torpore.
Una stretta fessura di luce invase il buio momentaneo della sua mente, quindi Cure Black, tornò alla realtà.
 
Confusamente, i lineamenti di Honoka si fecero strada nella sua vista. Le stava sorridendo, sebbene il viso fosse stravolto dallo sfinimento.
Nagisa si ritrovò nei suoi soliti panni: una tuta comoda e una semplice felpa, indossata giusto perché la madre non le urlasse dietro che si sarebbe ammalata.
Gemette, si portò una mano al viso, ancora manifestante occhi assonnati.
-Nagisa? Sei sveglia?- Domandò Honoka, con voce dolce.
Lei annuì, leggermente frastornata.
Con quel leggero movimento si accorse di avere un braccio attorno alle spalle, quindi si voltò istintivamente, per capire a chi appartenesse.
Aveva ancora lo sguardo tipico di chi si sveglia la domenica mattina in uno stato comatoso, quando incontrò il viso tirato ma sorridente di Shogo.
Trasalì di colpo, strappando i suoi muscoli da una sorta di sonno che ne annullava prontezza e rapidità.
Il ragazzo inarcò le sopracciglia, confuso dall’improvvisa reazione brusca.
Apparentemente riluttante, sfilò il braccio dalle esili spalle di Nagisa, quindi le forzò un sorriso privo di gioia.
-Ce l’avete fatta, eh?-
Nagisa, rossa di imbarazzo, si limitò a scrollare le spalle, sospirando.
-a quanto pare-.
In ogni caso, non si sarebbe sorpresa se il giorno seguente si fosse ritrovata davanti ad una nuova orda nemica.
Hikari le raggiunse zoppicando leggermente.
-Stai bene, Nagisa? Non riuscivamo a svegliarti-
-Si- Rispose lei –è solo stanchezza-
-è comprensibile- interloquì Honoka.
Si scostò una ciocca corvina dal collo, poi si alzò e tese una mano a Nagisa, invitandola a stringerla e a rizzarsi sui piedi.
L’amica l’afferrò di buon grado.
-Vieni- sorrise Honoka –torniamo a casa-
 
Per Hikari e Honoka, la storia sarebbe potuta finire così. Si erano meritate un lieto fine, guadagnato con i denti, premio di una dura battaglia.
Ma a Nagisa mancava ancora qualcosa perché quella storia finisse veramente nel migliore dei modi.
Era felice e soddisfatta per la loro vittoria, eppure un senso di abbattimento le pesava sulle spalle, e ad ogni passo che percorreva sulla strada di casa, la sensazione si faceva più vivida e fastidiosa.
Attraversarono la via che si affacciava sul mare, dove il riflesso del tramonto veniva ritoccato dalle increspature dell’acqua. Ad illuminare il loro cammino provvedevano dei lampioni, i quali espandevano una tenue luce giallognola nell’aria.
Nagisa ripensò al discorso che aveva fatto con Shogo poco prima che Viblis e Regine intervenissero. Proprio quando credeva di aver trovato il coraggio necessario per aprire bocca e dirgli quello che sentiva. Era stata ad un passo dal liberarsi da quel dannato peso, che le gravava sul petto come un enorme macigno. Nonostante ciò, tutto le era rimasto dentro, e nemmeno una delle parole che voleva tanto dire era sfuggita dalle sue labbra.
La ragazza ingoiò: Sapeva che avrebbe dovuto parlarne, prima che fosse stato troppo tardi. Lo sapeva e lo voleva. Desiderava ardentemente possedere anche solo un briciolo di sicurezza in più.
Lei bramava a liberarsi del suo macigno.
Lei voleva il suo lieto fine.
Cominciò ad agitarsi, la mente le si affollò di pensieri confusi che le vorticavano per la testa senza ordine.
Il cuore prese a seguire un ritmo più veloce.
Improvvisamente nella testa le si schiarì un pensiero:
Lei si sarebbe guadagnata il suo lieto fine.
Si voltò, risoluta. Alzò lo sguardo per incontrare gli occhi di Shogo.
Era consapevole del lieve rossore che le si espandeva sulle gote. In fondo Le succedeva ogni volta che il ragazzo incrociava il suo sguardo.
Ma, per una volta, voleva lasciare fissi i suoi occhi in quelli di Shogo. Voleva osservare quei pozzi scuri e indagatori senza vergogna, o senza dover abbassare il capo, tinto di un rosso accesso.
-Shogo- Disse, sorprendendosi del tono fermo che ostentava la sua voce, malgrado dentro di sé fosse colma di indecisione e timori scombussolanti.
-Tu mi piaci-
 
NOTE: Nonostante il titolo suggerisca altro, questo NON è l’ultimo capitolo! XD
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pretty Cure / Vai alla pagina dell'autore: drawandwrite