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Autore: RevolutionaryMoon    22/02/2013    1 recensioni
Andrea è un bambino, come pure il protagonista della nostra storia. L'unica cosa che li divide è un viaggio al quale, però, uno dei due non potrà partecipare ancora. È presto, troppo presto. Una breve storia sulla morte spiegata ai bambini con leggerezza non per colpa di qualche canone sociale, bensì perché si preferisce non farli soffrire.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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vi.
Il Viaggio di Andrea



Chiudi gli occhi. Apri la bocca. Senti le parole e ripetile: «Padre Nostro che sei nei cieli, sia santificato il Tuo nome, benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.» Le tue mani di bambino si congiungono assieme. Sembri il disegno che c'è nel tuo libro di catechismo perché hai gli stessi capelli castani e la stessa aria angelica, ma tuo padre lo sa che non è così. Tutti lo sanno.
Non sei mai stato ad un funerale, prima di allora. La tua mamma ti aveva sempre detto che non erano cose per te, che solo i grandi potevano andarci ma adesso ti ci ha portato. Ti ha fatto indossare il tuo vestito nero, comprato per il matrimonio della zia Elvira, e ti ha detto: «Hey, piccolo! Andiamo a salutare Andrea.»
Andrea se ne è andato e non ti ha detto neanche dove. Ti ha lasciato e tu pensi perché. Ti domandi perché non puoi andare con lui, ma non lo domandi alla mamma, te lo tieni per te. Sei arrabbiato, tu, con Andrea. Non ti voleva bene? Forse ha pensato che tu fossi troppo piccolo per poterlo seguire. E ora tu sei lì, in quella chiesa. Perché in chiesa, poi? Forse doveva partire col catechismo? Quello che tu inizierai soltanto l'anno prossimo? Forse. Allora ok. L'anno prossimo andrai a trovarlo, Andrea. No, lui non tornerà. In quella scatola di legno ci sono i suoi libri, magari li benedicono come si fa con i bambini appena nati e glieli mandano. Allora sorridi. L'anno prossimo quando lo rivedrai lo prenderai a calci. Perché tra migliori amici si dice tutto e lui avrebbe dovuto dirti che partiva per sempre con la chiesa. Non lo saluti, Andrea. Lo mandi a fanculo. Sì, gli dici la parola con la effe che ti ha insegnato Mirko, tuo fratello, perché ti senti solo. Andrea se ne è andato, non ti voleva bene. Tra migliori amici ci si dice tutto e lui non l'ha fatto. Ha rotto la promessa.
«Dio, ti prego.» dici infine, riaprendo gli occhi. «Di' ad Andrea che lo odio per avermi abbandonato.»


  
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