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Autore: afep    22/02/2013    3 recensioni
Non è facile ricostruirsi una vita a Skyrim. Soprattutto se non hai altro che una spada ed un segreto nel cuore. Soprattutto se sei straniera.
Ed è quando ti illudi di essere al sicuro che ti accorgi che, per quanto tu possa aver chiuso con il passato, il passato non ha ancora chiuso con te. E che sei in pericolo
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Era l’alba di un nuovo giorno.
Il sole stava sorgendo dietro un pinnacolo innevato, facendo scintillare la candida coltre sulle montagne e illuminando il lontano paesaggio sottostante.
“Dunque, questa è Skyrim.”
La giovane donna Nord si strinse nel suo mantello lacero, cercando di tenere lontano il gelo, ma anche così riusciva a sentire il freddo penetrarle nella carne e gelarle le ossa. Legate alla suola degli stivali portava delle racchette da neve, rozzamente ricavate da rami di pino, che avrebbero dovuto impedirle di sprofondare fino al ginocchio, ma erano talmente malridotte che oramai svolgevano il loro compito a stento.
Un'altra folata di vento la raggiunse, sollevando la neve fresca caduta durante la notte e facendole sventolare il mantello dietro le spalle. La giovane rabbrividì, mentre piccoli fiocchi ghiacciati le pungevano il viso. Era stanca. Mortalmente stanca.
Chiuse gli occhi e trasse un profondo respiro, mentre l’aria gelida le bruciava le narici. Aveva perso il conto dei giorni dopo il primo mese trascorso tra i ghiacci, e ignorava quanto tempo avesse impiegato per valicare le montagne .
I vestiti sotto il mantello erano costantemente bagnati o ghiacciati, mani e piedi le bruciavano per i geloni e lo stomaco le doleva per la fame, ma il fuoco della determinazione le faceva ardere le membra, spingendola avanti.
“Ancora un passo.” Disse. Le labbra screpolate si ruppero, e piccole gocce rosse stillarono dai tagli aperti dal gelo. La giovane sollevò incurante un braccio e si pulì la bocca sul dorso della mano.
Ancora un passo, si disse. Ancora uno, e sarebbe stata in salvo.
Il clima sulle gelide cime sembrava volerle impedire di proseguire il cammino. Una violenta folata la investì nuovamente, e nubi minacciose sopraggiunsero all’orizzonte, alle sue spalle.
Quanti altri viaggiatori, quanti altri disperati erano periti in quell’impresa? Anni prima, quando era ancora una bambina, suo padre le aveva detto che la montagna esigeva delle vite ogni anno.
Ma non questa vita” pensò ostinata, alzando il capo per affrontare il vento. “Non questa donna
  

 
  
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