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Autore: Ananasss    25/02/2013    2 recensioni
Harriet Lyne (19enne) e Amy Ruver (19enne) , sono due ragazze innamorate follemente della danza. Amano tutto ciò che riguardi essa, e spendono il loro tempo a ballare,ballare e ballare.
Da quando sono piccole credono, e sperano nel diventare ballerine famose. Finalmente grandi possono presentarsi ad un'audizione, nella quale il loro sogno avrà inizio. Gireranno tutto il mondo facendo il ruolo di due ballerine di una boyband famosa : One Direction.
Non saranno subito rose e fiori, e neanche dopo. Sarà un viaggio travagliato. Inoltre Amy, essendo fidanzata avrà vari problemi mentre Harriet, deciderà mai il suo vero, unico grande amore? E se mai lo troverà sarà sempre bel tempo fra di essi? Chissà.
Leggete tutti i capitoli e lo scoprirete! Mi raccomando! Io vi aspetto a braccia aperte! Accetterò critiche sia negative che positive! Però prima leggete!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Violenza
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Il giorno dello stage era arrivato. L’agitazione tra me ed Amy era tanta, davvero tanta. Questa notte non ero riuscita a chiudere occhio, insomma è la prima volta che ci facciamo ‘conoscere’ per quello che amiamo fare. La danza per noi è tutto, un mondo completamente diverso dal normale. Essere una ballerina significa anche fare molti sacrifici nella vita. Vuol dire avere disponibilità di spostarsi di città in città, non è una cosa da poco. Io ed Amy è da quando siamo piccole che facciamo danza classica, contemporanea e moderna, ci abbiamo messo sempre tutta l’anima. Da piccole sognavamo di diventare famose. Ora siamo delle ragazze di 19anni che tutt’ora vogliono realizzare il proprio sogno. Forse questo provino servirà a qualcosa, chi lo sa.


Erano le 9.30 am. e lo stage stava per iniziare. Ci stavamo scaldando da quasi tre quarti d’ora, e per quel poco che prendevamo una pausa ci giravamo e vedevamo tutte quelle ragazze che erano qui per lo stesso nostro motivo. Era una cosa sia positiva che negativa. Da una parte ti incoraggiava a far del meglio, per far vedere a tutti chi sei veramente, dall’altra ti scoraggiavi dicendoti ‘con tutte queste ragazze non mi prenderanno mai’.
Intenta nei miei pensieri , non mi accorsi che lo stage iniziò. Mi girai verso Amy e contemporaneamente dicemmo ‘merda merda merda’.
- Bene ce la possiamo fare, sangue freddo Harriet. – mi disse Amy tremando.
- Dobbiamo solo divertirci, ecco tutto. – risposi prendendo le sue mani.
- E se sbaglio? Se cado? Se vado fuori tempo?. – continuò Amy.
- Stai tranquilla, vedrai che tutta questa ansia se ne andrà quando starai sul palco. -
Amy alzò lo sguardo basso e mi disse – Ti voglio bene. -
La mia risposta fu un abbraccio.
- Tu sembri così calma.. Come fai?!. – mi chiese ad un certo punto Amy.
No, non lo ero affatto. Non le risposi alla domanda, la guardai abbozzando un sorriso e poi cambiai direzione, per guardare coloro che erano già lì sul palco.
Passarono 10 ragazze e poi arrivò il mio turno. Le mani incominciarono a sudare, non riuscivo a stare ferma. Guardai Amy per ricevere uno sguardo di conforto, cosa che ottenni al primo millesimo di secondo. Mi sporcai i piedi di pece ed entrai. Mi misi in posa e partì la musica ‘Skyfall’ – Adele.
I primi secondi furono i più complicati ma poi mi abituai a incominciai a fare le cose in grande. Sorridevo, sorridevo in qualsiasi cosa io stessi facendo. Mi divertivo, ecco cosa facevo. Stavo realizzando l’inizio del mio grande sogno. La musica finì e mi sentii felice, davvero tanto. Ringraziai e uscii. Non riuscii a parlare subito con Amy perché era il suo turno. La guardai durante l’esibizione, diamine era stupenda.


Finito lo stage, uscimmo dal teatro e andammo da Starbucks.
- Cavolo, sei stata bravissima. – mi disse Amy abbracciandomi.
- Anche tu. – risposi stringendola ancora di più.
- Bene ci meritiamo un po’ di tranquillità, sono stati mesi duri di lavoro. – continuò poi Amy.
- Sono d’accordo. – dissi ridendo.
Prendemmo il nostro adorato frappuccino e ci andammo a sedere in una panchina di Hyde Park. Avevo sempre amato questo parco, erano una cosa magnifica. Parlammo del più e del meno fino a quando il telefono di Amy ci interrompe. Rispose alla chiamata e appena attaccato mi disse – Devo andare, Jake mi aspetta – disse sorridendo. Jake era il suo ragazzo, ormai stavano insieme da due anni.
- Certo, vai – dissi rispondendo con il sorriso sulle labbra. Ci alzammo, Amy mi salutò e ci dividemmo, una a sinistra e una a destra della strada. Arrivata a casa, appoggiai le chiavi sul mobile affianco la porta e mi diressi sul divano stendendomi su di esso. Passai tutto il pomeriggio a guardare film e agitandomi tra la coperta che prima mi presi per stare al calduccio sul divano. Entro stasera mi chiameranno i giudici e mi diranno se sono stata scelta o no. Nel frattempo per passare il tempo chiamai Luke , il mio migliore amico, e insieme ci dirigemmo verso un pub; ormai si erano fatte le otto.
Durante il viaggio per arrivare Luke mi fece varie domande.
- Insomma com’è andata?. -
- Bene, posso dire di aver fatto tutto al massimo. – risposi.
- Ti sei divertita?. -
- All’inizio ero più paralizzata – dissi ridendo – ma poi tutto è andato per il meglio. – continuai.
Arrivati scendemmo ed entrammo diretti nel pub.


Stavo bevendo quella sera, e non poco. Forse sarà stata l’agitazione, non saprei. Ballavo con tre ragazzi attorno, con la quale uno mi ci baciai. Non sapevo il suo nome, ma non essendo sobria , non me ne interessava nulla. Per un secondo che lo lasciai, me ne andai su un divano a riprendermi un po’. Presi il telefono dalla borsa e proprio in quel momento qualcuno mi stava chiamando. Il numero non lo conoscevo, così mi affrettai a rispondere.
- Pronto?. -
- Pronta è la signorina Harriet Lyne?. – mi chiese la voce sconosciuta.
- Si, chi è?. – domandai.
- Sono il giudice presente oggi allo stage. – mi impanicai. Era il momento della verità, ce la farò mai?!.
- Ah si salve. – disse con voce tremolante.
- Volevo comunicarle che lei fgh. – non capivo, il telefono non aveva tutto il segnale in più era scarico.
- Cazzo!. – dissi senza accorgermene con la bocca attaccata al microfono del telefono.
- Come scusi?. – chiese il giudice, che fortunatamente non capì.
- Un attimo scusi, non la riesco a sentire!. – di corsa uscii fuori dal pub e mi ritrovai da sola, con il silenzio attorno.
- Rieccomi mi scusi ancora. – dissi con affanno.
- Bene, volevo dirle che lei – ecco lo stava per dire, tremavo tutta – è stata scelta, ben arrivata!. – con un sorriso stampato in faccia, il telefono si spense. 




ssalve a tutti! questa è una delle tante storie che scrivo, ma che pubblico con piena convinzione.
spero davvero tanto che vi piaccia il primo capitolo e che lasciate qualche recensione! lo spero davvero tanto. essendo molto insicura di me stessa vorrei sapere cosa pensa la gente di quello che scrivo.
fatemi sapere, sono qui e aspetto! vi ringrazio ancora! bye bye c: 
  
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