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Autore: p a n d o r a    26/02/2013    2 recensioni
Era arrabbiata, molto. Nonostante quella doveva essere la sua grande serata, la migliore della sua vita, insomma, non si vince un Oscar tutti i giorni. Nonostante si era mentalmente preparata a questo, era furiosa. Furiosa e forse anche un po’ delusa.
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Two friends in Hollywood.

«L’amicizia che scorre dal cuore non può congelarsi nelle avversità, così come l’acqua che scorre dallo spirito non può ghiacciare in inverno.»
~ James Fenimore Cooper.

 
SBAM!

Era entrata nella sua stanza facendo sbattere violentemente la porta. Era arrabbiata, molto. Nonostante quella doveva essere la sua grande serata, la migliore della sua vita, insomma, non si vince un Oscar tutti i giorni. Nonostante si era mentalmente preparata a questo, era furiosa. Furiosa e forse anche un po’ delusa.

- Dovevo aspettarmelo! -

Disse buttando la borsa di Dior in un angolo della stanza.

- Illusa! Ecco cosa sono! Me lo aveva detto che non sarebbe venuto! -

Anche se era nervosa e avrebbe voluto spaccare tutto si convinse di calmarsi giusto il tempo necessario per posare la statuetta dorata sulla mensola dove esibiva tutti gli altri premi, ne aveva ricevuti proprio tanti. Dopo essersi separata dal trofeo i nervi tornarono a percorrere la sua schiena costringendola a buttarsi sul letto per non rompere niente. La borsetta per terra continuava a vibrare per li SMS che le stavano inviando tutti i amici e parenti ma  ora era troppo depressa per leggerli. All’improvviso sentì suonare il telefono di casa e sua madre andare a rispondere, dopo pochi minuti la porta della stanza si aprì e sua madre le porse il telefono senza però dirle chi c’era dall’altro capo. Solo dopo che la porta si era richiusa Jennifer accennò a parlare.

- Pronto? -

- Hei! -

Quella voce. Quella stupida, falsa, dolce, adorabile, spudorata voce. La ragazza iniziò a provare troppe emozioni diverse nello stesso momento, ma alla fine la rabbia prevalse.

- Josh? Finalmente ti sei fatto vivo! Pensavo ti fossi dimenticato di avere un’amica! Oh, forse eri troppo impegnato a fare qualche cosa di stupido per pensare a quella stronza della tua amica che ha vinto un fottutissimo Oscar! -

Dall’altro lato il ragazzo incassava tutto quello che la bruna gli stava dicendo perché sapeva di trovarsi nel torto però all’improvviso la interruppe.

- Sì, okay Jen. Hai ragione, ma ti prego solo di uscire fuori in giardino, solo per un secondo. -

La ragazza rimase stupita di fronte a quella richiesta ma non riuscì a ribattere perché Josh aveva già attaccato. Decise di scendere nel giardino, tanto la sua serata non poteva essere rovinata.
Appena arrivata fuori si ritrovò davanti una moto di grossa cilindrata e un ragazzo biondo appoggiato ad essa. Inizio ad andargli incontro e da lontano urlava.

- Che ci fai qui? -

Lui si era staccato dalla moto e le stava andando incontro. Quando furono abbastanza vicini lei ripeté quella domanda prima di assestare uno schiaffo sulla faccia del ragazzo mentre la sua voce iniziava a tremare.

- Perché sei qui? Perché non eri lì? Perché non c’eri? Perché non sei venuto? Dov’eri? -

Il ragazzo si stava ancora riprendendo dallo schiaffo mentre continuava a incassare tutte quelle parole contro di lui senza proferire parola.

- Non c’eri! Non eri lì a sostenermi! Non è stata la stessa cosa senza te! E quando sono scivolata.. Oddio, volevo sprofondare! Tutti si aspettavano che sarei stata bellissima e perfetta e invece sono caduta a pesce lesso! - le lacrime avevano iniziato a solcarle il viso - E tu non eri lì! Non mi hai sostenuta! E nella mia mente pensavo soltanto ‘Cazzo! Cazzo! Ho fatto una figura di merda! Mi devo alzare! Mi prenderanno in giro per l’eternità!’ E credo che per un attimo di secondo mi sia passato per la testa ‘Dov’ è Josh? Perché non è qui ad aiutarmi?’ E la risposta arrivava da sola. Non puoi capire come mi sono sentita! Doveva essere la mia serata perfetta! -

Lui continuava ad ascoltarla. Aveva ragione, era stata una mossa spregevole non andare alla premiazione e non farsi sentire nemmeno prima.

- Avevo bisogno di te. -
Concluse lei. Ahia! Ecco il punto che non doveva colpire. Josh si sentì sprofondare. Non sapeva cosa dire e vederla piangere era una cosa che non sopportava così agì d’istinto e l’abbraccio. Fortunatamente non avevano molta differenza d’altezza poiché lei aveva un paio di pantofole ai piedi. Il tubino di lei andò a sbattere contro il giubbino di jeans di lui e il suo viso andò a finire nell’incavo nella spalla del biondo.

- Scusa. -

Proferì finalmente parola lui.

- Scusa, non dovevo trattarti così. Sarei dovuto venire alla premiazione. Sarei dovuto starti accanto, ed aiutarti. Mi sento un emerito stronzo per averlo fatto. Solo che, pensavo che non avessi bisogno di me visto che ormai hai tanti amici. Non so cosa mia sia preso, so solo che mi dispiace, davvero tanto. -

Jennifer sgranò gli occhi, non si aspettava simili parole, figuriamoci un simile abbraccio, da Josh. Da tutti, ma non da lui. Si lasciò andare nell’abbraccio che le era mancato quella sera e finalmente iniziò a pensare che forse quella serata poteva essere recuperata. Dopo pochi minuti rimasti in quel abbraccio Josh bisbigliò qualcosa.

- Ci osservano. -

Jennifer si girò e vide dei paparazzi nella parte est del giardino.

- Merda. -

La bruna si staccò dall’abbraccio e si aggiustò il vestito. Lui indicò la moto.

- Che ne dici di … Festeggiare? -

Le sorrise. Quanto adorava quel sorriso. Infatti non esitò ad annuire. Salirono in moto, non importava il fatto che lei fosse in pantofole. Con lui tutto perdeva importanza. Josh mise in moto e partì sgommando fuori dal vialetto. Arrivarono in un parchetto non lontano da dove si trovavano. Presero un caffè al piccolo chiosco che rimaneva aperto di notte e si sederono su una panchina. Iniziarono a parlare della cerimonia, di come era stato sentirsi chiamare come vincitrice, della chiacchierata con Anne Hathaway, dell’infortunio di Kristen, quando dopo un po’ il biondo la interruppe.

- Ehm.. Oggi, prima di decidere di non venire. Sono passato in un posto. -

- Ah sì? -

Lui annuì e caccio dalla tasca un piccolo cofanetto che dopo aver aperto rivelò una splendida catenina con un punto luce al centro.

-Oh Josh, è stupenda! -

Lui le fece segno di girarsi per potergliela chiudere dopodiché Jennifer ci passò una mano sopra.

- Grazie. E’ bellissima. -

Si sistemarono meglio sulla panchina l’uno vicino all’altra, lei appoggiò la testa sulla sua spalla e lui le circondo le sue con il braccio.

- Sei il mio migliore amico, ti voglio bene e non voglio perderti. -

- Anche io ti voglio bene e, tranquilla, non mi perderai mai. -

Lei sorrise.

- Che ore sono? -

- Le 02:15, perché? -

- No, così. -

Sapeva che la mattina sarebbero dovuti partire per le Hawaii ma, adesso, voleva solo godersi quel momento con lui e poi, da come l’aveva detto, nemmeno Josh sembrava preoccuparsene tanto.
Credeva che a Hollywood non avrebbe mai trovato persone vere e sincere, e che la vita qui era tutta una grandissima messa in scena. Credeva questo, prima di incontrarlo. Prima di diventare amici, prima di rendersi conto che la vera amicizia esiste, indipendentemente da luogo in cui si ci trova.


NdA
Ecco una FanFiction malata che la mia mente ha partorito alle 22:57 di ieri sera :') Ed è la prima nei fandom di Hunger Games e Attori. u.u Volevo incentrarla sul rapporto tra Josh e Jen, lasciando stare tutti i fioretti che faccio perché si mettano insieme, ma, fin quando non lo fanno, ecco cosa mi viene in mente pensando a loro due *---*
  
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