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Autore: hera85    26/02/2013    0 recensioni
Taranée è nervosa perchè deve incontrare la sua vera mamma.Non sà cosa dire e nè cosa fare.Sa solo una cosa:ha paura.Anche perchè l'e-mail era molto stringata.
Ho preso un po' spunto dal W.i.t.ch. n.78.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Taranee Cook
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Si stava torturando da un'ora le perline del condino. Con lei, altrettanto nervosa, Teresa, sua madre adottiva.
Aveva paura Tara, aveva davvero paura e si faceva tante congetture nella sua testa. Le somigliava? Le sarebbe piaciuta di persona? E perchè aveva fatto quella scelta?
Una cosa era certa, l'e-mail era davvero stringata e dava poche ma buone informazioni: luogo, data e ora.

La macchina arrivò. Bè, macchina... Era una limousine! Tara rimase sconcertata. Cavoli, era una macchina per ricchi. Sgranò gli occhi per l'incredulità e non sapeva che tipo di donna si fosse ritrovata avanti: raffinata e snob o una nobil donna ma molto generosa?
Teresa, in un angolino, aspettava con la figlia ma il suo sguardo ero perso.
Dalla porta della Limousine uscì (con molta grazia) una bellissima donna dai capelli lunghi e neri. I lineamenti erano delicati e Taranée ebbe l'impressione di vedere se stessa ma in versione più adulta.
-Ciao, piccola - fece un sorriso che avrebbe addolcito il più rude dei rudi!
Taranée si sentì quasi mancare. Era emozionatissima!
Teresa volle fare conoscenza con questa donna, una stetta di mano per cominciare ma si sentiva la tensione nell'aria. Erano due madri che amavano la stessa figlia ,che fosse biologica o meno non aveva importanza.
La madre biologica contro quella adottiva. Una guerra silenziosa fatta di sguardi per avere la meglio in quel contenzioso.
Dopo una passeggiata Tara era un po' più rilassata. Aveva parlato con quella donna del più e del meno: scuola, amici, passioni, delusioni, sogni, simpatie , hobby. Insomma, di tutto. Fu una conversazione molto piacevole e la voce di costei era davvero bella e delicata, quasi una musica. La guardiana del fuoco ebbe l'impulso di fare "quella "domanda scomoda: "Perché mi facesti adottare?". Non se ne rese conto ma la sua voce era uscita indipendente dalla sua volontà. A quella domanda sia Teresa che la donna gelarono. -Dopo l'incendio io e tuo padre non avevamo più un soldo. Avevamo perso tutto. Non sapevo come avremmo fatto a sopravvivere e...ho dovuto lasciarti alla famiglia Cook . La più idonea - così dicendo guardò verso Teresa che aveva parlato poco o niente. Continuò - Così, dopo un po' tuo padre fu cacciato da mio padre, tuo nonno, per aver "spinto me" (a parer suo) a darti via. Lo cacciò via e io andai via con mio marito. Facemmo la fame per un bel po' di tempo nonostante lavoravamo tutto il giorno. All'epoca non c'era molto lavoro. Non lo vidi per anni finchè non è stato in punto di morte e lì, ha voluto farmi unica erede dei suoi beni. Ora che ho la possibilità, vorrei che tu venissi a vivere con me e il tuo papà-. Quella proposta gelò il sangue nelle vene della ragazzina. Quella proposta fu proprio quello che temeva sua madre, Teresa!
  
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