CAPITOLO 1: RICORDI DEL PASSATO

Si era abbattuto il caos totale sulla città di Tall Oaks, quel maledetto gas aveva invaso la zona infettando tutti e rendendoli creature affamate di carne umana priva di qualsiasi volontà o traccia di umanità, erano diventati zombie. Ero a scuola quando successe il disastro, ero andato a fare una visita ai miei vecchi amici e compagni di classe del liceo che avevo frequentato qualche tempo fa a Tall Oaks. Avevo lasciato la scuola diversi mesi fa, quando incominciai a pensare che studiare fosse inutile e che l’unica possibile carriera che avrei potuto fare fosse quella di agente governativo o al massimo soldato, mi andava bene tutto quello che mi allontanasse dall’ambiente scolastico. Un giorno arrivò una lettera a casa da parte dell’esercito che cambiò la mia vita per sempre, e forse dovrei ringraziarla perché mi ha preparato a questa situazione orribile che stiamo tutti vivendo, quel giorno lo ricorderò per sempre.
(FLASHBACK)

Tall Oaks-16 Novembre 2012 Ore 14.30
Ero appena tornato a casa, la giornata di lezione a scuola era stata abbastanza pesante e mi sentivo stanco. Sceso dal pullman sempre gremito di gente mi incamminai verso casa. Scusate non mi sono ancora presentato, mi chiamo Davide e ho 17 anni, vivo a Tall Oaks e andavo a scuola vicino al campus della città. Come stavo dicendo mi ero incamminato verso casa e arrivato a destinazione aprii il portone e poi la porta di casa con le mie chiavi e chiuse entrambe mi accasciai sul divano ringraziando Dio che la giornata scolastica fosse finita, all’improvviso mia madre arrivò nella stanza dove mi trovavo e mi diede una lettera e se ne andò. Io dapprima ero confuso perché non ricevevo lettere quasi mai, in seguito mi feci coraggio e la aprì:

“ A lei che legge questa lettera è stato offerto un giorno di prova presso l’accademia militare di Tall Oaks. La giornata si svolgerà il pomeriggio del 16 novembre 2012 alle ore 18, la preghiamo di partecipare. ”
                                                                                                 Distinti saluti Il Caporal Maggiore.             

(Cavolo sembra una costrizione bella e buona) fu il mio primo pensiero ma poi pensai “Non era quello che volevo?” La risposta era scontata :“Si” e quindi accettai subito, l’unica cosa da fare era convincere i miei genitori e a pranzo ci riuscì, grazie a una sorprendente abilità oratoria che so tirare fuori nei casi più bisognosi. Così una volta ottenuto il permesso mi preparai per il pomeriggio più interessante della mia vita.