Un bel giorno pieno di sole dei ragazzi di un liceo andarono in gita a
vedere le Piramidi ed alcuni musei famosi in Egitto.
Felici e spensierati cominciarono a visitare alcune piramidi,
all’interno era tutto intatto, perfetto ed infatti
lì hanno visto molti affreschi che raffiguravano scene di
mummificazione e anche i vari procedimenti e preparazioni per far
trovare avvantaggiati i faraoni nella “nuova vita”
e poi assieme a queste raffigurazioni c’erano delle righe in
egiziano che nessuno era in grado di tradurre, almeno per il momento.
In seguito andarono nel museo dove trovarono moltissimi oggetti del
tempo, tra cui vestiti, utensili usati nelle cucine, pettini, corone,
gioielli ed ovviamente molti faraoni mummificati ma i ragazzi vennero
colpiti in particolare da una mummia.
Quest’ ultima era molto bella non essendo totalmente piena di
bende ma essendo solamente ricoperta di qualche sostanza gelatinosa e
trasparente si era conservata benissimo, quasi non sembrava una mummia.
I suoi capelli erano lunghi di un castano dorato ornati di una corona
di oro e madreperla, aveva anche molti, preziosi e splenditi gioielli
di oro e diamanti. Il suo nome era Cria una potente regina di origine
egiziana moglie di Janos-Audron.
I ragazzi rimasero stupiti dalla bellezza ed eleganza di Cria, perfino
i suoi occhi non erano stati rimossi e si sono conservati alla
perfezione, belli a dir poco splendenti di un blu molto intendo come
due zaffiri, contornati da una matita nera che li faceva risaltare
ancora di più ed infine alle estremità
c’erano come dei piccoli brillanti.
Il vestito era lungo di un pregiato velluto blu e con ricami in oro e
pietre preziose... si dice che sia stata la più bella,
importante, intelligente e raffinata regina d’Egitto.
Però Cria aveva una grande cicatrice sul braccio,
testimonianza di una grave ferita che la mantenne a lungo tra la vita e
la morte, dato le scarse cure mediche.
La guida del museo, Rupert, ne parlò moltissimo agli
studenti, disse anche che fu lei ad ordinare di costruire la Sfinge in
onore delle regine di Egitto, ed in effetti il volto della statua,
anche se oramai piuttosto danneggiato dal tempo, rivela una grande
somiglianza con la regina. Si dice che questa splendida regina amava
terribilmente i leoni infatti era persino riuscita ad acquistarne uno,
comprò un grosso terreno pieno di alberi e con tutto
l’occorrente, riuscì a prenderlo tramite sue
conoscenze reali. E in seguito cominciò ad allevarli con
l’aiuto di agenti personali, per questo fece fare molte
statue mezzo donna mezzo leone. E alcune raffigurazioni più
piccole usava mettersele nella propria casa.
Conobbe grazie a questa passione suo marito Janos-Audron, con il quale
trascorse molto tempo, infatti fu lui ad aiutarla
nell’addestramento. Però nonostante
l’aiuto di molte persone lei venne assalita dal piccolo
Raziel, si avviò per portargli la solita razione giornaliera
di carne e il cucciolo si innervosì ad un tratto e prese il
suo braccio stretto nelle sue grinfie ma non si riuscì a
capire se fece questo gesto solo per gioco infatti per fortuna Raziel
riaquistò il controllo e lasciò il braccio di
Cria, la ferita non era arrivata fino in profondità
altrimenti avrebbe perso il braccio. Il cuccioletto venne perdonato e
Janos, in questo periodo di convalescenza di Cria, riuscì ad
occuparsi sia dei leoni che di lei, e fu proprio allora che i due si
innamorarono.
La regina dopo molto tempo riuscì a guarire, anche se non
del tutto... le rimase infatti un po’ di dolore in alcuni
movimenti e poi una grande cicatrice.
I due decisero di sposarsi per poi divenire così la coppia
più importante dell’ Egitto. In seguito
concepirono 3 figli e li chiamarono Anianca, Radames e Mija.
La prima aveva i capelli rossi sempre raccolti sulla nuca decorati con
fiori ed aveva la passione per i gatti, Mija invece aveva dei
lunghissimi boccoli neri però non usava quasi mai gioielli,
ed infine Radames alto, possente, somigliava molto a suo padre Janos,
portava i capelli neri raccolti in una coda, anche lui era appassionato
di leoni e si occupava della salute degli animali.
Cria proveniva da un antica ed importante famiglia reale, ed essendo
figlia unica alla morte dei genitori venne eletta regina.
Regnò assieme a Janos per parecchi anni ma quando raggiunse
i 33 venne morsa da un velenoso serpente e nonostante le lunghe e
costose cure non riuscì a sopravvivere.
Il marito distrutto dal dolore decise di raggiungere Cria, e
lo trovarono morto sul letto con una veste di sua moglie nelle mani.
Ancora oggi non si è capito cosa provocò la sua
morte si può supporre che per il tanto amore che provava per
lei non riuscì ad andare avanti. I figli ormai soli,
salirono tutti e tre al trono per aiutarsi a vicenda, ognuno si
impegnava a mandare avanti dei precisi ruoli: Radames di 17 anni mando
avanti l’attività sui leoni, Anianca di 19 si
impegnava soprattutto sul regno e Mija era la sua assistente dato che
era la più piccola e sensibile di 16 anni. I figli si
impegnarono anche sulle mummificazioni dei propri genitori cercando di
far tutto perfetto, Mija adorava fare nuove invenzioni infatti creo
quel gel speciale con cui fu mummificata la madre.
La guida finì il suo racconto molto soddisfatto
dell'attenzione ricevuta. I ragazzi rimasti ormai basiti ed affascinati
da questa bella giornata passata, dal racconto di Rupert e ovviamente
dalla bellezza e perfetta conservazione di Cria. Continuarono il giro
al museo e camminando camminando trovarono anche Janos, molto bello con
i lineamenti forti, scavati, occhi neri e misteriosi, aveva degli
anelli alti di oro alle sue belle e affusolate dita, e i figli anche
essi mummificati alla perfezione sempre con quel gel speciale creato da
Mija.
Anianca aveva capelli raccolti di un bel rosso, occhi verdi, le rose
bianche ornavano i suoi capelli, con orecchini di color argento e
pietre verdi come la giada. Amava molto questa pietra, tanto che anche
i suoi anelli e collane erano dotati di essa... gli studenti
però vennero colpiti molto dalle sue labbra color rosso
acceso, sembravano fatte con il pennello e poi aveva un bellissimo
bracciale con delle incisioni a spirale, con incastonata una pietra
molto particolare che nemmeno con le conoscenze di oggi hanno scoperto
cosa fosse.
Quella pietra era di un verde sfumato e sembrava cambiare colore in
ogni momento, e contenere al suo interno una polverina dorata, di
conseguenza la gente rimaneva stupita e a volte un pò
intimidita da questo bracciale. Il suo vestito era bello, lungo e
verde, scollato, aveva perfino uno spacco al lato che mostrava la gamba
destra, e come la veste della madre era dotato di ricami in oro e
diamanti. Le due donne si somigliavano molto, e sono passate alla
storia come le più raffinate d’Egitto. Mentre la
sorella, Mija, morì giovanissima a 17 anni solamente un anno
dopo i genitori. Le cause della dolorosa scomparsa ancora sono
sconosciute... non era ricca di gioielli ma indossava un oggeto molto
particolare: una coroncina piena di viole che non si sono assolutamente
seccate; gli studiosi sono persino giunti alla conclusione che quei
fiori sono magici e che è impossibile che smettano di
vivere. La ragazza era rimasta con i suoi belli, neri e lunghi boccoli,
occhi neri e una collana con il ciondolo sacro dello scarabeo,
somigliava molto a suo padre janos. E infine Radames sempre con i
capelli legati, aveva una collana con denti di leone ovviamente prese
quando ormai la loro vita era giunta al termine, tutte piccole
invenzioni di Mija.
Soddisfatti e contenti di questa prima parte di gita i ragazzi
cominciarono ad avviarsi verso l’albergo per riposarsi e per
continuare a visitare questi splendidi e affascinanti posti.
Appena svegli aprirono le finestre ma era in corso una tempesta
fortissima di sabbia; un po' abbattuti dal brutto tempo andarono al bar
dell'albergo per mangiare qualche cosa e poi con la pancia piena
avrebbero pensato a cosa fare di questa nuova giornata.
Daniela, Mara e Davide, erano molto legati, andarono sopra nelle stanze
da letto a vedere come erano venute le foto del giorno precedente che
avevano appena fatto sviluppare nel negozio accanto all'albergo.
Le foto della piramide, degli affreschi, Cria, Janos, Radames erano
venute molto bene anche se alcune un po' sfocate e scure dato che non
potevano usare il flash... però era molto strana e
particolare la foto fatta ad Anianca, nella quale non compariva il suo
strano bracciale; anche la foto fatta a Mija non era del tutto normale
perchè i fiori, le viole, sulla coroncina apparivano tutte
appassite...
I tre amici rimasero colpiti, incuriositi da quella famiglia vissuta
millenni fa ma anche un po' intimiditi da tutti questi misteriosi
particolari...
Andarono dalla loro professoressa Amalia, che chiamavano amichevolmente
"mortisia": una signora alta ma magrissima, sui 35 anni portati
bene, con occhiali piccoli e tondi, vestiti sempre lunghi e
neri, e capelli scuri che le coprivano la schiena.
Era troppo buona, mai severa, sapeva farsi ascoltare e ubbidire ma
sempre in un modo simpatico e socievole; con gli alunni non alzava mai
la voce ed era la preferita dei ragazzi, che andavano sempre da lei per
ogni cosa, anche perchè aveva molta fiducia nei suoi alunni
e pure per questo andarono da lei per le foto. All'inizio non disse
nulla ai ragazzi, la presero di sorpresa, erano molto strane quelle
foto e non sapeva neanche lei cosa dire, dopo un po' disse che non era
possibile e che secondo lei dovevano riandare a vedere Mija e Anianca
per poi trarre qualche conclusione. Comunque avrebbero parlato di
questa cosa con Rupert; finì così il discorso e
poi andò via, era rimasta molto più impaurita dei
ragazzi non sapendo cosa poteva essere successo e non volendo credere
ai suoi occhi pensò che era un sogno e che si sarebbe
svegliata... ma invece...
Si cominciava a calmare la tempesta e verso le quattro del pomeriggio
si avviarono Mara, Daniele, Davide con la professoressa per riandare al
museo, arrivarono e trovarono Rupert all'ingresso. Gli raccontarono
dello strano fatto, gli mostrarono anche le foto ma lui
sembrò non molto sorpreso come se la cosa non era nuova ed
era già successa. Si avviarono tutti assieme. Andarono prima
da Cria ed era tutto apposto, lo stesso con Janos e Radames, ma poi
cominciarono ad agitarsi quando si avvicinò il sarcofago di
Mjia. L'angoscia era molta ma loro anche se a passo molto lento e a
forza di respiri profondi andarono sempre più verso la
mummia fino a quando cadde qual cosa: loro saltarono per la paura e
tornarono indietro per vedere cosa era caduto... Rupert urlò
appena vide che quel botto era Cria caduta a terra, corse subito ad
alzarla: il sarcofago era scheggiato un tantino ma per fortuna Cria era
sempre perfetta e bellissima; i ragazzi cominciavano ad essere
abbastanza terrorizzati e di certo la mummia caduta non è
stata di aiuto ma nonostante ciò proseguirono e come se non
bastasse Mija era sparita... Cominciò il panico e urlarono
tutti scappando via dal museo... anche Rupert questa volta era rimasto
assolutamente sopreso e terrorizzato, non avevano avuto neanche il
coraggio di proseguire e vedere Anianca.
Rientrano tutti insieme nell'albergho e si misero in disparte volevano
parlare tra di loro prima di diffondere la notizia volevano pensare un
po' e soprattuto calmarsi, Rupert disse solo oddio oddio Cria...
oddio!!! I ragazzi erano tutti e tre con gli occhi sbarrati e
ammutoliti e la professoressa non era da meno... Solo ad un certo punto
Mara si alzò e disse sbattendo le mani sul tavolino del bar:
"basta!!!! Io torno lì a guardare Anianca!" e si
diresse verso l'uscita.
Gli altri provarono a fermarla gli urlarono anche con tutta
l'attenzione del bar rivolta su di loro ma Mara testarda come era
proseguì e riandò al museo, Davide, Rupert,
Daniela e la profesoressa non ne ebbero il coraggio.
Arrivata al museo la ragazza prese la torcia che aveva nella borsa e
cominciò a camminare a passi lenti con il cuore in gola...
superò Cria, Janos e anche Radames... poi tremando
superò il sarcofago vuoto di Mija e si incamminò
verso la bella mummia rossa incrociando le dita ma quando si accorse
che anche lei era sparita non riuscì più a
resistere e svenne.
Si risvegliò sul letto dell'albergo con Davide accando che
gli bagnava il viso con l'asciugamano bagnato e gli sorrise:
Davide:"che hai combinato Mara?? Devi stare calma anzi dobbiamo stare
tutti noi calmi ed affrontare la situazione con più
tranquilità, posso capire che la curiosità era
talmente tanta che ha soffocato la paura però non farlo mai
più che così fai preoccupare tua madre. I
preofessori hanno dovuto chiamarla anche se Amelia li ha avvertiti
della situazione però per fortuna gli hanno solo detto che
avevi avuto un calo di zuccheri momentaneo e che ti saresti ripresa
presto; figurati se gli avessero parlato della situazione come si
sarebbe preoccupata, tra poco la chiamiamo assieme così la
fai tranquillizare!"
Mara:"si lo so Davide infatti scusatemi tutti ma non so che mi ha preso
comunque già sto molto meglio e tra poco chiamo anche mia
madre se no figurati come si angoscia sai come sono le madri.. quella
è capace di venire anche in Egitto!
Ma che hanno detto gli altri professori??"
Daniele:"non hanno detto nulla sono rimasti senza parole anche gli
altri poi non ci credevano neanche dopo le foto allora Rupert li ha
portati nel museo ma sono talmente impauriti anche loro che non sanno
quello che dicono e sperano che è tutto falso,
così da svegliarsi e scoprire che è tutto un
sogno... vedrai che qualcuno comincerà a capirci qualche
cosa. Rupert stava cominciando a leggere qualche libro per vedere se ci
può aiutare, sta sempre tra i libri lui quindi è
sicuro che trova qualche cosa! stai tranquilla e riprenditi presto io
ora vado che giù sono tutti preoccupati per te."
Mara:"grazie di tutto come farei senza di voi! ci vediamo dopo io ora
comincio a sistemarmi, chiamo mia madre e scendo a cena. A dopo"
Mara si riprese: chiamò la madre rassicurandola e poi scese
a cenare, dopo questa giornata lunga e pesante; angosciata
osservò di nuovo le foto e poi cadde in un sonno profondo...
la mattina il tempo era molto bello, assolato e fresco; si avviarono
con la profesoressa per andare di nuovo al museo per informarsi se
c'erano novità. Rupert lì informò che
in alcuni testi antichi in egiziano parlavano di mummificazioni, c'era
il nome di Mijia per le sue strane ed efficaci invenzioni e poi si
narra anche che sulla famiglia sono sempre girate strane voci... delle
volte nominavano l'ultima figlia "la piccola strega" e si dice che
spesso avevano precedenti misteriosi.
Lesse anche un capitolo molto interessante, che parlava esclusivamente
della famiglia reale. In questo testo si parlava molto bene della
famiglia era molto amata e rispettata, ma si diceva anche che alcuni
loro parenti avevano degli oggettini particolari fatti da Mija; questi
oggetti erano sempre belli, unici e misteriosi... infatti i parenti con
quei doni dopo avergli dato una degna mummificazione e sepoltura;
alcuni hanno riposato in pace fino i giorni nostri, ma altri
più importanti e passati alla storia come lo zio Zafat, sono
stati esposti in vari musei egizi.
Reperti abbastanza recenti ci informano che in un museo egizio a Torino
è scomparso Zafar assieme ad un altro parente con
un anello fatto da Mija. Disse ai ragazzi e alla profesoressa
che ovviamente tutto ciò si possono definire leggende o
conincidenze ma resta il fatto che sono sparite più delle
loro due mummie.
E oltre tutto le mummie sparite a Torino non sono state più
trovate, ci sono stati momenti di panico e anche qualche persona
scomparsa... tutto ciò qualche anno fa... perciò
ora si è creata ancora di più quest'aria di
paura...
Gli disse anche che si sarebbe impegnato di più, e che
alcuni libri ancora non li aveva tradotti, li rassicurò di
fare il possibile e che la cosa si sarebbe sistemata o almeno si
sarebbe informato maggiormente.
Lo ringraziarono anche se molto perplessi... Rupert non era riuscito a
dargli la sicurezza che speravano, ma alla fine era tutto tamente
confuso e misterioso che non poteva fare miracoli. Tornarono in albergo
informarono tutti gli altri e provarono come Rupert a rassicurare un
pò tutti ma invano... Visto che ancora avevano tutto il
pomeriggio davanti pranzarono e poi, per cercare di pensare ad altro
decisero di andare a vedere delle rovine egiziane, tanto per non far
saltare del tutto il programma della gita.
Mentre loro si avviarono... le mummie restanti della famiglia tanto
amata erano tranquille per fortuna di Rupert nei loro sarcofagi, mentre
stava in mezzo ai libri come suo solito a tradurre dei testi che
potevano essere utili. Era stanco e poi sempre in quel museo non
riusciva di certo a rilassarsi, ma d'altro canto doveva anche servire i
turisti e come suo solito mostrargli Cria e gli altri con la sua bella
ed affascinante storiella... ma inventarsi ,per chi non lo sapeva, che
Mija e Anianca stavano da Alexis (il "riparatore" del museo ogni
piccola cosa fuori posto va da lui per ritocchi e riparazioni...). Ma
visto che oggi quest'ultimo aveva il giorno libero ci pensò
lui a riparare il sarcofago di Cria, tanto per staccare dai libri dieci
minuti, ci mise poco e poi tutto come nuovo. Rimise delicatamente la
mummia a suo posto ed era nuovamente tutto pronto per i turisti.
Finalmente arrivò sera, erano le sei circa, l'orario di
lavoro era finito: aveva sistemato Cria, tradotto un altro piccolo
capitolo ma non diceva granchè solamente che Mija a volte
creava cose pericolose e molto potenti ma non se ne rendeva conto
neanche lei... però Rupert è stato colpito anche
dal fatto che specificavano sempre che il potere non era malvagio,
però la traduzione era stata difficile e complicata e quindi
non assicurava buoni risultati...
Si avviò verso casa sua, si sentì chimare alla
spalle in un vicoletto tutto buio e scuro... all'inizio fece finta di
non sentire ma la voce insisteva: "Rupert... Rupert....", insisteva
sempre di più e a quel punto si girò di scatto
impaurito ed adirato e gli parve di vedere il bracciale verde con quel
dorato dentro luccicante che brillò nel buio vicoletto...
era lei disse, era Anianca!!!
Terrorizzato corse fino a casa si chiuse, poi si coprì
tremando e si sedette sul divano con il suo cane affianco,
passò del tempo, si cominciò a calmare e si
addormentò senza neanche mangiare. La mattina aveva paura,
troppa paura non riuscì ad uscire di casa allora decise di
avvisare prima Amalia per telefono, ed in seguito avrebbe provato ad
uscire.
L'insegnante appena sveglia ricevette la chiamata, venne informata di
tutto e disse che poi sarebbe passata con i ragazzi da lui, Rupert
sollevato gli diede l'indirizzo e gli si raccomandò di stare
attenti e di non perdersi.
Amalia già impaurita di suo decise di dire per il momento le
novità solo ai tre ragazzi, mentre si incamminava verso le
loro stanze pensava a come dirgli tutto terrorizzandoli poco... ma non
so quanto ci potesse riuscire, lì informò ma
stranamente ormai non erano più molto sorpresi li
spaventò molto il fatto di Anianca, ma si fecero coraggio e
dopo la giornata precedente andata bene, senza pericoli, solo
divertimento e sana cultura, si alzarono, vestirono, lavarono la faccia
e poi scesero a fare colazione assieme alla professoressa.
Riposati si incamminarono verso la casa della loro guida, uno
pò spaesati e impauriti, si fecero coraggio a vicenda e
arrivarono per fortuna senza perdersi; attraversarono anche il
vicoletto ma di giorno non c'erano stati problemi almeno per ora...
Trovarono Rupert ancora inpaurito e scosso abbracciato al suo tenero
cane Wisky, che poverino aveva fame ma il padrone era troppo
terrorizzato ancora per accorgersene. Si sedettero accanto a lui lo
rassicurarono che di giorno fuori non ci stavano pericoli, ma Rupert
non era molto convinto e gli disse con tono sicuro che era tutto vero e
che non si era inventato nulla, per paura di non essere capito e
compreso del tutto; ma gli dissero che poteva stare tranquillo e che
avevano completa fiducia in lui.
Rimasero a fargli compagnia per parecchio; poi cominciò a
riprendersi, mangiò e diede la pappa anche a Wisky, poi
ringraziò per la compagnia e uscirono di casa insieme. Lui
andò al negozio sperando di essere accompagnato da
tonnellate di turisti pur di non rimanere solo... mentre i ragazzi e
Amalia tornarono in albergo, si riposarono un' oretta e poi visitarono
un museo vicino con tutti gli scarabei e i gatti sacri, statuette,
souvenir, manufatti in egiziano e tante altre cose.
Tornarono per cena e poi andarono a riposarsi, i tre amici salirono
tutti in camera di Daniela, dove ordinarono i regalini presi per le
loro famiglie, fecero delle chiamate per dire che più o meno
era tutto apposto e che non dovevano preoccuparsi. Davide aveva
comperato per il fratello di 23 anni uno scarabeo da mettere al
portachiavi della macchina, alla mamma un piatto di ceramica con
raffigurata la sfinge e poi per il padre un coltellino di legno tutto
intagliato di volti di faraoni. Daniela amava tenersi i soldi da parte
e di conseguenza ha acquistato cartoline per tutti. Ed infine Mara ha
preso un ciondolo per lei di oro con scritto scorpione (il suo segno
zodiacale) in egiziano, mentre per la famiglia non aveva ancora deciso,
e per ora aveva preso solo un peluche per la sua sorellina.
I tre amici parlarono per un po' e poi andarono a riposare ognuno nella
proprio stanza.
Rupert chiuse il museo e si affrettò verso casa dove lo
aspettava Wisky, si fece un latte caldo per dormire meglio e poi
andò sul letto con il cane, riposando per fortuna bene.
Il giorno seguente si alzarono tutti più riposati e con la
mente lucida, era tardi, quando suonò la sveglia dei
ragazzi, e quando ancora erano un tantino intontiti notarono dalla
finestra delle viole cosparse sul prato; sembravano proprio le viole
della coroncina di Mija. Avvisarono Amalia e cominciarono a seguire la
stradina di viole, erano stranamente tranquilli, la stradina li aveva
portati ad una grotta con delle iscrizioni egizie che si appuntarono
per poi mostrarle a Rupert, ma quando tornarono al museo il libraio era
perplesso e non riusciva a capire, pensava che i ragazzi le avevano
ricopiate male.
Tornarono alle iscrizioni per essere sicuri ed infatti ora
riuscì a tradurle. Parlavano di una specie di rituale che si
usava per risvegliare le mummie ma per far riuscire bene questo rito
serviva un piatto sacro egizio che si trovava esposto nella galleria
d'arte di Roma, era come se fosse una richiesta di aiuto di Mija per
risvegliare anche i genitori e il fratello... un pò
perplessi andarono al museo per pensarci, Rupert era molto propenso a
vedere cosa c'era inciso nel piatto che serviva per il rituale, i
ragazzi e la loro insegnante da una parte erano sollevati che la gita
sarebbe finita presto anche se gli sarebbe dispiaciuto lasciare Rupert
solo, e ovviamente non volevano andare se il mistero non si scopriva...
I ragazzi ad un tratto si allarmarono:
Mara: "Rupert! Ma non starai mica pensando sul serio di andare a
Roma?!?!?! Lasciarci qui così con le mani in mano e presunti
pericoli che potrebbero succedere!!! E poi come faresti con il museo???
E se ci ritroviamo Cria, Janos o Radames a spasso???? E se qualcuno o
qualcosa ci facesse del male?? Non puoi mica partire
così!!!!"
Daniela: "infatti!!! Ha ragione Mara non puoi mica farlo! Amelia
diglielo anche tu!!!!"
Rupert: "ma io... ancora non ho..."
Amelia: "zitto!!!! Hanno ragione i ragazzi non puoi neanche pensare una
cosa simile!!! Devi aiutarci qui! mica fare una scampagnata a Roma!!!!
Insomma vergognati!!!
Rupert: "ora bastaaaa!!!! Non c'è bisogno che aggiungi altro
Davide! Ho capito che la pensate tutti allo stesso modo ma io parto!!!
Davide: "come?? cosa??? non ho capito bene!!!!!! Sei impazzito per
caso!!! Io non te lo posso permettere!!! E poi con tutto questo
trambusto che si è creato figurati se ti fanno partire
così! Anche se odio a dirlo sei l'unico che può
capirci qualche cosa e tradurre libri!!! Te non parti è
CHIARO!!!?!??!?!?!?!?!??! E non voglio obiezioni!!!
Rupert: "io non mi faccio comandare da nessuno figuriamoci da te!! Devo
capire cosa c'è su quel piatto e basta! La questione
è chiusa! Parto domani e voi o nessun altro me lo
impedirà!!!
Daniela: "oh ma non credo proprio!!! ..."
Rupert: "SILENZIO!!!! HO DETTO SILENZIO!!!! Non voglio obiezioni! La
questione è chiusa! in bocca al lupo branco di incapaci!"
Mara: "fatti mangiare te dal lupo!!! ...idiota..."
Rupert uscì furioso dal museo per prendere un pò
d'aria e aspettare che uscissero Amalia con i suoi alunni, infatti poco
dopo uscirono guardandolo malissimo e lui facendo lo stesso,
rientrò.
Non potevano proprio crederci che era stato così severo e
cocciuto non pensando proprio a loro e a cosa sarebbe potuto accadere,
e poi dopo tutto l'aiuto che gli avevano dato... erano così
tristi che il programma della giornata fu annulato e rimasero per
parecchio in albergo. Verso le sei di sera provarono a pensare ad altro
e andarono a prendere altri regalini per la famiglia a delle piccole
bancarelle lì vicino.
Daniela, avara, com'era comprò solamente un libro per
imparare un pò di egiziano lo prese soprattuto per
curiosità ma poi pensava che poteva essere utile a loro tre
dato che Rupert probabilmente sarebbe partito, Daniele
acquistò solamente una collana in legno per lui mentre Mara
prese un anello in madreperla per la madre, un ferma carte
per il padre ed infine per il fratello maggiore una piramide di
cristallo in miniatura. Si ritirarono soddisfatti degli acquisti ma
ancora amareggiati dalla lite della mattina.
Avevano intenzione di rimandare la loro partenza per casa e
cominciavano a confabulare un piano, ne parlarono con l'insegnante che
era d'accordo, infatti li rassicurò che ne avrebbe parlato
con i suoi colleghi. I ragazzi contenti di avere un'
insegnate prodigio come lei scesero a mangiare e poi andarono a
riposare.
Si erano già addormentati da qualche ora, tutti in camera di
Mara; si cominciarono a sentire dei rumori sospetti di qualcuno entrare
che sussurava qual cosa ma non si capiva il significato, Davide
cominciò ad aprire un occhio e quando vide un' ombra vicino
il letto di Mara balzò dallo spavento e urlò...
si svegliarono tutti terrorizzati che non riuscivano a trovare
l'interrutore della luce, l'individuo saltò sul letto... in
quel momento Daniela accese la luce e scoprirono che quell'ombra non
era altro che l'amico di scuola Claudio che si era messo un velo nero
per coprirsi completamente. Uno scherzo di pessimo gusto soprattutto in
una situazione del genere... i tre ragazzi lo volevano linciare vivo ma
poi si sono accontentati di cacciarlo a calci e male parole, i
professori si alzarono, vennero informati del fatto, misero la nota a
Claudio e sgridarono anche i ragazzi che non dovevano stare tutti in
una stanza. Innervositi ancora di più andarono a dormire
ogniuno nel proprio letto. La mattina seguente si accorsero di aver
fatto tutti e tre lo stesso incubo: di trovarsi chiusi in una parte di
piramide assordati da una voce che gli sussurava qualche cosa...
capirono che non era di certo una cosa normale ma c'era lo zampino di
Mija e Anianca. Volevano informare Amelia ma la trovarono nel letto con
la febbre alta che dormiva, e non vollero svegliarla. Andarono a fare
colazione e poi sarebbero andati a visitare con gli altri insegnanti la
piramide di Urupet.
Dopo la colazione corsero subito da Rupert per impedirgli di andare a
Roma ed informarlo anche di Amelia così forse si sarebbe
trattenuto... ma la notizia gli fece solo rimandare per poco il
viaggio, e non avendo molta influenza su di lui andarono via per poi
ripassare e trattenerlo ancora per molto. Ma per il momento andarono a
vedere la piramide. Urupet era un importante faraone vissuto nel
periodo di Cria infatti i due si conoscevano sin da piccolissimi e i
genitori erano propensi a farli sposare; ma quando morirono, Cria
dovette arrangiarsi e i due si persero di vista... non venne neanche
informata della morte del faraone.
I ragazzi arrivarono e lo videro, non era conservato molto bene, aveva
troppe bende che lo coprivano; la guida ha mostrato alcuni suoi
ritratti e da essi si poteva vedere che era scuro di capelli con occhi
verdi. Il suo sarcofago era bellissimo tutto dorato, dipinto e ornato
in certi punti da pietre prezione; il pittore doveva essere molto bravo
perchè si vedeva terribilmente la somiglianza tra Urupet e
il viso del suo sarcofago.
Proseguirono e videro affreschi, statue sacre rovinate dal tempo,
alcuni utensili e molte cose ancora; ad un certo punto i due gruppi si
divisero: loro tre con altri cinque ragazzi ed una guida, mentre gli
insegnanti ed i restanti alunni fecero un altro giro.
Anna, Claudio, Fabio, Simona e Franca cominciarono a fare domande
insistenti se c'erano novità ai tre ragazzi, che volendo
evitare ancora più aria di paura gli risposero che non c'era
nulla di nuovo. Non essendo molto soddisfatti della risposta
continuarono imperterriti a sommergerli di domande finchè a
Davide saltarono i nervi e gli rispose un po' male con voce alta.
Gli amici fastidiosi si erano finalmente azzititi ed entrarono in una
stanza molto grande della piramide ma la guida non fece in tempo che la
porta di quella stanza si chiuse improvvisamente... a quel punto il
panico trionfò, i tre amici si contennero di più
mentre gli altri urlarono senza fermarsi un attimo. Dopo dieci minuti
la situazione era un pò più gestibile: loro non
urlavano più e Daniela, Davide e Mara cominciarono ad
osservare la stanza per trovarci almeno un piccolo indizio... poi
ricordarono le parole della guida, Cria e Urupert si conoscevano.., ma
nonostante ciò erano incapaci di gestire la situazione. Si
sentirono in dovere di raccontare tutto ai ragazzi rimasti chiusi con
loro, ma probabilmente non era stata una buona idea, li avevano fatto
agitare soltanto di più.
Speravano tutti che qualcuno lì fuori pensava a come farli
uscire... speravano e aspettavano... ma lì fuori la guida,
Cameron, e il professore, Carlo, discutevano...
Carlo: "mbè allora?!?! Cosa è succeso qui?? Dove
sono finiti i miei alunni?"
Cameron: "mmm mbè in effetti a dir la
verità sono rimasti misteriosamente chiusi dentro
quella stanza... io non ho potuto far niente si è chiusa
all'improvviso... non so cosa dirle..."
Carlo: "non sa cosa dirmi?!?!?! I miei alunni, che sono sotto la mia
protezione e custodia, sono rimasti chiusi e lei che fa?? Sta qui con
le mani in mano che non mi sa dire nulla!!!!!! Ma insomma!! Io la
denuncio! Maledizione faccia qualche cosa!!"
Cameron: "no, mi dispiace ma io non farò proprio nulla, e
lei non si scaldi troppo! Non ho nessuna e dico nessuna intenzione di
forzare la porta! Si rende conto che questa piramide ha sui 4.ooo
anni!!??!!?? Siamo pazzi che io oso fare anche solo un graffietto alla
porta!!! Neanche morto, devi passare sul mio cadavere!!!"
Carlo: "Ma chi se ne importa dei suoi 4.ooo anni!!!!! Lì ci
sono dei ragazzi che vorrebbero arrivare a domani!!! E si sono
terrorizzati abbastanza!! Passerò anche sul suo cadavere se
necessario!!! Ultimamente poi sono successe tanti misteri in questi
musei o piramidi e lei sa solo proteggere questa fottuta porta??!!!??
si vergogni!! Ha saputo delle figlie di Cria??
Cameron: "Oh mio Dio... che è successo con le figlie di
Cria??"
Carlo: "Che è successo??!! che misteriosamente sono
scomparse Mija e Anianca!! Ed ora ti degni di aiutarmi??"
Cameron: "Cosa?? Come?? Di nuovo... devo scappare!!! oh mio Dio...."
Carlo: "Dove vai? perchè di nuovo?? non andare!!
...maledizione!!!
Non riuscì a raggiungerlo e si ritrovò sconvolto
a provare a forzare la porta; mentre i ragazzi.... nella
stanza non trovarono oggetti che attiravano particolarmente
l'attenzione, era una stanza come le altre aveva solo un grosso dipinto
alla parete frontale che raffigurava il volto di Urupert. Si
girarono e videro le labbra dell'affresco muoversi...
cominciò a parlare!!!
Erano talmente terrorizzati che non fiatarono, non sentirono nulla a
parte le parole dell'affresco, di cui però non capivano il
significato... era egiziano!!!
Per fortuna Daniela aveva acquistato il libro di egiziano, e qualcosa
riuscirono a comprendere: sembrava che Urafat volesse terrorizarli
solamente per far andare Ruper a Roma a prendere il piatto...
riuscirono a capire a stento qual'era lo scopo del faraone ma al
momento non approfondirono quale poteva essere il motivo...
Ad un tratto si riaprì la porta, l'affresco
riacquistò la normalità e loro scapparono
immediatamente dalla stanza, trovarono Carlo che tentava di aprire ma
invano... li vide sconvolti e chiese cosa era successo lì
dentro ma erano troppo spaventati per raccontare tutto.
Tornarono senza dire una parola, nell'albergo non cenarono neanche;
Anna, Claudio, Fabio, Simona e Franca andarono ogniuno nella proprio
stanza ancora molto scossi, invece gli altri tutti in camera di Mara.
Dopo 20 minuti di silenzio mangiarono qualche cosa, poi parlarono con
Carlo, che era stato già informato della situazione dagli
altri studenti, il quale gli comunicò la reazione che aveva
avuto Cameron... la situazione andava di male in peggio... corsero da
Amalia che fortunatamente stava meglio, e gli raccontarono ogni cosa.
Si allarmò moltissimo e dovette anche dare un' altra cattiva
notizia ai ragazzi... Rupert era passato a vedere come stava, vide che
si era ripresa e decise di partire subito dopo la visita, lei non era
riuscita a trattenterlo.
Ed in quel momento Mara capì il motivo di Urupet... voleva
distrarli giusto il tempo per far partire Rupert, così che
lui prendendo il piatto poi avrebbe aiutato a Mija e Anianca. Lui amava
quelle mummie e di sicuro le avrebbe aiutate per far risorgere tutta la
famiglia!
Ma ancora gli sfuggiva il perchè... cosa doveva fare poi la
famiglia risorta?? Avranno già provato qualche cosa di
simile dato la reazione di Cameron e anche quella iniziale di Ruper
quando gli abbiamo detto delle foto... Dovevano assolutamente rimandare
la loro partenza. Ci riuscirono, con l'aiuto di Amelia a convincere
Carlo e poi lui avrebbe passato la parola, potevano farcela! Erano
molto determinati e curiosi che non si sarebbero di certo fermati!
Rupert era arrivato da poco a Roma, erano le sei di sera,
mangiò, fece delle chiamate e poi andò a dormire.
Il mattino seguente appena svegliato decise di andare subito alla
galleria d'arte, aveva voglia di mettere le mani sopra quel piatto
sacro!! Non aveva neanche tanti rimorsi di come aveva trattato Mara e
gli altri. Arrivò finalmente dinanzi alla teca di vetro dove
vide il piatto tanto desiderato, gli brillarono gli occhi e tanto il
desiderio di metterci le mani sopra che fece scattare l'allarme..
riuscì ad ingannare le guardie dicendo che c'era stato un
malinteso, visitò anche il resto della galleria ma era
talmente preso da quel piatto che non fece neanche caso agli altri
utensili e oggetti esposti. Finì il giro e andò
in qualche negozio di "Via Appia antica" per fare qualche acquisto; poi
stranamente pensò di comperare qualche cosa anche per i
ragazzi e Amalia. Tornò in albergo a mangiare e riposare,
passò un' altra notte, mentre in Egitto...
I tre studenti e l'insegnante erano riusciti a rimandare il
viaggio di una settimana pagando anche parecchio a loro spese con
l'aiuto di Carlo. Ed in questi due giorni passando per caso davanti
casa di Rupert incontrarono una ragazza che apriva il portone,
incuriositi chiesero chi fosse... era la figlia, non era stata
informata dell'accaduto ed era lì solo per badare a Wisky.
Il libraio le aveva detto solamente che andava per un pò a
Roma giusto per fare una gita e cambiare aria... perplessi non gli
raccontarono nulla, non vollero intromettersi. Erano rimasti abbastanza
sorpresi che Creta fosse la figlia di Rupert, non ci avevano mai
pensato visto che lui viveva solo con il cane, ma comunque non erano
affari loro...
In questi ultimi giorni non era successo nulla di nuovo, come una gita
normale continuarono il programma senza troppe preoccupazioni e
pericoli.
Nel frattempo a Roma... era mattino, il sole spaccava le pietre, e
Rupert era molto affascinato da questa città così
diversa dall'Egitto, ad un tratto per la sua testa passò un'
idea spericolata e pazza... voleva rubare il piatto e scappare in
Egitto! Era fuori di senno e si cominciava a notare sempre
più il suo interesse verso quella famiglia! Si
vestì, nascose un coltellino nello stivale e si
avviò senza un vero e proprio piano nella galleria d'arte.
Entrò dentro, pagò il biglietto,
cominciò ad urlare con tono affannato dicendo: "AIUTOOO!!!
AIUTOOO!!!! LI FUORI DOPO LA COLLINA UNA MACCHINA PRECIPITA NEL
BURRONE!!!! AIUTOOOO!!!!! RISCHIANO DI MORIRE TUTTI!!!! CORRETE!!!"
Non tutte le guardie abbocarono ma alcune di esse si insieme a tutti i
turisti del museo, che si svuotò parecchio e in quel
trambusto non capirono chi fece scattare l'allarme... poi rientrarono
tutti e cercarono Rupert anche se non avevano molte indicazioni per
identificarlo... nel frattempo lui era già scappato con il
piatto! Si affrettò per andare in albergo, prendere le sue
cose e correre da Mija. Ma non si era accorto che una guardia della
galleria d'arte l'aveva seguito ed appena uscì per andare
all'aereoporto la guardia lo inseguì, e nello scappare venne
colpito da una pallottola alla spalla e svenne. Si risvegliò
nell'infermeria del carcere, privato del suo piatto... era totalmente
fuori di se!!! Non si contenne e urlò: "NOOOOOO!!!!!
NOOOOO!!!! Non potete farmi questo!!!!! Vi prego no!!!!!" era talmente
agitato che non riuscivano a trattenerlo e gli fecero un iniezione di
tranquillante, ma non erano a conoscenza dell'allergia di Rupert e
quell'iniezione gli provocò una fortissima reazione
allergica. La sua situazione di salute non faceva che peggiorare e le
infermiere gli presero i documenti per rintracciare i parenti.
Contattarono dopo una dura ricerca la figlia, Creta, che non potendo
crederci corse subito dai ragazzi per avere spiegazioni... la
informarono di tutto e rimase senza parole; sapeva che il padre si
ritrovava spesso situazioni misteriose tra le mani ma non fino a questo
punto... i ragazzi e Amalia avevano gli occhi lucidi ma non potevano
fare nulla per Rupert e non potendo tornare a casa dopo tutta quella
fatica, non gli rimase che pregare per lui...
Creta partì senza aspettare un altro minuto
arrivò la sera molto tardi e corse subito in carcere, suo
padre stava malissimo era in coma e non potè neanche passare
la notte con lui... ormai era anche un prigioniero e lei non poteva
fare nulla solamente sperare.
Andò nella sua stanza di albergo per provare a riposare ma
non ci riuscì, e pensò che se il padre voleva
aiutare quelle mummie doveva fare lo stesso lei!!! si girava e rigirava
nel letto per trovare un piano... poi pensò: e se si fosse
spacciata da direttrice di un museo? Cosìavrebbe potuto
prendere il piatto e continuare l'impresa del padre. Ma per evitare
troppi sospetti falsificò la sua carta di
identità.
La mattina, prima passò dal padre, che sfortunatamente
ancora era in coma e poi si avvio verso la galleria per attuare il suo
piano. Sembrò essere efficace, parlò con il
direttore che gli diede il permesso di portare il piatto per un mese al
museo in Egitto.
Non vedeva l'ora di comunicare la notizia al padre, ma quando
arrivò le infermiere del carcere molto dispiaciute dovettero
comunicargli che il padre non era riuscito a sopravvivere... cadde a
terra disperata in un mare di lacrime urlando a tutti e tutto che non
l'avrebbero passata liscia!!! E che lei avrebbe lottato per rendere
giustizia a suo padre, che loro avevano assassinato!!!! Andò
via distrutta con l'unica speranza di aiutare quelle mummie come il
padre avrebbe voluto. Si riposò senza neanche mangiare, il
mattino andò a prendere il piatto e se lo portò
in aereo.
Arrivò molto tardi, sistemò il piatto,
nutrì Wisky e si riposò nella casa del padre
defunto. Sentì bussare alla porta nel bel mezzo della notte,
si alzò chiedendo chi fosse ma non ricevette una risposta...
aprì leggermente ed apparve Mija... Cria rimase senza
parole, richiuse subito ma poi riflettendo bene ci ripensò e
fece entrare Mija.
Erano molto silenziose e confuse entranbe, la mummia
cominciò a parlare in egizio antico, ma la giovane non seppe
dare risposta e le fece cenno di aspettarla. Mija capì e
aspettò pazientemente mentre Creta andò in museo
a prendere qualche libro per riuscire a comunicare.
Non c'era molta differenza tra le due fanciulle, Mija essendosi
conservata perfettamente si distingueva a fatica da un essere
umano...tornò Cria dopo 20 minuti e trovò la
mummia a curiosare in cucina, osservava tutto stupita ed esterefatta,
la giovane cercando di comporre frasi di senso compiuto gli
spiegò che tutto ciò da cui era circondata eranno
i vari sviluppi della tecnologia. Poi gli chiese come poteva aiutarla e
quali erano le sue intenzioni, Mija gli rispose che con il suo aiuto
avrebbe potuto risvegliare il resto della famiglia e gli
rivelò che l'iscrizione all'ingresso del museo era la chiave
per il rito, proprio quelle iscrizioni che non erano mai riusciti a
tradurre...
In seguito gli disse che per il momento lei e Anianca sarebbero
ritornate nei loro posti al museo ad apettare che fosse pronta. Creta
ancora leggermente confusa da tutta questa storia annui, e si
impegnò a studiare per comunicare meglio con Mija, fino a
quando non si addormentò. Mija sbirciò ancora per
un pò nella casa e poi ritornò al museo insieme
ad Anianca, che non essendo molto socievole preferì
aspettarla fuori.
La mattina appena sveglia non disse nulla ai ragazzi e neanche ad
Amalia, andò subito con il piatto nel museo e si chiuse
dentro. Mara cominciava ad essere un pò sospettosa e non
capiva perchè non si fossero fatti vivi nè
Rupert, nè Creta ma di certo non poteva sospettare cosa
c'era sotto... e mentre loro continuarono il pogramma scolastico, Cria
scese al piano inferiore dove si trovavano le mummie.
Prese il piatto dal suo borsone, e un pò intimidita
chiamò per aiutarla Mija. Quest'ultima, l'umana ed Anianca
iniziarono il rituale, formarono un cerchio, nel mezzo misero il piatto
e poi tutte e tre pronunciando le fatidiche parole... riuscirono dopo
una diecina di minuti a far risvegliare Cria, Janos e anche Radames.
Dopo l'accaduto la famiglia felice si riunì subito, mentre
Creta un pò esterefatta di ciò che aveva compiuto
uscì fuori dal museo non pensando a cosa avrebbero potuto
fare le mummie appena risvegliate... corse a riposare e il mattino
dopo, ancora spaesata, pensò di raggiungere i ragazzi e
Amalia in albergo per raccontargli tutto. Si tolse un grande peso, ma
loro non la presero molto bene... erano di certo dispiaciuti per Rupert
ma non potevano credere alle loro orecchie... e si chiedevano come
avesse potuto fare tutto a loro insaputa... singhiozzando cominciarono
a discutere:
Mara: "Ma Creta non posso credere che tu abbia fatto tutto questo!! E
poi a nostra insaputa... non posso ancora crederci, te non eri
così legata a quelle mummie! Posso capire che lo hai fatto
per tuo padre, però non puoi seguire un impresa
così pericolosa!! Ora non sappiamo nè dove sono,
e neanche cosa vogliono fare!!"
Daniela: "Ti posso capire che eri presa dalla disperazione di una morte
così improvvisa di tuo padre, posso cercare di capire tutto
ma non un gesto così! Ora mi spieghi che facciamo?!?!?!??!
Eh????? Te sei proprio pazza!!!"
Davide: "Dai Daniela!!! Ora basta!! Si sente già abbastanza
in colpa da sola!! Non infierire! Però certo che una cosa
più stupida non la potevi fare Creta..."
Amalia:" Non c'è bisogno che dico altro... dico solo che mi
dispiace moltissimo per Rupert"
Daniela:"Certo quello dispiace a tutti."
Creta: "Avete finito di farmi la predica?? Mi dispiace che siete stati
coinvolti in questo guaio! Ma io non sono pentita del mio gesto sono
solo ancora un pò perplessa... ma mi passerà,
troverò quelle mummie e le aiuterò in ogni
inpresa che vorranno intraprendere!!!Voi non preoccupatevi, partite! E
dimenticate tutto questo".
Davide:"Ma non dire fesserie!! Neanche sai quelle che vogliono fare!
Che ne so per ipotesi potrebbero voler regnare di nuovo, o qualcosa di
peggio che ne sai a quelle che gli gira per la testa!! Dobbiamo fare in
modo di annullare il rituale!!"
Creta: "Mai e poi mai!!! Loro non si toccano, voi fatevi gli affari
vostri! E vedrete che io e loro non combineremo nulla di male, Rupert
mi raccontava sempre che non erano mai state malvage! Basta non ero
venuta per decidere! Ma solo per avvertirvi... e non so
perchè l'ho fatto!! Mannaggia a me!! Io ora me ne vado e non
pensate neanche lontanamente di cercarmi!!!"
Amalia: "Ma Creta... che fai? Che dici? Non fare come tuo padre,
così cocciuto e poi hai visto com'è finito??? Dai
rimani quì con noi e vediamo insieme che fare, ci facciamo
anche dire qual'è lo scopo della famiglia reale, ok? Non
farci preoccupare"
Creta: "Va bene, però non si fa nulla se non sono
d'accordo!!"
Mara: "Ora non esegeriamo!!!!!"
Amalia: "Mara!!!! Si, Creta non preoccuparti. rimani qui con noi e poi
andiamo a cercare le mummie. Vedrai che sistemiamo tutta la faccenda
assieme. Stai tranquilla."
Creta: "D'accordo..."
I ragazzi non erano affatto d'accordo ma preferirono non intervenire e
far finta di essere disponibili.
Pranzarono insieme, poi passarono al museo,dov' era tutto come lo aveva
lasciato ma le mummie non c'erano come previsto, i ragazzi notarono
subito il piatto nel centro della stanza. Creta lo prese immediatamente
e lo mise nel borsone senza dare alcuna spiegazione... Decisero di
andare a casa da Wisky, dato che l'ultima volta Mija li aveva
rintracciati lì. La nuova amante delle mummie
chiamò a Roma per organizzare il trasporto della salma del
padre, dato che era scappata con il piatto per il rito. Il povero
Rupert sarebbe arrivato il mattino, e la figlia cominciò a
preparare il funerale... i ragazzi e l'insegnate attendevano, ma dopo
due ore decisero di andare via.
Però dissero a Creta che sarebbero passati verso sera.
Fecero un piccolo giro turistico, visto che negli ultimi giorni non
avevano programmato nulla. Poi cominciò a farsi buio, e
tornarono da Creta. Cenarono lì, in seguito si sedettero sul
divano ad imparare tutti un pò di egizio date le
circostanze... si addormentarono... ma verso le 3 della notte sentirono
bussare alla porta: i ragazzi e Amalia si allarmarono subito in quanto
avrebbero dovuto essere in albergo!!!
La professoressa urlò: "ragazzi!! mannaggia si saranno
allarmati tutti! Dobbiamo avvisare!"
Creta gli fece notare subito che qualcuno aveva bussato alla porta...
andarono ad aprire con il cuore in gola... fecero il conto alla
rovescia... 3.....2.....1..... "Ragazzi!!! Siete qui???!!!???" Era
Carlo... Gli aprirono si scusaro tantissimo e gli spiegarono che si
erano addormentati sul divano senza neanche accorgersene.
Carlo: "Mannaggia a voi!!!! Ci avete fatto agitare a morte!! Siamo
tutti svegli in albergo... Amelia mi raccomando la prossima volta
comportati diversamente!"
Amelia: "Si si sicuramente, scusatemi davvero di cuore. Comunque ora
vai a tranquillizare gli altri che noi prendiamo le cose e veniamo."
Carlo: "Ok Amelia a dopo."
Amelia: "managgia ragazzi, che abbiamo combinato... ora andiamo"
I ragazzi: "si si, certo Amelia ora prendiamo le nostre cose ed andiamo"
Sentirono di nuovo bussare, dissero: "sarà di nuovo Carlo
chissà quale predica si sarà scordato di
dirci..." Invece erano Cria, Janos, Anianca, Mija e Radames... a Mara
gli cadde la borsa a terra... avevano tutti gli occhi sbarrati e
dovette intervenire Cria invitando le mummie ad entrare.
Si sedettero tutti quandi sul divanetto e sulle poltrone, restarono in
silenzio per un pò e poi cominciarono ad arrangiarsi con il
poco egiziano studiato... :
Davide: "ehm... salve, come va?"
Anianca: "bene grazie!"
Altri 5 minuti di silenzio....
Radames: "i divani del nostro tempo non erano così comodi..."
Mara e Daniela sottovoce: "cosa ha detto? non ho capito bene... eh
Daniela?? ehm... non saprei credo parlasse dei divani... te che dici
Amalia? ...Si credo anche io..."
Amalia: "molte cose sono cambiate ora..."
Radames: "il vostro accento non è molto buono, non avete
imparato bene?"
Davide: "ehm veramente no, ci siamo esercitati solo da pochi giorni con
qualche libro e infatti a volte non capiamo completamente neanche voi,
solo dopo poco leggendo il libro."
Cria: "Siete gente fidata e gentile per fidarvi di noi e farci entrare,
non preoccupatevi della lingua leggeremo un pò anche noi..."
Creta: "Grazie signora Cria, come mai vostro marito è
così silensioso?"
Cria: "è ancora molto sconvolto, ha bisogno di tempo"
Daniela: "Siete tutti molto belli, sembrate quasi umani!"
Janos: "Grazie ragazza"
Daniela: "Prego, noi vi conosciamo ma voi no... io sono Daniela."
Mara: "io Mara.. piacere, la ragazza che vi ha risvegliato è
Creta."
Daniele: "io Daniele e lei Amalia."
Il telefono suonò, le mummie si allarmarono ed agitarono
subito... mentre Creta gli spiegava cosa fosse, Amalia rispose: era
Carlo, con cui si scusò ancora ma lo pregò di non
preoccuparsi e che probabilmente avrebbero passato la notte
lì; Carlo si incuriosì ma per il momento non
venne informato di nulla.
Si scusarono con "gli ospiti" e tornarono al loro discorso... parlarono
ancora per molto e mentre le mummie giravano un pò per casa
incuriosite loro andarono a dormire nella camera degli ospiti. Invece
Creta rimase a conversare tutta la notte con Radames: i due trovarono
molte cose in comune di cui parlare, si fece molto tardi e la giovane
si addormentò sulla spalla dell'affascinante mummia...
Il mattino seguente Creta si svegliò, lesse il biglietto
lasciato da Amalia e i ragazzi: "buona mattinata, salutaci Radames e
gli altri, noi andiamo in albergo, ci vediamo nel pomeriggio. ciao
Mara, Davide, Daniela e Amalia." Fini di leggere e sorrise, poi si
girò e vide il giovane figlio di Cria sdraiato sul divano,
era così tenero... Bussarono alla porta: era la salma di
Rupert... finì di organizzare il funerale e nel
pomeriggio lo sotterrarono. Cria e gli altri rimasero a casa con Wisky
mentre Amalia e i tre studenti andarono con Cria.
Verso sera le Radames decise di informare Creta su alcune cose che
riguardavano lui e anche gli altri componenti della sua famiglia...
"la informarono che non avevano uno scopo ben preciso, erano tutti
molto incuriositi da questo nuovo mondo in cui si trovavano e poi
così diverso dalla loro epoca, con tantissime nuove
invenzioni... non sapevano proprio orientarsi, ed infatti erano andati
da lei anche per farsi guidare.
Loro erano solo interessati a rivire da esseri umani, volevano riavere
un' altra possibilità.Gli oggetti unici e particolari che
creava Mija avevano tutti uno scopo ben preciso: far svegliare tutte le
mummie dotate di essi, così che avrebbero ridato vita anche
a noi.
Ma lo zio Zafat e gli altri non restituirono il favore.. Mija con la
sua corona, e il bracciale di Anianca ha fatto in modo che ogni 20 anni
si sarebbero risvegliate entrambi.Infatti molte volte loro hanno
provato quest'impresa di far risorgere anche a noi ma non ci erano mai
riuscite, solo ora grazie a te Creta! E te ne siamo molto grati.
Le mie due sorelle non hanno mai trovato qualcuno che le potesse
aiutare, e quindi poi hanno deciso sempre per vari motivi di tornare al
museo tranquille. I primi tempi Rupert ci conosceva molto poco, ed
infatti è per questo che non ci aveva aiutato; solo dopo ha
studiato meglio le nostre origini e sarebbe stato più
convinto ad aiutarci.Creta, siamo tutti molto dispiaciuti per tuo padre
ma sta sicura che rimarrà sempre nei nostri pensieri, lui ha
perso la vita per aiutare noi e questo di sicuro non lo dimenticheremo
mai."
Creta rimase molto colpita da tutto ciò di cui era stata
informata...
"Radames non so davvero cosa dirti...io sono molto felice di aver
risvegliato te soprattutto, sei così gentile e comprensivo
che mi fai quasi commuovere. Anche io vi sono molto grata di starmi
accanto in questi momenti, mio padre ne sarebbe stato molto felice. Lui
non mi aveva mai parlato dei vostri incontri, io sapevo che a volte si
ritrovava in situazioni strane ma di voi mi ha parlato poco. Non ho
bisogno di informarmi sui libri, vi ho aiutati per il volere di mio
padre e ne sono felice. Mi fido ciecamente di te e non
esiterò ad esservi ancora utile. Però dimmi: Come
potrei aiutarvi per ridarvi una "nuova vita"? "
Radames: "Cominci ad esprimerti meglio, vedo che hai imparato molto dai
libri di egizio. Ne sono felice, soprattutto di esserti accanto per me
è un onore rendere felice come posso la persona che ha
risvegliato la mia famiglia. E vedrai poi che saprò
ricompensarti di tutti questi favori che ci stai facendo.
Al "Louvre" di Parigi ci sta un iscrizione sulla parete del reparto
degli antichi egizi: l'iscrizione è la formula per ridare
vita alle mummie, ma senza aiuto nessuno di noi poteva raggiungerla...
ci avrebbero riconosciuto e poi noi non ci saremo riusciti dato tutte
queste strane e nuove invenzioni.Se riuscissi ad entrare ed appuntarla
bene su di un foglio, poi dovremmo solo trovare l'occorente che
narra la formula..."
Creta: "certo che sì! Qualunque cosa per voi.
Però te mi devi far un favore, che ne dici?"
Radames: "Sicuramente si, e non sarà l'ultimo sicuramente
che ti farò! Comunque di che si tratta?"
Creta: "Nulla di importante... fatti insegnare sia l'egizio moderno ed
anche un pò di italiano visto che Amalia e i ragazzi che hai
conosciuto vengono da Roma. Io l'ho imparato fin da piccola, mio padre
ci teneva molto a farmi conoscere molte lingue differenti... Allora che
ne dici di questa piccola proposta? Così poi ti troverai
avvantaggiato quando riusciremo ad attuare la formula!"
Radames: "Ma certo! Che bella idea, solo devi avere pazienza con me che
non so se ci riuscirò presto... Siamo stati molto fortunati
di trovare te ad aiutarci."
I due erano felici e passarono un' altra notte assieme. Il mattino
Creta lasciò un biglietto alle mummie: "io vado al Louvre,
non preoccupatevi andrà tutto bene! Se vengono Amalia e i
ragazzi avvertiteli, cercherò di fare più presto
che posso, se avete bisogno di qualche cosa chiedete ad Amalia lei vi
aiuterà."
Si incamminò verso l'aereoporto, pensando che aveva fatto
bene a non raccontare tutto alla madre... bastava e avanzava la brutta
notizia della morte di Rupert.
I due erano separati da molto tempo, si persero di vista. Lei si
risposò, Creta quando si separarono aveva solo 15 anni ma
raggiunti i 19 decise di prendersi una casa vicino il museo del padre.
La madre era una donna molto astuta ma di spiacevole compagnia, non
aveva molte simpatie... Anche per questo Creta preferì
andare dal padre. E poi comunque non si sarebbe interessata alle
mummie, avrebbe creato solo caos e sfruttato la situazione per proprio
guadagnio. Rupert era un signore di 64 anni, con i capelli sul grigio,
occhi verde scuro, con occhiali ed infine vestiva sempre con completti
di sacco. Al contrario della sua ex-moglie era molto altruista e buono,
lo amavano tutti anche se a volte aveva un caratteraccio... troppo
impulsivo e cocciuto.
Creta ora di 26 anni, caratterialmente era molto simile al padre, occhi
come Rupert, occhiali piccoli da lettrice, sempre vestita a modo con
gonneline arancioni, i capelli neri, scalati che non arrivavano neanche
a coprire le spalle. A volte usava mettere dei cappelli, il suo stile
è sempre stato sbarazzino. Indossava sempre un bracciale in
oro regalato da suo padre per i 18 anni.
Prese il primo volo che portava a Parigi anche se dovette aspettare
parecchio, salì sull'aereo e finalmente alle 12:00 si
addormentò... verso le 15 arrivò, non essendo
molto stanca preferì fare tutto in una giornata. Prese
l'autobus e arrivò al Louvre lo visitò in maniera
un pò superficiale pensando che poi ci sarebbe ritornata con
calma e magari con Radames e i ragazzi... Creta lavorava in un agenzia
di viaggi e gli incassi del museo ormai lasciati a lei come
eredità non gli avrebbero provocato problemi di denaro per
parecchio.
Trovò la parte riservata all'antico Egitto, si
appuntò accuratamente la formula e andò via.
Tra una cosa e l'altra si era fatto tardi, mangiò qualche
cosa e riprese l'aereo, dopo più o meno 3 ore
atterrò e si avviò verso casa esausta.
Entrò: le mummie erano scomparse, Wisky impaurito si era
nascosto sotto il tavolo e in casa c'era una grandissima confusione...
Si allarmò subito, poggiò il borsone sul divano e
chiamò l'albergo dove alloggiavano gli studenti ma non
seppero dirgli nulla; non erano nemmeno stati avvertiti della
situazione ma Creta lo avrebbe fatto più tardi. Passeggiava
avanti e indietro per la casa facendosi venire qualche idea...
Entrò in camera da letto e trovò una lettera:
Carissima e adorata Creta,
Scusaci tantissimo per tutto il disordine causato ma siamo stati presi
alla sprovvista da un'esercito che è venuto ad assalirci!
Volevano fermarci! Erano umani non mummie! Ma non so chi fossero, io
sono riuscito a nascondermi, ma hanno preso mia madre Cria!
Ed ora io e gli altri dobbiamo andare subito a cercarla e fermare gli
umani!!!
perdonami
I suoi occhi divennero lucidi, decise di chiamare e informare subito
Mara, Daniela, Davide e la professoressa. Corsero subito da lei per
aiutarla acercare le mummie, questa volta erano tutti d'accordo... le
volevano aiutare...
Non riuscirono a trovare nulla... chiamarono Carlo e gli dissero che
quella notte sarebbero stati ospiti da Creta, ad una certa ora si
addormentarono. Cria si svegliò presto, erano circa le 6 del
mattino, pensò di passare al museo che era momentaneamente
ancora chiuso per lutto... Non trovò le chiavi allora le
venne in mente che le mummie erano andate in museo! Prese il doppione e
corse al museo dove trovò un altro biglietto di Radames:
Ciao mia cara,
Scusami ancora per averti preso le chiavi ma non avevo altra scelta,
dovevo prendere le armi della teca per poi seguire le tracce dei
rapitori di mia madre. Sono sicuro che lo leggerai questo biglietto te
sei molto intelligente e capirai come proseguire, perdonami che non ho
potuto imparare da te vorra dire se tornerò
rispetterò tutti i patti che vorrai!
Non sappiamo bene neanche noi quali tracce seguire e non saprei proprio
dove potremmo rintracciarti comunque te non stare troppo in pensiero
vedrai che si sistemerà tutto come mi dici sempre, se non
riuscissi a farcela ricordati che non ti dimenticherò!
Ora io devo andare...
Scoppiò a piangere e pensò che non avrebbe potuto
sopportare di perdere qualcun'altro! Doveva trovarli e aiutarli a tutti
i costi!
Cominciò a fare delle ricerche per trovare delle
informazioni su questo "esercito", forse era già entrato in
azione con Zafat o altri... cercando cercando trovò qualche
cosa di interessante. Si parlò anche a Torino di questo
strano esercito che comparve alla scomparsa di alcune mummie tra cui
anche Zafat. Informò i ragazzi e Amalia che a loro volta
pensarono stranamente subito a Cameron data la sua strana reazione
dell'ultima volta... ma non avendo nessuna prova questa teoria era
molto vaga...
I ragazzi e Amalia non sapendo come essergli d'aiuto continuarono la
loro gita e tornarono in albergo dato che la partenza si avvicinava e
purtroppo non sapevano se sarebbero riusciti a vedere sistemata la
faccenda delle mummie.
Come avevano già sospettato il capo di quello strano
esercito era Cameron, quest'ultimo con il suo esercito fece mettere
delle trappole per attirarare tutte le mummie risvegliate da lui. Aveva
catturato Zafat e tutti gli altri, lo scopo era quello di studiarli per
capire come funzionavano i loro organi in queste condizioni, se
funzionavano ed anche se reagivano se sottoposti ad alcune torture...
Le povere mummie caddero nelle trappole di cameron ritrovandosi nella
sua stanza degli studi... provarono innumerevoli volte a liberarsi ma
li avevano legati molto bene e non riuscirono ad opporre resistenza.
Zafat sembrava che ormai non reagisse più a nessun evento...
Erano preoccupati e terrorizzati non sapevano cosa aspettarsi e non
riuscirono a vedere neanche dove e come stava la loro madre!
Creta si cominciò ad insospettire, per superare un po'
questa tensione decise di farsi una passeggiata, ad un tratto
trovò un grande borsone marrone con dentro tutte le armi che
aveva preso Radames... si agitò subito e proseguì
per questa strada cominciò a vedere dei passi sul terreno.
Lì seguì ed arrivò ad un grande
edificio, apparentemente abbandonato... entrò cercando di
fare meno rumore possibile, esplorò varie stanze poi
sentì dei rumori provenire da una in particolare,
andò a vedere e trovò Cria legata con affianco a
sè un tavolino con dei ferri e siringhe... La
slegò immediatamente, tornarono di corsa a casa di Creta.
Cria le spiegò tutto: gli disse che li tenevano per degli
esperimenti, ad un altra mummia ha visto che le cavavano gli occhi e
tagliavano la mano per poi conservarle in una bottiglia con del
liquido; come souvenir da vendere... era molto agitata e voleva a tutti
i costi ritornare per liberare i suoi figli e suo marito...
Creta chiamò la polizia dicendogli che degli scienziati
rapivano delle mummie nei musei e che erano responsabili sia delle
mummie di Torino che quelle del suo museo, riuscì a
convincerli. La polizia seguì le indicazioni di Creta e
anche con il suo aiuto arrivarono all'edificio, mentre i poliziotti
arrestarono momentaneamente Cameron e tutti gli altri, la ragazza con
Cria si intrufolarono per prendere le mummie ancora "vive" della
famiglia il tempo non era molto... e riuscirono a liberare solo quelle
conosciute, Zafat ed i restanti non ne ebbero il tempo e poi non erano
più coscienti, avevano passato troppo tempo lì..
Creta ringraziò la polizia, li accompagnò da
quelle povere mummie ormai senza più speranze e raggiunse le
altre che erano uscite dalla porta posteriore per non farsi scoprire
dai poliziotti... consultarono subito le iscrizioni che aveva ricopiato
Creta al "Louvre", si accorsero che non serviva nulla si dovevano
mettere solo in un triangolo segnato da delle candele, mentre Creta in
piedi al di fuori del triangolo avrebbe pronunciato la formula. Non
persero tempo e si misero subito al lavoro... la formula fù
molto stancante e al termine di molti tentativi svennero tutti... Si
svegliarono il mattino escoprirono che i cuori delle mummie
riacquistarono di nuovo vita. Entusiasti di tutto questo, Creta si
impegnò a far acquistare una nuova identità ai
suoi nuovi inquilini ormai finalmente umani... fecero shopping,
andarono dal parrucchiere, cominciò ad insegnargli qualche
lingua in più, li aiutò a trovare lavoro in un
centro commerciale e finalmente iniziarono a sapersi gestire in questa
loro nuova vita che avevano scelto!
Arrivò il giorno che i ragazzi e Amalia dovetterò
partire, erano contenti di come si era tutto risolto anche se un
pò non molto convinti... salutarono malinconici
perchè quella gita era stata speciale, pericolosa,
indimenticabile ma sempre e comunque stupenda!!!
Tornati a Roma dalle loro famiglie, alle loro case, ed alla loro solita
ma felice vita raccontarono tutto ciò che potevano alle
famiglie contente anche dei regali portati... i ragazzi legati ancor
più di prima conservarono per sempre il loro grande e bel
segreto!!
Passarono sui 15 mesi... quando Mara ricevette una telefona da Creta...
Mara: "Ciao! Sono felicissima di sentirti!! Io e gli altri ci eravamo
chiesti come andavano le cose lì... vorremmo tanto venirvi a
trovare qualche volta ma al momento la cosa sembra impossibile..."
Creta: "Saremo tutti contenti di accogliervi qui con noi... io sono
lieta di annunciarvi a te e gli altri che è nato Said!!!"
Mara: "Said??? ehm.... ehm.... e..?? ehm...."
Creta: "Che c'è? Così senza parole ti ho
lasciata??? E' mio figlio! Il mio piccolo Said, io e Radames ci siamo
sposati... ma ancora viviamo con tutti gli altri..."
Mara: "Woow!!! I miei complimenti sono veramente senza parole... spero
di venirti a trovare presto allora!! Corro ad avvertire gli altri!! E
poi ti richiamiamo tutti assieme! Sono felicissima e allo stesso tempo
sbalordita!"
I ragazzi purtroppo non riuscirono ad andarla a trovare... la
richiamarono tutti e parlarono molto, lei era riuscita anche a
sistemare il piatto con successo senza destare alcun sospetto...
Passaro 12 anni... Davide, Mara e Daniele avevano finito gli studi,
sempre legati come al liceo ma cominciavono a prendere le loro strade..
non sentirono più Creta, probabilmente avevano perso i
numeri di telefono... ma loro non la dimenticarono mai e con lei
neanche la loro grande gita che fecero 12 anni fà...
Creta ora viveva sola con suo marito, ed i suoi 2 figli Said
e Cristel. Il resto della famiglia di Radames si era trovato una casa,
le altre mummie compreso Zafat, come previsto non avevano resistito...
ed erano finiti i resti in alcune teche sparse in musei differenti.
Anche Anianca si era sposata ma la il suo matrimonio non ebbe successo
i due infatti divorziarono dopo neanche un anno... Mija
preferì rimanere sola e distaccarsi da tutto prendendosi una
casa con un gramde giardino dove lei si metteva sempre a leggere e
pensare. Cria e Janos sempre assieme, aprirono una gioielleria con
gioielli lavorati come ai loro tempi, e di tanto in tanto venivano
aiutati dalla loro figlia più piccola...
Creta e Radames scrissero un libro da lasciare ai loro figli, lo
intitolarono "il nostro piccolo grande segreto" dove raccontavano tutte
le loro vicende passate compresa la vita passata di Radames.
Passarono altri 36 anni... Amalia era morta di infarto, Mara era
diventata anche nonna, Daniela e Davide anche loro si erano sposati ma
cominciavano ad essere pieni di acciacchi.. Creta e Radames morirono a
distanza di poco tempo, dopo 2 anni anche Cria e Janos vennero a
mancare... Anianca e Mija andarono a vivere insieme, anche loro giunte
alla vecchiaia e affrante dal dolore delle perdite, erano molte
staccate dal mondo e i loro nipoti li sentivano molto poco...
Said e Cristel si trovarono un giorno, già grandi, a leggere
insieme "il nostro piccolo grande segreto"... sapevano che i genitori
avevano un passato molto particolare ma non si rendevano conto di
quanto lo fosse... si trovarono a leggere quel libro solamente quando
delle mummie di un museo si risvegliarono....