A Hera faceva male la testa.
Stava sul divano della sala comune della Zeus Jr. High annoiato, cercando di ignorare il biondino al suo fianco che non faceva altro che piagnucolare.
-Ma insomma! Tadashi! Come puoi essere indifferente e tutto questo! È così triste vedere Hogwarts distrutta!- Piagnucolò con voce stridula.
Hera roteò gli occhi cercando di ignorarlo nuovamente pensando a quale “incantesimo” gli avesse mai fatto per convincerlo a guardare Harry Potter e i Doni della Morte Parte 2.
Ah sì, aveva usato il suo sorrisetto Kawaii seguito dalla faccia da cucciolo all'ennesimo “No.” del ragazzo. Ma per qualche strano motivo l’aveva convinto e sospirò.
-Tadashi.. Tadashi.. Mi stai ascoltando? TADASHI!-
Hera alzò lo sguardo sul ragazzo, accorgendosi solo adesso che era in piedi con le mani sui fianchi, mentre lo fissava con aria accigliata. “Adorabile” pensò.
-Santissimo me ascoltami ogni tanto!-
Hera sospirò inarcando un sopracciglio.
-Ti sto ascoltando..- Disse con un aria da menefreghista stampata sul volto, cosa che mandò Afuro ancora più in bestia.
Afuro sospirò. –Comunque, dicevo.. Non è tristissimo il fatto che Remus e Nymphadora siano appena diventati genitori è già siano morti?! Tutta colpa di Harry, se si fosse consegnato prima a Tu Sai Chi..- Esclamò sprofondando affianco al ragazzo dai occhi violetti, che lo fissava come se volesse tanto dirgli “Ma chissene..”
-Ehm, sì beh.. È tristissimo..- Esclamò atono.
Afuro sentì la rabbia salirgli fino alla testa.
Era successo tutto troppo in fretta.. Hera non aveva ben capito che diavolo fosse successo, sapeva solo di trovarsi steso sul divano con un certo “Biondino” seduto sul suo stomaco.
Lo guardò accigliato dopo aver messo ben a fuoco la situazione. Afuro lo fissava con quei occhi vermigli divertito... Un momento.. Divertito?
-Oh sei arrossito Hera-Chan, allora sei umano..- Rise con aria canzonatoria.
Hera intanto era rimasto paralizzato sentendosi le guance in fiamme.
-Cosa diavolo credi di fare?- Domandò Hera ancora imbarazzato.
Afurò lo squadrò e si sporse fino ad arrivare al suo orecchio.
-Sai che detesto essere ignorato..-
Hera deglutì, ancora più imbarazzato -Ah scusa, dimenticavo, il tuo Ego ne risente, dato che sei un egocentrico.- Rispose seccato.
Ma Afuro fece allegramente finta di non averlo sentito.
Essere così vicino ad Afuro era un rischio per entrambi, decisamente. Immaginate il perché.
-Non è che per caso ti toglieresti dal mio stomaco?- Chiese finalmente dopo interminabili minuti di imbarazzo. Certo ammetteva che era una bella sensazione avere Afuro a quella vicinanza.
-Ehm.. No!- Esclamò il biondino allegro e deciso allo stesso tempo mentre continuava a fissarlo con quegli occhi ipnotici.
Hera sbatte un paio di volte le palpebre inarcando un sopracciglio.
-Come? E se dovesse entrare qualcuno? Diamine questa situazione è ambigua lo sai?- Commentò mentre il rossore si fece nuovamente largo sulle sue guance.
Afuro lo guardò nuovamente divertito. -Macchissene.. Tanto non stiamo facendo nulla no Hera-Chan..?- Disse maliziosamente.
Se voleva Afuro sapeva essere tremendamente cocciuto e maledettamente sexy. Ecco, in quel momento sembrava stesse dando tutto se stesso.
-N-NO.. CERTO CHE NO!- Urlò il ragazzo dalla cicatrice sulla fronte.
Ma andò completamente il tilt quando un dito affusolato dell’altro andò a posarsi sulle sue labbra paralizzandolo completamente.
-Shhhh non urlare.. Guarda che ti sento..- Sussurrò Afurò accarezzando le labbra del altro ragazzo.
Machecca… Cos'era? Una piccola vendetta per averlo ignorato? Che punizione è mai questa.. Pensò Hera mentre richiamava a se tutto il suo autocontrollo per non saltargli addosso. Ma sembrava stesse andando a farsi friggere.
-A-Afuro..- Si sentiva tremendamente accaldato.. Quel ragazzo aveva l’abilità di mandare il tilt il complesso cervello di Tadashi.
-Qualcosa non va, Tadashi?- Il biondino in quel momento aveva un espressione divertita e vittoriosa, come se fosse riuscito nel suo intento, eppure si notava un leggero imbarazzo.
Ecco, in quel momento Hera doveva ringraziare il cielo di essere bloccato sotto a quell'esile corpo. Volendo poteva benissimo alzarsi senza problemi.. Ma non ci riusciva, sarà perché in fondo era innamorato di Afuro e non riusciva ad ammetterlo per una questione che chiama “Orgoglio.”
Si era perso di nuovo nei suoi pensieri e non si era accorto che Afuro si era avvicinato pericolosamente, erano a meno di due centimetri di distanza l'uno dall'altro.
-Afuro…c-cos’- Non terminò la frase che le morbide labbra di Afuro si posarono sulle sue dando vita ad un bacio casto.
Hera rimase immobile chiudendo gli occhi e abituandosi pian piano a quel calore che si diffuse nel corpo.
Proprio ora che stava per approfondire quel bacio, sentì Afuro alzarsi di scatto che lo guardava maliziosamente.
-Te lo fatta, Ta-da-shi…- Cinguettò allegro.
Hera Sbattè le palpebre incredulo alzandosi di scatto.
-C-Cosa!?- Balbettò incredulo assumendo una rigogliosa colorazione porporea.
-Così impari ad ignorarmi!- Cinguettò nuovamente prima di iniziare a correre divertito.
Il ragazzo dai occhi violetti che amava tanto aveva iniziato a rincorrerlo con sguardo omicida, in quel momento Voldemort avrebbe fatto meno paura.