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Autore: Nezu    16/09/2007    9 recensioni
[alla fine dell'ottavo capitolo, scuse a Caska per la mia infantilità] Sono sempre stato uno degli studenti più rispettati al college e, checchè ne dica il professor Xigbar, non ho proprio voglia di avere lui come nemico... La Maruzeku promessa! (anche Akudemy e Mansaix, magari poi ne verranno fuori altri...)
Genere: Romantico, Triste, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Shoujo-ai, Yaoi | Personaggi: Malefica, Naminè, Organizzazione XIII
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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Risposte alle recensioni

Yachiru: ^__^ eh eh, lo sapevo che era una frase azzeccata, soprattutto se il bisex è Marl! Sono contenta che la coppia ti piaccia!

Clarysama: bè, puoi crederlo, ma ti assicuro che non è così! XD Appena riesco a postare una mia immagine sul profilo ti avverto! Comunque Zexy è mooolto informato sulla nostra mania per lo yaoi. Sembra tanto innocente, ma poi…

FranXy: wow, sei la riassuntività fatta persona! XD Grazie 1000!

Krisalia Kinomiya: Zeus ti fulmini a non commentare Akishi! XD just kidding, ti perdono. Mi hai letto nel pensiero (o hai sbirciato il mio quaderno…) perché proprio prima di leggere la tua recensione, avevo passato buona parte dell’ora di latino a scarabocchiare tracce per la storia e avevo deciso di mettere Luxord come insegnante di mate!

Toru93: no, nelle AU Zex non è un nobody, ma comunque venera Kingdom Hearts… Tanto perché non sa che altro venerare! Povero nanetto pucchoso… XD

Marluxia25: ammazza, ti ho proprio fatto un favore! O__O Le maruzeku ti piacciono davvero molto… Sono contenta ti piacciano le caratterizzazioni dei personaggi!

Deep_Strife: … fan di Zexion, vero?

L_Yasha Shaman Stayer: la maruzeku riscuote proprio tanto successo, ne sono felice! Marly stile fru fru non ci stava bene qua perché deve mettere in difficoltà Zexy!

2. Incarico

< E per quale ragione vorresti cambiare stanza?>

Non è forse ovvio?

Malefica mi sta squadrando impaziente mentre dietro di me il responsabile della mia decisione, Marluxia, fischietta allegramente.

< Presunte vessazioni sul mio corpo.>

< Da parte di Kenneth?>

< Precisamente.>

Marluxia sbuffa.

Gli rivolgo uno dei miei sguardi più disgustati.

Se il caro fiorellone non avesse deciso questa mattina di svegliarmi saltandomi addosso mentre ancora non connettevo, forse avrei ritardato un po’ a presentare la mia richiesta.

Malefica sospirò.

< Non mi sembra poi così grave...>

< EH? Questo qui ha cercato di molestarmi!!!>

< Insomma, sono sicura che sai badare a te stesso... E poi non hai alcuna prova.>

< MA...?!>

< Il nostro discorso finisce qui, Zexion. Ora vi conviene andare a colazione o farete tardi alle lezioni. Animo.>

Esco sbattendo la porta.

Possibile che Malefica sia così stupida???

Quel dannato yankee gay cerca di... di... di fare le sue cose sconce con me e quella non fa niente?!

< Suvvia, non te la prendere. Non sempre si viene ascoltati.>

Mi volto di scatto ringhiando a Marluxia.

< Tu... tu... fammi almeno il favore di stare zitto! Devo ricordarti che è tutta colpa tua se sono andato dalla preside?!>

< Insomma, era solo un risveglio fuori dal normale...>

Accellero senza guardarlo e mi siedo accanto a Lexaeus intento a racimolare dei Corn Flakes.

Non mi parla a causa della nuvoletta nera sopra la mia testa che manda giù fulmini e saette.

Si vede lontano miglia che non sono di buon umore.

Quando poi Marluxia si siede accanto a me e mi finisce sotto gli occhi l’ultima porzione di Müesli, non riesco più a trattenermi.

< Che cazzo vuoi da me?!>

Mi alzo molto inca, non lo sopporto, non lo conosco da neanche ventiquattr’ore e già mi ha mandato in esasperazione.

< Datti una calmata, Zex, non ho fatto nulla di male. Non è che sei paranoico?>

Mi spiaccico sulla sedia sospirando.

Perché ha sempre la risposta pronta?

Perché si comporta come se fossi un cretino?

< Zexion...>

Lo guardo stupito, è la prima volta che sembra stia per dire qualcosa di sensato.

< Senti, la camera non la cambiano ormai. Non voglio rovinarti l’anno, quindi vorrei che cercassimo di non ucciderci a vicenda, ok?>

< Sei tu che hai cominciato...>

< E ora finisco, contento?>

Contento?

Sìììììì!!!!!

Non dovrò più richiedere taglierini o coltelli da cucina!!!

Liberta!!!

< D’accordo, se proprio vuoi...>

< Perfetto, cercherò di non esserti di peso. Vado a lavarmi i denti...>

Lo guardo allontanarsi.

E’ strano, lui...

< Non è così male come sembrava, eh?>

Sobbalzo.

Non credevo che Lex pronunciasse frasi così lunghe.

< Stavo pensando lo stesso... Con chi sei finito in camera?>

< Roxas, uno del primo anno. Mi è andata abbastanza bene.>

Già. Sono sempre io quello a cui qualcosa va storto... dannazione!

Sobbalzo un’altra volta quando l’altoparlante si mette in funzione.

“Lo studente Zexion Sakamoto è richiesto in presidenza. Ripeto, lo studente Zexion Sakamoto è richiesto in presidenza.”

< Ehi, magari Malefica vuole cambiarti di stanza!> fa Lexaeus.

< No, non credo...>

Ne sono sicuro, il mio sesto senso non sbaglia.

E’ qualcos’altro.

E molto più complicato.

Mi avvio velocemente in presidenza, prima comincio, prima finisco e non mi va di fare tardi alla prima lezione.

Il professor Luxord non me lo perdonerebbe mai...

< Avanti.>

Entro nella stanza e mi siedo in fretta davanti alla scrivania.

< Signora Preside?>

Lei mi sorride.

E’ preoccupante, sorride solo quando vuole un favore.

< Zexion, ormai frequenti questa scuola da tre anni e sai che io ripongo la massima fiducia in te...>

< Spero non si offenda se le chiedo di andare dritta al punto, signora. Ho lezione tra cinque minuti.>

Lei sorride di nuovo.

Sorrido anch’io questa volta, Malefica non sa che riesco a intuire le emozioni di alcune persone.

Di solito, più uno è stupido, più riesco a definire quello che sento.

E con lei è estremamente facile.

Capisco subito che la mia mancanza di rispetto non le piace, ma a quanto sembra ha davvero bisogno di me.

< Bene, Zexion. Devi sapere che Xemnas Rayheart ha ottenuto il permesso dal professor Xigbar di dare ripetizioni a Saix Tilmitt.>

< E con ciò?>

< Temo possano architettare qualcosa contro la presidenza...>

< Contro di lei.>

< Esatto, nè Xemnas nè Saix si sono dimostrati molto controllabili.>

< Che vuole che faccia?>

Malefica si sporge leggermente verso di me.

Dimmi sto favore, che sono di fretta, accidenti...

< Ho bisogno che tu li spii per conto mio, d’accordo. Ad ogni ripetizione voglio che tu li spii senza farti vedere.>

Tsk, me lo dovevo aspettare.

Dannata preside rompiscatole.

Preferirei avere più tempo per pensarci, ma so che vuole una risposta ora e non ho molto tempo.

< Ci sto.>

< Molto bene, ogni settimana verrai da me a fare rapporto. Puoi andare.>

< Arrivederci, signora Preside.>

Mi dirigo in classe.

O meglio, volo porconando dietro a Malefica per le sue richieste.

Anche spiocciare Xemnas e Saix mi tocca ora.

Entro in classe qualche secondo prima del professore e mi siedo nel primo banco libero che trovo.

Non riesco a trattenere un sorrisetto: se Malefica crde che stia al suo gioco, può scordarselo...

< E’ bello vederti sorridere, my dear!>

< AAAAAAAHHHHHHHH!!!!!!!!! A-ancora tu???>

No, ora basta...

Marluxia ride senza riguardo alla mia reazione.

Però, ha davvero una bella risata...

Ma che sto pensando?

< Che ci fai qui?>

< Che ci faccio qui? Anch’io devo fare lezione.>

< Ma proprio accanto a me?>

< Guarda che ti sei seduto tu accanto a me.>

Oddio, non c’è modo di spuntarla con sto qua.

< Ragazzi, ora basta parlare. Iniziamo la lezione.>

*

Sono molto bravo a cogliere informazioni, anche perché so quali sono le persone sempre informate.

Quindi, non mi resta che dirigermi verso un gruppetto di ragazzi che gongolano in corridoio.

Ma non sono loro che sto cercando.

Infatti, trovo subito la mia meta intenta a dare ordini a quel “branco di molluschi impotenti”, come li definisce lei.

< Muovetevi, palle di cerume! Dovete vendere questa roba ad ogni passante, intesi???>

< SI’ SIGNORA!>

Mi avvicino alla ragazza bionda che sta bastonando i suoi schiavetti costringendoli a vendere dei disgustosi panini dall’aria tossica.

< Ciao Larxen.>

< Ehilà, Zexy! Qual cattivo vento porta la tua faccia da emo irrecuperabile tra questi mari affollati?>

Prego?

< Lar, fai paura quando parli così...>

< Ah, sì? Affari miei! Comunque ho visto i “Pirati dei Caraibi” da poco e quindi parlo un po’ strana...>

< Vabbè, ho bisogno di un’informazione...>

< Cos’hai da offrirmi?>

... tirchiona racchia...

< Ti compro uno dei tuoi panini.>

< Affare fatto, il commercio in questi mari non va un granché!>

Devo fare in fretta, non so quanto sopporterò ancora il suo gergo marinaresco.

< Voglio sapere il giorno, il luogo e l’ora delle ripetizioni di Saix con Xemnas.>

< Prima paga!>

... tirchiona racchia malfidente...

Le allungo una moneta e lei mi da uno di quei putridi panini avariati.

< Si trovano nella stanza di Xemnas ogni lunedì e mercoledì alle cinque del pomeriggio, appena finite le lezioni pomeridiane. E’ tutto.>

La saluto e mi allontano in fretta alla ricerca di un cestino.

Devo assolutamente sbarazzarmi di questo disgustoso panino con tanto di formaggio ammuffito e colante.

Sto per buttarlo quando qualcuno mi chiama.

< Ehi, tu, fermo!>

Mi volto di colpo e vedo due ragazzi, uno biondo ed uno rosso, che corrono verso di me.

< Ehi, non lo vuoi mangiare quello?>

Osservo il panino: perché, esiste qualcuno così coraggioso da mangiarlo?

Scuoto la testa.

< Bè, ecco, non è che ce lo daresti?> fa il biondo.

< Hai così tanta fame da mangiartelo?>

< Mangiarlo? Figurarsi! Vogliamo fare uno scherzo. Ti prego, ce lo dai?>

Li guardo un po’ perplesso e poi consegno il panino al biondo, che si volta tutto trionfante.

< Hai visto, Axel! Siamo riusciti ad averne uno!>

< Perfetto, Dem! Andiamo ad attuare il piano!>

Il rosso afferra il panino e corre verso la presidenza.

< Grazie mille!> fa il biondo prima di seguirlo.

Bha, contenti loro.

Guardo l’orologio, sono le quattro e mezza.

Anch’io ho un piano da attuare.

Corro verso la stanza di Xemnas, ma mi fermo un po’ prima.

C’è la grata di un condotto d’areazione sul muro e proprio sotto c’è il tavolo della sorveglianza, in questo momento vuoto.

Al secondo anno ero riuscito ad entrare in possesso della mappa del condotto di areazione.

Me l’aveva fornito Malefica dato che, a causa di un guasto, avevano mandato me nel condotto per aggiustarlo.

Non che io fossi specializzato in condotti, ma ero l’unico abbastanza piccolo che riuscisse a capirci qualcosa.

Salgo sopra il tavolo della sorveglianza e rimuovo la grata che si mette a penzoloni, attaccata alla base di metallo solo da un angolo.

Riesco ad entrare nel “corridoio” d’areazione sebbene io sia cresciuto dall’ultimo anno e, dopo aver riposizionato la grata, gattono fino allo sbocco nella camera di Xemnas.

Non rischio nemmeno di prendere freddo perché essendo nei primi di settembre, l’aria condizionata l’hanno già staccata.

Dalla grata dell’aria riesco a vedere perfettamente tutta la stanza.

Non mi resta che aspettare.

Per fortuna Xemnas e Saix sono entrambi puntuali ed entrano alle cinque in punto.

Mi appiattisco il più possibile per non farmi vedere, constatando che il condotto è decisamente più stretto di quanto ricordassi.

E poi dicono che non cresco...

< E’ stata una fortuna che Malefica non si sia messa in mezzo...>

Strano che sia Saix a parlare, di solito non spiccica parola.

< Già, per fortuna Luxord ha retto il gioco. Nessuno che ti abbia mai visto nelle sue lezioni crederebbe che tu abbia bisogno di ripetizioni...>

Ehi, allora Malefica ci aveva azzeccato, non sono le ripetizioni lo scopo del loro incontro!

Ma allora, cosa..?

Xemnas abbraccia Saix da dietro e... oddio... gli sta mordicchiando l’orecchio!!!

Sento il volto incandescente.

No, non è possibile.

Saix si olta e lo abbraccia mentre Xem gli toglie la camicia...

E’ peggio di quando Marluxia ci ha provato con me!

Qui Saix ci sta eccome!!!

Non è possibile, non avrei mai creduto che Saix e Xemnas fossero gay.

Dubito che Malefica si aspettasse questo, lei sta già seguendo una battaglia personale contro gli omosessuali.

Ha già espulso un paio di studenti perché gay, senza aver mandato qualcuno ad accertarsene.

Se scoprisse che Xemnas e Saix sono... no, non voglio pensarci.

Sinceramente non vorrei neanche guardare: Saix è disteso a petto nudo sul letto con Xemnas sopra che gli sta slacciando i pantaloni.

Faccio l’unica cosa che mi sento in grado di fare.

Chiudo gli occhi e appoggio il volto sul mio avambraccio.

Se provassi a tornare indietro rischierei di farmi scoprire e non oso pensare alle conseguenze.

Rimango con gli occhi chiusi per un bel pezzo, ma purtroppo non mi salvo dai gemiti e dai sospiri inequivocabili che giungono dalla stanza.

Posso solo maledire mentalmente Malefica.

Ma anche il pensiero della schifosa preside si dissolve in fretta sommerso dai gemiti.

E stranamente mi balena in mente lui.

O cavolo, devo essere fuori con le canne.

Perché sentire questi gemiti mi fa pensare a Marluxia?

Finalmente scende il silenzio e mi azzardo a lanciare un occhiata.

Sono entrambi sotto le lenzuola, Saix con la testa appoggiata al petto di Xemnas.

Non dorme, ma tiene comunque gli occhi chiusi.

Approfitto dell’apparente calma per indietreggiare di qualche metro.

Quando li sento parlare, prendo lo slancio all’indietro e mi butto letteralmente fuori dalla grata del corridoio.

Di testa.

Fa male, ma sono troppo scioccato per accorgermene.

La cosa peggiore è su dove atterro.

L’avrei dovuto immaginare, sono uno sfigato di prima categoria.

Insomma, mi ritrovo con la faccia appoggiata al petto di qualcuno...

No, questo è troppo anche per i miei nervi d’acciaio.

< Ehilà, Zex! Comodo?>

Marluxia.

Sono già rosso in volto per la scena tra Saix e Xemnas.

Ora mi ritrovo steso sopra Marluxia in mezzo ad un corridoio.

Non riesco neanche a reagire e appoggio stanco la testa su di lui.

Non voglio neanche pensare all’idiozia che sto facendo.

E questo sembra preoccupare il mio compagno di stanza.

Si raddrizza di colpo, mi prende le spalle e...

< Zexion, stai bene?>

< Eh?>

Lo guardo sbigottito.

Non ci ha provato?

Cioè, un pervertito come lui vede la sua vittima designata (alias io) che gli si arrende e non fa nulla?

< Ehi, piccolo, non è che hai la febbre? Sei bollente!> fa appoggiando una mano sulla mia fronte.

Basta questo per farmi tornare in me.

< Certo che sto bene, che credi?!>

Mi rialzo in tutta fretta e mi volto a dare un’occhiata alla grata, che pende per il solito angolo.

Teoricamente dovrei arrampicarmi sul tavolo per rimetterla a posto, ma non mi sento più le gambe.

E Marluxia legge i miei pensieri.

Mi si avvicina e sfodera il vantaggio “altezza” per sistemare la grata in un secondo.

Poi mi sorride come dire “Hai visto che figo che sono?”.

Con uno sbuffo mi volto e corro verso camera mia prima che quello lì si metta a chiedermi da quand’è che sbuco dai condotto dell’aria condizionata.

Appena arrivo in camera, ficco la testa sotto il rubinetto e me la bagno con l’acqua gelida.

Cosa faccio ora con Malefica?

+++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++

Ok!!! Ecco il secondo! Non ho molto tempo quindi non posso far altro che tagliare corto e raccomandarvi di commentare. A presto, bye bye

   
 
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