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Autore: pennafluo    03/03/2013    1 recensioni
Wendy vuole andarsene, tornare nel mondo dei grandi. Wendy vuole andare via dall'Isola Che Non C'è e portare con sè i Bimbi Sperduti. Peter Pan stenta a crederci, non possono lasciarlo. Lei non può volere tutto questo. Manca poco e non gli rimarrà niente, se non la gelosa Campanellino. Ma lui non lo permetterà.
Fu rapido, il pugnale si mosse orizzontalmente su una linea immaginaria.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Peter Pan, Wendy Moira Angela Darling
Note: OOC | Avvertimenti: Violenza
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Peter continuava a fare avanti e indietro nella piccola sala riscaldata da un focolare, mordendosi il labbro fino a farlo sanguinare. I capelli chiari gli si erano appiccicati sulla fronte per il sudore, e i brillanti occhi verdi avevano assunto un color grigio spento.
Campanellino lo guardava eccitata e borbottava, seduta a gambe incrociate su un piccolo sgabello. Era esageratamente entusiasta del fatto che il suo amato si stesse mettendo contro quella che a sua modesta opinione, era una piccola sgualdrina da quattro soldi.
Lui la ignorò. Se si concentrava poteva sentire le urla felici dei Bimbi Sperduti, intenti a giocare a nascondino o acchiapparello con Wendy e i suoi fratelli, fuori dal loro rifugio. Dal rifugio che lui aveva costruito per loro.
Si erano forse dimenticati di quello che aveva fatto? Del fatto che li avesse salvati da una vita di tristezza e niente affetto? Come potevano volerlo abbandonare per degli stupidi genitori adottivi? Come aveva potuto Wendy convincerli?!
Da quando l’aveva portata sull’Isola Che Non C’è, sapeva che tutto sarebbe cambiato, compreso lui. Ma si era illuso del fatto che sarebbero potuti essere per sempre giovani, nuotare con le sirene, ballare con le fate e combattere i pirati. Insieme.
Peter Pan aveva solo pensieri felici? No. Non più. Si sentiva tradito, pugnalato alle spalle, umiliato. Non poteva sopportare quella delusione, non se la poteva più immaginare una vita senza loro, ma soprattutto senza lei, perché lei era sua. Se non la poteva avere lui, non l’avrebbe avuta nessuno. Non sarebbe più tornata indietro, non glielo avrebbe permesso. Aprì piano la finestra, e tentò di spiccare il volo. Non ci riuscì, non aveva pensieri sereni. Strinse i pugni, la difficile consapevolezza che da quel momento non ne avrebbe più avuti gli attanagliò il petto.

“Muoviti!” intimò in direzione della piccola creatura alata. Questa in tutta risposta si alzò in volo piano gettandogli addosso una leggera manciata della sua polvere, un sorriso malizioso sulle labbra.


***


L’aveva attirata sola alla radura senza troppa difficoltà. Quanto ingenua era Wendy, come credeva di poter far strada nel mondo dei grandi?
In piedi dietro la sua figura, Peter assaporò i tratti delle sue spalle bambine, i movimenti fluidi dei capelli mossi, l’impercettibile incurvatura delle gambe, la schiena fine coperta da un leggero vestito a balze, i piedi minuti nudi. Immaginò la sua espressione ignara, mentre si godeva lo spettacolo alla dei balli di lucciole nel cielo, immaginò che non se lo sarebbe mai aspettata da lui. Lei si fidava. Ma Peter non ci ripensò, aveva preso la sua decisione.
Si avvicinò piano alla ragazzina, mentre con un braccio le avvolgeva i fianchi, con l’altra sfilava il piccolo pugnale dalla cintola fissata alla sua vita. Sentì il corpo di Wendy prima irrigidirsi al suo tocco, e poi tranquillizzarsi. Peter sorrise mentre avvicinava la lama alla gola, mirando alla carotide. Le bacio la pelle, poco sotto l’orecchio.

“Non ti permetterò di crescere, mia dolce Wendy.” Vide le sue iridi castane allargarsi un poco con la coda dell’occhio . Era forse paura?

Fu rapido, il pugnale si mosse orizzontalmente su una linea immaginaria, da sinistra verso destra. Incise la carne perfettamente, intingendosi di un rosso splendente. Il sangue iniziò a sgorgare subito, scendo sul petto fino a macchiare il candido abito. Il corpo della fanciulla si afflosciò su se stesso senza un lamento, mentre i battiti diminuivano fino a fermarsi. Il cadavere rotolò macchiando il prato e la coscienza di Peter Pan.
  
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