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Autore: Miss Yuri    03/03/2013    6 recensioni
E se Grovyle non se ne fosse mai andato? Se lui fosse rimasto con i protagonisti principali, in che modo sarebbe cambiato lo svolgersi degli eventi?
Per rispondere a queste domande, ho creato questa fanfiction, un What if? basato, ovviamente, sulla trama di Pokèmon Mystery Dungeon Esploratori del Cielo.
Ogni piccolo commento, osservazione o critica è ben accetta.
Posso solo augurarvi buona lettura. Spero sia di vostro gradimento!
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Grovyle
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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 Capitolo 1. Ultimo confronto
 

Grooooooo!”
Grovyle balzò in avanti, riponendo in un solo salto tutte le poche forze che il suo corpo, esausto e segnato dalla precedente battaglia, riusciva ancora a non disperdere. Era scattato contro Dusknoir, senza dare al suo avversario il tempo di realizzare ciò che stesse succedendo. Gli afferrò le braccia con entrambi gli arti, impedendogli di liberarsi dalla sua presa e lo trascinò faticosamente verso il Tunnel Dimensionale.
Successe tutto in una frazione di secondo, sotto lo sguardo terrorizzato di Ami, ancora debole a causa dell’improvviso attacco che aveva subìto. E la fiamma sulla sua coda parlava chiaro: le rimaneva poca energia vitale da spendere in ulteriori sforzi fisici. Dopo che lui le aveva fatto da scudo col suo corpo, si chiedeva dove trovasse le energie per compiere quel disperato gesto.
Una grande paura le invase la mente subito dopo, seguita da una consapevolezza ancora più grande: aveva intuito perfettamente quale fosse l’obiettivo finale di Grovyle.
“Cosa stai facendo?!” urlò Dusknoir, dimenandosi rabbiosamente sotto la morsa del suo aggressore. A qualche centimetro dalla sua schiena, il Tunnel Dimensionale stava quasi per chiudersi definitivamente, interrompendo i contatti fra il mondo del passato e quello futuro.
“Urgh… Dusknoir… Ti porto via con me. Ritorniamo nel futuro!” mormorò lui, in risposta della sua esclamazione.
Cosa?!
Una sola ed unica parola rimbombò nella testa dei presenti, chiara e forte come una cascata impetuosa.
Grovyle voltò leggermente il capo, fissando gli occhi celesti della sua ex allenatrice, da cui già cominciavano a sgorgare lacrime copiose, dettate dallo smarrimento totale.
“Ami! Dipende tutto da te, ora!” le disse, strappandosi dal collo il sacchettino di tela dove aveva sempre custodito i preziosi Ingranaggi del Tempo, indispensabili per fermare la paralisi del pianeta. Il contenuto della sacca si sparse disordinatamente ai suoi piedi, sulle mattonelle in pietra battuta.
“Ah! Quelli sono…!” esclamò Dusknoir, contando mentalmente i cinque piccoli oggetti azzurri.
“Gli Ingranaggi del Tempo!” li identificò la Charmander, guardandoli uno per uno con morbosa attenzione.
“Va bene, squadra! Il Vascello Arcobaleno è pronto a partire!” la voce baldanzosa di Riolu attirò gli sguardi dei suoi compagni. Il tipo lotta stava scendendo freneticamente le scale, felice di essere riuscito ad attivare l’unico mezzo di trasporto che avrebbe potuto portarli alla Torre del Tempo. Presto, la sua gioia si tramutò in un profondo sgomento.
“Co… Cosa sta succedendo?!” domandò scioccato, fissando prima Ami e poi Grovyle.
“Riolu! A lui ci penso io! Riporto Dusknoir nel futuro!” gli rispose il tipo erba, sicuro sulla decisione che aveva preso.
“Eh? Cosa?!” esclamò l’altro, sgranando gli occhi color rubino.
“Non tornerò mai più! Prenditi cura di Ami, promettimelo!” proseguì il Pokèmon Legnogeco, affidandogli il bene più prezioso che abbia mai avuto e da cui, purtroppo, si sarebbe dovuto separare.
“Ma…! Prendere il tuo posto? Io non posso!” replicò Riolu, singhiozzando disperatamente. Il compito che gli stava per affidare era troppo arduo anche per lui e non era sicuro di riuscire a mantenerlo.
“Devi farlo e lo farai, perché ne sei in grado!” lo incoraggiò Grovyle, rivolgendogli una silenziosa supplica “Voi due siete… un’accoppiata magnifica!” aggiunse, sospirando e preparandosi all’addio.
“ Lasciami! Mollami!” protestò, vivacemente, Dusknoir, tentando di sottrarsi alla presa del Pokèmon Legnogeco.
 “Ci siamo quasi! Stai calmo!” lo zittì Grovyle, facendo pressione sulle braccia del tipo spettro. Non sapeva per quanto tempo ancora avrebbe potuto trattenerlo e le poche energie rimaste si stavano lentamente esaurendo. Doveva sbrigarsi, il passaggio stava quasi per chiudersi.
“Ami! Sei in gamba, è stata una fortuna conoscerti.” Le disse, rivolgendosi alla Charmander e riducendo la distanza tra lui e il Tunnel Dimensionale, avvicinandosi di pochi passi. La voce cominciava a tremargli per lo sforzo e sentiva gli occhi inumidirsi a causa delle lacrime che erano ormai prossime a bagnargli il volto “ Certo, gli addii sono dolorosi, ma, ora, è tutto nelle tue mani!”
Sperava che avesse recepito il messaggio che voleva lasciarle. Anche se la salvezza del pianeta avrebbe significato la fine dell’amicizia tra lei e Riolu, la sua fidata amica doveva assolutamente portare a termine la missione che avevano intrapreso tempo prima insieme. Solo che, ora, lui non avrebbe mai visto il realizzarsi di questo obbiettivo. Era certo che, alla fine, lei avrebbe preso la giusta decisione.
“Grovyle!” lo chiamò Ami, trascinandosi con le zampe anteriori per provare a raggiungerlo, prima che sparisse per sempre dalla sua vita. Guardò Riolu, cercando di fargli capire cosa aveva in mente. Il Pokèmon annuì, smettendo per un attimo di piangere e riservandole uno sguardo d’intesa.
Tra loro c’era sempre stato un certo affiatamento che permetteva ad entrambi di capire le intenzioni dell’altro con un semplice scambio di occhiate fugaci.
Il tipo lotta si mise in posizione d’attacco, piegando lievemente le ginocchia in attesa del momento opportuno per agire.
“Scusa se c’è voluto tanto, Dusknoir.” Gli sussurrò il tipo erba, lasciandosi sfuggire qualche lacrima e muovendo qualche passo fino a sfiorare il portale. Il Pokèmon spettro tentò un ultimo tentativo di ribellione, ma fu tutto inutile.
Grovyle chiuse gli occhi, chinando il capo e sfogandosi con il pianto per pochi attimi, prima di ritornare definitivamente al mondo cupo e malinconico a cui apparteneva. Compì un piccolo balzo, sufficiente per spedire entrambi nel futuro, questa volta, per sempre.
Proprio in quel momento, due zampe piccole e tremanti gli afferrarono la vita e lo strattonarono da dietro, impedendogli di varcare il Tunnel Dimensionale e facendogli quasi perdere l’equilibrio.
Approfittando della situazione, Dusknoir riuscì a sfuggirgli da sotto gli occhi, finalmente libero di muoversi a suo piacimento.
Grovyle lo fissò esterrefatto, consapevole che il suo nemico lo avrebbe certamente attaccato senza esitazione, ora che l’occasione gli si era presentata.
Vide il suo pugno alzarsi e caricarsi di energia negativa viola, concentrata tutta in una sola e potente mossa. Dietro di lui, il portale si era ridotto alle dimensioni di un semplice squarcio, ma ancora abbastanza grande da farci passare un Pokèmon della sua stazza.
Era la fine. Grovyle sapeva che non avrebbe resistito ad un altro colpo del genere, non nelle condizioni in cui si trovava. Non provò neanche a schivarlo. Chiuse gli occhi, preparandosi psicologicamente al dolore immenso che ne sarebbe conseguito a quell'attacco.
Un breve urlo grottesco gli fece riaprire le palpebre, giusto in tempo per vedere la scena che gli si presentava davanti: Dusknoir si teneva il viso con una mano mentre l’altro braccio era ancora teso verso l’alto, ma aveva perso la carica energetica del Pugno d’ombra. Riolu, invece, era sospeso in aria, la gamba destra ritta in avanti con il quale gli aveva sferrato un poderoso calcio in pieno volto.
Ora che il suo avversario era disorientato, il tipo lotta poteva approfittarne per spedire il Pokèmon spettro direttamente nel Tunnel Dimensionale, per un viaggio di sola andata per il mondo del futuro.
Sfortunatamente, Dusknoir si era ripreso molto prima del previsto dal colpo subìto e non perse tempo ad attaccarlo, concentrando nei palmi delle sue mani un Neropulsar abbastanza potente da metterlo K.O. Lo scagliò repentinamente contro Riolu, completamente inerte ed impreparato ad una qualunque offensiva. Il suo piccolo avversario si trovava nel bel mezzo della traiettoria e venne centrato in pieno, senza lasciargli possibilità di fuga. Atterrò pesantemente parecchi metri più in là, sollevando nuvole di polvere mentre strisciava di schiena contro le mattonelle.
“Riolu!” strillò Ami, serrando ancor di più le zampe attorno alla vita di un attonito Grovyle, mozzandogli di netto il respiro.
“Ah ah ah! Avevate una possibilità di liberarvi di me e ve la siete giocata! Ora, pagherete tutti e tre per le vostre azioni!” ridacchiò Dusknoir, celando sotto le risate una rabbia incontenibile. Una frustrazione che avrebbe sfoderato in battaglia, dando prova della sua forza fisica.
“Ti sbagli! Sarai tu a pagarne le conseguenze.” Lo interruppe il Pokèmon Legnogeco, mettendosi sulla difensiva.
“Non farmi ridere! Quali possibilità avete contro di me?” lo beffeggiò l’altro, rimettendosi a ridere sguaiatamente.
“Sei tu che non hai possibilità contro di noi.” Gli rispose, con un lieve sussurro, Ami, sorreggendosi a malapena in piedi.
“State certamente delirando. Basta solo guardarvi per capire che non avete speranza di battermi.” Dedusse il Pokèmon Spettro, molto sicuro di sé.
In effetti, non aveva tutti i torti. Riolu era stato messo fuori combattimento. Ami era quasi del tutto esausta e riusciva a reggersi sulle zampe posteriori per miracolo. Grovyle, invece, era sul punto di cedere.
“Allora, bene, io sono pronto.” Li provocò il loro avversario, invitandoli ad attaccarlo.
Dopo aver raccolto le ultime forze rimaste, i due si lanciarono all’attacco, usando le loro mosse più potenti. Dusknoir li schivò prontamente e li colpì entrambi, facendoli sbattere al suolo ripetutamente.
“Ve l’ho detto. È inutile continuare a combattere. Rassegnatevi.” Disse loro il più fedele servitore di Dialga Oscuro. Ormai, la missione era completata e poteva tornarsene nel futuro vittorioso.
“Ami. Ascoltami.” Sussurrò Grovyle, a pochi centimetri di distanza dalla compagna “ Dobbiamo insistere. Riproviamo e, questa volta, attacchiamolo nel punto in cui è più vulnerabile.”
La Charmander annuì convinta, rimettendosi in piedi per riprendere la lotta.
Senza preavviso, scattarono in avanti contro di lui, prima che intuisse che avevano un piano preciso. Il loro nemico si preparò all’offensiva, fendendo l’aria con un Gelopugno che colpì il vuoto. Ami allungò i piccoli artigli e usò la mossa Dragartigli, mirando allo stomaco del Pokèmon e danneggiando ulteriormente la bocca posta sulla sua pancia. Dusknoir emise un verso strozzato, indietreggiando verso il Tunnel Dimensionale. Era l’occasione buona per porre fine al duello. Grovyle, a quel punto, lo colpì sfruttando la potenza del suo Fendifoglia, costringendolo ad arrendersi e a perdere terreno.
Il Pokèmon Spettro era esausto e provato dalla battaglia e, oramai, si poteva dire sconfitto. Di colpo, le forze abbandonarono definitivamente il suo corpo e si lasciò cadere all’indietro, finendo dritto nel Tunnel Dimensionale, che si richiuse alla sue spalle subito dopo.
La lotta si poteva dire, definitivamente, conclusa.


Ciao a tutti!
Congratulazioni per essere arrivati a fina pagina! Spero che non mi linciate per quello che ho appena deciso di pubblicare. Ho scelto come protagonisti principali della storia un Charmander perchè nel gioco io impersonavo questo Pokèmon e Riolu perchè è stato il mio fedele compagno. Il nome della protagonista l'ho scelto io da un elenco di nomi nipponici. Questa storia è dedicata a tutti coloro che hanno avuto l'occasione di giocare a questo splendido videogioco.
Se vi piacerà in tanti la continuerò, altrimenti, non avrebbe senso proseguire con una fanfiction che non piace a nessuno.
Ringrazio coloro che hanno aperto questa pagina e, forse, ci vediamo per il prossimo cappy! 
Sotto una piccola immagine che ho preso da DevianArt.


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