Abramo era rimasto scioccato quando Vadoma si ripresentò alla porta di casa ma per aiutare egli nella caccia ai vampiri.
Abe sapeva grazie a Henry di aver fatto colpo sulla sexy vampira ma non sapeva fino a questo punto. E ,fino al punto di far ingelosire la sua amica Mary Todd ,aiutante nella caccia ai vampiri . Entrata in squadra per il piacere di Abe (e con buona pace di Henry) .
Henry dal canto suo, aveva capito tutto ma da saggio vampiro centenario, aveva preferito star zitto!
Vadoma non disse neppure "Buongiorno" , aveva esordito informando i suoi nuovi alleati su di un libro :"Le 11 Regole del cattivo Vampiro". Una sorta di regole per insegnare agli iniziati le regole vampiresche e, regole da impartire se volevi crearti una schiera tutta tua.
Una bella cosa per i vampiri, brutta per i cacciatori. Secondo Vadoma, questo libro non era proprio tale ma una serie di fogli rilegati insieme. Appunti dunque. La sua voce era davvero molto calda e bassa e faceva girare la testa (persino a Henry che ormai ,di donne ne aveva viste a centinaia e le usava solo per il suo piacere carnale).Per Abe era diverso: quella donna sprizzava sensualità da tutti pori ed era in grado di ipnotizzarlo con la modulazione della voce e del linguaggio del corpo .Come si poneva , come muoveva le mani o solo il suo ancheggiare era ... ERA effettivamente il suo potere . Era una vampira come poche!
Non solo Henry ma anche la loro amica in comune ,Mary Todd, si erano accorti che Vadoma più che parlare a loro come gruppo , si rivolgeva strettamente ad Abe. Era come se ,in quella sala non ci fosse altri che Abramo. La cosa metteva piuttosto a disagio Mary. Non piaceva affatto Vadoma! Era fastidiosamente bella, insopportabilmente intelligente, disgustosamente alla moda e orrendamente capace di attrarre Abramo. No, non la sopportava proporio!
Alla fine fu la stessa vampira a decidere come e quando agire per rubare questi fogli.
-Dunque è deciso, Abe domani notte ti aspetto armato. Alle 02:00 in punto, non mancare- ordinò. Girò i tacchi e andò via come se fosse la padrona di casa.