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Autore: Phantom Lady    05/03/2013    3 recensioni
Premetto che il titolo è provvisorio! (Scusate, ma non entrava tutta la presentazione, quindi ho tagliato e fatto delle piccole modifiche, sorry =.=” A questo punto leggete direttamente la storia, no? xD Almeno l'introduzione è completa!)
« In classe nostra sono tutti fidanzati » borbottò infine Bulgaria, sentendosi leggermente sollevato dalla profonda tristezza che gli attenagliava i sensi.
Dan lo guardò con fare inerrogativo e alzando un sopracciglio rispose: « Non vedo quale sia il problema »
« Tutti » proseguì, facendo cadere la cenere in una vaschetta di plastica con un debole movimento del dito « meno che noi due » [...]
« E quindi, che ne dici di fare una gara a chi riceverà il primo bacio... per primo? » propose Anton, sapendo che uno spirito combattivo come quello di Romania non avrebbe mai rifiutato una competizione. [...]
« Rendiamo la cosa ancora più interessante! » enfatizzò Dan fissando il compagno con aria intimidatoria negli occhi « Chi vince potrà infliggere una penalità all’avversario~ »

[Bulgaria x Romania / Gakuen! AU]
[Romania x Seychelles, Bulgaria x Ungheria (oddio, sto male D:) e altre coppie a random accennate]
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Altri, Bulgaria, Romania
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Bulgaria agitò una mano in tasca alla ricerca di qualcosa, mentre Romania lo guardava con aria perplessa – ultimamente aveva un’aria così malinconica -  bevendo silensiosamente e lanciando qualche cenno ai compagni che lo salutavano.
Finalmente la nazione slava estrasse un accendino, con cui accese la sigaretta che si agitava ipnoticamente tra le sue labbra. Passò in rassegna l’aria civettuola della mattina dopo le prime tre ore di lezione, durante la quale gli alunni si svagavano scherzando con gli amici o scambiando qualche dolce effusione con il proprio fidanzato.
Anton tirò un sospiro e con un lieve movimento del dito fece cadere la cenere dalla sigaretta, che aveva già perso a infastidire l’espressione del compagno. Guardò distrattamente Austria e Ungheria che camminavano a braccetto, lei che reggeva tra le mani un fragile fiorellino donatole dal suo ragazzo, o ancora la premurosissima Monaco, che cedeva al fascino e ai corteggiamenti di Francia.
Romania cercò di incontrare lo sguardo perso dell’amico tra le tante coppiette – dichiarate o meno – della W Academy. Le iridi dei suoi occhi erano talmente tremanti che Bulgaria si sarebbe potuto metter a piangere da un momento all’altro davanti a tutti, se non fosse per il suo auto controllo quasi infallibile, che si scioglieva lievemente solo con la vicinanza della nazione romanza.
Anton sospirò nuovamente al che, preoccupato, l’amico gli chiese se qualcosa non andasse bene, ammaliato dalla spenta luce color ruggine della sigaretta del compagno.
« In classe nostra sono tutti fidanzati » borbottò infine l’interpellato, sentendosi leggermente sollevato dalla profonda tristezza che gli attenagliava i sensi.
Dan lo guardò con fare interrogativo e alzando un sopracciglio rispose: « Non vedo quale sia il problema »
« Tutti » proseguì, facendo cadere la cenere in una vaschetta di plastica con un debole movimento del dito « meno che noi due »
« Continuo a non capire » ripetè Romania, sempre più confuso. Nonostante la loro intima amicizia, Anton rimaneva pur sempre un ragazzo particolarmente riservato e misterioso.
« E’ che ogni volta che vedo delle persone insieme, mi sento come se fossi inadeguato. Come se mi mancasse qualcosa » confessò Bulgaria, pentendosi di aver rivelato il suo problema.
« E’ un discorso futile! Hai dimostrato così tanta pazienza fino ad ora – e per stare con me ce ne vuole. Attendi ancora un po’; le cose belle arrivano sempre quando meno te lo aspetti, se è questo che volevi sentirti dire » ridacchiò Dan, controllando l’orologio.
« Mmmm, certo » replicò distrattamente Anton, spegnendo il mozzicone nel posacenere con malcelata irritazione riguardo all’argomento. Scorgendo però una certa apprensione nei calmi occhi di Romania scattò a sedersi composto con tale repentinità da sorprendere l’amico: « E quindi, che ne dici di fare una gara a chi riceverà il primo bacio... per primo? » propose, sapendo che uno spirito combattivo come quello di Romania non avrebbe mai rifiutato una competizione.
« Bene, questo è il Bulgaria che conosco! » gioì, allungando poi una mano al compagno per ufficializzare la sfida « Accetto, e preparati a perdere » continuò, contando sulla sua incredibile capacità di seduzione, messa a confronto con quella, tutto sommato, piuttosto scarsa del suo amico, più introverso.
« Scommetto invece il contrario » asserì Anton, pensando a cosa mettere in palio; magari la vita di Turchia era un buon affare.
« Anzi, rendiamo la cosa ancora più interessante! » enfatizzò Dan fissando il compagno con aria intimidatoria negli occhi « Chi vince potrà infliggere una penalità all’avversario~ »
« Perfetto! Sto già pensando a cosa potrei farti fare » commentò Bulgaria, richiamato all’attenzione dalla campanella scolastica.
Salendo le scale per tornare in aula Anton ci tenne però a sottolineare che l’amore, essendo una cosa seria, non doveva necessariamente sbocciare in sole poche settimane, al che Romania rise, credendola come una giustificazione ad una possibile sconfitta.
Durante la lezione di aritmetica studiarono attentamente le compagne di classe, nonchè le studentesse che passavano nel corridoio e tra di esse Romania notò una giovane dalla pelle abbronzata, gli occhi color cioccolato e due code che le ricadevano sulle spalle, legate con dei fiocchetti rossi e un grazioso sorriso che faceva risaltare i denti bianchi in contrasto con la pelle scura.
Notando il sorrisino di vittoria Anton domandò a Dan: « Hai già trovato una vittima? » ridacchiò.
« Del mio etereo fascino? » aggiunse egli, come a terminare la frase dell’amico « considera come se avessi perso, quando ho in mente un obiettivo nessuno me lo toglie dalla testa »
 
Il mattino seguente Romania aveva sistemato i capelli, come aveva scelto accuratamente gli abiti da indossare: fortunatamente infondo all’armadio, nascosto dalle camicie e le magliette larghe era riuscito a trovare qualcosa che risultasse vagamente elegante. Prese in prestito – senza domandarlo – dal padre* le scarpe lucide che utilizzava nelle occasione importanti e perse più di mezz’ora in bagno davanti allo specchio per pettinarsi, scoprendo con dispiacere che evitare di utilizzare una spazzola per più di una settimana non era stata una buona idea.
Una volta uscito controllò di aver in tasca degli spiccioli e con somma soddisfazione andò dal fioraio, che lo accolse con il suo caldo accento spagnolo.
« ¡Hola! » lo salutò il giovane, sistemando le corolle dei fiori esposti con commovente dolcezza.
« Mi servirebbe un mazzo di rose rosse » tagliò corto Romania dopo averlo salutato, dato che era già abbastanza in ritardo con la tabella di marcia.
Sempre con somma delicatezza Spagna prese un grazioso fascio di rose, ancora inumidite dall’acqua dell’innaffiatoio. Quando lo consegnò nelle mani del romeno, il ragazzo stentò quasi a credere alla bellezza dei petali, che sembravano brillare a causa delle gocce che ne imperlavano la vellutata superficie. Dopo tanto splendore sentì quasi una parte del cuore innamorarsi a prima vista del mazzo e del suo fioraio. Sarebbe stato il caso di lasciar perdere la ragazzina dalla pelle scura per il giovane abbronzato che vendeva i fiori poco prima della sua scuola? Dopotutto non gli sarebbe affatto dispiaciuto esser trattato con tanto rigurado, lo stesso che mostrava per i  suoi amati fiori.
Scosse la testa cercando di allontanare il pensiero. Salutò Antonio – aveva impiegato circa un minuto per leggere il suo nome sul cartellino appuntato alla camicia slacciata – con una mano, lasciandogli i soldi sul bancone.
Corse verso la scuola, notando con crescente disperazione che i perfetti capelli, pettinati con cura durante la mattina, cominciavano a disfarsi. Aveva anche fatto l’immenso sacrificio di non indossare il proprio cappellino per non rovinare ulteriormente la capigliatura, quando poi si accorse che era stato tutto inutile sentiva come se la giornata sarebbe andata estremamente male.
Prima di entrare a scuola vide Bulgaria con il cellulare in mano, intento a comporre il suo numero preoccupato per il ritardo del compagno di banco. Nel momento in cui alzò lo sguardo spalancò gli occhi di commozione, in una insolita espressione di dolcezza e gioia nel vedere il suo amico con delle stupende  rose in mano corrergli incontro, e più elegante del solito, perdipiù; se aveva intenzione di fare colpo ci era ben riuscito.
« Le rose sono... il mio fiore preferito** » sussurrò compaciuto, fissando con insistente tenerezza il compagno « Non dovevi » balbettò emozionato.
« Ciao Anton! » biascicò Dan, posandogli una mano sulla spalla e sorpassandolo, lasciando l’amico in completo imbarazzo per aver pensato che il mazzo di fiori fosse riservato a lui.
Prima di far voltare Sesel, Romania si sistemò rapidamente, cercando di riprendere fiato.
« Che bella giornata, signorina Seychelles » le bisbigliò all’orecchio, facendola immediatamente voltare, anche piuttosto infastidita.
« E’ ancora più splendida con il suo sguardo dolce delle terre calde e dell’acqua salmastra di mare che lambisce dolcemente i nostri piedi sulla spiaggia ed uno stupendo mazzo di rose nelle sue mani » le sorrise, regalandole il fascio di fiori incartato con un’elegante e semplice stoffa rosea.
« Mi hanno detto che lei è davvero una ragazza graziosa, ma mai avrei pensato di trovarmi dinanzi a tanta bellezza » affermò, lanciandole uno sguardo vagamente malizioso.
Inizialmente la ragazza ridacchiò, portandosi una mano alle labbra e Dan la interpetò come una reazione leggermente nervosa ed imbarazzata ad un corteggiamento, cosa che gli fece spuntare un sorriso compiaciuto.
Gli occhi della giovane Bonnefoy si inumidirono, finchè non scoppiò in una risata di gusto, riconsegnando divertita i fiori a Romania: « Come sei banale! Neanche Francia corteggia più in questo modo! » ridacchiò ancora, raggiungendo Belgio e Monaco che la stavano aspettando.
Si voltò verso di lui prima di rimettersi a chiacchierare con le amiche, cercando di godersi l’espressione piena di disappunto di Dan, sorpreso da un tale rifiuto.
Quando, durante la lezione della prima ora, si sedette accanto a Bulgaria, pareva piuttosto infastidito. L’amico evitò di fargli domande, notandolo però più silenzioso del solito. Stava senz’altro tramando qualcosa, e questo non gli piaceva affatto.
Più tardi, nella pausa, si sedettero al solito tavolo del bar scolastico, con la classica sigaretta di Anton accesa e l’ormai noto succo di Dan.
« E allora, come va con Sesel? » domandò lo slavo, osservando l’amico con aria quasi indifferente, nonostante la questione lo incuriosisse.
« Shh! Non farti sentire da  Francia, chissà come reagirebbe! » gli intimò Adrianescu, avvicinandosi all’amico e preoccupato dalle possibili conseguenze.
« Beh, comunque » cominciò, allontanandosi « è andata benissimo! E’ un po’ timida, la ragazza, ma ha accettato di buon grado i miei fiori » mentì, cercando di non guardare Bulgaria negli occhi per evitare che egli scoprisse la bugia.
« Strano, avevo sentito dire che era una giovane molto schietta » affermò Anton, portando la sigaretta alle labbra.
« Uh... Beh, ma a te come va? » si affrettò a cambiare argomento Dan.
« Credo che l’unica ragazza che possa interessarmi sia Ungheria... ma è già fidanzata, e anche felicemente » sussurrò quasi con noncuranza, mentre la mora passò proprio accanto a loro, assieme al suo ragazzo, canticchiando a voce bassa una famosa ballata, che Roderich avrebbe accompagnato col piano. Erano consociuti in tutta la scuola non solo per essere la coppia più graziosa della intera W Academy, ma anche perchè tenevano degli stupendi concerti di beneficenza. In effetti il solo dividerli parve a Bulgaria quasi un crimine castigabile contro l’intera umanità.
« Comunque sia è un diversivo » ci tenne a precisare.
« Uh? Un diversivo? » ripetè perplesso Romania, sempre più confuso.
« Quando sarà il momento capirai cosa intendo » gli rispose Anton, senza sapere esattamente in cosa consistesse  la sua affermazione, anche se lo stupiva sempre come a volte l’incredibile malizia di Dan non cogliesse le cose più scontate.
 
 

 
 
 
 
 
 
****Note
 
* Nel caso ve lo steste chiedendo – ma anche no – il padre di Romania è Dacia, e il suo fratellino è Moldova (Andrei Adrianescu), nel caso dovessi mai citarlo xD Dacia non appartiene al manga, è un’ “invenzione” dei fan, mentre Moldova è davvero suo fratello, lo dice Dan stesso in un evento di Natale a random in cui Bulgaria si vantava di essere figo per esser entrato nell’Unione Europea assieme al suo amichetto romeno xD No, scherzo, non si vanta mai Anton
** Le rose sono il fiore simbolo della Bulgaria
 
Innanzitutto, un gigantesco grazie alle persone che hanno votato per i Baltici e Yugotalia nell’inserimento dei nuovi personaggi <3 Grazie mille, li ho segnati io **
Poi una piccola precisazione che devo fare (e mi scuso se è la millesima volta che lo ripeto per qualcuno): non avendo un nome umano mi sono adoperata a fornirglielo io, ma non è ufficiale! Romania= Dan Adrianescu, Bulgaria= Anton Ivanov.
Dopo potete picchiarmi e farmi quello che vi pare, ma adesso fatemi sentire importante! Cioè, la prima RomaBul del fandom ** Ed è mia! in realtà è la terza dato che ho costretto betacchi a scrivermene una in una sua raccolta e ne ho messa una in una mia xD
Ok, questa la dedico a tutte quelle persone che amano questa coppia – ma no! – e a quelle povere anime in pena che cercavano Bulgaria tra i personaggi e trovavano “nessun risultato”. Ditemi che non sono l’unica!
Tanto per dire, è la mia coppia preferita <3 *guarda l’UsUk nel secchio* Mi piace in tutte le versioni: Bulgaria x Romania, Fem! Bulgaria x Romania, Fem! Romania x Bulgaria, Fem! Romania x Fem! Bulgaria (non avendo una versione Nyotalia l’ho inventata io)
E adesso non linciatemi, devo prima spiegarvi una cosa! >.< Perchè Bulgaria è così giù, vi chiederete!? Beh, tempo addietro ho visto una di quelle strip di hetalia chiamata “leggi strane del mondo” o qualcosa del genere. Bene, lì c’era Bulgaria e tralasciando l’orgasmo inziale nel vederlo che guardava una coppia con un figlio e diceva: Come li invidio! Oltre ad essere felici avranno anche una tassa più bassa!
Questo perchè vigeva una legge (se non erro ora non c’è più) per cui le coppie sposate (non rimembro se comprendeva però solamente quelle con figli xD) avevano  una tassa più leggera rispetto ai single. Tralasciando il fatto che non ha senso, mi si è stretto il cuore e ho pensato “Povero Bulgaria ç.ç”
E poi la mia fantasia è andata a piede libero, fondendosi con la mia idea che Anton sia un personaggio malinconico, stessa cosa che penso di Rod. Ok, non sto bene.
Aggiungo poi che Bulgaria è un personaggio complesso da gestire, quindi se è andato OOC chiedo venia!
Rimanendo in tema "IC", avete dei consigli da darmi su Seychelles? Non so bene che tipo sia, solamente chè è catalogata come tsundere ed è molto schietta (sembra un controsenso xD)
Fatemi sapere cosa ne pensate con un commento ^^ Spero tanto che questo capitolo vi abbia quantomeno incuriosito, ci tengo tanto a questa coppia, quindi scoprire che non sono l'unica mi renderebbe così contenta *^*

Tante belle cose~
Fantom Ledi
  
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