Note dell’autrice:
Questo è un racconto senza pretese,
scritto quasi completamente di getto
spero comunque che vi piaccia :)

We need to talk

Nick si sedette al primo tavolo libero che vide, incrociò le dita e appoggiò la testa sulle mani mettendo i gomiti sul tavolo. In teoria era maleducazione ma non gliene importava più di tanto, era così stanco e poi, in un fast food chi ci avrebbe mai fatto caso?
Non era a nessuna cena importante, probabilmente non l’avrebbero nemmeno riconosciuto (almeno finché aveva il volto nascosto tra le mani). Poteva essere un comunissimo, normalissimo ragazzo americano che aspettava qualcuno, magari una ragazza, un amico o chiunque altro.
Lui però non stava aspettando chiunque altro, stava aspettando i suoi fratelli maggiori, Joe e Kevin, i restanti due terzi dei Jonas Brothers che, come sempre, erano in ritardo.
“Hey Nick, che succede?” chiese Kevin prendendo posto di fronte a lui, seguito da Joe che gli si sedette accanto in modo da avere il fratello minore di fronte.
“Ciao anche a te Kevin. Accomodati pure. Oh sì, io sto bene grazie per averlo chiesto, a te come va invece?” disse Nick sarcastico guardando il fratello per poi lanciare un’occhiata a Joe che alzò una mano in segno di saluto: “Ciao, Nick” disse semplicemente.
Kevin sbuffò spazientito: “Nick, ci siamo visti stamattina a casa. Stiamo tutti perfettamente, adesso dicci perché ci hai chiamati qui. Il messaggio diceva che dovevi dirci qualcosa di importante quindi spara” disse tutto d’un fiato.
Nick alzò un sopracciglio: “Sei nervoso Kevin?”
“Non è nervoso, è preoccupato, così come lo sono io. Ci hai mandato un messaggio dicendoci di venire qui di corsa perché avevi qualcosa di importantissimo da dirci” concluse Joe al posto del fratello maggiore.
“Va bene” disse Nick. Prese un respiro profondo per tergiversare, alla ricerca delle parole. Non si aspettava che sarebbe stato così difficile eppure erano solo poche parole da dire ma come spiegargli in modo che capissero bene le sue ragioni?Picchiettò qualche secondo con le dita sul tavolo poi cominciò a parlare.
“Allora ragazzi, questo è un momento importante per noi. Per noi come Jonas Brothers intendo. Abbiamo ricominciato a lavorare insieme, a scrivere e a comporre canzoni per il nuovo album. Tra poco ricominceremo con i concerti, con le interviste, con i servizi fotografici, con tutto insomma” si interruppe e si rese conto che i fratelli erano completamente presi dalle sue parole.
Avevano negli occhi un’espressione interrogativa e sembrava lo spronassero ad andare avanti con lo sguardo. Così Nick continuò. “Sta tornando tutto come prima ma, in realtà in questi anni è cambiato quasi tutto e, nonostante non ci siamo mai realmente allontanati da questa vita, tornarci completamente sarà difficile e non nego che qualche volta io mi sia chiesto se questa era realmente la cosa giusta da fare quindi…” Nick stava per concludere la frase ma il fratello maggiore lo interruppe.
“Nick, ti prego, pensaci bene. Non prendere decisioni affrettate” disse Kevin implorante.
Nick lo guardò, sorpreso che avesse già capito ma poi scosse la testa: “No Kevin, mi dispiace ma oramai ho già deciso, non torno indietro” disse con tono deciso.
“Ma Nick, tu non puoi, insomma… prenditi ancora un po’ di tempo. Non è una cosa che riguarda solo te, riguarda tutti noi” continuò Kevin guardandolo negli occhi.
Nick lo guardò con aria interrogativa. “Non vedo come questa decisione potrebbe riguardarvi” disse poi lapidario.
“Non posso credere che tu sia così egoista” disse Kevin con un tono calmo che in realtà celava tutta la rabbia che stava crescendo dentro di lui. “E’ una tua scelta, questo è vero e credo di parlare anche a nome di Joe dicendo che la rispetteremo ma non puoi dire che è qualcosa che non ci riguarda” concluse stringendo i pugni per la rabbia.
Come poteva suo fratello essere così egoista da dire che lasciare la band, perché era evidentemente di questo che si trattava, non era una scelta che li riguardava? Era una sua scelta e l’avrebbero rispettata, certo, ma una frase del genere non poteva permettergliela.
“Non mi pare di essere egoista. E’ davvero una scelta che non vi riguarda” disse Nick tranquillo.
Kevin scattò in piedi sbattendo le mani sul tavolo, incurante di tutte le persone presenti nel locale che si voltarono incuriosite e si mise ad urlare. “E’ la nostra band, dannazione! Ci riguarda eccome!”
Nick assunse uno sguardo confuso: “La band? E che c’entra la band?”
Kevin lo guardò spaesato e si sedette di nuovo. ”Ma come, non volevi dirci che volevi lasciare la band?” chiese piano.
“Come ti è venuta in mente un idea del genere? Non ho nessuna intenzione di lasciare la band” disse Nick rassicurando il fratello maggiore.
“Kevin” disse Joe che fino ad allora non aveva preso parte alla conversazione “Dovresti lasciar finire di parlare Nick prima di saltare a conclusioni affrettate”.
Entrambi i fratelli si voltarono verso Joe alzando un sopracciglio, da quando diceva cosa sensate?
Nick si schiarì la voce e Kevin lo interruppe prima che iniziasse a parlare: “Joe ha ragione. Scusa Nick”
Il ragazzo scosse la mano come a voler liquidare la faccenda poi riprese a parlare. “Dov’ero rimasto?...Ah sì, tornare a questa vita sarà difficile, specie dopo tutti i cambiamenti che ci sono stati. Posso dire con certezza che nessuno di noi è lo stesso, siamo maturati, siamo diversi e io, beh, io mi sono reso conto recentemente che sono una persona completamente diversa da quella che ero. Non me lo sarei mai aspettato ma devo accettare la cosa quindi…”
Nick non riuscì a finire la frase perché Joe si alzò dalla sedia di scatto e andò ad abbracciarlo. Il fratello minore ricambiò goffamente l’abbraccio, troppo confuso dall’azione di Joe.
Quando si staccò, Joe si piegò in modo da poter guardare negli occhi il fratello minore che era seduto. “Nick, a noi non interessa, ti vorremo bene e ti sosterremo comunque”
“Ci mancherebbe che smetteste di volermi bene per una cosa del genere!” sbottò Nick.
“Fratellino non dovresti dire così, ci sono famiglie che si spaccano per cose del genere”
“Mi sembra davvero un po’ eccessivo, per una cosa così banale”
“Dici così adesso perché ti sei liberato di questo peso ma non è una cosa semplice credo. Comunque sono contento che tu abbia avuto il coraggio di dircelo. Sappi che noi non ti giudicheremo. L’amore è amore, in qualunque sua forma” concluse Joe abbracciandolo di nuovo mentre Kevin, dall’altra parte del tavolo, nascondeva una risata davanti all’espressione di Nick.
“Joe…” disse il ragazzo, che stava cominciando a capire, staccandosi dall’abbraccio del fratello “Di cosa stai parlando?”
“Non…non stai facendo coming out?” chiese Joe confuso.
“Non sono gay!” esclamò Nick. Fare quell’annuncio si stava rivelando più difficile del previsto.
“Joe, dovresti lasciar finire di parlare Nick prima di saltare a conclusioni affrettate” disse Kevin facendogli il verso. Il ragazzo fece una smorfia e tornò a sedersi.
“Adesso basta Nick, dicci la notizia” sbottò Kevin esasperato da quella situazione assurda.
“Se voi la smetteste di interrompermi concluderei”
“Se tu non la tirassi così tanto per le lunghe noi non ti interromperemmo” ribatté Joe.
“Se adesso stessimo zitti entrambi Nick potrebbe dirci cos’ha da dire” concluse Kevin zittendo Joe.
Nick fece un respiro profondo mentre nei fratelli cresceva la preoccupazione.
Quale poteva essere quella notizia così importante? La faccia di Nick quando erano arrivati, il suo tergiversare prima di parlare… non si prevedeva niente di buono.
Nick si passò una mano tra i capelli, i suoi capelli ricci. Gli stessi da tempo, tanto tempo, troppo tempo…
“Ho deciso di tagliarmi i capelli” esordì infine.
Kevin e Joe si guardarono poi guardarono Nick, basiti. Dopo qualche attimo di smarrimento Joe parlò: “I capelli?” chiese semplicemente scandendo quelle due parole con estrema lentezza.
Nick annuì. “Ci sono stati tanti cambiamenti, volevo che anche all’esterno le persone vedessero quanto sono diverso”
“Ti vuoi tagliare i capelli quindi?” disse Kevin piano.
“Sì, voglio tagliarli molto corti” rispose il ragazzo.
Silenzio.
“Nick?” lo richiamò Joe.
“Sì?”
“Vaffanculo”