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Autore: Onlyna    06/03/2013    0 recensioni
Harry, al contrario, è sempre stato perfetto in quella materia; sembrava che non dovesse nemmeno sforzarsi, le sue pozioni erano sempre della consistenza e del colore giusti e i suoi voti non andavano mai sotto l'Oltre ogni previsione.
Harry Potter!AU.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'La Scalata.'
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Scritta per il primo livello della Scalata del gruppo facebook Wanki!Fic.


Pictures.

Ci sono due letti occupati, quando Louis quella notte entra nell'infermeria della scuola; sono due studentesse del secondo che hanno fatto esplodere una pozione quel pomeriggio a lezione, e un po' gli dispiace per loro, perché sa bene quanto fosse difficile mescolare le dosi esatte degli ingredienti. Pozioni non è mai stata la sua materia preferita, è sempre stato una frana con bilance di precisione e tutto il resto, e per un attimo sorride al ricordo dei battibecchi con Zayn, il suo migliore amico e compagno di banco ai tempi della scuola, quando erano nell'aula dei sotterranei con gli occhi pieni di aspettativa del professor Lumacorno addosso.
Harry, al contrario, è sempre stato perfetto in quella materia; sembrava che non dovesse nemmeno sforzarsi, le sue pozioni erano sempre della consistenza e del colore giusti e i suoi voti non andavano mai sotto l'Oltre ogni previsione. Era eccezionale soprattutto con antidoti e pozioni di guarigione, e questa passione e bravura l'ha portato a studiare al San Mungo per diventare Medimago; sono passati sette anni dai suoi M.A.G.O. e non ha dovuto sforzarsi più di tanto per ottenere il posto da infermiere a Hogwarts, quando Madama Chips è andata in pensione.
Louis è diventato insegnante di Trasfigurazione, sostituendo appena due anni prima la professoressa McGranitt, e ama il suo lavoro: adora vedere la scintilla negli occhi dei suoi studenti quando imparano nuovi incantesimi per mutare le forme degli oggetti, adora sentire le loro esclamazioni soddisfatte e a volte un po' colorite quando riescono a perfezionare un incanto o falliscono per l'ennesima volta. Piace ai suoi studenti, poi, perché è giovane ed estroverso e non si tira indietro quando la conversazione si sposta dalla propria materia ad altri soggetti; è severo quando è necessario, ma la maggior parte dei ragazzi capisce da sé quando il momento dello scherzo è finito ed è arrivato quello di impegnarsi.
Harry è nel suo ufficio, raggomitolato come un gatto su una poltrona con un libro di incantesimi avanzati in grembo, e Louis non può evitare di sorridere ancora una volta, avvicinandosi a lui e sfilando il tomo dalle sue mani; lo chiude, prima di appoggiarlo sul pavimento, e si siede sul bracciolo della poltrona scostando qualche riccio scuro dalla fronte dell'altro. Lo osserva per qualche minuto, gli occhi che si muovono sotto le palpebre e la bocca socchiusa, e si abbassa su di lui fino a baciarlo sulle labbra, piano, per svegliarlo.
Lou? – bofonchia, ancora più addormentato che sveglio, e l'altro ridacchia baciandogli la fronte.
Sono qui, – risponde in un sussurro, quando Harry sbatte un paio di volte le palpebre e finalmente i suoi occhi incrociano quelli del professore; un sorriso si disegna sulle labbra del più giovane, mentre cambia posizione per appoggiare la testa sulla spalla dell'altro e cingergli la vita con le braccia. – Giornata lunga?
Harry annuisce, sbadigliando e sfregando la guancia contro il suo collo.
Jade e Perrie hanno fatto un bel casino nei sotterranei, – commenta, – metà della loro classe è rimasta ustionata; quelle messe peggio sono loro, però, magari è il caso che vada a controllarle prima di addormentarmi ancora. Le ho fatte restare qui per tenerle sotto osservazione, ma è inutile se rimango qui dentro collassato su una poltrona.

Stabili, – annuncia qualche minuto più tardi, tornando nel proprio ufficio e trovando Louis in piedi di fronte alla parete su cui Harry ha attaccato alcune delle fotografie a cui tiene di più; sorride, sicuramente più sveglio di prima, e si avvicina fino ad abbracciarlo da dietro, posando il mento sulla sua spalla. Ci sono alcune fotografie magiche, come quella in cui lui e Niall, il suo migliore amico, agitano orgogliosi i loro diplomi dei M.A.G.O., e altre statiche, come quella con sua madre e Gemma che sorridono davanti all'albero di Natale nella sua vecchia casa a Holmes Chapel.
Sente Louis ridacchiare, le mani appoggiate alle sue braccia, e sorride quando segue il suo sguardo e vede cosa sta guardando: è una delle fotografie che hanno scattato quando sono andati a vivere insieme in un piccolo appartamento a Hogsmeade, in cui Zayn e Niall litigano per portare uno degli scatoloni del trasloco, incantando il suo contenuto e scagliandoselo addosso a vicenda. Era stata un'idea di Louis, quella di non usare la magia per rimpicciolire e trasportare le cose che non lo richiedevano, come libri e vestiti e soprammobili, e Harry aveva accettato perché, nonostante la magia fosse una cosa magnifica e utile in ogni faccenda, alcune cose preferiva farle alla maniera dei Babbani.
Niall stava per decapitarlo con uno dei tuoi vinili, – ridacchia Louis, voltandosi per baciare Harry sulle labbra; ci sono solo ricordi felici su quella parete, e ogni tanto è bello rimanere fermi a guardarli, commentando di tanto in tanto le loro foto preferite. – Zayn era furioso.
E si è vendicato incantando la tua scopa per farle bastonare Niall, – aggiunge l'altro, ridendo e sfregando il naso contro il collo del professore; si chiede per un attimo se dovrebbe sentirsi oppresso, in qualche modo, dal fatto che entrambi lavorano a Hogwarts: sa di alcune coppie scoppiate per quel motivo, soffocate dalla vicinanza forzata ad ogni ora del giorno, ma dal canto suo non può che essere felice di poter trascorrere ogni momento possibile insieme a Louis.
Ha aspettato anni per poterlo chiamare suo e sapeva, da ben prima che quelle fedi d'oro bianco fossero intorno ai loro anulari, che Louis sarebbe stato il suo unico futuro possibile.
   
 
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