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Autore: Fluxx    07/03/2013    4 recensioni
“I saw him: the Assassin. And knew. He had his mother’s eyes, the same proud set of his chin, but his mouth and nose were Kenway. He was the image of her, and of me. Without a doubt, he was my son.”
Un padre. Un figlio. Due uomini. Due ordini.
Principi e valori così diversi, ma a tratti così uguali.
Due destini differenti: la morte di uno, la vita dell'altro.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Connor Kenway, Haytham Kenway
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'The Templar and the Assassin'
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Attention please:
Vi consiglio di ascoltarci questa di sottofondo (per me è stata mooolto d'ispirazione!)
http://www.youtube.com/watch?v=PSkUhIzXUtU
Buona lettura!

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The Last Thoughts of a Templar... And a Son



I saw him: the Assassin. And knew. He had his mother’s eyes, the same proud set of his chin, but his mouth and nose were Kenway. He was the image of her, and of me.
Without a doubt, he was my son.


<< Assassin's Creed: Forsaken >>



Caddi riverso a terra. Non seppi se fu più forte il dolore fisico o quello morale: l'amaro sapore della sconfitta.
Mi trovò carente e – come era giusto che fosse – agì di conseguenza, perorando la sua causa, per quanto puerile ed evanescente potesse sembrare di fronte ai miei occhi.
Tuttavia ero orgoglioso di lui e dell'uomo che era diventato, dispiaciuto solo per come si erano poi però evolute le cose. In un certo momento avevo creduto che la riconciliazione fosse possibile... Forse avevo fatto più che crederci: in realtà ci avevo sperato.
Sentii il sangue caldo continuare ad uscire copioso dalla ferita infertami dal mio stesso figlio. Mi chiedevo come fosse possibile che colui a cui avevo donato la vita fosse stato in grado di privarmi della stessa.
Sentii gli occhi farsi sempre più pesanti mentre le forze cominciavano a venirmi meno e ad abbandonarmi lentamente. Ebbi un flash della mia infanzia: rividi il volto di mio padre e mi resi conto che io non sarei mai riuscito a fare lo stesso... Amavo mio padre e forse era per questo che Connor mi aveva trovato carente: forse mi ero illuso che come me, da bambino, nemmeno lui sarebbe riuscito a finire il proprio vecchio. E sì, mi ero illuso... Non aveva esitato, così come non lo avevo fatto neppure io.
Lo vidi allontanarsi con la coda dell'occhio, provato dalla battaglia appena avvenuta e dalla quale era uscito vincitore. Passo fiero, testa alta... Era senza dubbio un Kenway. Mi dissi che forse con il tempo sarebbe cresciuto, che forse avrebbe capito: capito la follia che – a parer suo – si nascondeva dietro le mie gesta, capito il mio modo di agire insensato e la causa che invece servivo io.
Sentii alcuni brividi percorrere il mio corpo e senza rendermene conto socchiusi gli occhi mentre la mia visuale divenne completamente nera. Il buio più totale ed assoluto mi inghiottì mentre sentii il gelido abbraccio della morte accogliermi e stringermi tra le sue braccia, mentre il suo bacio freddo sfiorava le mie labbra, liberando il mio corpo per sempre dalla mia anima.
'Figlio...'


Connor proseguì con passo deciso, senza voltarsi indietro. Era stata dura, davvero, più di quanto volesse ammettere.
Mentre la distanza che lo separava da suo padre aumentava, una lacrima che non riuscì a trattenere solcò la sua guancia, sciogliendo al suo passaggio il sangue asciutto. Anche lui aveva creduto e sperato che ci fosse una speranza di riconciliazione per loro due, sbagliandosi. Erano troppo diversi, ma così uguali...
Serrò i denti e strinse il manico del tomahawk, imponendosi di continuare a camminare seppur il dolore gli dilaniasse il petto e la voglia di tornare indietro non lo abbandonò, neppure per un istante.
'Padre...'


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Angolo Autrice:

Salve a tutti!
Che fyccina felice ed allegra, eh? Eh sì! Son la mia specialità! :°)
Oggi ho fatto una partitina ad ACIII e - oltre a farmi riprendere dal tremendo sconforto per la morte di Desmond ._.'' - mi è venuta voglia di scrivere qualcosa su Haytham eeee... Ta-dan! Questo è ciò che ne è uscito fuori.
Non so, spero vi sia piaciuta per quanto triste e deprimente fosse... Se vi stesse chiedendo come faccia a sapere che Haytham adorasse suo padre, beh.. La fonte è sempre 'Forsaken', il libro di Assassin's Creed incentrato proprio su Haytham.
E nulla, non penso ci sia molto da aggiungere.
Spero che abbiate gradito queste poche righe, questi ultimi pensieri di Haytham e i pensieri di Connor subito dopo averlo finito.
E nulla, ringrazio chiunque legga questo breve delirio, chi avrà voglia di dirmi cosa ne pensa e chiii.. Boh! Tutti, insomma!
Alla prossima!

P.s.
Come mi è stato fatto notare, il fatto che Haytham descriva le sensazioni e l'accaduto al passato può lasciare un po' confusi.
Ho scritto la storia anche al presente (ne ho due versioni, ebbene sì!) eppure proprio non mi convinceva, proprio no!
Dunque... Che lo spirito di Haytham stia aleggiando tutt'ora sopra di noi? :))


Evelyn


   
 
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