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Autore: A n g e l a    07/03/2013    2 recensioni
Caro Kurt,
non so quanto tempo è passato da quando ho scritto questa lettera.
L’ho affidata a tuo padre, non so quando riterrà opportuno dartela, non so se avrà combattuto la curiosità di leggerla prima di te, non so nemmeno se si ricorderà che l’ho scritta.
Genere: Angst, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Burt Hummel, Kurt Hummel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salveeee gente.
Questo è il risultato della febbre.
E' un angst venuto male, ma non mi lamento.
Ho trattato un qualcosa che non credevo avrei mai toccato.
Mrs. Hummel è una specie di fantasma che viene nominato almeno tre volte a serie per ricordare a Kurt che sua madre non c'è più.
Insomma un fantasma quasi doloroso.
Non se ne parla abbastanza, però, da dare un vero e proprio profilo per questo è appunto un fantasma.
Questo personaggio mi appartiene meno degli altri, ma ,allo stesso tempo, mi affascina.
Spero soltanto che non faccia troppo schifo, e che sia abbastanza angst perché quando l'ho pensata mi sono venuti i brividi.
Un bacio,
A.



Caro Kurt,
non so quanto tempo è passato da quando ho scritto questa lettera.
L’ho affidata a tuo padre, non so quando riterrà opportuno dartela, non so se avrà combattuto la curiosità di leggerla prima di te, non so nemmeno se si ricorderà che l’ho scritta.
Però, so per certo che, tu sei un bambino, un ragazzo, un uomo forte.
So che realizzerai il tuo sogno di diventare una star, di andare a New York e sfondare a Brodway.
Hai solo otto anni, ma hai le idee così chiare quando, io, alla tua età, non  sapevo neanche scegliere tra due bambole.
So che anche se tuo padre non sa nulla di musica, ma proverà in tutto e per tutto di starti vicino.
So che anche se a volte può sembrare un po’ freddo ma, ti vuole bene, farebbe di tutto per te.
Io forse non sarò lì corporalmente, ma sarò lì con te sempre e ovunque tu sia.
Ti amo Kurt.
Ti amo perché se ti dicessi che ti voglio bene mentirei, il ‘bene’ è poco.
E i mancherai così tanto e ho paura Kurt.
Ho paura perché adesso io non ci sarò più lì con te, non potrò sostenerti sempre, vederti crescere e fa così male.
Sento un dolore forte al petto quando penso al fatto che non potrò vedere il mio bambino crescere.
Non so cos’è successo di preciso in questi anni, ma, spero che siate andati avanti.
Vorrei tanto sentirti cantare, con quella voce angelica e acuta tanto simile alla mia.
Vorrei guardarti negli occhi perché sono identici a quelli di tuo padre.
E invece posso sentirmi solo in colpa perché tuo padre avrà l’orribile compito di dirti che io non ci sono più e io non posso fare nulla per impedirlo.
Come si fa a dire ad un bambino di otto anni che la sua mamma è morta?
Ora stai dormendo accanto a me e stai iniziando a mugugnare, segno che ti stai svegliando.
È il momento di completare questa lettera con un’ultima richiesta: non cedere davanti alle persone che ti metteranno i bastoni tra le ruote, che ti sbarreranno la strada, realizza i tuoi sogni e rimani te stesso.
Cresci come l’uomo meraviglioso che vedo nei tuoi occhi, rendi me e tuo padre orgogliosi di te.
Ti amo piccolo mio,
Tua Madre,
                   Elizabeth.
 



 

  
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