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Autore: Kya88ryu    08/03/2013    9 recensioni
Nonostante i tipetuti allenamenti, i nostri eroi non sono ancora riusciti a bloccare l'avanzata dei demoni.
Nonostante i milardi di sforzi che compiranno, nulla sembrerà a cambiare.
Si metteranno tutti in viaggio, incontreranno altri fenomenali guerrieri.
Ma forse non sarà sufficiente per impedire il Loro ritorno...
Tratto dal primo capitolo:
Nelle profondità della terra, la demone albina raggiunse il trono, inchinandosi.
« Mia Regina, ormai è tutto pronto.» ghignò, una luce perversa le saettò negli occhi cremisi « Mancano solo le ultime prede.»
(Segiuto di Beyblade Metal: l'Era dei Demoni [Antefatto])
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ginka Hagane, Kyoya Tategami, Nuovo personaggio, Ryuga, Un po' tutti
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Beyblade Metal: l'Era dei Demoni'
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                                                      Capitolo tre: America
 
 
 
« Miticoooooo!» gridò Ginka, ormai al settimo cielo.
E non per modo di dire…
L’aereo su cui erano saliti il possessore di Pegasus e la meccanica era entrato in una nuvola, ed ora Ginka ammirava lo spettacolo che gli si presentava.
« Ginka, non urlare, ci stanno guardando tutti!» lo ammonì l’amica, rimettendolo a sedere.
« Scusa, ma è troppo forte!» sorrise il rosso, spiaccicandosi al finestrino « Sembrano fatte di panna!»
Una gocciolina scese dalla nuca della castana e ridacchiò.
Sinceramente non le importava cosa pensassero gli altri di Ginka: che fosse strano, che fosse rumoroso, ecc…
A lei importava solo che fosse lì.
Anche se tutti lo guardavano male o come se fosse un pazzoide.
 
Quando raggiunsero finalmente l’aeroporto di New York (perché Masamune vive a New York, vero? o_o ndAutrice), scesero da quel mezzo di trasporto vertiginoso e si diressero subito alla palestra Dungeon.
« Ehi, aspetta non correre così veloce!» gridò esasperata la ragazza, inseguendo il suo instancabile compagno.
Questo era scattato come un razzo avendo visto l’ingresso della palestra e la stava lasciando indietro.
« Non posso! MASAMUNEEEEEEEEEEEEEEE!!!»
Madoka sospirò esasperata e cercò di accelerare.
Il rosso spalancò la porta della palestra e si precipitò dentro come una furia, travolgendo chiunque gli si mettesse sulla strada.
I presenti si volsero di scatto, atterriti da quella sorta di terremoto che aveva generato Ginka con la sua corsa. Tre di questi si stupirono assai, rispettivamente Toby, Zeo e Masamune.
Quest’ultimo, prima che potesse spiaccicare parola, franò a terra in seguito all’abbraccio del rosso.
Inutile dire che il rumore fu assordante…
***
Nel frattempo, una ragazza passeggiava per una strada deserta.
Era magra, bassina e non molto formosa, ed aveva la pelle chiara. I profondi e vivaci occhi erano rosso fuoco, così come i suoi lunghissimi capelli lisci. Si notava alquanto il suo canino appuntito e la determinazione dipinta in volto.
Portava un top rosso, sopra una felpa nera con il cappuccio. I jeans erano neri e tutti stracciati, usava una catena come cintura e indossava le immancabili scarpe da ginnastica.
Cacciava ripetuti sguardi a destra e sinistra, sospettosa.
Purtroppo per lei, era finita in uno dei luoghi più malfamati della città. Ma era dovuta passare di lì per usare una scorciatoia.
In giro aveva sentito raccontare che bande di bulli aggredivano le persone di passaggio, soprattutto le ragazze.
Le sfuggì un risolino. Come se avesse dovuto preoccuparsi...
« Ehi, tu!»
Si fermò e si volse lentamente, quasi svogliata, a quel richiamo.
In un attimo era stata circondata da una banda di delinquenti, di ogni forma ed età.
Uno di questi le si avvicinò pericolosamente, con un ghigno stampato in faccia.
« Che ci fa una ragazzina così tenera e indifesa qui? Hai voglia di giocare?» sibilò, schioccando le dita.
I compagni teppisti si affrettarono a prendere fuori i bey e caricare i lanciatori.
La rossa li guardò di traverso.
Dopo l'esperienza fatta poco più di una settimana prima, nulla poteva impaurirla più di tanto.
E che esperienza... Un incubo, piuttosto.
Rivide nella sua mente un'immagine di lei spiritata, che colpiva chiunque si mettesse sul suo cammino.
Non aveva capito esattamente cosa fosse successo, perciò era andata a New York, cercando chissà quali indizi.
Un tintinnio metallico la riportò alla realtà e vide i delinquenti scagliare all'unisono i bey contro di lei.
Sorrise.
E quelli erano lanci?
« Non avete speranze.» mormorò, caricando il lanciatore « Perché sono io la migliore!»
E scagliò il bey in campo.

Spostando la visuale dall'alto dei palazzi, vedremmo un'enorme esplosione di luce rossa, seguita da una frana di meteoriti.
***
« COOOOSAAAAA!?!?!?» fu l'esclamazione dell’esterrefatto Masamune.
Ginka e Madoka avevano chiesto di parlare in privato a Masamune, Toby e Zeo, con l'immancabile allenatore, e avevano esposto tutta la faccenda dei demoni.
« Ma è... È pazzesco!» continuò il possessore di Staiker.
Ginka sospirò « All'inizio nemmeno io ci credevo più di tanto. Ma dopo tutto quello che è successo... Beh, ho dovuto ricredermi.»
« E... Voi pensate che possa impadronirsi di... Noi?» chiese titubante Toby.
« Se così fosse c'è da preoccuparsi...» commentò l'allenatore.
« Umh... Non sono sicuro che esistano queste cose...» fece Zeo « Andiamo, è come dire di credere ai fantasmi!»
« Mi spiace Zeo, ma purtroppo è davvero così.» lo contraddì la meccanica, pigiando i tasti del suo computer.
Finita chissà quale operazione, volse lo schermo in modo che tutti potessero vedere.
« Questo è Fight Mist.» proclamò « Il bey di Deyu. Come avete notato, sono riuscita a raccogliere dei dati. Tuttavia... Alcune cose mi sono ancora estranee: per esempio non so minimamente a quale costellazione o corpo celeste possa appartenere e nemmeno quali siano le sue mosse speciali.»
Tutti tirarono delle esclamazioni di sorpresa.
« Ma allora non stavate scherzando. Esiste davvero questa C.A.O.S...» osservò l'allenatore.
« Perché dovremmo scherzare?» disse offeso Ginka.
La castana ignorò i commenti e cliccò "invio", aprendo un'altra finestra.
« Questo, invece, è Fight Angel, il bey di Lya.» annunciò, indicando l'immagine « E mi mancano gli stessi dati di Fight Mist.»
« Quindi queste sarebbero le tue prove?» chiese Zeo, inarcando un sopracciglio.
Madoka annuì decisa « In più posso contattare Amy grazie a questo…»
Sotto gli occhi curiosi di tutti, tirò fuori un secondo computer (e dove cavolo l'ha messo!? O__o ndMasamune; ...boh, deve avere molte tasche o.o ndAutrice).
La modella, infatti, la sera del concerto, ne aveva consegnato uno ciascuno per potersi mantenere in contatto e aggiornarsi in caso di grandi sviluppi.
« Se ancora non vi fidate posso farlo.» disse, un poco imbronciata per la mancata fiducia dei compagni.
« Tranquilla Madoka, ti crediamo!» esclamò vivacemente Masamune « Solo eravamo un po' perplessi, tutto qui... Giusto ragazzi?»
« Giusto.» annuì Toby.
« Sì, giusto...» concordò Zeo.
« Mmmh... La faccenda si fa seria... Avevamo già un grattacapo, ma questo...» mormorò l'allenatore, grattandosi la testa (ha un grattacapo e si gratta la testa XD ndGinka; ...-_-" ndAutrice).
Il possessore di Pegasus e la meccanica lo guardarono senza capire « Cos'è successo?»
« L'accademia HD.» sussurrò Zeo.
Silenzio.
« Come, scusa? Non credo di aver capito.» disse Ginka, allibito.
« No, hai capito bene.» rispose il blader dal ciuffetto rosso « Non sappiamo come sia possibile, ma L'HD è tornata in azione. Con il dottor Ziggurat.»
Madoka strabuzzò gli occhi « Ma... Dopo quell'esplosione... Com'è possibile!?»
« Ce lo chiediamo anche noi...» sospirò Toby.
Il rosso e la castana si scambiarono degli sguardi esterrefatti.
Adesso avevano due problemi.

E non sapevano di averne un terzo...
***
Proprio nell'edificio dell'Hades inc., intanto, una ragazza, probabilmente quindicenne, camminava a passo furioso per un corridoio.
Aveva dei lunghi e mossi capelli mori con ciocche bionde. Gli occhi erano verdi smeraldini, attenti, e per la sua età era d’altezza nella media. Non era grazilissima, ed aveva un fisico atletico e piuttosto muscoloso.
Indossava una camicia bianca e portava una minigonna scozzese, insieme alle bretelle.
Giunta davanti alla porta della stanza, la spalancò furiosamente e...
« CHRSTOPHER JOSEPH!!!»
Quell'urlo disumano fece cadere a terra il povero interpellato, creando un fragore assordante.
Era un ragazzino sui quattordici anni, mediamente alto e mingherlino, con dei capelli biondi come il grano e gli occhi verdognoli. La carnagione, seppur pallida, non sminuiva i lineamenti vivaci del ragazzo.
Era vestito con abiti all'ottocentesca: sopra la camicia bianca e ben curata, di cui si intravedevano solo il colletto e le maniche, aveva un lungo giaccone nero -come i pantaloni-, dai bottoni dorati. Per concludere, la ciliegina sulla torta era una specie di fular rosso, infilato sotto la camicia e rigonfiandosi con eleganza.
Si rialzò, massaggiandosi il capo « Ahi... Ma si può sapere che hai da urlare, Isabel!?»
La ragazza gli si avvicinò minacciosa e, quando si accorse del suo sguardo furioso e determinato, il biondo indietreggiò velocemente, muovendosi all'indietro come un gambero.
« Christopher Joseph!» ripetè Isabel « Si può sapere che stai combinando!?»
L'altro battè un paio di volte le palpebre, perplesso.
Nessuno lo chiamava mai per intero. In giro veniva continuamente soprannominato "CJ" o al massimo "Christopher".
Quando Isabel usava tutto il suo nome non era mai un buon segno...
« Io... Stavo lucidando l'argenteria... Perchè?» fece, stranito.
La ragazza gli scagliò uno sguardo omicida e immediatamente... Andò a fuoco.
CJ si coprì il volto, terrorizzato.
« PERCHÈ!?!? PERCHÈ TRE ORE FA DOVEVAMO INIZIARE L'ALLENAMENTO E TU PENSI ANCORA ALLA TUA STUPIDISSIMA PULIZIA!!! MI HAI STUFATO, OK!?!? NON POSSO SEMPRE FARVI DA BALIA, CHE SIATE DEGLI SVITATI O MENO!!!» tuonò Isabel, sfogandosi del tutto.
Quel tipo gli metteva veramente sui nervi - lei e CJ, per chi non l'avesse capito, erano i nuovi acquisti della Hades inc.-.
Però c'era una cosa che non riusciva proprio a tollerare: la mania che il biondino aveva per la pulizia. Era talmente perfezionista che qualche volta sclerava se vedeva qualcosa fuori posto.
Ma adesso a sclerare era lei... Non ne poteva più di seguirlo come se fosse un bambino capriccioso. Aveva anche altre persone da tenere a bada!
« Cosa sta succedendo qui?»
Quella voce familiare la fece sobbalzare e si volse, per vedere Damian e Jack, suoi compagni di squadra, entrare a controllare.
« Oh, siete voi...» mormorò.
Poi puntò un minaccioso dito contro il biondo « Questo incompetente si era rintanato di nuovo in camera a pulire! Ma dico, si può fare una cosa più inutile per saltare l'allenamento!? Principino viziato!!!»
Jack strabuzzò gli occhi e la scosse per la spalla « Emh... Isabel, lo sai che non lo devi chiamare così...»
CJ spalancò gli occhi.
« Hai detto principe?» sussurrò, in un modo a dir poco inquietante.
Jack e Isabel arretrarono di scatto, mentre Damian incrociò le braccia e sospirò piano « Ecco, ci risiamo...»
Il biondo scattò in piedi e iniziò a ridere come un pazzo scalmanato. Era una sorta di risata malvagia uscita male, per intenderci.
Sembrò bruciare dello stesso fuoco che un attimo prima aveva avvolto Jsabel e alzò il capo, guardandoli con due occhi che non saprei definire… Forse colmi di follia e ridicoli al tempo stesso?
« Io non sono un principe!!! Sono il Re!!! Il Supremo!!! Dominerò il mondo!!! Muahahahahah!!!»
E riprese a ridere come un forsennato, mentre la consueta gocciolina scendeva dalle teste dei restanti Star Braker.
« E adesso chi lo ferma?» domandò ironico Jack.
Isabel sospirò in modo alquanto buffo, seguita a ruota da Damian « Siamo fregati.»
 
Quando CJ si riprese dallo sclero nevrotico, gli Star Braker si diressero tutti nella stanza degli allenamenti.
Ad attenderli vi era, con grande sorpresa di tutti, il dottor Ziggurat in persona.
Sedeva su una scrivania, sbucata da non si sa bene dove, accanto ai moderni macchinari.
« Dottor Ziggurat.» fece Damian, senza sentimento.
Isabel gli lanciò un'occhiata premurosa.
Capiva l'astio che aveva il suo leader nei confronti del capo. E lo condivideva appieno.
Ma per adesso dovevano solo obbedire agli ordini...
« Buon giorno.» rispose l'interpellato, alzandosi con disinvoltura « Come procedono gli allenamenti?»
« Non procedono.» rispose Jack, guardando male CJ.
« Emh... Sì, è colpa mia, scusi capo...» mormorò il biondino, grattandosi goffamente il capo « Ho perso il mio orologio perfettamente lucido, e usare uno di quelli che ci sono in camera non mi ispirava... Quindi ho perso il conto del tempo, mi spiace...»
Damian e Isabel lo guardarono di traverso.
Se avessero subito una punizione, la colpa sarebbe stata di quello svitato.
Il che comportava la sua morte per mano loro, è implicito.
« Non importa.» si affrettò a dire il dottor Ziggurat, liquidando il discorso un con movimento della mano « Ho una missione per voi.»
I ragazzi drizzarono le orecchie.
« Ho sentito dire che Ginka Hagane è giunto in città.» iniziò l'uomo « E noi tutti sappiamo che sicuramente verrà ad indagare da noi per la faccenda del demone...»
Iniziò a passeggiare avanti e indietro.
« Sapete che lavoriamo sia per la C.A.O.S. che per la Cometa Nera, no?» domandò ironico « Ebbene, entrambe le organizzazioni ci hanno ordinato di tenere alla larga gli intrusi. A voi il compito, ragazzi: scegliete chi dovrà combattere e questa volta non litigate, va bene?» aggiunse con una punta di divertimento, puntando lo sguardo su CJ.
Che in contemporanea ricevette le occhiatacce dei suoi amici.
« Agli ordini.» fece pacatamente Isabel.
I quattro si congedarono e tornarono in corridoio.
« Mi chiedo cosa serva lavorare per due organizzazioni rivali...» mormorò Damian, scuotendo la testa.
« Già... Mi sa che ci nasconde qualcosa.» rispose Isabel, concorde.
Improvvisamente, CJ si piazzò davanti a loro, impedendo l'avanzata.
« Sudditi!» esclamò, forte come se si trovasse davanti a una folla di spettatori « Vi chiedo umilmente di lasciarmi il compito di respingere Ginka Hagane!»
Silenzio.
« E... Per quale motivo?» chiese Jack, piegando la testa da un lato.
Christopher sorrise ingenuamente « Perché battendo il campione del Battle Blader compirò un altro passo in avanti verso la conquista del mondo!»
Una goccia scese dalla testa dei restanti Star Braker.
Niente da fare, era incorreggibile.
***
Ora, se riportassimo l'attenzione sulla Ginka&co., vedremmo che i nostri amici si sono separati per cercare indizi vari.

Il gruppetto composto da Ginka, Masamune e Madoka si dirigeva dirimpetto verso il parco a cui era solito andare il possessore di Straiker.
« Sei sicuro che lì troveremo degli indizi sulla comparsa del demone?» chiese dubbiosa la meccanica « Non vedo come potrebbe esserci utile.»
« Eddai, Madoka!» esclamò il rosso con un sorriso « Diamogli un po' di fiducia.»
« No Ginka, ha ragione a dubitarne...» lo interruppe Masamune.
Dopo di che, li guardò con un mezzo sorriso, che non preannunciava nulla di buono.
« Ma volevo andare lì perché girano strane voci, ultimamente...»
I compagni lo guardarono incuriositi e, allo stesso tempo, atterriti da quella singolare espressione.
« È da un po' che si racconta di uno strano blader, arrivato in città da poco... È talmente forte da spazzare via anche i più temibili avversari. Lo chiamano "Tigre dagli Occhi Rossi".»
Gli amici spalancarono gli occhi « Occhi rossi?»
« Esatto!» esclamò allegro Masamune « Perciò mi è venuto in mente che si potesse trattare di uno dei vostri demoni! E inoltre...»
Levò un pugno al cielo « Devo regolare un conto con lui!»
Ginka inarcò un sopracciglio « L'hai già affrontato?»
« Macchè!» ribattè il possessore di Staiker, muovendo comicamente la mano « Solo che questo blader ha messo fuori gioco alcuni membri della Dungeon, tra cui Toby e Zeo! E NON SI È DEGNATO DI SFIDARE ME!!!» sbraitò infine, offeso oltre ogni dire « Io, il Numero Uno al mondo!? Come osa, quel presuntuoso!?»
Dopo un attimo di perplessità, una goccia scese dalla testa dei compagni.
Ma non riuscirono a ribattere che la loro attenzione venne catturata da un tintinnio metallico: il rumore di due beyblade.
« Di là!» indicò Ginka, ed iniziarono a correre.
Così facendo, raggiunsero uno stadio all'interno nel campo, giusto per vedere il termine del combattimento.
Quattro bey volarono fuori e in campo rimase un unico bey.
Uno dei ragazzi sconfitti indietreggiò impaurito « M...ma allora... Sei davvero tu...»
L'interpellato, o meglio, l'interpellata, nonchè vincitrice dell'incontro, era una ragazzina dai lunghi capelli e gli occhi rossi, dalla pelle chiara e un appuntito canino.
Richiamò il suo fedele compagno e li scrutò con un sorriso trionfante.
Puntò un dito contro gli sconfitti « Questo è quello che succede a chi mette in dubbio il mio nome! Sono solo io la Tigre dagli Occhi Rossi!!!»
Madoka e Ginka strabuzzarono gli occhi « Che cosa??»
Ma mai quanto Masamune.
Il blader dal ciuffetto rosso tirò un lungo « CHEEEEEEEEE!?!?» per poi avvicinarsi come una scheggia alla ragazza.
Questa si volse appena in tempo per ritrovarselo a un palmo da un naso.
Battè un paio di volte le palpebre, allibita, vedendo quello sconosciuto che la squadrava da capo a piedi, muovendosi in cerchio, alzando e abbassando la testa ripetutamente e a scatti.
Finito che ebbe di compiere un secondo giro di "perlustrazione", la guardò dritto negli occhi, sorpreso.
« Ma tu non sei affatto un maschio!» esclamò, come se avesse scoperto l'America (tra l’altro siamo già in America o_o ndGinka; …in effetti hai ragione o_o ndAutrice).
Beh, lui era convinto che la Tigre dagli Occhi Rossi fosse un blader. Non dimentichiamolo.
In ogni caso, l'interpellata rimase due secondi stranita, con la bocca semi-aperta, per poi scagliarli uno sguardo di puro odio e tirargli un pugno che lo fece volare direttamente dai suoi amici.
« MA SI PUÒ SAPERE CHE CAVOLO TI PASSA IN QUELLA TESTA!? CERTO CHE NON SONO UN MASCHIO!!!» tuonò la ragazza, arrossita un poco, probabimente di rabbia e indignazione.
Masamune si rialzò lentamente, aiutato dai suoi compari, massaggiandosi la testa dolorante « Accipicchia, che destro...»
Guardò la rossa e sbiancò, vedendola avvicinarsi in modo alquanto minaccioso.
« Ascoltami bene, baka che non sei altro.» scandì « Ricordati il mio nome, perché sarò la tua paura più grande: mi chiamo Shana Fire, capito!?»
Finalmente Kadoya si riprese e la guardò con determinazione « E così sei tu quella che è scappata dalla Dungeon prima di sfidarmi, eh!?!? Shana!»
Puntò un dito al cielo « Sarò io a diventare la tua più grande paura: perché sono il Numero Uno al mondo, Masamune Kadoya!!!!»
« Tu? Numero Uno?» rise Shana « Ahah! Questa sì che è bella!»
« Cosa vorresti insinuare!?»
« Che sono molto più brava di te!!!»
« CHE!?»
« Lo devo ripetere?»
« Grrr, ma davvero!? Perfetto, allora ti sfido, così farai poco la sbruffoncella!»
« Ah! Senti chi parla, il "Numero Uno"!»
« BASTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!»
Quell'urlo disumano li fece ammutolire tutti.
L'artefice di ciò era stata -come potete ben immaginare- la povera Madoka, che -già- non riusciva più a sopportarli.
Ginka, atterrito oltre ogni dire, indietreggiò, seguito automaticamente da Shana e Masamune.
« Ora statemi bene a sentire!!! Noi siamo qui per cercare indizi su quei dannatissimi demoni, chiaro!? Perciò niente sfide finché non abbiamo trovato qualcosa!!!» gridò nuovamente la meccanica.
« Madoka, calmati... Per favore...» la implorò Ginka.
« Calmarmi!?!? COME FACCIO A CALMARMI!?!?»
E mentre una gocciolina scendeva dalla testa di Masamune, Shana scrutò la castana incuriosita « Aspetta... Cosa intendevi quando hai detto che cercavate degli indizi su dei demoni?»
La sfuriata di Amano cessò improvvisamente, come l'improvviso placarsi di una tempesta.
Incrociò gli occhi di Fire « Tu... Ne sai qualcosa?»
L'altra attese un istante, titubante, poi alzò le spalle e in contemporanea si grattò la nuca « A dire il vero... Non lo so con certezza... Di certo era una cosa insolita...»
***
« Uffa! Non ce la faccio più a guardare, io li attacco!!!» esclamò un ragazzino biondo dietro un cespuglio.
Codesto ragazzino, vestito all'ottocentesca, era un tale di nome Christopher Joseph. E con lui, ovviamente, vi erano gli altri tali degli Star Braker.
Un pugno colossale lo fece franare a terra, zittendolo forse la novantanovesima volta quella giornata.
Pugno arrivato direttamente da una bella ragazza dagli occhi verdi smeraldini, tale di nome Isabel.
« Vuoi tapparti quella boccaccia sì o no!? Così ci fai scoprire!» sibilò, trattenendosi dalla voglia di urlargli contro.
« S...sì...» fu la risposta sussurrata del biondo, i cui occhi erano divenuti due girandole.
Pian piano fece capolino Damian, scrutando Christopher con una goccia che scendeva dal capo e un volto che non saprei come descrivere... (tipo "-.-", giusto? :D ndGinka; sì, ma non posso di certo scrivere "un volto tipo: -.-" u.u ndAutrice; ... Veramente l'hai appena fatto -.- ndKyoya; e tu che ci fai qui!? Non è ancora il tuo turno! *lo caccia via a pedate* ndAutrice)
« Qualcuno mi può spiegare come mai questo baka è nella mia squadra?» domandò il leader degli Star Braker, rivolgendo la domanda più che altro ad Isabel (grande considerazione per Jack -.- ndAutrice; avete finito con queste faccine!? ndMadoka; dipende quali intendi -.- ndAutrice; Queste: "-.-"!!!! ndMadoka; fammici pensare... No -.- ndAutrice; .... -.- ndMadoka).
La ragazza sospirò comicamente « Chiedilo al dottor Ziggy...» (dottor "Ziggy"!? O__ò ndZiggurat; il tuo sopprannome! ^o^ ndIsabel; ....-_-" ndZiggurat; la piantiamo con gli interventi!? Devo andare avanti con la storia!!! >A< ndAutrice)
Incrociò lo sguardo dell'azzurro e si fissarono un poco, per poi sorridersi l'un l'altra con timidezza.
E vennero interrotti dalla vocina ancora fievole di CJ che si mise in mezzo ai due « Quindi... Quando procediamo con i piani per la conquista del mondo?»
SDENG!!!
Questa volta ad abbatterlo fu il destro di Damian, applaudito da Isabel con foga.
***
Dopo lunghi momenti di conversazioni e spiegazioni, Ginka&co. si erano messi a passeggiare per le strade senza una meta.
Il sole iniziava già a tramontare e, per la via imboccata dai quattro, non vi era un'anima viva.
« Che storia assurda...» mormorò Shana, dopo un attimo di esitazione.
« Non dirlo a me... E temo che sia ancora più intricata di quel che pensiamo...» mormorò di rimando la meccanica.
Masamune squadrò la Tigre dagli Occhi Rossi.
« Perciò tu sei stata una vittima...» osservò. E poi « Ma... Esattamente quante ce ne devono essere?» chiese a Ginka.
« Di questo Amy non ci ha parlato...» scrollò le spalle il possessore di Pegasus « Penso che nessuno lo sappia con precisione.»
« ... Quindi... Comunque non corro alcun pericolo di essere attaccata di nuovo, vero?» domandò piano Shana.
Madoka le sorrise « No, tranquilla!»
"Almeno finchè non si conclude il giro..." pensò Hagane, trattenendosi però dal dirlo.
Fire ricambiò il sorriso e puntò un dito al cielo.
Gli altri la scrutarono perplessi.
« Ho deciso! Vi aiuterò a combattere i demoni!!!» esclamò vivacemente la rossa, con una determinazione da lodare.
« D...davvero?» fece Madoka, senza sapere realmente cosa dire.
« Certo! Con il mio aiuto raggiungeremo sicuramente la vittoria!»
« Macchè! Semmai sarà merito mio, il Numero Uno al mondo!» affermò con "molta modestia" Masamune.
« Ancora con questa storia?»
« Problemi!?»
« Certo! Ho già detto che sono molto più brava di te e te lo dimostrerò!!!»
« Ah sì!? Provaci, se hai il coraggio!!!»
« Certo!!!»
Ed ecco che incominciò uno scambio di battute agguerrite, di due spiriti troppo combattivi per starsene zitti senza far sclerare la paziente Madoka (.... Paziente? o.ò ndGinka; sssssh... Potrebbe sentirti o_o ndAutrice).

E intanto non sapevano di essere pedinati dai tali degli Star Braker (hai finito di chiamarci "tali"!? ndDamian; nu u.u ndAutrice).
***
« Mmmmmmh, non ce la faccio più!!!» gridò CJ con tutto il fiato che aveva in corpo, dall'alto di un palazzo.
Avevano seguito i loro obbiettivi ancora per molto tempo. E, purtroppo, un altro difetto del biondo membro dell'Hades inc. era quello di essere incredibilmente impaziente.
Per fortuna le loro "prede" non lo udirono, grazie alla provvidenziale manata di Isabel.
« Non mi sembra comunque il caso di farci scoprire.» lo ammonì arrabbiata, seguita dal sospiro di Damian.
« Ragazzi... Io non penso serva intervenire.» li interruppe Jack.
Lo scrutarono curiosi.
« In fondo hanno detto di tener lontani i ficcanaso, no?» continuò l'artista « Perciò non vedo cosa dovremmo fare se non stanno ficcando il naso...»
Silenzio.
« ... Sì, hai ragione.» concordò il leader « Andiamo.»
« Ma nemmeno per sogno!» lo interruppe CJ, improvvisamente rianimato « Non posso andarmene così senza aver fatto una mia entrata!»
« Non ce ne sbatte un baffo, okey!?» gli gridò Isabel, tentando di colpirlo ma mancandolo.
Aspetta... Ho detto mancandolo?
La ragazza lo guardò sorpresa.
Il biondo si era scostato velocemente ed ora li fissava con un'aria di superiorità sprezzante, contornata da un sorrisetto malizioso.
Si passò una mano fra i capelli, con un'eleganza da togliere il fiato.
Non l'ho ancora detto, ma CJ proveniva da una delle più nobili famiglie inglesi esistenti. Era stato educato come un principe e riverito come tale.
Il suo motto: eleganza, perfezione e dominio.
In verità si era sempre comportato come un aristocratico viziato, uno di quelli che non si smentiscono mai, altezzoso e superbo, oltre che pulito e lustro. Tutto finchè non entrò a far parte degli Star Braker, ove il suo lato infantile represso per tutti quegli anni aveva spesso il sopravvento, facendolo apparire un personaggio comico e poco brillante.
Anche se "brillante" era l'aggettivo che lo descriveva alla perfezione.
Comunque... sarà meglio riprendere la narrazione.
« Ho detto che non ce ne andiamo prima di una mia entrata.» disse, imperioso, estraendo con un movimento fluido quello che poteva sembrare un bey.
Sorrise ancora di più, un sorriso prepotente e fine al tempo stesso « Almeno non prima di averli messi in guardia come si conviene tra cavalieri.»
***
« Quando arriviamo? Ho fameeeee!» si lamentò Ginka, dopo che il suo stomaco ebbe brontolato rumorosamente.
Ormai era eccome tramonto. Il cielo dipinto di colori caldi, il venticello fresco che scompigliava i capelli...
Un momento armonioso completamente rovinato da interventi a dir poco esileranti di un certo possessore di Pegasus.
« Tranquillo, tra poco passiamo davanti a fastfood!» lo rassicurò Masamune, incrociando le braccia dietro il capo « Così ci facciamo una bella scorpacciata e avvisiamo Toby e Zeo che abbiamo trovato la Tigre dagli Occhi Rossi.»
« Ottimo!» approvò Ginka, con un sorriso che andava da un orecchio a un altro « Sbrighiamoci, voglio andarci subito!»
E, come volevasi dimostrare, una voce nuova e sconosciuta interruppe la loro avanzata.
« Come mai così di fretta?»
Si volsero di scatto, spalancando poi gli occhi.
Davanti a loro si ergeva una figura imperiosa, sebbene fosse soltanto quella di un ragazzo.
Biondo, vestito all'ottocentesca... È inutile che ve lo descriva.
Sorrideva furbesco e malizioso, ma allo stesso tempo in modo ammaliante.
« È un piacere conoscervi, signori.» disse, accennando un inchino, con evidente intenzione provocatoria « Ginka Hagane, Masamune Kadoya...»
Poi squadrò le ragazze e sorrise ancora di più « Ladys...» (...principino viziato -_- ndDamian; NOOO, non devi chiamarlo così!!! O__O ndAutrice; principe!? *si infiamma e inizia a ridere come un pazzo* Muahahahah!!! No, io sono il re!!! ndCJ; ....-_-" ndTutti)
Ginka lo scrutò, piegando leggermente la testa da un lato « E tu chi sei?»
« I miei nomi sono molteplici...» rispose il biondo, con un sorriso di scherno « Preferisci quelli con cui mi temono o semplicemente quello di battesimo?»
« …Eh?» fecero all'unisono gli altri.

Gli altri Star Braker scrutavano la scena dall'alto del palazzo.
« ... Che ne pensi?» chiese Isabel al suo leader.
« ... Che è un esibizionista.» mormorò quello, un poco corrucciato.
In verità pensava ben altro. A cominciare dal fatto che quel tale Star Braker era davvero temibile.

« Chiamatemi CJ, se vi fa piacere.» continuò il biondo, passandosi una mano tra i capelli come il grano.
Poi li scrutò uno a uno « Sono qui per lanciarvi un avvertimento.»
Prima di ricevere una qualunque risposta, estrasse il suo bey e lo mostrò fieramente.
« Io, membro dell'accademia HD, sarò il vostro peggiore incubo fino alla fine dei vostri giorni.»
I presenti strabuzzarono gli occhi.
Il suo bey aveva una ruota color dell'oro, con segnate fiamme biancastre. L'anello di energia nero era nero, così come la punta, mentre sul bullone era raffigurato un cavaliere che sfoderava una luminosa spada gialla.
Madoka si affrettò ad estrarre il pc e, prima che il ragazzo potesse mettere via il bey, riusì a raccogliere alcuni dati.
La meccanica scrutò lo schermo allibita.
"Fight Cavalier C145S... Ma......."
Scrutò i dati velocemente, finché la voce di CJ la riportò alla realtà.
« Se non volete guai, vedete di non ficcare il naso in faccende che non vi riguardano.»
E in un istante sparì, così com'era arrivato.
I quattro rimasero un istante in silenzio, sbigottiti.
« Ma... Che voleva quello?» chiese Shana, stordita.
***
Il tale biondo (eddaje con 'sti tale -.- ndDamian) ritornò dai suoi compagni, sorridendo raggiante.
« Allora, come sono andato?» chiese genuino.
Almeno finché non vide le occhiate omicide degli amici.
«... Sei un esibizionista.» ripetè secco Damian, voltandosi per andare.
***
Notte.
I nostri eroi si erano stabiliti a casa di Masamune, che per fortuna aveva un posto per tutti quanti, ed ora dormivano come angioletti.
Tranne...
Madoka osservava i dati raccolti quell'oggi sul pc.
« Un bey di resistenza con caratteristiche di difesa...» iniziò a mormorare.
Cliccò un pulsante e per l'ennesima volta le venne visualizzata la scritta rossa "ERRORE: dati mancanti".
Sospirò, alzando gli occhiali da vista che prima aveva calati sul viso.
« Però è una cosa strana... Questo è il terzo bey che incontro di cui mi mancano dei dati.» sussurrò « Tra l'altro ha la stesso ruota di fusione di Mist e Angel. Una ruota che non avevo mai visto prima.»
Si accigliò un poco e tornò a pigiare i tasti.
« Mancano le mosse... Mancano le tattiche dettagliate... Manca la costellazione...»
Aprì in contemporanea i dati di Fight Mist e Fight Angel, rimanendo a contemplarli per un po'.
« Questi bey sono indubbiamente collegati.» annuì, scorrendo con l'occhio i dati.
« ... Non mi convince. C'è qualcosa sotto, ne sono sicura.»
 
 
 
 
Angolino dell'autrice
Sssssssalveeeeeeeeeeeeee ^o^
Eccomi! Nonostante pensassi di impiegarci degli anni u.u
Damian: sarebbe stato meglio u.u
Isabel: concordo u.u
Io: ...-_-"
Cercherò di essere breve: come avete potuto vedere, in questo capitolo sono apparsi tre oc: Shana Fire, di _Giu_Giu_Dark, Isabel di cronus e CJ, una combinazione della mia mente malata con quella di un mio amico (Thank you, Watson XD).
Ci tenevo a precisarlo ^^

Inoltre vorrei ringraziare:
_Giu_Giu_Dark_, Wolf_White, Mel_mel98, LizThompson, Leke96, dream_dream e nadia112 per aver inserito la storia tra le preferite;
RebelYell, Leke96, dream_dream, nadia112 e EMANUELE 000 per aver inserito la storia tra le seguite;
E tutti coloro che recensiscono o leggono pazientemente, sopportando i miei scleri assurdi ^^”
A fondo pagina inserirò un'immagine di Shana, gentilmente prestata da Giu :3
E adesso... Ecco a voi l'angolino delle posteeeeeee!!!

Angolino delle poste
*Entra Kya vestita come una presentatrice*
Benvenuti signore e signori al nuovo e inutile angolino creato da Kya la Baka! ^-^
Tutti: .... Yeahh... -_-
Io: purtroppo oggi non ho alcuna domanda a cui rispondere, perciò... Ballerò la samba per voi!
*Parte una strana musichetta ma, prima che Kya possa iniziare, cade un'incudine e la spiaccica*
Tutti: YEAH! ^o^
*Partono gli applausi registrati*
Io: ... Grazie, troppo buoni TT__TT <---- pure lacrime di dolore
*Si rialza mezza morta... Ma si rialza*
E per oggi è tutto, qui dallo studio di "Beyblade Metal: l'Era dei Demoni"! ^o^
Sayonara a todos (?)!
Kya

p.s.: ecco a voi Shana :)

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