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Autore: telesette    09/03/2013    2 recensioni
Joe non riusciva a staccarle gli occhi di dosso, ammaliato dalla bellezza di lei che andava oltre ogni possibile immaginazione, e nel tenderle la mano si poteva notare quanto fosse teso ed imbarazzato. Françoise si fermò al suo fianco, stringendogli piano le dita, ed entrambi volsero l'attenzione al sacerdote affinché questi potesse iniziare la cerimonia di rito.
Mentre la voce solenne dell'austero prelato riecheggiava nell'aria, Joe notò di sfuggita alcune grosse lacrime negli occhi di Françoise. Chiunque avrebbe pensato indubbiamente a lacrime di commozione ma, visto come stavano realmente le cose, Joe intuì che il motivo doveva essere per forza un altro...
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Françoise Arnoul, Joe Shimamura, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'In memoria di un'amica'
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In memoria di un'amica:

Nata a Chieti, il 4 marzo del 1977, Gina Ciriegi era una persona di animo semplice e molto creativa.
Oltre a scrivere, sapeva creare delle bellissime riproduzioni e decorazioni angeliche. Molto brava anche col photoshop, con il quale sapeva creare delle immagini molto tenere coi personaggi di varie serie animate. Inguaribile e dolcissima romanticona, amante delle storie d'amore e dei finali lieti. Fedelissima conoscitrice dei vari capolavori di animazioneDISNEY ( "Gli Aristogatti", "La Carica dei 101", "La Sirenetta", "Il Re Leone", e molti altri ancora ). Sognatrice e sensibile, nonostante le tante difficoltà della vita, sempre volta a rincorrere le tante piccole gioie che ogni persona desidera per sé: la serenità, la pace, gli affetti, l'amore...
Gina si spegne il 7 marzo 2013 all'età di 36 anni, lasciando un grande vuoto nei cuori di molte persone ( me compreso! ), e un dolore immenso in tutti coloro che la conoscevano per la persona meravigliosa che era.
Di tutte le cose che ho ancora di lei, e della nostra bellissima amicizia nata su Facebook, senza dubbio rimane il ricordo delle nostre interminabili chiacchierate. C'erano così tante idee in lei, così tante storie da creare, perciò vorrei tentare di riportarle su queste pagine a nome suo. Nelle mani uno strumento, nella mente un pensiero, ma il cuore è quello che lega entrambi alla fantasia che abbiamo condiviso assieme. 

Ciao Gina!

***

Vorrei solo che fosse vero

Sembrava tutto perfetto quel giorno.
La chiesa, i testimoni, il sacerdote...
Un matrimonio in piena regola e, mentre la sposa entrava al ritmo della marcia nuziale, lo sposo non poteva far altro che ammirarla per quanto fosse bella. In effetti, Françoise era più che bella.
Era splendida!
Nel vedere i suoi magnifici capelli dorati, raccolti sotto al bianco velo nuziale, Joe pensò addirittura di trovarsi di fronte ad uno degli angeli raffigurati sopra la sua testa. Solo che questo angelo era reale, puro e reale, e Joe poteva scorgere il riflesso dei suoi stessi pensieri nello sguardo luminoso e intenso della sua dolce ballerina.
Françoise attraversò la navata lentamente, tra i commenti e le risatine sarcastiche di Jet e degli altri; tuttavia era troppo concentrata sulla figura di Joe, immobile davanti all'altare, per poter anche solo lasciarsi distrarre da simili sciocchezze.
Era felice.
Joe non riusciva a staccarle gli occhi di dosso, ammaliato dalla bellezza di lei che andava oltre ogni possibile immaginazione, e nel tenderle la mano si poteva notare quanto fosse teso ed imbarazzato. Françoise si fermò al suo fianco, stringendogli piano le dita, ed entrambi volsero l'attenzione al sacerdote affinché questi potesse iniziare la cerimonia di rito.
Mentre la voce solenne dell'austero prelato riecheggiava nell'aria, Joe notò di sfuggita alcune grosse lacrime negli occhi di Françoise. Chiunque avrebbe pensato indubbiamente a lacrime di commozione ma, visto come stavano realmente le cose, Joe intuì che il motivo doveva essere per forza un altro.

- Françoise - mormorò sottovoce alla compagna. - C'è qualcosa che non va?
- No, niente - rispose lei, sforzandosi di nascondere la propria emozione. - Solo che, sì insomma... sarebbe bello se tutto questo fosse vero!

Joe tacque.
In effetti, quello che "sembrava essere" un matrimonio coi fiocchi, in realtà era solo un'abile e sfarzosa messinscena messa a punto dai Cyborg per scongiurare la minaccia di un attentato. 009 e 003, sotto le mentite spoglie di Arthur O'Neal e Simòne Beaufort ( ossìa i VERI SPOSI, ora al sicuro col professor Gilmore e 001 ), avevano messo in piedi questa farsa per scoprire l'identità di chi aveva minacciato di uccidere O'Neal e la sua promessa proprio nel giorno del matrimonio.
Dalla loro posizione, Joe e Françoise dovevano fungere come specchietti per le allòdole.
Grazie ai suoi sensi potenziati e alla vista a raggi X, la fanciulla poteva infatti percepire qualunque minaccia nel raggio dell'intero edificio. Subito dunque 003 prese ad esaminare l'area circostante, cercando di cogliere il minimo segno di pericolo. Mentre era impegnata in questa operazione, il prete andò avanti con la funzione senza ovviamente sospettare di nulla.

- ... E vuoi tu, Simòne Beaufort, prendere il qui presente Arthur O'Neal come tuo legittimo sposo?

Impegnata com'era, Françoise non aveva recepito che la domanda era rivolta a lei.
Fortunatamente Joe, tossicchiando nervosamente, le ricordò che agli occhi dei presenti si stavano... sposando.

- Come ?!? S... Sì certo, lo voglio!

Anche Joe rispose affermativamente alla medesima domanda, domandando sottovoce a Françoise se nel frattempo fosse riuscita a scoprire qualcosa.

- Non ricevo alcun segnale di risonanza nell'edificio - disse lei con un filo di voce. - Può darsi che l'assassino abbia predisposto l'attentato davanti alla chiesa o nelle immediate vicinanze!
- Puoi dare un'occhiata?
- Certo, se potessi voltarmi però...
- Aspetta, ci penso io!

Arrivato il momento dello "scambio degli anelli", Joe strizzò l'occhio con fare complice e, fingendo imbranataggine, la fede scivolò a terra dalle sue dita. Cogliendo al volo lo stratagemma, mentre l'altro era chino a raccogliere l'anello, Françoise orientò velocemente lo sguardo verso l'ingresso. Qui la macchina che attendeva gli sposi era già parcheggiata e, esaminandola con la sua vista a raggi X, Françoise riuscì a scorgere chiaramente un ordigno ad orologerìa posto subito sotto il telaio della vettura.
Come Joe si rimise in piedi per infilarle l'anello al dito, lei rivelò subito ciò che aveva scoperto.

- E' nella macchina - spiegò. - Un congegno esplosivo a tempo, è programmato per esplodere non appena usciremo dalla chiesa!
- Invece ci sarà un piccolo cambiamento di programma - rispose Joe, dando un pizzicotto a Bretagna.

Il Cyborg polimorfico infatti, trasformato in cimice sul taschino dello sposo, svolazzò in direzione di Jet per informarlo di ciò che 003 aveva appena visto.
002 uscì fuori dalla chiesa e, dopo aver tramortito l'autista, si allontanò con incredibile noncuranza a bordo dell'automobile nuziale. Lasciare esplodere la bomba nei paraggi avrebbe coinvolto troppe persone innocenti e, vedendo neutralizzato il suo piano originale, l'attentatore non avrebbe certo tardato a tradirsi.
La cerimonia andò avanti pacificamente, almeno finché tutti non si accorsero che la macchina degli sposi era stata rubata. E mentre urla e commenti volavano in tutte le direzioni, sollevando un gran putiferio generale, i Cyborg erano gli unici tranquilli in tutta la chiesa.

- Non è proprio il matrimonio che ti aspettavi, 003 - sottolineò 009, con un misto di amarezza e ironìa nella voce.
- Più o meno - rispose lei, sospirando leggermente. - Ma è stato bello finché è durato!
- Non è ancora finito però, se non vado errato...
- Eh ?!?

Françoise parve perplessa.
Joe arrossì vistosamente, in quanto consapevole che il prete aveva interrotto la funzione per via del baccano, ma c'era un dettaglio cui non era assolutamente disposto a rinunciare.

- Lo sposo può baciare la sposa dopo il "sì", non ho ragione?
- Oh, Joe - sospirò lei commossa, mentre lui già era chino a sfiorarle le labbra con le proprie.
- Ti amo - sussurrò Joe sincero. - E questo è più che reale!

Foto: Cyborg 009

FINE

NOTA:
Gina Ciriegi aveva condiviso questa splendida immagine sulla mia bacheca, il 20 febbraio 2013, opera di qualche fan cui ignoro il nome.
Anche dopo aver appreso la realtà, non riesco ugualmente ad accettarla, è più forte di me.
Ieri notte non sono riuscito a dormire, men che meno a realizzare che ciò che è successo era vero, e ho continuato a rigirarmi nella speranza che fosse tutto un brutto sogno.
Su queste pagine è come se lei fosse ancora viva, la sento mentre scrivo, ed è così che mi piace pensare... che in queste storie c'è veramente ed è qui che posso sentirla sempre!

   
 
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