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Autore: Fluxx    09/03/2013    6 recensioni
Mentre lentamente – ed esitante – coprivo quella ridotta distanza, ebbi una strana sensazione. Sentii come se non fossi solo, come se in quel momento fossero tutti lì: Altair, Ezio e Connor.
Erano lì, mi guardavano, mi osservavano. Era grazie a loro. Era grazie a me... Erano dentro di me.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altaïr Ibn-La Ahad , Connor Kenway, Desmond Miles , Ezio Auditore, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The End of an Assassin, the beginning of a New World




"His name is Desmond Miles and he has brought us to the end."


Sentii il rumore veloce dei passi di Rebecca, Shaun e mio padre farsi sempre più lontani alle mie spalle.
Ormai ero solo. Solamente io ed il tempio. Io, il piedistallo e Giunone, la quale ero sicuro che da qualche parte, lì nascosta, mi stesse osservando.
Era poca la distanza che mi divideva da quella sottospecie di globo, il momento della verità – e forse della salvezza – era ormai vicino. Che cosa ne sarebbe stato di me? Sarei morto? Sarei sopravvissuto? L'umanità sarebbe riuscita a sconfiggere la minaccia di Giunone? E cosa aveva intenzione di fare quest'ultima? Sarei vissuto abbastanza a lungo per poterla fermare?
Una miriade di domande cominciarono a girare vorticosamente nella mia testa mentre la distanza dal piedistallo sembrava sempre più ingente, nonostante mi avvicinassi pericolosamente ad essa.
I passi via via si facero sempre più pesanti e – ad essere sincero – cominciai a dubitare, ad esitare, ad avere paura...
E se fossi morto?
Mi maledii per non essermi preso un po' più di tempo per parlare con mio padre, per dirgli che mi dispiaceva di tutto, di tutto quanto, e che nonostante tutto gli volessi bene... Ed altro tempo per ringraziare Shaun e Rebecca, i quali mi avevano sempre seguito e sostenuto. Ero stato così precipitoso...
In un istante la mia vita mi corse davanti agli occhi, fotogramma per fotogramma. La Fattoria, la fuga, la cattura. I Templari, gli Assassini, gli antenati... Shaun, Rebecca, Lucy... Clay.
In un istante mi resi conto che forse non ero così differente dai miei antenati, o per lo meno non da Altair. Ero nato nella confraternita e dalla nascita conoscevo solo quella, mi avevano addestrato per diventare un Assassino e non conoscevo altra realtà fuori da essa, seppur così misteriosa e piena di segreti... Eppure, a differenza di lui, mi ero ribellato al mio destino, come se questo fosse stato possibile: il destino stesso mi aveva condotto lì, a quel momento.
Ripensai alla mia vita altalenante e sregolata, quando fuggii in sella alla mia moto per scampare a quella realtà e a quando l'Abstergo – nonostante tutti i miei sforzi – mi trovò.
Pensai a quanto la guerra tra Templari ed Assassini mi sembrasse sciocca ed inutile dopo aver vissuto le vicende di Connor, di quanto queste due fazioni a tratti si somigliassero, a come alcune volte avessero voluto le stesse cose... Ma di come in realtà non potessero coesistere.
Ripensai ai miei compagni, i quali mi avevano supportato, sostenuto e condotto ad essere ciò che ero... E questo lo dovevo anche a Lucy. Seppur presto o tardi ci avrebbe traditi fu anche grazie a lei. Il momento in cui la pugnalai attraversò nuovamente la mia mente. Ancora mi sentivo in colpa...
E Clay. Mi aveva salvato, dopotutto... Glielo dovevo un ultimo pensiero. Chissà se il mio angelo custode mi avrebbe protetto anche in quel momento.
Con quei pensieri che si susseguivano ad una velocità tale da non lasciarmi quasi rendere conto di aver rivissuto tali momenti, ero arrivato ormai alla sfera.
Era vero: avevo paura. Era vero: avrei voluto avere più tempo... Ma ormai era finita, ero lì, non potevo più tirami indietro. Era per quello che avevo stretto i denti ed ero andato avanti tutto quel tempo. Ero un Assassino e se il mio sacrificio sarebbe stato utile a salvare l'umanità, lo avrei fatto.
Inspirai e a quel punto alzai la mano destra, ponendola a distanza sopra il globo.
Mentre lentamente – ed esitante – coprivo quella ridotta distanza, ebbi una strana sensazione. Sentii come se non fossi solo, come se in quel momento fossero tutti lì: Altair, Ezio e Connor. Erano lì, mi guardavano, mi osservavano. Era grazie a loro. Era grazie a me... Erano dentro di me.
Mi sembrava come se tutti insieme, ma per mano mia, stessimo per salvare il pianeta. Non sarebbe stato possibile senza di loro.
Quasi potei sentire i loro sguardi, le loro parole... Loro lo avrebbero fatto.
Fu proprio quella sensazione di familiarità, quella percezione di non essere solo, a farmi acquisire una nuova consapevolezza che mi portò a coprire quella breve distanza con decisione e a toccare il globo.
I miei antenati erano lì, con me. Non mi avevano abbandonato, non lo avevano mai fatto: erano dentro di me e non avevo motivo di temere.

My name is Desmond Miles and I am an Assassin.
I am an Assassin.”

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Angolo Autrice:

Ok, voi direte: che palle!
Ed io vi do ragione!
Sono una palla! E ieri giocando ad AC III, vedendo il 'musetto' di Des, mi è ripresa a male per la sua morte.
Dovevo trovare un modo per esorcizzare il 'dolore' (LOL!) e buttare giù qualcosa.
Come qualcuno di voi già sa, sto scrivendo una long dove Desmond non è morto dopo aver toccato il globo... Ma non sono per nulla soddisfatta dal finale di ACIII, troppo frettoloso, nessun pensiero, nessuna considerazione, nessun rimorso o roba simile.
Ecco, ce l'ho messo io.
Me la immaginavo molto più figa nella mia testa, poi è uscito sto mezzo sgorbio.
All'inizio volevo scrivere anche delle sue sensazioni toccando il globo, ma poi per non essere troppo stracciapa**e (come se non lo fossi abbastanza) ho deciso di farlo 'andare via' con una sensazione di tranquillità, calma e... "pace interiore", vogliamo chiamarla? Nell'avere con sé, attorno a lui - e dentro di lui - tutti i suoi antenati in quel momento.. Coloro che l'avevano spinto ad essere ciò che era.
Non l'avevano abbandonato, ecco.
Anche se mi sa di triste anche così ._.
Ho messo 'Quasi tutti' come personaggi, perché sono praticamente tutti quelli che Des ha incontrato per la sua strada a ripopolare la sua mente.
Vabbè, ad ogni modo, senza divagare.. Spero vi sia piaciuta! E andiamo a dare fuoco alla Ubisoft per il finale penoso di Des!
Seppur la speranza è poca, tuttavia spero che lo rivedremo ancora > < gh!
Vi bacio tutti!
Alla prossima!

Evelyn

   
 
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