Canta, ancorata ad arcaiche note,
sul grembo risiedono rose appassite.
Le mani chiudono migliaia di porte,
gli occhi ricercano nuove vite.
Si rialza accanto ai frutti di Bacco,
“Carpe diem” sussurrano suadenti.
Ma una mano si poggia e il gioco č fatto,
una vita si spegne, un’altra porta venti.